Qualcuno possiede l'AKAI MPC 61? Pareri

  • afr
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03-04-23 10.45

Buondì,

come da titolo, c'è qualcuno che possiede questo modello di AKAI?

Al netto dei tempi di caricamento dei suoni che per me non è assolutamente un problema visto che l'uso che ne farei è esclusivamente in studio, avrei piacere di conoscere il parere di chi lo usa in termini di varietà e qualità timbrica

Grazie mille anticipatamente
  • semar
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03-04-23 10.54

@ afr
Buondì,

come da titolo, c'è qualcuno che possiede questo modello di AKAI?

Al netto dei tempi di caricamento dei suoni che per me non è assolutamente un problema visto che l'uso che ne farei è esclusivamente in studio, avrei piacere di conoscere il parere di chi lo usa in termini di varietà e qualità timbrica

Grazie mille anticipatamente
Io e credo anche alcuni altri utenti del forum.
Premetto che ognuno ha i suoi pareri personali, come pure le orecchie, molto soggettive.
Cercando di non essere troppo prolisso cerco di rispondere stringatamente alle tue domande.

Varietá: piuttosto buona direi, i plugin di "serie" si lasciano altresí modificare con una certa profonditá, arricchendo quindi l' arsenale sonoro. Alcuni suoni sembrano ripetersi, se non sono gli stessi con altri effetti. Comunque - a mio avviso - vi sono molti ingredienti creativi che danno ottime ispirazioni. Sassofoni e arpe birmane non ce ne sono. In compenso violini e archi sono molto credibili. Ripeto: parere personale.

Qualitá timbrica: a mio avviso eccelsa. Non so se é merito dei convertitori, degli operazionali, ecc. ecc., per me i suoni sono molto puliti e corposi. Gli effetti sono altresí di ottima qualitá.

Mi riservo di aggiornare il post anche con le considerazioni meno positive, nel caso tu fossi interessato.

Il mio parere comunque - summa summarum - é molto positivo a riguardo.

Spero di esserti stato di aiuto.

Buona giornata,
Sergio
  • afr
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03-04-23 11.42

@ semar
Io e credo anche alcuni altri utenti del forum.
Premetto che ognuno ha i suoi pareri personali, come pure le orecchie, molto soggettive.
Cercando di non essere troppo prolisso cerco di rispondere stringatamente alle tue domande.

Varietá: piuttosto buona direi, i plugin di "serie" si lasciano altresí modificare con una certa profonditá, arricchendo quindi l' arsenale sonoro. Alcuni suoni sembrano ripetersi, se non sono gli stessi con altri effetti. Comunque - a mio avviso - vi sono molti ingredienti creativi che danno ottime ispirazioni. Sassofoni e arpe birmane non ce ne sono. In compenso violini e archi sono molto credibili. Ripeto: parere personale.

Qualitá timbrica: a mio avviso eccelsa. Non so se é merito dei convertitori, degli operazionali, ecc. ecc., per me i suoni sono molto puliti e corposi. Gli effetti sono altresí di ottima qualitá.

Mi riservo di aggiornare il post anche con le considerazioni meno positive, nel caso tu fossi interessato.

Il mio parere comunque - summa summarum - é molto positivo a riguardo.

Spero di esserti stato di aiuto.

Buona giornata,
Sergio
Ciao,

intanto ti ringrazio per il rapido feedback, sicuramente sono anche interessato a leggere gli aspetti che tu hai riscontrato essere negativi, tutto concorre sempre ad avere un quadro della situazione il più ampio possibile
In merito alle timbriche che cerco, ho trovato poche demo inerenti i suoni di Brass nella fattispecie orchestrali

Che poi manchino i sax e le arpe birmane potrei anche farmene una ragione :)

C'è da considerare che è un prodotto ancora nuovo quindi potrebbero prevedersi futuri potenziamenti, ma in genere preferisco valutare gli strumenti per come sono senza stare a sperare in future evoluzioni

Se poi arrivano sono le benvenute
  • greg
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03-04-23 11.54

Non esistono suoni mancanti laddove c'è memoria ram, suppongo che le tonnellatr di campionamenti Akai da 40 anni a questa parte siano convertibili per la MPC61. Ho avuto modo di provarla, francamente a me è piaciuta. Spero valga la qualità generale anche sotto l'aspetto registratore audio. Allora diventa un altro discorso. Devo capire il flusso di lavoro come si dipana, anche sotto l'aspetto multitimbrico-midi-audio..... Spero sia abbastanza accettabile per fruirne anche dal vivo
  • afr
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03-04-23 11.57

