Pregiudizio verso musicisti con Arranger

  • Ofelio
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08-01-12 05.03

pj84 ha scritto:
Per me 1500 euro NETTI che sono quasi 2300 lordi... è una paga decentissima.

1500 diviso 30 (giorni al mese) = 50 euro al giorno, quindi:
pj84 ha scritto:
Poi è chiaro che c'è chi va per 30 euro... purtroppo

non mi pare molto superiore alla "paga decentissima" di cui parli

per la cronaca sappi che qualche anno fa in Sardegna un pianista (valido) veniva pagato 250 mila £ al giorno (ed anche di più).... più viaggi, appartamento singolo personale e pasti al ristorante (non alla mensa col personale), servito, riverito e chiamato "maestro".........vogliamo continuare a svilire ancor più questa professione?
Cmq i locali "giusti" (non certo la delphina & company) per fortuna cercano sempre i professionisti con pluriennale esperienza internazionale e carisma, gli altri locali li lasciamo ai "basisti sfigati" è giusto così, però se sei bravo cerca di non svenderti, ne risentiresti tu e la nostra professione emo
Edited 8 Gen. 2012 4:05
  • pj84
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08-01-12 05.37

ti sbagli carissimo. 1500 euro al giorno sono esattamente 57.69 euro al giorno NETTI.
Perchè semplicemente essendo in regola avevo e ho il giorno libero RETRIBUITO.
E poi... 30 euro al giorno sono circa 900 euro al mese

Per te 600 euro di differenza sono poche? 600 sono due terzi di 900... fai due conti.

Poi se è per questo anni fa la gente si arricchiva con i Bot perchè il tasso era fortemente competitivo.. roba che adesso nemmeno se prendi un ABS di Parmalat.....

I tempi cambiano e dobbiamo essere onesti con noi stessi.. Non siamo tutti famosi e ricchi di seguito. Spesso siamo noi a cercare gli ingaggi e non viceversa...

A volte la gente pecca d'umiltà.

Poi, è chiaro che se qualcuno riesce a spuntare 250 euro a serata... Sono strafelice per lui!!! Vuol dire che oltre a valerli ha trovato qualcuno disposto a pagarlo così. Io dico che guadagnare 57 euro e spiccioli per una giornata di lavoro di 3 ore (ovviamente teniamo presente che si parla di un contratto e non di una serata secca) è una cifra decorosa. In molti lavori quest'anno non hanno dato nemmeno l'alloggio e hanno fatto pagare il servizio mensa... scendiamo dal piedistallo.

Ripeto, se poi contratta e percepisce quella cifra, il tutto avrà un significato. Ma altrimenti non bisogna stare a piangere dietro al mercato.

In ultima analisi, anni fa c'erano molti meno musicisti in giro. E non parlo solo dei tanti dopolavoristi, ma mi riferisco al fatto che oltre ad essere aumentata la popolazione in termini generali è ovviamente aumentata la concorrenza in ogni campo...

E per una legge chiamata legge della domanda e dell'offerta (che in questo contesto va oltremodo accentuata perchè si parla di forza lavoro e quindi di pressione sociale) l'aumento dell'offerta deprime il prezzo.

Se poi contate che in certi ambiti il prezzo è compresso anche da chi non gli interessa guadagnare nulla (vedi chi viene alla pari, o chi viene per la birra) tiri giù le conclusioni.

edit: ho sempre e dico sempre mangiato in ristorante. Le volte che andavo in mensa lo facevo e lo farò ancora per stare con i ragazzi della sala o del bar con i quali ho sempre e in qualunque struttura legato.

Edited 8 Gen. 2012 4:42
  • pj84
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08-01-12 05.40

Ofelio ha scritto:
per la cronaca sappi che qualche anno fa in Sardegna un pianista (valido) veniva pagato 250 mila £ al giorno (ed anche di più).... più viaggi, appartamento singolo personale e pasti al ristorante (non alla mensa col personale), servito, riverito e chiamato "maestro".........vogliamo continuare a svilire ancor più questa professione?


Aggiungo che mio padre ha fatto l'agente teatrale per circa 15 anni. Conosco personalmente molti pianisti che lavorano nei migliori Hotel di Porto Cervo.

Ragazzi... è cambiato tutto... i prezzi sono diversi.

E' ovvio che al Pitrizza non prendi 50 euro, ma io tempo fa ho avuto a che fare con la Starwood... contattato da loro personalmente e credimi... tiravano i 10 euro.
  • mrpalletta
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08-01-12 12.31

pj84 ha scritto:
In molti lavori quest'anno non hanno dato nemmeno l'alloggio e hanno fatto pagare il servizio mensa... scendiamo dal piedistallo.


