29-05-13 12.56
Ah... vai sul pesante allora.
Ho arrangiato varie volte brani del genere e proprio Star Wars e Indiana Jones facevano parte di una suite chiamata Avventura che scrissi per il gruppo di Ottoni e Percussioni del teatro dell' Opera di Roma.
Il segreto è mettersi di buzzo buono e scrivere riproducendo quello che ascolti. E' importante replicare una dimensione giusta dell' esecuzione, cioè stabilire l' esatta configurazione dell' orchestra e con questa realizzare il sound. Insomma, se i corni sono 4 non puoi scrivere più di queste note.
Io, con i miei limiti, ho imparato così e devo dirti che non ho nessuna difficoltà a confrontarmi con un diplomato in composizione... anzi, spesso son loro che mi chiedono consigli.
In Star Wars ci sono tre elementi da estrapolare: la linea dei bassi, la parte cantabile e gli accordi sincopati di ottoni al centro.
Dalla colonna originale (non usare spartiti che non ne ho mai visti di giusti) comincia ad estrapolare la linea dei bassi e mettila in contrappunto con la parte melodica, ma fallo replicando precisamente dall' originale! già così avrai delle sorprese e acquisirai pratica e velocità.
In Indiana Jones una cosa che salta alle orecchie è il suono di certi accordi. Per avere quegli effetti servono almeno 4 trombe, 3 tromboni, 4 corni e una tuba.
Tutto il movimento melodico viene arginato da un basso che si ostina a rimanere sulla fondamentale (DO) nonostante il cambio tonalità del resto dell' orchestra. Ogni tanto si vengono a creare armonie "dure" perché vengono usati molti semitoni tipo Mi/Fa e un Do una 5^sopra con La o un Sol al basso o un bel Reb maggiore con Do al basso.
Sembrano banalità che magari eseguiamo spesso al pianoforte ma far eseguire questi intervalli ad un gruppo di brass bello nutrito acquistano molta più importanza. Poi ci metti su un po' di strappate di violini, qualche colpo di timpani al punto giusto e vedrai che suona.
Una volta ho trovato su internet alcune pagine originali della partitura di Star Wars, cercale, è molto interessante.