@ greg
Non esistono suoni mancanti laddove c'è memoria ram, suppongo che le tonnellatr di campionamenti Akai da 40 anni a questa parte siano convertibili per la MPC61. Ho avuto modo di provarla, francamente a me è piaciuta. Spero valga la qualità generale anche sotto l'aspetto registratore audio. Allora diventa un altro discorso. Devo capire il flusso di lavoro come si dipana, anche sotto l'aspetto multitimbrico-midi-audio..... Spero sia abbastanza accettabile per fruirne anche dal vivo
non vorrei sbagliarmi, ma le vecchie librerie AKAI non sono compatibili con la gamma MPC in tutte le sue declinazioni
  • semar
  • Membro: Senior
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03-04-23 14.06

@ afr
Ciao,

intanto ti ringrazio per il rapido feedback, sicuramente sono anche interessato a leggere gli aspetti che tu hai riscontrato essere negativi, tutto concorre sempre ad avere un quadro della situazione il più ampio possibile
In merito alle timbriche che cerco, ho trovato poche demo inerenti i suoni di Brass nella fattispecie orchestrali

Che poi manchino i sax e le arpe birmane potrei anche farmene una ragione :)

C'è da considerare che è un prodotto ancora nuovo quindi potrebbero prevedersi futuri potenziamenti, ma in genere preferisco valutare gli strumenti per come sono senza stare a sperare in future evoluzioni

Se poi arrivano sono le benvenute
Dunque allora gli aspetti che io ritengo non ottimali sono i seguenti:

- caratteri del display troppo piccoli. Avrei preferito qualcosa di piú leggibile insomma. Per il mio utilizzo senza computer - per scelta personale - é stancante per gli occhi.

- memoria interna insufficiente, si supplisce con un disco rigido da inserire internamente, e tuttavia sarebbe stato piú comodo averne giá uno "corposo" di serie.

- Il sequencer é molto flessibile e potente, il migliore - ripeto: per me - finora riscontrato in altre workstations. Avrei tuttavia preferito una visualizzazione delle tracce tipo GarageBand su iPad. In quel caso ne avrebbero vendute a palate.

- 128 tracce, e tuttavia solo 8 plugins e 8 tracce audio. Si possono trasformare in audio-clip, certo, facendo "spazio" ad altri plugin, comunque nel 2023 mi aspettavo qualcosa di piú, anche considerando il prezzo.
C'é da dire tuttavia che questa limitazione sparisce usando la tastiera come controller collegandola ad un pc, utilizzo che peró io - come detto sopra - evito.

- uscita usb non compatibile con usb midi in di un iPad. La mia Casio XW-P1 pilota l' iPad via usb midi senza problemi di sorta. Si puó usare bluetooth con la MPC Key 61, ed invero funziona, tuttavia con una percettibile latenza.
Aggiungo tuttavia che ho campionato - per sperimentare - un paio di strumenti della Korg iM1 sull' iPad usando la funzione AutoSampler della MPC Key e il bluetooth midi, il risultato é stato molto convincente (sonoritá "001 Universe" praticamente uguale).

- Il modo Song é un pó macchinoso, anche se svolge il suo dovere.

- La tastiera non é semipesata o simili. Non é neanche una waterfall. Si lascia comunque suonare. Tuttavia un qualcosa di mezzo non sarebbe stato male. Trovo che quella della casio xw-p1 sia in confronto piú suonabile.

- La gestione della memoria é da migliorare. Se si ascolta un drum kit ad esempio, e non si preme successivamente il tasto "undo" nel caso lo si voglia scartare, il drumkit viene "salvato" nel progetto occupando memoria su disco.

- Nei preferiti si possono inserire solo i suoni dei plugin, e non quelli dei drumkit/multisamples/ecc.

Per il resto, per quanto riguarda la qualitá sonora in generale, trovo la MPC Key molto buona. Finora ci sono stati almeno 5 aggiornamenti del S.O. risolvendo vari problemi(ni), ed il forum mi sembra piuttosto vivace.

