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Premesso che hai fondamentalmente ragione, permettimi qualche piccolo "appunto"...:
pj84 ha scritto:
Ci sono tante persone che ogni giorno si paccano il culo per 12 ore in miniera in fabbrica, e molti di questi sono LAUREATI con il massimo dei voti.
Beh, se la metti su questo piano, in effetti la nostra professione è da considerare decisamente "fortunata" sotto l'aspetto "manuale" del lavoro, come altre professioni "artistiche". In fondo noi lavoriamo 3, 4 ore a sera, a volte anche meno.
Però, è anche vero che noi potremmo anche fare i minatori, ma i minatori potrebbero fare i pianisti? Magari qualcuno si!
pj84 ha scritto:
1500 euro NETTI non sono una miseria. Sono stanco di sentire la gente che dice che un pianista dovrebbe guadagnare 2500 euro al mese.
Beh, direi che 1500 euro potrebbero anche essere accettabili, magari a vantaggio di trattamenti migliori a livello logistico. Il problema è che spesso i salari offerti sono addirittura inferiori e le condizioni di vitto e alloggio sono quanto meno discutibili.
E' anche vero, però, che chi offre un certo tot di budget si aspetta un prodotto di un certo tipo.
pj84 ha scritto:
E allora un laureato con 110 e lode e 3 master??? 7500 euro al mese?
Scusa, un laureato cos'ha più di un pianista? Entrambi sono dei professionisti ed ognuno ha fatto i suoi studi. Non puoi fare certi paragoni. Secondo questi canoni, un semplice operaio meriterebbe 500 euro, è questo che intendi?
La questione "arte", secondo me, è un talento e in quanto tale, va valutato di conseguenza.
Il nostro non è un lavoro che si valuta "a peso di lavoro", i canoni di valutazione sono ben altri.
Chiunque potrebbe teroricamente fare l'avvocato, il dottore, il cameriere, il lavandaio, il barista, il muratore o qualunque altra cosa. Basta imparare a farlo (studiando o praticando).
Ma per fare il musicista ci vuole un minimo di talento e a volte c'è persino chi non ha studiato e trasmette emozioni più grandi di coloro che invece hanno semplicemente "imparato a farlo".
Inoltre, lo sai meglio di me, noi non abbiamo indennizzi, se si rompe la strumentazione siamo noi stessi che dobbiamo pagare le riparazioni o cambiarla del tutto. Se una sera stai male e non puoi andare a suonare, la paga non la prendi. Le nostre ferie ce le paghiamo da soli... e via benzina, spostamenti, cavi, monta/smonta e via dicendo.
Mi sembrano ottimi motivi per i quali un musicista (serio e "vero", non un "dischettaro") di pianobar dovrebbe avere una paga decente.
pj84 ha scritto:
Cerchiamo di essere un pelino più realisti sopratutto con i tempi che corrono. Dobbiamo ringraziare Dio o Buddha, Maometto, Topolino o chi pare a voi se abbiamo un lavoro. Con tutti i problemi che comporta, certo... ma pur sempre un lavoro.
Scusa ma non condivido questo "vittimismo", tuttavia riconosco che in Italia è davvero difficile lavorare nel nostro campo, specialmente di questi tempi, ma questo anche grazie ai tanti, troppi "emulatori di musicisti" che per UNA MISERIA vanno a fare le serate (addirittura ho sentito di gente che per 30 euro, pizza e birra si va a fare 4 ore al pub)
Fortunatamente queste situazioni non mi toccano già da un bel po' e non sarò certo io a lamentarmi!
A me sembra che qui l'unico che si lamenti sia tu!
Alla tua!