Beh, più che scendere dal piedistallo, direi che ci hanno buttato giu di forza...
Contratti senza vitto e alloggio... pagarsi la mensa...? Io non so come la vedi tu... ma contratti del genere non sono nemmeno degni di essere valutati DA UN MUSICISTA...
Ma finchè ci sarà ci li accetta, è naturale che i prezzi scendano e i trattamenti siano sempre peggiori.
50 euro al giorno... per un contratto stagionale potrebbero anche "andare", ma non venirmi a dire che per un musicista con molta esperienza e qualità provata sia una cifra decente... perchè NON E' COSI'! IMHO
Noi non siamo "impiegati" e non lavoriamo tutto l'anno.
pj84 ha scritto:
E per una legge chiamata legge della domanda e dell'offerta (che in questo contesto va oltremodo accentuata perchè si parla di forza lavoro e quindi di pressione sociale) l'aumento dell'offerta deprime il prezzo.

Qui non stiamo parlando di prodotti cinesi o manod'opera a basso costo... stiamo parlando di arte...
Arte ormai svilita da questi personaggi, molti dei quali che con l'arte non hanno proprio nulla a che fare (se essere un po intonati e cantare su di un pc la chiami arte... allora in Italia il 99% della popolazione è fatta di artisti...!). Per forza l'offerta è aumentata... ma l'offerta di cosa? Di un prodotto "contraffatto" oltre che dozzinale...
Ma se anche i musicisti "veri" si "accontentano"... eccone i risultati...
Scegliere di vivere "solo" di musica è una scelta coraggiosa... ma se poi si accetta qualsiasi cosa non lo è più così tanto... Se poi c'è chi va a suonare come "secondo lavoro", per forza i prezzi si abbassano...
Eh si... i tempi sono cambiati... ma non facciamoci sopraffare da essi!
Essere troppo "esosi" no... questo no... ma nemmeno scendere a troppi compromessi...
Ricordiamoci che il nostro lavoro NON E' COSA DA TUTTI! Ma dipende anche da come lo si fa!
emo
Edited 8 Gen. 2012 11:39
  • pj84
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08-01-12 19.29

Stimo apprezzo e sono felice... realmente che ci sia gente come te. E non scherzo.

E' giusto dire che il nostro lavoro non può farlo chiunque... Verissimo. Così però come tante altre professioni.

Dobbiamo solo trovare un equilibrio. Certamente non lo trovi con un "cartello di prezzo"


Mi spiego:

Tu prendi (per dire) 120 euro a serata per lavorare in un hotel tutta la stagione estiva ok?
Tizio va per 50 euro a serata.

E' chiaro che chi va per 120 dovrà per forza avere molto di più da offrire rispetto all'altro.

Se la tua qualità viene "percepita" dall'hotel lavorerai tu. Se invece l'hotel non fa differenze qualitative ma solo di prezzo... il problema lo causa la struttura, non Tizio che va a 50 euro.

Losfogos (forumer e ottimo musicista) tempo fa parlo chiaramente di questo concetto che ora mi trova (a differenza del passato) in linea con il suo pensiero.
  • mrpalletta
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08-01-12 21.58

pj84 ha scritto:
Stimo apprezzo e sono felice... realmente che ci sia gente come te. E non scherzo.

Ed io ti ringrazio!
pj84 ha scritto:
E' giusto dire che il nostro lavoro non può farlo chiunque... Verissimo. Così però come tante altre professioni.

D'accordo anche su questo... ma con una piccola riserva... come ALCUNE altre professioni... non tante...(IMHO)
pj84 ha scritto:
Se la tua qualità viene "percepita" dall'hotel lavorerai tu. Se invece l'hotel non fa differenze qualitative ma solo di prezzo... il problema lo causa la struttura, non Tizio che va a 50 euro