Ignoro la questione dei campioni Akai di vecchia data. Io non uso molto il campionatore, e tuttavia la funzione AutoSampler mi ha positivamente sorpreso.

Spero di essere stato esaustivo. Concludo aggiungendo che quanto sopra scritto sono opinioni mie personali e che non vanno ad inficiare la bontá del prodotto stesso.

Buona giornata,
Sergio
  • afr
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03-04-23 14.11

Grazie, sei stato gentilissimo

Cercherò di approfondire il più possibile
  • greg
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04-04-23 08.17

@ semar
Dunque allora gli aspetti che io ritengo non ottimali sono i seguenti:

- caratteri del display troppo piccoli. Avrei preferito qualcosa di piú leggibile insomma. Per il mio utilizzo senza computer - per scelta personale - é stancante per gli occhi.

- memoria interna insufficiente, si supplisce con un disco rigido da inserire internamente, e tuttavia sarebbe stato piú comodo averne giá uno "corposo" di serie.

- Il sequencer é molto flessibile e potente, il migliore - ripeto: per me - finora riscontrato in altre workstations. Avrei tuttavia preferito una visualizzazione delle tracce tipo GarageBand su iPad. In quel caso ne avrebbero vendute a palate.

- 128 tracce, e tuttavia solo 8 plugins e 8 tracce audio. Si possono trasformare in audio-clip, certo, facendo "spazio" ad altri plugin, comunque nel 2023 mi aspettavo qualcosa di piú, anche considerando il prezzo.
C'é da dire tuttavia che questa limitazione sparisce usando la tastiera come controller collegandola ad un pc, utilizzo che peró io - come detto sopra - evito.

- uscita usb non compatibile con usb midi in di un iPad. La mia Casio XW-P1 pilota l' iPad via usb midi senza problemi di sorta. Si puó usare bluetooth con la MPC Key 61, ed invero funziona, tuttavia con una percettibile latenza.
Aggiungo tuttavia che ho campionato - per sperimentare - un paio di strumenti della Korg iM1 sull' iPad usando la funzione AutoSampler della MPC Key e il bluetooth midi, il risultato é stato molto convincente (sonoritá "001 Universe" praticamente uguale).

- Il modo Song é un pó macchinoso, anche se svolge il suo dovere.

- La tastiera non é semipesata o simili. Non é neanche una waterfall. Si lascia comunque suonare. Tuttavia un qualcosa di mezzo non sarebbe stato male. Trovo che quella della casio xw-p1 sia in confronto piú suonabile.

- La gestione della memoria é da migliorare. Se si ascolta un drum kit ad esempio, e non si preme successivamente il tasto "undo" nel caso lo si voglia scartare, il drumkit viene "salvato" nel progetto occupando memoria su disco.

- Nei preferiti si possono inserire solo i suoni dei plugin, e non quelli dei drumkit/multisamples/ecc.

Per il resto, per quanto riguarda la qualitá sonora in generale, trovo la MPC Key molto buona. Finora ci sono stati almeno 5 aggiornamenti del S.O. risolvendo vari problemi(ni), ed il forum mi sembra piuttosto vivace.

Ignoro la questione dei campioni Akai di vecchia data. Io non uso molto il campionatore, e tuttavia la funzione AutoSampler mi ha positivamente sorpreso.

Spero di essere stato esaustivo. Concludo aggiungendo che quanto sopra scritto sono opinioni mie personali e che non vanno ad inficiare la bontá del prodotto stesso.

Buona giornata,
Sergio
Ottimo. Ma comunque una libreria di suoni è sicuramente disponibile, pagandola purtroppo, ma lo strumento per quello che offre, secondo me, vale più di strumenti non top di gamma come Fantom 0, Krome, Modx.... Facendo riferimento a costo qualità. Tutto soggettivo, ovvio.
  • semar
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04-04-23 09.06

@ greg
Ottimo. Ma comunque una libreria di suoni è sicuramente disponibile, pagandola purtroppo, ma lo strumento per quello che offre, secondo me, vale più di strumenti non top di gamma come Fantom 0, Krome, Modx.... Facendo riferimento a costo qualità. Tutto soggettivo, ovvio.
Mi permetto di aggiungere che la MPC Key 61 é, come un classico MPC, un sistema "aperto" nel senso che si puó arricchire con gli strumenti ad ognuno piú congeniali, essendo un ( secondo il mio modesto parere: ottimo ) campionatore.
Diciamo quindi che entro certi limiti, puó rimanere "attuale" per tutto il tempo che si vuole, a meno che non si necessiti di sonoritá e/o transienti particolari.

