Angolo dei trucchi e scorciatoie

  • Osuna1
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24-01-20 22.09

@ anonimo
c'è una frase che un musicista del luogo usa quando gli chiedono info:

scoltate el disco
In effetti...
  • anonimo

27-01-20 10.57

@ anonimo
ed dopo averli imparati tutti sono riuscito a suonare così
.
  • anonimo

27-01-20 11.12

@ anonimo
Altri trucchetti in ordine sparso:

1) quando si impara una tecnica, riflettere a lungo sul principio sottostante.

2) Non studiare le cose che ti vengono facili, le sai già fare. Non studiare le cose che ti vengono difficili, non ci riuscirai e lascerai perdere. Trova un punto che stia tra facile e difficile, e studia quello.

3) Non metterti ad accompagnare una cantante, eccetto che in questi casi:
- il cachet è più di 1500 euro cadacranio
- la cantante è una figona stratosferica e te la vuol dare.
- Hai ormai deciso che non vuoi più vivere.

4) Impara ogni brano in tutte le tonalità. Meglio sapere uno standard in tutte le tonalità, che cento standards in C.

5) Se sai 10 standards in tutte le tonalità, puoi suonare nei capoluoghi di provincia. Se ne sai 100 in tutte le tonalità, puoi suonare in tutti i capoluoghi di regione. Per provare a suonare a New York, almeno 1000 standard in tutte le tonalità.

6) 1 ora di repertorio = 100 ore di prove = 1000 ore di riflessione e sofferenza interiore.

7) Meglio suonare identico a Keith Jarret che suonare in maniera personale, ma male.

8) Il punto precedente non vale con Jan Garbarek.

9) Il vero miglioramento avviene quando sembra di tornare indietro.

10) Non esiste miglioramento possibile senza una bella lista numerata.
scusa mi spieghi l'utilità del punto 4?

Io preferisco suonare brani diversi per scale diverse ma non mi verrebbe mai in mente di suonare una medesimo brano in tutte le scale.
Preferisco studiare improvvisando con la pentatonica su tutte le scale.

Grazie 1000
  • anonimo

27-01-20 11.12

@ anonimo
.
il virtuosismo come padronanza dello strumento ci vuole sia che fai una nota sia che ne fai dieci, attacco della nota, dinamica, come portare una frase, come suonare sul tempo, ecc.
  • anonimo

27-01-20 11.16

@ anonimo
il virtuosismo come padronanza dello strumento ci vuole sia che fai una nota sia che ne fai dieci, attacco della nota, dinamica, come portare una frase, come suonare sul tempo, ecc.
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  • anonimo

27-01-20 11.18

@ anonimo
scusa mi spieghi l'utilità del punto 4?

Io preferisco suonare brani diversi per scale diverse ma non mi verrebbe mai in mente di suonare una medesimo brano in tutte le scale.
Preferisco studiare improvvisando con la pentatonica su tutte le scale.

Grazie 1000
Ci sono alcuni vantaggi nel saper suonare un brano in tutte le tonalità.

1) Vantaggi tecnici: la mano si abitua a suonare in posizioni diverse, acquisendo scioltezza e facilità d'esecuzione.

2) Vantaggi armonici: la mente prende confidenza con tutte le tonalità e con svariati passaggi armonici, acqusiendo senso diatonico e facilità armonica.

3) Strettamente legato al vantaggio precedente, dato che in moltissimi standards ci sono passaggi armonici comuni (pensiamo al II V I o al I I7 IV IVmin7), imparando uno standard in tutte le tonalità in realtà se ne imparano moltissimi...o almeno parte di questi.

4) Vantaggio melodico: imparare un frase melodica in tutte le tonalità ci renderà capaci di interiorizzarla in maniera reale e sincera e non meramente meccanica.

5) Vantaggi pratici: se devo accompagnare qualcuno che per qualche motivo vuole suonare lo standard in una tonalità "bizzarra", non avrò problemi.