Hai ragione in pieno. Infatti dipende sempre da quello si aspetta l'hotel... Ma ricorda che l'hotel ragiona in termini "monetari"... e per avere un certo target di clientela bisogna che offra servizi adeguati, compresa la musica dal vivo.
Tuttavia dovrebbe esistere una certa "etica professionale".
Se un tizio arriva dal gestore e dice "io canto e basta, ho le basi, non sono un musicista, ma canto bene e costo poco", ci posso pure stare...ma il problema è che spesso non è così!
Purtroppo oggi giorno, per tornare al discorso "immagine", il "selezionatore" si fa spesso "ipnotizzare" dall'apparenza (e poi si lamenta pure perchè la sostanza è poca). Infatti i cosidetti "emulatori di musicisti" spesso si presentano con siti stratorferici, demo registrati in studio (un giorno intero per una canzone) e referenze clamorosamente false, spacciandosi pure per VERI musicisti. L'offerta è talmente alta che alla fine il gestore dice "ma si, questo può pure andare", esausto per le centinaia di proposte ricevute.
In Italia (non solo, ma specialmente) oggi come oggi, alla maggior parte del pubblico basta "lo strillone di turno" e di gente che si accorga della "differenza" ne è rimasta davvero poca (basti pensare al tizio di turno che viene a chiederti la canzone dicendoti "mi metti quella"... una volta era "mi suoni quella")!
Quindi l'hotel dice "ma se il pubblico se ne fotte, perchè dovrebbe tangere a me? Spendo la metà, tanto la gente ci viene comunque"!
Per fortuna questo accade nella maggioranza dei casi, ma NON in tutti (senò quelli come me sarebbero a spasso da un pezzo!)
Mentre un tempo si valutava molto di più la qualità e la si pesava in modo corretto, oggi questa è surclassata da pessime imitazioni travestite da "grande artista", anche grazie a quell'effetto che sulla foto "non ci va"... emo ... illusionisti! E sappiamo tutti che il 90% dei gestori si "illumina" quando ne vede il costo ridotto, autosuggestionandosi del fatto che avrà un prodotto di qualità pari o poco meno di quanto costerebbe qualcosa di realmente qualitativo...
Ma questo, purtroppo, non accade solo nel nostro campo. Per esempio, ho visto gestire ristoranti all'interno di strutture a veri e propri incompetenti che hanno preso l'appalto non per le loro qualità, ma per la loro capacità di vendersi a prezzi straconcorrenziali, promettendo "il mondo" (questo per fare un esempio di un settore diverso dal nostro, per non parlare poi delle agenzie di animazione!)
Il mondo di oggi sta diventando sempre più superficiale (in special modo in Italia)!
Ma ancora... je la se fa!!! emo alla faccia dei dischettari!!! emo

  • Markelly
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08-01-12 22.33

mrpalletta ha scritto:
Chiunque potrebbe teroricamente fare l'avvocato, il dottore, il cameriere, il lavandaio, il barista, il muratore o qualunque altra cosa. Basta imparare a farlo (studiando o praticando).


Scusate, mi intrometto qui, quotando questa frase ma senza voler prendere in causa MrPalletta, né nessun altro personalmente.
Solo per dire: attenzione con certe affermazioni, che oltre a essere in odore di classismo, sono anche molto relative e comunque di parte.
Prendendo per vero che chiunque può fare tutto studiando (e secondo me non è vero, esistono le cosiddette "proprie inclinazioni"), io dico che chiunque può anche fare il musicista studiando, allora. E il discorso "arte" è da prendere con le pinze, perché è dimostrato che è troppo soggettivo, soprattutto se si tratta di fare cover e pianobar. In questo caso diventa col tempo "un lavoro come un altro", noioso e ripetitivo.
Inoltre non è detto che chi emoziona me, emozioni anche tutti gli altri. Spesso questo vale per la musica di artisti affermati, figuriamoci per chi gira nelle balere.
Tornando al discorso che un lavoro di tipo "non artistico", sia fattibile da chiunque, beh insomma basta fermarsi un attimo a pensare a quello che sappiamo fare noi e soprattutto a quello che NON sappiamo fare, e la risposta ce la possiamo dare da soli: e cioè che non è così! E vale anche per l'operaio e il muratore, lavori umili ma dignitosi, ma che magari uno magrolino con le "mani da pianista" non resisterebbe a fare per più di due settimane.
Inoltre il problema di chi si svende c'è anche negli altri lavori: pensate ad esempio a quanti praticanti che lavorano gratis, o certi manovali in nero che vanno in cantiere anche la domenica.

Secondo me, non esistono lavori migliori di altri, ma solo lavori sottopagati.
  • pj84
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09-01-12 03.44

Sono totalmente d'accordo con te.

E inoltre aggiungo che come ha detto mrpalletta il gestore alla fine dice "va bene così"... Ma non lo fa certo perché esausto dell'ascolto ininterrotto di demo.... Lo fa quando trova il prezzo giusto per lui... Tutto qui.

Inoltre se uno parla da professionista navigato sa bene che per ottenere un demo professionale occorre ben più di una giornata. emo
  • mrpalletta
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09-01-12 15.19

Markelly ha scritto:
Secondo me, non esistono lavori migliori di altri, ma solo lavori sottopagati.


