12-11-09 13.01
... si sia così evoluto verso un gusto della tecnica iperestrema e di studi stratosferici. I neri che hanno iniziato a suonare jazz era gente sicuramente non uscita dai conservatori che improvvisava perchè non aveva abbastanza tempo per provare... o sbaglio? Spiegatemi un po' va'...12-11-09 14.55
Ma guarda, la mia impressione è la seguente: all'inizio uno tende a fare più note possibili nel minor tempo possibile, ma poi (non per tutti è ovvio) con il passare del tempo, maturando, ci si accorge che il lavoro da fare è il contrario e cioè scremare più possibile per trasmettere qualcosa a noi e a chi ci sta ascoltando.12-11-09 16.14
Mi sa che sei caduto nel classico luogo comune per cui "i neri improvvisano perchè non sanno leggere la musica"!12-11-09 17.16
Intanto un thanks per la tua ottima esposizione perfettamente coerente ed estremamente interessante.12-11-09 19.46
Hai mai sentito "improvvisare" uno che non ha mai messo le mani su un pianoforte?12-11-09 19.50
il jazzista non improvvisa ma ti parla..e se sei sulla sua stessa lunghezza d'onda, riesci a capire cosa stà dicendo..altrimenti ti sembrerà un'improvvisazione e basta..12-11-09 20.40
12-11-09 21.39
Non credo che esista qualcuno che possa tirar fuori qualcosa di decente da uno strumento senza un minimo di studio alle spalle!12-11-09 22.02
Dimenticavo il tuo dubbio sulla "tecnica dell'improvvisazione":13-11-09 12.20
Ancora una volta delle risposte impeccabili e interessantissime, ti ringrazio davvero.24-11-09 13.34
improvvisare significa comporre24-11-09 16.36
ma si, i neri cominciavano a essere ingaggiati nei saloon alla fine'800 perchè evidentemente poi potevano sapargli per farlo smettere, se era bianco no...(no dai, scherso)28-11-09 23.00
03-08-10 16.41
Mark Levine, prestigioso autore del Jazz theory book ha detto:03-08-10 19.11
03-08-10 20.35
03-08-10 20.51
Negli anni '40/'50 la situazione era già leggermente diversa, anche se sempre molto molto difficile per gli afroamericani.11-09-10 04.22