L'orgoglio del musicista

  • SavateVoeanti
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29-10-15 15.51

Cià!!emo

Vi racconto una storia, nell'ambiente del liscio che frequento mi hanno insegnato una cosa che da tutte le altre parti musicali non avevo mai sentito.
Si tratta di una cosa spaventosa che si chiama "Orgoglio Musicale", che è una specie di malattia cronica-patologica che sta ad indicare quella capacità che ha un musicista di riuscire ad emettere dei suoni dallo strumento senza l'aiuto del playback emo è tipo un fenomeno paranormale.... a quel punto questo dovrebbe vantarsi di riuscire a farlo, a tal punto che gli altri verranno spazzati via dal Nulla!!!

Voi ne avete mai sentito parlare?
Edited 29 Ott. 2015 14:59
  • anonimo

29-10-15 16.05

nel liscio ormai è molto richiesto il figurante
  • anonimo

29-10-15 16.29

Pensa che c'è ancora qualche pianista jazz che riesce a reggere una serata senza né basso né batteria...:-)

30-10-15 09.34

E pensare che da "piccolo musicista" io mi faccio (sempre per le mie possibilità tecniche, per carità) il culo come una casa per fare 36 brani a sera... Che schifo davvero 😓😓
  • SavateVoeanti
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30-10-15 20.08

Eh si figuriamoci, penseranno che sian robe che succedono solo nei film.

Comunque la cosa curiosa è che non sono i musicisti del lissio a dirmi questa cosa, sono i cantanti non che titolari dell'orchestra, loro chiamano "suonare" il far finta sopra alla base imitando i movimenti, e "suonare davvero" il suonare. E cosa non si arrabbiano quando trovano qualcuno che gli dice "ma voi siete in playback" emo

Probabilmente batterebbero le mani anche a uno che fa air guitaremo
  • anumj
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08-11-15 00.53

io di orgoglio in giro ne vedo poco... anzi quasi nulla.
non è solo questione di playback, quelli non sono musicisti, sono pagliacci.

il vero problema di orgoglio ce l'hanno quei musicisti veri che si prostituiscono per 50 euro.

gente che fa centinaia di km con mezzi di fortuna, solo perchè magari svolta vitto e alloggio per un paio di giorni.
i musicisti oggi forse attraversano il periodo storico peggiore di sempre, almeno qui in italia in particolare, un tempo grande paese di arte e cultura oggi patria solo dell'ignoranza.

piuttosto cambiare mestiere, andare a rubare... o a limite morire di fame, ma con dignità.





  • SavateVoeanti
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08-11-15 05.35

..però farsi pagare per esibirsi in playback è un po come rubare, no?

Comunque, come su tutti i campi bisogna agire tutti insieme per cambiare qualcosa, morire da soli con dignità sarebbe solo farsi del male, al massimo si verrebbe ricordati come una persona dignitosa, ma non cambierebbe niente (un po come oggi ricordiamo Gandhi, M.L.King ecc.. )

Credo che l'umano sia avido per natura, non abbiamo vie di scampo.
  • anumj
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08-11-15 14.40

@ SavateVoeanti
..però farsi pagare per esibirsi in playback è un po come rubare, no?

Comunque, come su tutti i campi bisogna agire tutti insieme per cambiare qualcosa, morire da soli con dignità sarebbe solo farsi del male, al massimo si verrebbe ricordati come una persona dignitosa, ma non cambierebbe niente (un po come oggi ricordiamo Gandhi, M.L.King ecc.. )

Credo che l'umano sia avido per natura, non abbiamo vie di scampo.
aggiungici che l'italiano è poco avvezzo al corporativismo.
la nostra mediocrità sta proprio in questo, nel tentare di emergere cercando di affogare il collega.
in pochi paesi ho visto questo tipo di atteggiamento stupido e autolesionistico, anche dove la competizione è altissima, ci si ammazza, ma poi si collabora e soprattutto ci si compatta contro ogni minaccia esterna.
da noi no... si spala merda sul collega, gli fotti la tournée, il contratto, la serata del cazzo etc e poi ci si lascia calpestare come merde da produttori, gestori, etc... senza muovere un dito.

per me è grave suonare in playback, quanto prendere una miseria per suonare live.
  • anonimo