Mai detto che alcuni lavori sono meglio di altri... solo DIVERSI.
Io prima di fare il pianista ne ho fatti di lavori... e posso dire di saper fare gran parte delle cose che fanno anche altri... ma la maggior parte degli altri non sa fare quello che so fare io (in termini generici, per carità, non voglio certo lodarmi...)
Ed è questo che rispondo spesso al cameriere di turno che mi dice "non fai un cazzo, lavori tre ore al giorno e guadagni il doppio di me"... "si, ma io quello che fai tu lo so fare, tu lo sai fare ciò che faccio io...? Si? Allora perchè non lo fai...?" emo
E' ovvio che ognuno di noi è predisposto per fare MEGLIO qualcosa di specifico...
Ma con la musica non è così... l'orecchio, il senso della musica, il senso del ritmo, lo stesso talento sono cose che non si imparano a scuola... si possono affinare...nient'altro.
E se non ce l'hai, puoi studiare quanto vuoi... io ne ho conosciuti tanti di "musicisti" che hanno studiato la musica "a pappagallo"... ma che senza uno spartito o la base su cui hanno imparato non sono capaci di fare niente (e spesso vanno fuori tempo o fuori tonalità...). Circa vent'anni fa mi capitò una cantante proprio così. Bel timbro, voce gradevole... ma guai a farla cantare con basi diverse da quelle su cui ha studiato (infatti al tempo le basi bisognava farle in studio... dal vivo o si suonava... o niente serate... i midi files non esistevano ancora... bei tempi...!!!!). E questa me la chiami arte?
Eccoli quelli da 30 euro a serata!
Con tutto il rispetto parlando, fare il musicista non è come assemblare qualcosa in una catena di montaggio o mettere un mattone sopra l'altro... o servire un piatto in tavola... e così via.
E' vero che ogni professione è "a se", ma ce ne sono moltissime che non richiedono assolutamente nessuna attitudine specifica. Si fanno e basta. Ma fare il musicista non rientra certo in queste categorie!
IMHO

Edited 9 Gen. 2012 14:38
  • mrpalletta
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09-01-12 15.28

pj84 ha scritto:
Inoltre se uno parla da professionista navigato sa bene che per ottenere un demo professionale occorre ben più di una giornata

Un demo professionale si fa dal vivo, altrimenti non è un demo. Chiunque sarebbe capace di registrare una canzone con le dovute accortezze, cantata un pezzetto alla volta, equalizzata alla stragrande... troppo facile... le imperfezioni le corregge l'hardware... il tecnico... gli strumenti...
Un demo registrato in studio, secondo me, non è nemmeno degno di essere ascoltato...
Questo per quanto riguarda il pianobar (musica dal vivo).
E' ovvio che se serve un demo, che so, della propria musica...o indirizzato verso un mercato "meccanico", allora si che questo va elaborato al meglio... e il "bona la prima" non vale...
Ma un professionista del live il demo lo fa in real time (come un tempo era uso fare... senza multitraccia...) e se dovessi valutare un musicista che dovrà suonare dal vivo (e mi è capitato), i demo "in studio" li scarto a priori.
E così anche tutti coloro che sanno (almeno un po) cosa significhi fare musica dal vivo.
Infatti è per questo che oggi la maggior parte degli agenti "seri" chiede video registrati LIVE in real time e presa diretta... altro che studio.
Torniamo al discorso dell'apparenza... una bella confezione non significa che dentro ci sia un prodotto di qualità...anzi, molto spesso aprendola si scopre che dentro c'è poco o niente!
emo
  • pj84
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10-01-12 04.51

mrpalletta ha scritto:
Un demo professionale si fa dal vivo, altrimenti non è un demo. Chiunque sarebbe capace di registrare una canzone con le dovute accortezze, cantata un pezzetto alla volta, equalizzata alla stragrande... troppo facile... le imperfezioni le corregge l'hardware... il tecnico... gli strumenti...
Un demo registrato in studio, secondo me, non è nemmeno degno di essere ascoltato...


Non sono d'accordo. Sta alla capacità e al buon senso del musicista fare in studio niente di più di quello che può fare in live. Una registrazione live può anche andare bene allo scopo. Ma quando uno vuole sentire il demo vuole sentire come canti e suoni... stop. Se gli interessa sapere come ti comporti dal vivo o ti fa suonare o ti chiede un video di una serata.

Se il demo non è "ritoccato" va benissimo in studio.

mrpalletta ha scritto:
Ma un professionista del live il demo lo fa in real time (come un tempo era uso fare... senza multitraccia...) e se dovessi valutare un musicista che dovrà suonare dal vivo (e mi è capitato), i demo "in studio" li scarto a priori.


Ci dimentichiamo che fare il musicista non vuol dire essere un fonico. Per cui spesso buoni musicisti, capaci di lavorare bene in live, hanno problemi nella fase di registrazione (live o studio che sia).
Una cosa è un musicista, una cosa è un fonico. Le due figure possono tranquillamente coesistere... sia chiaro, ma non si tratta di una relazione di dipendenza...

mrpalletta ha scritto:
Torniamo al discorso dell'apparenza... una bella confezione non significa che dentro ci sia un prodotto di qualità...anzi, molto spesso aprendola si scopre che dentro c'è poco o niente!


