06-07-12 00.38
E' vero, troppi modelli, troppe tipologie, poi l' età o le condizioni esterne non vogliono dire assolutamente nulla.
Si può parlare in linea di massima cosa rende appetibile un pianoforte datato.
Uno Schulze Pollmann, un Anelli, un Bechstein sarebbero ai vertici ma tocca poi andare a vedere l' effettivo stato in rapporto al costo. I pianoforti non sono come gli strumenti ad arco che più invecchiano e più suonano bene, le meccaniche dei suddetti sono tutte di prim' ordine ma l' uso e anche solo l' età comporta l' irrigidimento del feltro dei martelletti, degli smorzatori, le bretelline possono dissolversi come il foam delle casse acustiche degli anni '80. L' uso intenso porta ad una sbrindellatura generale della meccanica e si cominciano ad avere tasti non più allineati con corse non uguali...
Dipende da quanto puoi spendere e potendo, a parità di costo con un usato "nobile", andrei sempre sul nuovo o al massimo non oltre i 10 anni d' età, almeno un pò te lo godi.
Ma per farti capire quanto è complessa la situazione ti faccio un esempio:
tempo fa' un mio amico, non potendo spendere molto, mi chiese di andare a vedere un pianoforte che aveva visto in un bazar, a mo' di rigattiere, di cinesi dal costo di 300€... io gli misi avanti tutte le mie perplessità aggiungendo che era più probabile che facesse un 6 al superenalotto piuttosto che trovare un verticale in buono stato per quella cifra. Beh, in nome dell' amicizia andai a vederlo e gli telefonai immediatamente: Andre'...hai fatto 6!? il mobile non era un granché e la tastiera aveva qualche bruciatura (forse stava in un locale) ma suono e meccanica erano perfetti. la marca era sconosciuta ma per studiare era ottimo!