13-10-25 11.36
Ebbi uno strumento dotato di tutto di più.
Adesso mi ritrovo con almeno 20 strumenti musicali, una caterva di plug in di effetti, un sequencer formidabile con cui piloto tutto e di tutto, da synth dotati di ingressi CV a classici synth con MIDI. Registro il mondo, potrei campionare e risintetizzare, ne avessi solo il tempo, tutto l'udibile. A breve gli monterò un SSD di 2 tera SATA, posso creare multi split con una facilità impressionante ed intuitiva ( avrò consultato solo una decina di volte il manuale in inglese in 3 anni), super layers. Dicevano che non è un synth per le performances dal vivo. Idiozìa ( come il giapponese con la caramella alla menta). Chiaro, qui non parti necessariamente da una scelta dei suoni additiva, devi ragionare, scegliere, selezionare, assemblare, 'inventarti' le sonorità meglio adattabili alla bisogna.
Staremo qui mesi a discutere che Roland possiede un archivio di grandi suoni e strumenti software migliori sul mercato, ideme dicasi di Korg, che i 10 giga interni di Yamaha Montage M col suo clone AN, CS sta una spanna su tutte le workstations.
Ok, aftertoutch polifonico presente su Akai, Korg te lo fa pagare a parte su Nautilus AT e ti costa il doppio e di più, rispetto ad MPC.
Akai lo sto aggiornando costantemente con tanti softsynth, cosa che solo Roland,a costi alti, ti concede ( attrezzare con suoni e synth può arrivare a costare quanto tutto lo strumento AKAI). Saimo alla versione 3.6 e credo che entro il Namm 2026 si potrebbe raggiungere la versione 4.00 che potrebbe portare le tracce audio a 16 (anche se lavorando sapientemente 8 onboard sono sufficienti se non si deve registrare un batterista, ad esempio), possibilità di utilizzare più plug in esecuzione contemporanea anche se siamo già a 4+4.
L'unico neo, secondo me è la memoria RAM a 4 giga: se solo fosse possibile upgradarla ad 8 sarebbe uno strumento ideale per altri 5 anni minimo.
Considerazione finale, anche se ci vorrebbero giorni per descrivere la macchina e confrontarla con le concorrenti.
Ciò che mi manca è la possibilità di avere a disposizione almeno una 76 tasti, non necessariamente pesati. Con tante possibilità di splits e layers con suoni interni ed esterni 61 tasti lasciano il tempo che trovano. Avrei anche gradito la possibilità di una integrazione diretta di una master esterna anche proprietaria AKAI (ottime le loro 88 tasti) così come ad esempio un Mojo Crumar integra il secondo manuale completamete slave del motore del synth-clone Hammond.