Ma nella stragrande maggioranza dei casi un prodotto di qualità e di successo, in qualsiasi campo, è presentato in un modo corretto e accattivante.

Infatti ci sono un sacco di musicisti bravi che non curano la proprio immagine (in tutti i sensi dico) e rimangono spesso a piedi.
E' pur vero il contrario... capita infatti che la confezione possa trarre in inganno... ma questo non giustifica chi non si concentri anche sul quell'aspetto.

Viviamo nella società dell' apparire, che ci piaccia o no... mai come nel 2012.

emo
Edited 10 Gen. 2012 3:53
  • mrpalletta
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10-01-12 14.03

pj84 ha scritto:
Una registrazione live può anche andare bene allo scopo. Ma quando uno vuole sentire il demo vuole sentire come canti e suoni...

Sbagliato. Chi valuta un demo per musica live vuol vedere "il complesso delle cose"... non solo come canti e suoni, ma anche come ti presenti, come ti muovi, come suoni e come canti... e come appare la tua immagine in contesti live.
Inoltre, come fai a capire se un demo registrato in studio è stato ritoccato o meno?
Con una registrazione in studio, l'esaminatore non potrà mai essere certo che sia stato suonato tutto dal vivo e spesso è diffidente. La mia esperienza personale mi dice che sono molto più utili demo registrati in sessioni dal vivo reali visto che, molto spesso, le registrazioni in studio vengono scartate a priori, senza nemmeno essere ascoltate.
pj84 ha scritto:
Ci dimentichiamo che fare il musicista non vuol dire essere un fonico. Per cui spesso buoni musicisti, capaci di lavorare bene in live, hanno problemi nella fase di registrazione (live o studio che sia). Una cosa è un musicista, una cosa è un fonico. Le due figure possono tranquillamente coesistere... sia chiaro, ma non si tratta di una relazione di dipendenza...

Su questo hai ragione. Ma si può sempre registrare live con l'aiuto di un fonico. Inoltre, oggi come oggi, l'audio come demo è piuttosto obsoleto... la tecnologia è andata avanti e chi ti seleziona vuol vedere i video. I file audio ormai servono solo a proporre musica originale. E questo è un altro ramo.
pj84 ha scritto:
Viviamo nella società dell' apparire, che ci piaccia o no... mai come nel 2012.

Hai ragione, purtroppo, ma è anche vero che l'eccessiva cura dell'immagine spesso serve a coprire carenze molto più evidenti, nascoste dal "nastro della confezione"... Ormai anche i "gestori" lo sanno...
Si, è vero che i video devono essere più che decenti (non ti puoi certo presentare con un video girato con un cellulare), ma è anche vero che devono essere "autentici"!
E, ripeto, a mio parere, chiunque può produrre un demo di buona qualità dietro uno studio di registrazione.
Per non parlare del fatto che questo ha un costo piuttosto alto e pur ottenendo un prodotto di ottima qualità audio, potrebbe alla fine risultare un prodotto inutile per lo scopo.
Mettici pure che nel 99% dei casi i demo vengono ascoltati con impianti "modesti" (casse per pc, piccoli impiantini o addirittura gli altoparlanti del laptop)... quindi, a mio parere, i costi della produzione di un demo, come lo chiami tu, "professionale", risulta essere uno spreco di tempo e soldi visto che la sua qualità non verrebbe comunque apprezzata al 100%.
Inoltre, aggiungo che un musicista "live" come minimo dovrebbe conoscere le basi della fonia. Non credo che sia così difficile collegare l'output del mixer all'input del pc/registratore/scheda audio. Se suona bene "fuori", suona bene anche "dentro"... basta una certa attenzione ai picchi ed all'equalizzazione...Niente di più.
E per questo non ci vuole certo un fonico, almeno non per registrare una live performance.
Per i gruppi il discorso è sicuramente diverso (li si che ci vuole più cura di volumi ed equalizzazione ed una persona "fissa" dietro al mixer ci vuole eccome, spesso anche dal vivo), ma per uno one man band che suona con strumenti elettronici la cosa non dovrebbe essere così complessa... specie se questi ha una certa esperienza nel campo.
IMHO
emo
Edited 10 Gen. 2012 13:11
  • pj84
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10-01-12 18.00

mrpalletta ha scritto:
Sbagliato. Chi valuta un demo per musica live vuol vedere "il complesso delle cose"... non solo come canti e suoni, ma anche come ti presenti, come ti muovi, come suoni e come canti... e come appare la tua immagine in contesti live. Inoltre, come fai a capire se un demo registrato in studio è stato ritoccato o meno?