A mio avviso non esiste lo strumento ideale ( come del resto non esiste lo sporco impossibile - scusate non ho resistito ) e pertanto ognuno si procura quello che meglio si adatta al proprio modo di fare musica. Quindi il "valore" dello strumento é variabile, essendo dipendente dal gusto individuale.
  • maxpiano69
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04-04-23 09.09

semar ha scritto:
A mio avviso non esiste lo strumento ideale ( come del resto non esiste lo sporco impossibile - scusate non ho resistito ) e pertanto ognuno si procura quello che meglio si adatta al proprio modo di fare musica. Quindi il "valore" dello strumento é variabile, essendo dipendente dal gusto individuale.

Lo diciamo spesso, soprattutto quando arrivano quelli che cercano lo strumento "definitivo", per cui fa bene ripeterlo ogni volta che serve (se poi lo si fa con simpatia meglio ancora!): vale un thanks emo
  • greg
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05-04-23 23.59

@ semar
Mi permetto di aggiungere che la MPC Key 61 é, come un classico MPC, un sistema "aperto" nel senso che si puó arricchire con gli strumenti ad ognuno piú congeniali, essendo un ( secondo il mio modesto parere: ottimo ) campionatore.
Diciamo quindi che entro certi limiti, puó rimanere "attuale" per tutto il tempo che si vuole, a meno che non si necessiti di sonoritá e/o transienti particolari.

A mio avviso non esiste lo strumento ideale ( come del resto non esiste lo sporco impossibile - scusate non ho resistito ) e pertanto ognuno si procura quello che meglio si adatta al proprio modo di fare musica. Quindi il "valore" dello strumento é variabile, essendo dipendente dal gusto individuale.
Hai ampliato sagacemente il mio concetto. Lo strumento mi soddisfa come ascolto, suppongo monti convertitori di buona qualità. Di conseguenza i campioni possono essere aggiornati a piacimento. Probabili futuri upgrades anche riguardo i plug-ins.......
  • Deckard
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06-04-23 11.00

Secondo me ha tutti i numeri per essere la prima candidata alla sostituzione del mio attuale Fantom 7, gli ho messo gli occhi addosso fin da subito, ma il solo taglio a 61 tasti (76 per me sono uno standard da tempo immemore) e la lentezza nel cambio delle patch (la utilizzerei pesantemente anche con live) mi hanno sempre fatto desistere.
  • greg
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06-04-23 23.30

@ Deckard
Secondo me ha tutti i numeri per essere la prima candidata alla sostituzione del mio attuale Fantom 7, gli ho messo gli occhi addosso fin da subito, ma il solo taglio a 61 tasti (76 per me sono uno standard da tempo immemore) e la lentezza nel cambio delle patch (la utilizzerei pesantemente anche con live) mi hanno sempre fatto desistere.
2 limiti reali, ma devo capire se come backi
ng track si velocizza il tutto. Io lavoro da solo o quasi e, relativamente, ha i suoi sporchi vantaggi
  • afr
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13-05-23 10.46

@ semar
Mi permetto di aggiungere che la MPC Key 61 é, come un classico MPC, un sistema "aperto" nel senso che si puó arricchire con gli strumenti ad ognuno piú congeniali, essendo un ( secondo il mio modesto parere: ottimo ) campionatore.
Diciamo quindi che entro certi limiti, puó rimanere "attuale" per tutto il tempo che si vuole, a meno che non si necessiti di sonoritá e/o transienti particolari.

A mio avviso non esiste lo strumento ideale ( come del resto non esiste lo sporco impossibile - scusate non ho resistito ) e pertanto ognuno si procura quello che meglio si adatta al proprio modo di fare musica. Quindi il "valore" dello strumento é variabile, essendo dipendente dal gusto individuale.
Ciao Semar, ieri ho fatto l'aggiornamento all'ultima versione ed ho riscontrato una cosa strana

Selezionando Keyboards control > keyboard input = 16 la tastiera non emette alcun suono

Invece da 1 a 15 va tutto bene

Non penso sia un bug, piuttosto devo aver fatto qualcosa di errato io

Potresti gentilmente fare una prova?