14-07-22 00.42
Per quello che ne so si paga sempre alla SIAE perché è l'unica in Italia ad avere una struttura di controllo e distribuzione dei diritti d'autore capillare ed efficiente e sarà sempre la SIAE a redistribuire alle altre società.
Con la liberalizzazione è successo quello che è stato per i telefoni... nuovi gestori affittano a prezzi stracciati parti della rete TIM (ex Telecom ex Sip) che rivendono a prezzi concorrenziali... Noi crediamo di aver fatto bingo ma intanto tutte le società stanno in semiasfissia economica e il territorio è sempre più pieno di precari del settore pagati una miseria se non afddirittura licenziati in favore di lavoratori in sedi albanesi o indiane. Poi, con meno dipendenti con stipendi sufficienti, si vendono meno pizze, meno scarpe, meno viaggi... ma siamo contenti di aver fottuto la SIAE o la TIM, anche se i disservizi e il caos sono diventati la normalità.
Per i diritti d'autore:
si paga meno, la SIAE trattiene comunque una quota per il servizio e all'utente finale arriva ...la lisca del pesce.
Penso che nessun pofessionista, che ci campa con il diritto d'autore, andrebbe a scegliere un servizio surrogato lasciando una struttura, anche se con tanti difetti, solida, storica e regolare nella tempistica.
La SIAE è nata nell'800 ed è certamente per lei tempo di rinnovamento, ma serio, studiato perché la strada, così come si sta delineando adesso, sembra piuttosto una giungla buia.