Io parlavo di audio... È banale è scontato che se ti chiede un video ti vuole vedere dal vivo. Ho ancora qui a casa tantissime cassette dei gruppi che mio padre promuoveva, ma ho anche dei vinile e della audiocassette. Dipende da chi e da dove. Oggi sicuramente è preferibile un video. Ma altrimenti, optando per l'audio, meglio un prodotto fatto in sala. Anche home-recording.


Per quanto concerne il discorso delle casse sgrause del gestore...

In tutti gli studi nei quali ho registrato fanno capolino dei monitor decenti che ti permettono di ottenere un prodotto che suoni bene ovunque.

In ultimo.. Chiaramente mi riferivi ad una band. Anche se registrare la sola voce non è facile per niente. Rischi di presentarti molto peggio di quello che sei realmente.

E poi scusa.... Andiamo per 250 euro al giorno e non investiamo nel prodotto professionale? emo
  • mrpalletta
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11-01-12 02.18

pj84 ha scritto:

Io parlavo di audio... È banale è scontato che se ti chiede un video ti vuole vedere dal vivo. Ho ancora qui a casa tantissime cassette dei gruppi che mio padre promuoveva, ma ho anche dei vinile e della audiocassette. Dipende da chi e da dove. Oggi sicuramente è preferibile un video. Ma altrimenti, optando per l'audio, meglio un prodotto fatto in sala. Anche home-recording.

E sono d'accordo con te. Ma buona qualità non vuol dire necessariamente "in sala" come tu stesso scrivi. Basta un minimo di competenza e un buon software editing audio e si possono trarre ottime registrazioni anche con un laptop. Tutto registrato in real time. Io stesso registro alcune delle mie performance anche live, a volte con un laptop, a volte addirittura con un registratore mp3 (con line in), a volte a casa nel mio "mini home studio" (se così si può chiamare una stanzetta con un pc ben equipaggiato ed ovviamente il resto dell'impianto, tolte le casse).
Per registrazione in studio quindi, ovviamente, intendevo in multitraccia.
Liberissimi di buttare i soldi per registrare in studio cose che si possono fare benissimo anche da soli (oggi ci sono addirittura alcune tastiere che lo fanno).
E, ripeto, i demo per la musica propria, concorsi o cose del genere sono un'altro ramo.
pj84 ha scritto:
Per quanto concerne il discorso delle casse sgrause del gestore...
In tutti gli studi nei quali ho registrato fanno capolino dei monitor decenti che ti permettono di ottenere un prodotto che suoni bene ovunque.

Cosa che si può ottenere benissimo anche a casa, con davvero un minimo di competenza e un buon software. A mio modo di vedere, la differenza qualitativa non giustifica la spesa, pur riconoscendo sicuramente la qualità superiore del prodotto da studio, ma solo perchè ha l'hardware dedicato... perchè spesso ho trovato pseudo-tecnici in studio che ne sapevano meno di me.
Si potevano fare già dei lavoretti decenti con i pentium 3 e una soundblaster creative... oggi è davvero uno scherzo fare "dischi". Basta un minimo di passione e un po di pazienza per l'apprendimento iniziale... e una semplice scheda audio usb (all'interno della cui confezione 99 volte su 100 c'è anche il software di editing) per avere un risultato più che accettabile. Minima spesa (iniziale), buon risultato finale. O no?
pj84 ha scritto:
In ultimo.. Chiaramente mi riferivi ad una band. Anche se registrare la sola voce non è facile per niente. Rischi di presentarti molto peggio di quello che sei realmente.

Non capisco cosa intendi. Registrare la sola voce in che senso? Non c'è niente di più semplice che rendere una voce "meglio di quello che è" con i filtri giusti... basta avere la sola traccia vocale, "correggerla" e risincronizzarla alla base. Se intendevi altro, ti prego di spiegarti meglio.
pj84 ha scritto:
E poi scusa.... Andiamo per 250 euro al giorno e non investiamo nel prodotto professionale?

Non è detto che per un prodotto professionale sia necessario dover spendere fior di quattrini, almeno non in questo caso... caso in cui ne basterebbero pochi di investimento iniziale... per poi poter fare tutto da soli, da bravi musicisti!
emo
Edited 11 Gen. 2012 1:20
  • pj84
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12-01-12 02.56

mrpalletta ha scritto:
sono d'accordo con te. Ma buona qualità non vuol dire necessariamente "in sala" come tu stesso scrivi. Basta un minimo di competenza e un buon software editing audio e si possono trarre ottime registrazioni anche con un laptop.


