14-09-22 02.54
Molto interessante.
Ho letto l'intera discussione, io alla fine penso che ci siano due estremi, quello dello "smanettone" (termine che non amo granché, sembra quasi dispregiativo) e quello del musicista.
Giocare, sperimentare, provare a costruire solo per il gusto di divertirsi o di porsi una sfida è una cosa, e produrre uno strumento musicale finito, rifinito e desiderabile per un musicista "terzo" un'altra...
In quest'ottica il fatto che l'assemblaggio fisico dell'oggetto sia svolto in fabbrica dal produttore oppure a casa dall'acquirente è quasi secondario (e comunque aziende produttrici di strumenti musicali professionali hanno proposto prodotti da assemblarsi da soli, da Moog a G.M. Lab), l'ottica la porrei più su quello che è il prodotto finale che si va ad assemblare.
Perché se dal lato dell' utente finale penso tutti qui abbiano un minimo di dimestichezza con cacciavite, cavi e istruzioni da seguire (purché ben scritte), dal lato dello sviluppatore non basta avere del codice DSP che funziona alla grande come quello di Dexed, a mio modesto avviso anche tutta la parte di interfaccia, gestione, rifinitura, qualità dei componenti e dei materiali dell'oggetto vanno a distinguere i progetti incompleti dagli strumenti musicali.
Anche perché oggi in ambito free and open source software ci sono ottimi programmi, eccellenti synth come Surge e altri, oltre allo stesso Dexed, ed effetti di ottima qualità, e un Raspberry Pi (per dirne uno) ha potenza più che sufficiente per far girare un synth, ma da "scheda con software di sintesi" a "sintetizzatore", inteso come strumento musicale completo, solido, affidabile ed usabile ce ne passa.
Il che non vuol dire che progetti come questo non siamo degni, o siano senza speranze, anzi, ad avercene...col tempo e con lo sviluppo ci sono tutte le possibilità di completarli e renderli "finiti".