Just the way you are billy joel

  • anonimo

14-10-16 18.37

@ anonimo
come al solito Cyrano, sto imparando il brano ad orecchio e dove sento che qualcosa non va uso lo partito; quello ch emanca è IMHO musicalità. Mi sto accorgendo, a mano a mano che faccio esperienza, che la qualità non sta nel numero di note generate ma dalla loro qualità e questa qualità e non banale da ottenere anche se, la fluidità dell'esecuzione conta anche lei.
sacrosantamente vero

quello che conta é:

1) far respirare la melodia...questo si ottiene comprendendo quali sono gli incisi melodici e le frasi, e sottolineando ogni inciso/frase con appropriati movimenti del polso che creino il "respiro"...bisogna pensare a "cantare" la frase
Colgo l'opportunità per mettere in guardia da un approccio tipico di chi é all'inizio, ovvero di "strafare" con le dinamiche ed i rallentando: la musicalità si ottiene facendo respirare le frasi attraverso i movimenti verticali del polso, i colori dinamici vengono dopo, ed eventuali rallentando/accelerando ancora dopo

2) il tocco: ogni nota dev'essere cantata con la massima intenzione, con il peso che dalle spalle scende lungo le braccia, i gomiti ed i polsi perfettamente rilassati e si perde in fondo al tasto...e quando dico in fondo, voglio dire veramente in fondo, si deve avere la sensazione di sprofondare nella meccanica...non c'é nulla di peggio di coloro che suonano come se i tasti scottassero

3) una volta acquisita la capacità di far respirare la melodia, bisogna imparare a leggere i "piani sonori": melodia, eventuale controcanti, accompagnamento e basso. Bisogna sforzarsi di non suonare tutti i piani allo stesso volume, ma dare ad ogni piano sonoro il volume appropriato

4) last but not least, in questo genere di musica lo spartito é il punto di partenza, poi bisogna dar spazio al proprio modo di "sentire" il brano

emo
Edited 14 Ott. 2016 16:41
  • anonimo

15-10-16 00.45

Chiarisco: andare in fondo al tasto non vuol dire "pestare"

Profondo, non pesante

Poi ci sono le varie particolarità tipo "jeux perlé", ma si possono fare solo quando si padroneggia il tocco cantato che proviene dal peso dl corpo...se no, appunto, é suonare "come se i tasti scottassero"

Purtroppo alcuni luoghi comuni come "accarezzare i tasti", "sfiorare i tasti" mettono sulla cattiva strada

Immaginiamo un oboe o un clarinetto: anche nei pianissimo sussurrati fatti con un filo d'aria, il fiato viene dal più profondo del diaframma, non é un "venticello di gola"...così anche un pianissimo sulla tastiera sarà ottenuto tramite il controllo della velocità di percussione e non dell'escursione ridotta o frenata dell'insieme braccio-polso-mano-dito-tasto
Edited 15 Ott. 2016 9:27
  • vin_roma
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15-10-16 04.36

Quand' ero bravo al pianoforte mi piaceva tantissimo suonare le scale della Sonata n°9 di Beethoven col tocco perlato, quasi senza articolazione, solo appoggio del peso, note veloci e tutte uguali, come far scorrere un filo di perle tra le dita.
  • anonimo

16-10-16 14.31

@ anonimo
sacrosantamente vero

quello che conta é:

1) far respirare la melodia...questo si ottiene comprendendo quali sono gli incisi melodici e le frasi, e sottolineando ogni inciso/frase con appropriati movimenti del polso che creino il "respiro"...bisogna pensare a "cantare" la frase
Colgo l'opportunità per mettere in guardia da un approccio tipico di chi é all'inizio, ovvero di "strafare" con le dinamiche ed i rallentando: la musicalità si ottiene facendo respirare le frasi attraverso i movimenti verticali del polso, i colori dinamici vengono dopo, ed eventuali rallentando/accelerando ancora dopo

2) il tocco: ogni nota dev'essere cantata con la massima intenzione, con il peso che dalle spalle scende lungo le braccia, i gomiti ed i polsi perfettamente rilassati e si perde in fondo al tasto...e quando dico in fondo, voglio dire veramente in fondo, si deve avere la sensazione di sprofondare nella meccanica...non c'é nulla di peggio di coloro che suonano come se i tasti scottassero

3) una volta acquisita la capacità di far respirare la melodia, bisogna imparare a leggere i "piani sonori": melodia, eventuale controcanti, accompagnamento e basso. Bisogna sforzarsi di non suonare tutti i piani allo stesso volume, ma dare ad ogni piano sonoro il volume appropriato

4) last but not least, in questo genere di musica lo spartito é il punto di partenza, poi bisogna dar spazio al proprio modo di "sentire" il brano

emo
Edited 14 Ott. 2016 16:41

se penso che circa un anno e mezzo fa avevo preso questo spartito e lo avevo chiuso spaventato in quanto lo reputavo troppo complesso ed ora quasi mi riesce in modo, diciamo ascoltabile ma ancora con troppe incertezze.
Tant'è vero che ho tentato più volte di registrarmi ma sbaglio continuamente in quanto mi sento sotto esame, la tensione del principiante?
Gran brutta bestia.