08-11-15 15.04

@ anumj
aggiungici che l'italiano è poco avvezzo al corporativismo.
la nostra mediocrità sta proprio in questo, nel tentare di emergere cercando di affogare il collega.
in pochi paesi ho visto questo tipo di atteggiamento stupido e autolesionistico, anche dove la competizione è altissima, ci si ammazza, ma poi si collabora e soprattutto ci si compatta contro ogni minaccia esterna.
da noi no... si spala merda sul collega, gli fotti la tournée, il contratto, la serata del cazzo etc e poi ci si lascia calpestare come merde da produttori, gestori, etc... senza muovere un dito.

per me è grave suonare in playback, quanto prendere una miseria per suonare live.
Grandissimo Anumjemo
  • Markelly
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08-11-15 15.28

Il liscio non è nemmeno musica per me, figuriamoci! emo
  • anonimo

08-11-15 16.01

@ anumj
aggiungici che l'italiano è poco avvezzo al corporativismo.
la nostra mediocrità sta proprio in questo, nel tentare di emergere cercando di affogare il collega.
in pochi paesi ho visto questo tipo di atteggiamento stupido e autolesionistico, anche dove la competizione è altissima, ci si ammazza, ma poi si collabora e soprattutto ci si compatta contro ogni minaccia esterna.
da noi no... si spala merda sul collega, gli fotti la tournée, il contratto, la serata del cazzo etc e poi ci si lascia calpestare come merde da produttori, gestori, etc... senza muovere un dito.

per me è grave suonare in playback, quanto prendere una miseria per suonare live.
Doppio
Edited 8 Nov. 2015 15:02
  • SavateVoeanti
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08-11-15 16.26

Già, si tende a guardare ognuno le proprie tasche, il guadagno immediato, come se non influisse sul proprio futuro e quello dei propri figli. Non so da voi ma dalle mie parti si sente spesso dire da persone che ha sorpassato i 50, ma anche prima, la frase "potrei fare un infarto domani, quindi mi godo la vita" (a carico degli altri, quindi evasione fiscale è la prima cosa)
anumj ha scritto:
da noi no... si spala merda sul collega, gli fotti la tournée, il contratto, la serata del cazzo etc e poi ci si lascia calpestare come merde da produttori, gestori, etc... senza muovere un dito

E' famosa in tutto il mondo la caratteristica di noi italiani, essere dei furboni!
  • ahivela
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08-11-15 20.37

anumj ha scritto:
il vero problema di orgoglio ce l'hanno quei musicisti veri che si prostituiscono per 50 euro.


Il vero problema e' quella cosa che si chiama "mercato".
Ma il problema non e' tanto lui, il mercato (che e' la cosa piu' democratica e meritocratica che esista), quanto l'impressionante numero di persone che non ne ha ancora capito l'essenza e il significato. Nonostante viviamo in una economia di mercato (perche' l'abbiamo fortemente voluta, mica per intercessione divina) da molti decenni.
Se il "musicista vero" prende 50 euro e' solo perche' quello che fa vale 50 euro, ne' piu' e ne' meno.
Se vuole di piu' deve fare meglio, molto meglio, e non solo dal punto di vista puramente tecnico/artistico.
Oppure deve fare altro.
In ogni caso, lamentarsi e' la cosa piu' inutile e deleteria che esista.
  • anonimo

08-11-15 20.55

@ ahivela
anumj ha scritto:
il vero problema di orgoglio ce l'hanno quei musicisti veri che si prostituiscono per 50 euro.


Il vero problema e' quella cosa che si chiama "mercato".
Ma il problema non e' tanto lui, il mercato (che e' la cosa piu' democratica e meritocratica che esista), quanto l'impressionante numero di persone che non ne ha ancora capito l'essenza e il significato. Nonostante viviamo in una economia di mercato (perche' l'abbiamo fortemente voluta, mica per intercessione divina) da molti decenni.
Se il "musicista vero" prende 50 euro e' solo perche' quello che fa vale 50 euro, ne' piu' e ne' meno.
Se vuole di piu' deve fare meglio, molto meglio, e non solo dal punto di vista puramente tecnico/artistico.
Oppure deve fare altro.
In ogni caso, lamentarsi e' la cosa piu' inutile e deleteria che esista.
Scusami ma dissento: il libero mercato sarebbe funzionale in un mondo ove domanda ed offerta stanno sullo stesso piano

