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Maurizio é mancato qualche anno fa, vittima del suo cuore, del suo peso e della sua insicurezza.
Maurizio era il mio fratello minore.
Ma non voglio piangerlo, né raccontare i tanti suoi lati umani eccezionali, ed i pochi abissi di oscurità della sua persona tormentata.
No, voglio ricordare la sua musica.
Maurizio aveva un'anima enorme, un'anima di artista. Maurizio sapeva suonare tutto, anche gli strumenti che, da buon commesso di vendita di Gaggero e figli, era costretto a smerciare anche se non erano le sue adorate chitarre.
Ricordo la nostra infanzia musicale, il nostro frequentare insieme la scuola civica di musica di Voghera, ricordo il piano che gli stava stretto e la sua scoperta della chitarra (acustica, per accompagnare i primi canti da boy scout)
Ricordo la sua timidezza che agli imbecilli sembrava arroganza ed aggressività.
Ricordo la sua prima chitarra elettrica, una Aria Pro II amplificata con un vecchio cassone della FBT...ricordo la semplicità e la facilità con cui si impossessava del lessico rock, il suo amore senza confini per i Pink Floyd ma la sua conoscenza smisurata di tutto il prog, il rock, il blues ed il cantautorato italiano
Ricordo come mi sfotteva per il mio jazz, e come, in rari momenti di estasi alcolica, sapeva improvvisare delle frasi be-bop da lasciarti col fiato sospeso...ricordo i suoi meravigliosi gruppi degli anni 80, i Darkness ed i Fragile, la loro magica alchimia di Yes, Pink Floyd e King Crimson
Ricordo come si sottostimasse, come si odiasse per essersi ridotto a fare lo "spacciatore di chitarre"...
Ricordo i suoi bendings, il suono straziante della sua Les Paul custom...ed il ricordo, dopo questi anni, mi fa ancora male
Edited 17 Ott. 2016 22:23