PS Forse l'ho già detto (emo) ma sconsiglio di impostare l'apprendimento dell'improvvisazione sulle scale, e massimamente sulle pentatoniche. Si inizia imparando ad improvvisare sugli accordi, seguendo magari il concetto di "frase tripartita" ed i principi di "tensione e risoluzione", "nota target sul tempo forte", "alternanza arpeggio-moto congiunto", "note guida per cambiare accordo", "inversioni di direzione", "concludere la frase sul tempo debole", "non concludere la frase sul quarto tempo".
  • anonimo

27-01-20 11.21

@ anonimo
Ci sono alcuni vantaggi nel saper suonare un brano in tutte le tonalità.

1) Vantaggi tecnici: la mano si abitua a suonare in posizioni diverse, acquisendo scioltezza e facilità d'esecuzione.

2) Vantaggi armonici: la mente prende confidenza con tutte le tonalità e con svariati passaggi armonici, acqusiendo senso diatonico e facilità armonica.

3) Strettamente legato al vantaggio precedente, dato che in moltissimi standards ci sono passaggi armonici comuni (pensiamo al II V I o al I I7 IV IVmin7), imparando uno standard in tutte le tonalità in realtà se ne imparano moltissimi...o almeno parte di questi.

4) Vantaggio melodico: imparare un frase melodica in tutte le tonalità ci renderà capaci di interiorizzarla in maniera reale e sincera e non meramente meccanica.

5) Vantaggi pratici: se devo accompagnare qualcuno che per qualche motivo vuole suonare lo standard in una tonalità "bizzarra", non avrò problemi.

PS Forse l'ho già detto (emo) ma sconsiglio di impostare l'apprendimento dell'improvvisazione sulle scale, e massimamente sulle pentatoniche. Si inizia imparando ad improvvisare sugli accordi, seguendo magari il concetto di "frase tripartita" ed i principi di "tensione e risoluzione", "nota target sul tempo forte", "alternanza arpeggio-moto congiunto", "note guida per cambiare accordo", "inversioni di direzione", "concludere la frase sul tempo debole", "non concludere la frase sul quarto tempo".
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  • maxpiano69
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27-01-20 11.25

@ anonimo
scusa mi spieghi l'utilità del punto 4?

Io preferisco suonare brani diversi per scale diverse ma non mi verrebbe mai in mente di suonare una medesimo brano in tutte le scale.
Preferisco studiare improvvisando con la pentatonica su tutte le scale.

Grazie 1000
L'utilità del punto 4 è:

1) impari a trasporre (così se la cantante di turno, che stai accompagnano al piano acustico, te lo chiede, non fai brutta figura)

2) impari a considerare e saper utilizzare/diteggiare tutte le tonalità allo stesso livello, proprio perchè alcuni brani in tonalità diverse risultano ostici ("per aspera ad astra")

3) devo velocizzarmi, mentre scrivevo la mia risposta Cyrano lo aveva già fatto...

4) ... accidenti, mi son messo anch'io a fare liste numerate! emo emo
  • anonimo

27-01-20 11.28

@ anonimo
.
Guarda che questa roba che hai postato non è facilissima...emo
  • anonimo

27-01-20 11.29

@ maxpiano69
L'utilità del punto 4 è:

1) impari a trasporre (così se la cantante di turno, che stai accompagnano al piano acustico, te lo chiede, non fai brutta figura)

2) impari a considerare e saper utilizzare/diteggiare tutte le tonalità allo stesso livello, proprio perchè alcuni brani in tonalità diverse risultano ostici ("per aspera ad astra")

3) devo velocizzarmi, mentre scrivevo la mia risposta Cyrano lo aveva già fatto...

4) ... accidenti, mi son messo anch'io a fare liste numerate! emo emo
sembra che per voi il tempo non sia fondamentale, come scritto sopra, se dovessi suonare il brano della Martini in tutte le tonalità sprecherei 1 anno di tempo emo
  • anonimo

27-01-20 11.31

@ anonimo
Guarda che questa roba che hai postato non è facilissima...emo
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  • simondrake
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27-01-20 11.53

@ anonimo
sembra che per voi il tempo non sia fondamentale, come scritto sopra, se dovessi suonare il brano della Martini in tutte le tonalità sprecherei 1 anno di tempo emo
Guarda Mark, capisco bene il punto, però secondo me si tratta di iniziare con qualcosa di molto facile, ma imparando a farlo bene.