Oggi sono contento di aver avuto la pazienza di aspettare e suonare e suonare come diceva Vin, anche se so di essere solo all'inizio; a volte mi vengono passaggi che mi fanno accaponare la pelle ma chiaramente sono casuali in quanto non riesco a ripeterli successivamante è come se avessi capito qualcosa e qualche minuto dopo, non riuscendo a ripetere il passaggio allo stesso modo, non ho capito un tubo, c'è una spiegazione?

Corro troppo?
Ansia da prestazione? emo
  • anonimo

16-10-16 14.31

@ vin_roma
Quand' ero bravo al pianoforte mi piaceva tantissimo suonare le scale della Sonata n°9 di Beethoven col tocco perlato, quasi senza articolazione, solo appoggio del peso, note veloci e tutte uguali, come far scorrere un filo di perle tra le dita.
il fatto è che tu sei bravo, ti ho sentito in qualche video su youtube emo
  • anonimo

16-10-16 15.53

@ anonimo

se penso che circa un anno e mezzo fa avevo preso questo spartito e lo avevo chiuso spaventato in quanto lo reputavo troppo complesso ed ora quasi mi riesce in modo, diciamo ascoltabile ma ancora con troppe incertezze.
Tant'è vero che ho tentato più volte di registrarmi ma sbaglio continuamente in quanto mi sento sotto esame, la tensione del principiante?
Gran brutta bestia.

Oggi sono contento di aver avuto la pazienza di aspettare e suonare e suonare come diceva Vin, anche se so di essere solo all'inizio; a volte mi vengono passaggi che mi fanno accaponare la pelle ma chiaramente sono casuali in quanto non riesco a ripeterli successivamante è come se avessi capito qualcosa e qualche minuto dopo, non riuscendo a ripetere il passaggio allo stesso modo, non ho capito un tubo, c'è una spiegazione?

Corro troppo?
Ansia da prestazione? emo
È normale, le cose sbocciano gradualmente...quello che ti aiuterebbe é un maestro che, quando sente la cosa che va bene, ti ferma e ti spiega come hai fatto

Altro trucchetto é registrarsi sempre e comunque ed analizzare le cose che funzionano, lasciando perdere quelle che non funzionano, e cercare di ripeterle finché non escono a richiesta e non per caso

Sullo sbagliare per ansia mentre ci si registra: se ti chiedessi di suonarmi "do mi sol do" a velocità media, sbaglieresti? Non credo...il trucco é interiorizzare il brano a tal punto che é come suonare "do mi sol do"
Edited 16 Ott. 2016 13:55
  • anonimo

17-10-16 22.25

caro Cyrano credo di aver capito solo oggi cosa intendevi per interiorizzare un brano: questa sera difficilmente ho sbgliato e le mani si muovevano da sole senza pensarci ma, cosa mai capitata in maniera così evidente prima: mi sembrava di avere tutto il tempo del mondo per premere i tasti senza quell'ansia di arrivare tardi e sbagliare, gran bella sensazione, spero duri e migliori nel tempo emo

Ho la netta sensazione, ma è solo una sensazione la mia, che questa nuova consapevolezza sia importante quando si vogliono aggiungere passaggi e abbellimenti in quanto hai la sensazione di avere tutto il tempo del mondo: sbaglio?

grazie 1000
  • anonimo

17-10-16 22.34

@ anonimo
caro Cyrano credo di aver capito solo oggi cosa intendevi per interiorizzare un brano: questa sera difficilmente ho sbgliato e le mani si muovevano da sole senza pensarci ma, cosa mai capitata in maniera così evidente prima: mi sembrava di avere tutto il tempo del mondo per premere i tasti senza quell'ansia di arrivare tardi e sbagliare, gran bella sensazione, spero duri e migliori nel tempo emo

Ho la netta sensazione, ma è solo una sensazione la mia, che questa nuova consapevolezza sia importante quando si vogliono aggiungere passaggi e abbellimenti in quanto hai la sensazione di avere tutto il tempo del mondo: sbaglio?

grazie 1000
esattissimo: si tratta di avere il controllo dello spazio/tempo musicale e quindi di poter suonare ciascuna nota "con intenzione"

dunque non più rincorrere i tasti da schiacciare, ma occuparsi di far uscire la musicaemo

emo
  • anonimo

11-12-16 12.25

sono passato a Bohemian Rhapsody per alternare brani diversi emo