Amico mio... ho l'impressione che io e te si dica la stessa cosa... Io ho anche parlato di Home recording!!! emo
Intendo solo di evitare la presa diretta (quando possibile).

mrpalletta ha scritto:
Cosa che si può ottenere benissimo anche a casa, con davvero un minimo di competenza e un buon software


No... decisamente no. Cioè... il prodotto fatto in casa è un'altra cosa rispetto a quello fatto in studio. Poi il discorso è da ponderare sempre per dove come quando e a chi deve andare il demo. Se devo presentare un demo al Poco loco non lo faccio ad minchiam... ma cerco di ottenere il miglior prodotto possibile, magari evitando la presa diretta e agendo per quanto possibile in multitraccia (e ripeto.. anche in home recording).

mrpalletta ha scritto:
Si potevano fare già dei lavoretti decenti con i pentium 3 e una soundblaster creative... oggi è davvero uno scherzo fare "dischi".


Dissento totalmente. Se però ti riferisci al demo di presentazione o ad una bozza ok... ma altrimenti saper lavorare il suono al pc è un lavoro tosto e per nulla scontato. Non è sufficiente saper utilizzare nuendo alla carlona per fare un cd. C'è gente che prende dei Master in Pro tools... a qualcosa serviranno. Ho un amico proprio qui a tempio che ha una sala di registrazione con banco protools e con strumentazione cazzuta (avalon e quant'altro) registrare anche solo una loffa da lui ha tutta un'altra resa. E la differenza si nota.

mrpalletta ha scritto:
Non capisco cosa intendi. Registrare la sola voce in che senso? Non c'è niente di più semplice che rendere una voce "meglio di quello che è" con i filtri giusti... basta avere la sola traccia vocale, "correggerla" e risincronizzarla alla base. Se intendevi altro, ti prego di spiegarti meglio.


Per registrare bene una voce servono: 1)una voce decente (caratteristica indispensabile emo); 2)un buon microfono (meglio se a condensatore); un buon pre (magari valvolare) eventualmente un leggero compressore.
Il tutto poi va regolato e inserito nella stanza... E così è proprio detto allì'acqua di rose. Non sono un fonico ma so quanto un tecnico ci lavori su queste cose per avere un prodotto professionale.
Ripeto.. se il prodotto deve essere alla bene meglio basta un microfono e una scheda audio.. Ma la differenza è abissale.

mrpalletta ha scritto:
Non è detto che per un prodotto professionale sia necessario dover spendere fior di quattrini, almeno non in questo caso... caso in cui ne basterebbero pochi di investimento iniziale... per poi poter fare tutto da soli, da bravi musicisti!


Penso che il bravo musicista sia chi suoni bene, non chi registra. emo

Da tempo ho smesso di occuparmi della registrazione concentrandomi sulle strutture e sugli arrangiamenti dei miei brani. Ne ho guadagnato un sacco. Poi lascio il lato tecnico ad un fonico che ottiene i risultati meglio e prima di me che sono un pianista/cantante e non un tecnico audio. emo emo


  • mrpalletta
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12-01-12 14.04

pj84 ha scritto:
magari evitando la presa diretta e agendo per quanto possibile in multitraccia (e ripeto.. anche in home recording).

Mio caro amico... registrare in presa diretta vuol dire farlo dal vivo... Sai meglio di me che in multitraccia è possibile agire successivamente, modificare, correggere, aggiustare, accomodare... etc... Oggi ci sono perfino strumenti (hw o SW) che permettono di correggere imperfezioni vocali (calanti, crescenti, attacchi, etc).
Insomma... non si tratta più di un demo "live", ma qualcosa di artificiale che di live non ha nulla... ergo... l'ottima qualità ascoltata in quel demo non si avvicinerà nemmeno al prodotto che poi verrà dato dal vivo.
Permettimi un esempio... alle selezioni per un posto che richieda bella presenza (hostess e simili), puoi anche inviare una foto straritoccata, ben fatta, scattata in luoghi giusti, con le luci giuste, truccato e ben vestito... Ma quando ti presenti di persona e chi ha scelto quella foto si accorge che "hai barato", dubito che otterrai quel posto...
pj84 ha scritto:
C'è gente che prende dei Master in Pro tools... a qualcosa serviranno

Non certo a produrre demo per pianobar...! emo Jingle, canzoni, orchestrazioni, montaggi audio/video per radio o TV... Inoltre, un locale "in" che cerca un musicista per musica DAL VIVO, non si accontenterà mai del tuo demo... e ammesso che gli piaccia ciò che hai registrato in studio... poi vorrà sentire e vedere con i propri occhi se questo prodotto è davvero quanto offerto oppure non è altro che la "messa in piega" di qualcosa che mai si riuscirà ad ottenere in contesti live.
pj84 ha scritto:
se il prodotto deve essere alla bene meglio basta un microfono e una scheda audio..