Cito per esempio un video del Tino Carugati che insegna a suonare "Ti amo" di Tozzi (quindi 4 accordi semplici, un giro armonico infinito), ma salendo di mezzo tono ad ogni giro.

Per me è stata la prima esperienza di un brano suonato in 12 tonalità ed alla fine ho scoperto che si può fare.

Prima lo facevo solo con le 12 battute blues. Immagino che brani come quello che hai citato tu richiedano molto di più, soprattutto da un punto di vista mnemonico. Ma come dici tu possono essere visti come un punto di arrivo!
  • anonimo

27-01-20 11.53

@ anonimo
sembra che per voi il tempo non sia fondamentale, come scritto sopra, se dovessi suonare il brano della Martini in tutte le tonalità sprecherei 1 anno di tempo emo
Guarda che all'inizio è laborioso, ma quando ci fai l'abitudine diventa una cosa abbastanza facile.

Pensa al IImin7 V7 Imaj7: c'è praticamente in tutti i brani. Una volta che hai imparato a farlo in tutte le tonalità, hai praticamente imparato metà di tutti gli standards esistenti.
  • simondrake
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27-01-20 14.41

@ anonimo
Guarda che all'inizio è laborioso, ma quando ci fai l'abitudine diventa una cosa abbastanza facile.

Pensa al IImin7 V7 Imaj7: c'è praticamente in tutti i brani. Una volta che hai imparato a farlo in tutte le tonalità, hai praticamente imparato metà di tutti gli standards esistenti.
Caro Alessandro, oso chiederti una cosa forse banale, ma che non ho capito.
il mio maestro di un tempo mi aveva insegnato a fare IImin7 V7 Imaj7 in tutte le tonalità usando quelli che chiamava i rootless chords alla Bill Evans nelle due posizioni A e B.

Es Dmin7, G7, Cmaj7 : Fa-La-Do-Mi, Fa-La-Si-Mi, Mi-Sol-La-re (oppure partendo dalla 7a del II: Do-Mi-Fa-La, Si-Mi-Fa-La, LA-Re-Mi-Sol)

in questo modo con minimi movimenti nelle "shells" riesco a fare i II-V-I nelle diverse tonalità (anche se l'accordo finale non è un maj7, ma un 6\9, però ci sta)

Ora ti chiedo, ma lo chiedo anche a chi voglia aiutarmi a capire, come fare se il II-V-I risolve su un accordo minore?

in quel caso il II sarà semidiminuito (es se DØ farei Fa-Lab-Do-Mi, la dominante sarà Fa-Lab-Si-Mi (Sol7 9b)) e poi il Do minore? Mib-Sol- (?)-Re. Cioè non capisco se devo arrivare in un Dom7+ (allora metterei il Si) oppure se deve essere un Dom7 con il Sib... oppure metto la 13a cioè il La.... ed è di nuovo un Dom 6\9.

Madonna che casino che ho fatto in sto post, spero che si capisca... Grazie comunque.

Simone



  • anonimo

27-01-20 15.07

@ simondrake
Caro Alessandro, oso chiederti una cosa forse banale, ma che non ho capito.
il mio maestro di un tempo mi aveva insegnato a fare IImin7 V7 Imaj7 in tutte le tonalità usando quelli che chiamava i rootless chords alla Bill Evans nelle due posizioni A e B.

Es Dmin7, G7, Cmaj7 : Fa-La-Do-Mi, Fa-La-Si-Mi, Mi-Sol-La-re (oppure partendo dalla 7a del II: Do-Mi-Fa-La, Si-Mi-Fa-La, LA-Re-Mi-Sol)

in questo modo con minimi movimenti nelle "shells" riesco a fare i II-V-I nelle diverse tonalità (anche se l'accordo finale non è un maj7, ma un 6\9, però ci sta)

Ora ti chiedo, ma lo chiedo anche a chi voglia aiutarmi a capire, come fare se il II-V-I risolve su un accordo minore?

in quel caso il II sarà semidiminuito (es se DØ farei Fa-Lab-Do-Mi, la dominante sarà Fa-Lab-Si-Mi (Sol7 9b)) e poi il Do minore? Mib-Sol- (?)-Re. Cioè non capisco se devo arrivare in un Dom7+ (allora metterei il Si) oppure se deve essere un Dom7 con il Sib... oppure metto la 13a cioè il La.... ed è di nuovo un Dom 6\9.

