22-12-11 04.05
Supermario_jazz ha scritto:
E comunque anche questo modo di suonare, anche se ben fatto, non ha nessuna base culturale per poter essere definita ARTE
Mario questa volta devo dissentire.
Forse abbiamo concetti diversi di arte, ma per me l'arte la puoi esprimere con qualsiasi mezzo hai tra le mani.
Anche in pittura esiste l'arte classica fatta di colori a olio che hanno creato capolavori dell'arte.
Ma esiste anche arte fatta con pezzi di stoffa bruciata, rottami, lattine arrugginite, etc, che messi insieme in un certo modo creano un qualcosa di artistico.
La quale è diverso dall'arte classica o tradizionale che dir si voglia, ma è sempre arte.
Fatta con qualunque cosa si ha tra le mani, "tradizionale" o "non tradizionale".
Supermario_jazz ha scritto:
è semplicemente una copia, fatta con strumenti elettronci (anche se suonati in real time), di qualcosa che già esiste fatta con strumenti acustici.
E' vero.
Ma una cosa è parlare di copia, un'altra è parlare di arte.
Anche quando suono "Per Elisa" di Beethoven con un vero pianoforte sto "copiando" un qualcosa di preesistente.
Ma in cosa lo sto copiando?
Nelle note!
Ma le note non portano dentro di sè il suono.
Le note sono note, il suono è il suono.
E siccome la musica è "l'arte dei suoni" (prima legge universale della musica) nessuno mi impedisce di suonare "Per Elisa" con una tromba con sordina.
O di swingarla addirittura.
Qualsiasi cosa faccio (o uso) prescinde dall'arte.
Spetta a me e alla mia sensibilità usare il suono che desidero, qualsiasi esso sia, reale, o elettronico, e con quello fare arte.
Se uso veri strumenti acustici avrò un determinato suono.
Se uso strumenti elettronici avrò un altro suono, che NON è quello degli strumenti acustici veri, anche se gli somiglia.
Così come il suono di un Bosendorfer non assomiglia ad un Kawai, un violino digitale non assomiglia a un violino vero.
Il somiglia o non somiglia non mi deve importare nulla.
L'unica cosa che mi deve importare è avere tra le mani "un determinato suono", qualunque esso sia, e con quello fare arte.
Oltretutto per me quando uno strumento vero, o acustico che sia, viene
microfonato (quindi passa per mixer, controllo toni, e altoparlanti) quello non è già più un suono acustico!
Diventa un suono inesistente, artefatto, elettronico.
Non mi si può dire che uno strumento microfonato è uno strumento acustico.
Lo strumento acustico esige il suono puro e diretto, così come madre natura glielo ha fatto.
Uno strumento acustico ascoltato da mixer, amplificatori e casse, è già divenuto una
brutta copia di uno strumento acustico.
Eppure sono in tanti a farlo.
Supermario_jazz ha scritto:
E gli strumenti elettronici non solo simulano un suono di uno strumento elettronico ma simulano anche, ed in maniera pessima,la variante umana-emotiva che solo il vero musicista riesce a creare con il proprio strumento acustico
No, simulano semplicemente il comportamento di quel suono suonato da
una tastiera anzichè da "un archetto".
Siccome la tastiera permette di fare alcune cose, ma non farne altre, quello sarà il naturale risultato di quella specifica tecnica strumentale.
Anche Becker con l'EWI ha fatto la stessa cosa: ha fatto suonare un synth da sax.
Qualche problema?
No.
Si è "impadronito" di un suono che non gli compete, e l'ha trattato da sassofonista anzichè da tastierista.
Con un risultato particolare.