In un mondo coi talento shows etcetera non possiamo dire che l'offerta e la domanda musicale rappresentino un mercato perfettoemo
Edited 8 Nov. 2015 19:55
  • ahivela
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09-11-15 00.16

Cyrano ha scritto:
Scusami ma dissento: il libero mercato sarebbe funzionale in un mondo ove domanda ed offerta stanno sullo stesso piano
In un mondo coi talento shows etcetera non possiamo dire che l'offerta e la domanda musicale rappresentino un mercato perfetto


Non ho capito quello che vuoi dire
  • anonimo

09-11-15 11.25

@ ahivela
Cyrano ha scritto:
Scusami ma dissento: il libero mercato sarebbe funzionale in un mondo ove domanda ed offerta stanno sullo stesso piano
In un mondo coi talento shows etcetera non possiamo dire che l'offerta e la domanda musicale rappresentino un mercato perfetto


Non ho capito quello che vuoi dire
volevo dire che la legge della domanda e dell'offerta funziona in una realtà ove tutte le parti in causa hanno un potere e una conoscenza della materia comparabile

per esempio:

1) mercato dell'assicurazione RCA obbligatoria: visto che nessuno puo'scegliere di rinunciare all'assicurazione (mancanza di potere), la legge della domanda e dell'offerta non funge (e lo vediamo tutti i giorni)

2) mercato di prodotti ad altissimo contenuto tecnico: l'uomo della strada non puo' comprendere l'effettivo valore del bene proposto, ergo la legge della domanda e dell'offerta non funge

in un mondo dove la capacità di apprezzare la qualità della musica é stata fortemente danneggiata dai mass media, non si applica la legge della domanda e dell'offerta...
  • anonimo

09-11-15 11.37

@ anumj
aggiungici che l'italiano è poco avvezzo al corporativismo.
la nostra mediocrità sta proprio in questo, nel tentare di emergere cercando di affogare il collega.
in pochi paesi ho visto questo tipo di atteggiamento stupido e autolesionistico, anche dove la competizione è altissima, ci si ammazza, ma poi si collabora e soprattutto ci si compatta contro ogni minaccia esterna.
da noi no... si spala merda sul collega, gli fotti la tournée, il contratto, la serata del cazzo etc e poi ci si lascia calpestare come merde da produttori, gestori, etc... senza muovere un dito.

per me è grave suonare in playback, quanto prendere una miseria per suonare live.
è una guerra tra poveri...
  • vin_roma
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09-11-15 11.55

@ ahivela
Cyrano ha scritto:
Scusami ma dissento: il libero mercato sarebbe funzionale in un mondo ove domanda ed offerta stanno sullo stesso piano
In un mondo coi talento shows etcetera non possiamo dire che l'offerta e la domanda musicale rappresentino un mercato perfetto


Non ho capito quello che vuoi dire
Un mercato giusto è quando l' offerta è al livello di una richiesta competente.

Se tu, acquirente, non sai distinguere una pera buona da una cattiva, il mercato si riempirà di pere scadenti abbassando la qualità e mandando a casa quelli che le pere le coltivano con criterio e rispetto del cliente.
Edited 9 Nov. 2015 11:28
  • anonimo

09-11-15 12.30

@ vin_roma
Un mercato giusto è quando l' offerta è al livello di una richiesta competente.

Se tu, acquirente, non sai distinguere una pera buona da una cattiva, il mercato si riempirà di pere scadenti abbassando la qualità e mandando a casa quelli che le pere le coltivano con criterio e rispetto del cliente.
Edited 9 Nov. 2015 11:28
Bravo Vin, esempio chiarissimoemo

Si diceva una volta: la moneta cattiva scaccia la moneta buona
  • vin_roma
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09-11-15 13.14

Mah, Cyrano, vedi, quello che mi dispiace, soprattutto per l' Italia, è che nonostante gli oltre 2000 anni di storia coerente e con tutto il patrimonio culturale che abbiamo, non si riesca a discernere le pere cattive dalle buone.