Madonna che casino che ho fatto in sto post, spero che si capisca... Grazie comunque.

Simone



Ottima domanda, con diverse risposte.

1) Di solito il secondo grado è IImin7b5, e si può realizzare così (esempio Dmin7b5):

- Posizione 1: D G Ab C, praticamente lo stesso di Bb7(9/13), oppure come dicevi F Ab C E oppure G Ab C E (attenzione a quell' E naturale, che potrebbe trovare difficile risoluzione sull'Eb del C minore)
- Posizione 2: Ab C D G, (idem come sopra)

2) La scelta più neutra per l'accordo di tonica minore è usare solo nona, terza e quinta, o mettere anche la sesta (esempio Cmin):

- Posizione 1: (A) D Eb G - stesso che F7(9/13)
- Posizione 2: Eb G (A) D - idem come sopra

3) si può prendere in considerazione un semplice Cmin7 (ed allora le note saranno quelle di C dorian):

- Posizione 1: Bb D Eb G
- Posizione 2: Eb D Bb D

4) oppure un Cmin-maj7:

- Posizione 1: B D Eb G
- Posizione 2: Eb G B D

Ovviamente nulla vieta di crearsi voicings più pieni, a "cluster", tipo B C D Eb G oppure D Eb G A B, oppure voicings quartali tipo D G C (molto ambiguo, non fa sentire la terza minore), C F Bb (come sopra), A D G (ancora ambiguo)...
  • simondrake
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27-01-20 15.21

@ anonimo
Ottima domanda, con diverse risposte.

1) Di solito il secondo grado è IImin7b5, e si può realizzare così (esempio Dmin7b5):

- Posizione 1: D G Ab C, praticamente lo stesso di Bb7(9/13), oppure come dicevi F Ab C E oppure G Ab C E (attenzione a quell' E naturale, che potrebbe trovare difficile risoluzione sull'Eb del C minore)
- Posizione 2: Ab C D G, (idem come sopra)

2) La scelta più neutra per l'accordo di tonica minore è usare solo nona, terza e quinta, o mettere anche la sesta (esempio Cmin):

- Posizione 1: (A) D Eb G - stesso che F7(9/13)
- Posizione 2: Eb G (A) D - idem come sopra

3) si può prendere in considerazione un semplice Cmin7 (ed allora le note saranno quelle di C dorian):

- Posizione 1: Bb D Eb G
- Posizione 2: Eb D Bb D

4) oppure un Cmin-maj7:

- Posizione 1: B D Eb G
- Posizione 2: Eb G B D

Ovviamente nulla vieta di crearsi voicings più pieni, a "cluster", tipo B C D Eb G oppure D Eb G A B, oppure voicings quartali tipo D G C (molto ambiguo, non fa sentire la terza minore), C F Bb (come sopra), A D G (ancora ambiguo)...
Grazie!!! oggi me li studio, sei veramente una meraviglia... emoemo
  • Genny1950
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27-01-20 17.56

@ anonimo
Ottima domanda, con diverse risposte.

1) Di solito il secondo grado è IImin7b5, e si può realizzare così (esempio Dmin7b5):

- Posizione 1: D G Ab C, praticamente lo stesso di Bb7(9/13), oppure come dicevi F Ab C E oppure G Ab C E (attenzione a quell' E naturale, che potrebbe trovare difficile risoluzione sull'Eb del C minore)
- Posizione 2: Ab C D G, (idem come sopra)

2) La scelta più neutra per l'accordo di tonica minore è usare solo nona, terza e quinta, o mettere anche la sesta (esempio Cmin):

- Posizione 1: (A) D Eb G - stesso che F7(9/13)
- Posizione 2: Eb G (A) D - idem come sopra

3) si può prendere in considerazione un semplice Cmin7 (ed allora le note saranno quelle di C dorian):

- Posizione 1: Bb D Eb G
- Posizione 2: Eb D Bb D

4) oppure un Cmin-maj7:

- Posizione 1: B D Eb G
- Posizione 2: Eb G B D

Ovviamente nulla vieta di crearsi voicings più pieni, a "cluster", tipo B C D Eb G oppure D Eb G A B, oppure voicings quartali tipo D G C (molto ambiguo, non fa sentire la terza minore), C F Bb (come sopra), A D G (ancora ambiguo)...
Grazie Cyrano
veramente sei grande
Maledetto il tempo che passa inesorabile e troppo in fretta
Mi sto' chiedendo se arrivero' prima della fine a imparare tuttoemoemo
  • Osuna1
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27-01-20 20.41

@ anonimo
scusa mi spieghi l'utilità del punto 4?

