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Perché la capacità sublimativa* della musica non ha eguali.07-02-22 12.04
Evitando di scrivere un post lungo, do la risposta più sintetica e diretta: perché se sento un brano o leggo uno spartito dove c'è un passaggio armonico o qualcosa "che funziona" che non so spiegare o giustificare, non trovo pace finché non riesco a capirlo.07-02-22 12.25
Ho iniziato a suonare da piccolo...Ho studiato anche qualche anno,da privatista.Ho conosciuto,ancora con i calzoni corti,i "complessi"... La scoperta del mondo dei sinth e delle tastiere elettroniche mi ha aperto un mondo che tutt'ora mi attrae,per l'aspetto artistico,tecnico,espressivo e magico...Prima con la musica si guadagnava un po',oggi pochissimo,ma resta la passione che consente di esprimere cio' che sentiamo,la musica è l'unica arte che correla l'udito con le emozioni e con l'espressione corporea del seguire il ritmo e danzare,la musica è a volte urlo a volte preghiera,la musica è restare basiti di fronte al genio,Bach,oppure ammirati dalla capacita' di innovazione di alcuni artisti moderni. E' passione.07-02-22 12.33
Io suono perché mi piace.07-02-22 12.37
Ho letto i commenti di tutti ma quello che secondo me manca, in tutto questo, è il mettere sul piatto della bilancia sacrificio, passione, soldi, tempo e "risultati".07-02-22 12.40
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Parlando per me, perché in fondo vorrei dimostrare di saper fare.07-02-22 12.43
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Leggo un po' troppa demotivazione, probabilmente dovuto un poco anche al periodo molto particolare.07-02-22 12.46
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Suono perché mi rilassa, perché quando scrivo un brano esprimo qualcosa di me, faccio qualcosa che prima non c'era, e poco mi preoccupa se su YouTube lo ascoltano in 10 o 100 persone07-02-22 13.05
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