A mio modo di vedere, un demo delle proprie prestazioni "live" deve essere il più vicino possibile a ciò che si mostrerà dal vivo. Siamo d'accordo su hardware dedicato, microfono a condensatore, etc... ma questo discorso vale per un demo di qualcosa che rimane un prodotto meccanico da commercializzare o regalare su cd-Itunes. Ma continuo a sostenere la mia opinione, cioè, una demo per ottenere un ingaggio live deve essere il più vicino possibile a ciò che realmente si ascolterà dal vivo. Senò è "barare".
Come ho già scritto, chiunque sarebbe capace, coi mezzi che ci sono oggi, di produrre un OTTIMO demo in studio.
pj84 ha scritto:
Penso che il bravo musicista sia chi suoni bene, non chi registra.

Beh, certamente siamo d'accordo, ma sempre con qualche riserva. Registrare una demo da se non è cosa così "difficile". Per questo, ripeto, basta un minimo di competenza tecnica e un buon software.
I risultati di cui parli sono decisamente "eccessivi" per produrre un demo che dovrà rispecchiare il più possibile la realtà. Fermo restando che oggi 99 volte su 100 sono richiesti demo VIDEO... I demo audio sono richiesti per altri rami, come ho già scritto (canzoni originali, cover particolari, concorsi, sanremo...emo) dirette alla distrubuzione di un prodotto "differito", non "in diretta".
Quindi tutto dipende da cosa si vuole ottenere alla fine... e la destinazione del prodotto finale.
emo
  • legrerque
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13-01-12 16.41

Concordo pienamente con quanto dici, se qualcuno ce l'à con chi suona con un arranger, e fra questi ci sono anch'io, dobbiamo solo ringraziare che, come dici tu, smanetta dischetti midi a tutto andare, e che alla fine prendono, a mio avviso, per quel posto chi li ascolta e chi li paga.
  • pj84
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13-01-12 16.58

? emo
E' ovvio. E poi c'è la marmotta che confeziona la cioccolata!

  • mrpalletta
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13-01-12 17.51

legrerque ha scritto:
Concordo pienamente con quanto dici, se qualcuno ce l'à con chi suona con un arranger, e fra questi ci sono anch'io, dobbiamo solo ringraziare che, come dici tu, smanetta dischetti midi a tutto andare, e che alla fine prendono, a mio avviso, per quel posto chi li ascolta e chi li paga.


?????? Scusa, ma non si è capito niente...!!!
A parte l'Italiano decisamente pietoso, il concetto che vuoi esprimere è tutt'altro che chiaro...!!!
Il tarapia tapioca che averto la supercazzola?
emo
  • nazy75
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15-01-12 13.32

@ mrpalletta
Carissimo, grazie per le critiche costruttive che sono SEMPRE bene accette!!! Altrimenti come migliorarsi... :-)

steve ha scritto:
sinceramente lo style per "stairway to heaven" è sconcertante


In realtà quel brano lo eseguo con diversi styles (non lo faccio mai uguale)... forse lo trovi sconcertante perchè totalmente diverso da come lo conosciamo in realtà... ma se vuoi suonare il rock in determinati contesti, bisogna renderlo un po più "morbido"... altrimenti non si può fare... :-)

steve ha scritto:
mentre per i pink sembra usi sempre lo stesso


In quel caso si, perchè si trattava di medley... inoltre... la "stecchetta" quando si suona dal vivo capita... :-P

steve ha scritto:
che arranger hai


Roland E50... ma proprio in questi giorni sto pensando di prendere una pa500. La scelta di una tastiera arranger "piccola" è determinata dalla portabilità della stessa, ma sopratutto dal fatto che in ogni caso ci abbino un piano (acustico o digitale).
Ciao e grazie.


Edited 6 Gen. 2012 12:58
Io sono passato da poco dalla E60 a Pa500, ed e' tutto un altro pianeta!Naturalmente per i miei gusti...
Volevo solo intervenire dicendo che io ho iniziato a fare pianobar a 14 anni con un Elka omb5 e una Ek7 se non erro come tastiera solista.E allora o suonavi o stavi a casa.
Poi negli anni novanta i primi dissidi interiori perche' la maggior parte delle volte le serate si trasformavano in sessioni ossessionanti di gare a chi meglio stonava al karaoke.
Subito dopo l'avvento dei balli di gruppo,quello che e' stato per me il colpo di grazia.
Non e' il mio genere ed io non volevo diventare un Dj.Decisi di lasciare il pianobar, anche perche' era diventato tutt'altro, e perche' dalle mie parti non ce n'e' piu' la cultura e nemmeno i posti dove farlo.
Il mio e' stato un addio molto sofferto, ma soffrivo di piu' a stare davanti al mio arranger cercando di suonare e venire stroncato dall'ennesima richiesta di PamPam o di cantare con il monitor delle parole.
Non ero affatto malvagio e ancora oggi a 36 anni ho una bella voce e penso di suonare discretamente,ma non saro' mai un DJ.
E pensare che a sentirli loro "suonano!!"....