Io preferisco suonare brani diversi per scale diverse ma non mi verrebbe mai in mente di suonare una medesimo brano in tutte le scale.
Preferisco studiare improvvisando con la pentatonica su tutte le scale.

Grazie 1000
Sono un neofita del piano che suono da pochi anni, ma recentemente ho trovato su un metodo per piano questa idea di provare un giro di accordi o un semplice brano in tutte le tonalità. Certamente ci vuole molto tempo ma vedo che dopo un po’ ti ricordi senza problemi tutti gli accordi principali. Inoltre alleni l’orecchio a riconoscere una linea melodica e un giro di accordi. Ho ripreso da poco a studiare con un ottimo maestro che mi ha confermato la grande utilità di questo esercizio.
  • simondrake
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27-01-20 21.33

@ anonimo
Ottima domanda, con diverse risposte.

1) Di solito il secondo grado è IImin7b5, e si può realizzare così (esempio Dmin7b5):

- Posizione 1: D G Ab C, praticamente lo stesso di Bb7(9/13), oppure come dicevi F Ab C E oppure G Ab C E (attenzione a quell' E naturale, che potrebbe trovare difficile risoluzione sull'Eb del C minore)
- Posizione 2: Ab C D G, (idem come sopra)

2) La scelta più neutra per l'accordo di tonica minore è usare solo nona, terza e quinta, o mettere anche la sesta (esempio Cmin):

- Posizione 1: (A) D Eb G - stesso che F7(9/13)
- Posizione 2: Eb G (A) D - idem come sopra

3) si può prendere in considerazione un semplice Cmin7 (ed allora le note saranno quelle di C dorian):

- Posizione 1: Bb D Eb G
- Posizione 2: Eb D Bb D

4) oppure un Cmin-maj7:

- Posizione 1: B D Eb G
- Posizione 2: Eb G B D

Ovviamente nulla vieta di crearsi voicings più pieni, a "cluster", tipo B C D Eb G oppure D Eb G A B, oppure voicings quartali tipo D G C (molto ambiguo, non fa sentire la terza minore), C F Bb (come sopra), A D G (ancora ambiguo)...
Allora, ci sto lavorando. Mi sembra di capire, come trucco mnemonico, che funziona pensare di suonare un accordo di 9/13 costruito una terza maggiore sotto sull'accordo IIm7b5 (come scrivevi tu un Bb 9/13 quando sei in Dm7. Poi ricordare un 9/13 costruito su una quarta giusta sopra la tonica (FA 9/13 sul Dom).
Mentre per la dominante V7 si può abbassare la 7a del IIm7b5 di mezzo tono, così diventa la III della dominante.

Spero di non aver scritto boiate, ma per me sono importanti questi schemi mentali, per non dover continuamente pensare alle note da suonare... Grazie ancora
  • anonimo

28-01-20 06.45

@ simondrake
Allora, ci sto lavorando. Mi sembra di capire, come trucco mnemonico, che funziona pensare di suonare un accordo di 9/13 costruito una terza maggiore sotto sull'accordo IIm7b5 (come scrivevi tu un Bb 9/13 quando sei in Dm7. Poi ricordare un 9/13 costruito su una quarta giusta sopra la tonica (FA 9/13 sul Dom).
Mentre per la dominante V7 si può abbassare la 7a del IIm7b5 di mezzo tono, così diventa la III della dominante.

Spero di non aver scritto boiate, ma per me sono importanti questi schemi mentali, per non dover continuamente pensare alle note da suonare... Grazie ancora
Guarda, se ti costruisci un trucchetto mnemonico per imparare, va benissimo.

Poi studiando metodicamente in tutte le tonalità non avrai più bisogno di pensare a nulla, ti verrà tutto naturale.