Addio Ornella

  • giosanta
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22-11-25 12.25

Un'altra gigantessa ci lascia. Addio a Ornella Vanoni, andata ad arricchire il nostro Pantheon.
Morire a oltre novantanni è fisiologico, il vuoto lasciato molto meno...

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  • paolo_b3
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22-11-25 19.33

Grande spessore artistico, ma non basta a descrivere la perdita umana, un pezzo di storia italiana.

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  • wildcat80
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23-11-25 00.33

A questo punto
Buonanotte all'incertezza
Ai problemi all'amarezza
Sento il carnevale entrare in me.
E sento crescere la voglia, la pazzia
L'incoscienza e l'allegria
Di morir d'amore insieme a te

Ciao Ornella!

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  • Ilaria_Villa
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25-11-25 17.01

@ giosanta
Un'altra gigantessa ci lascia. Addio a Ornella Vanoni, andata ad arricchire il nostro Pantheon.
Morire a oltre novantanni è fisiologico, il vuoto lasciato molto meno...
emo

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  • Ilaria_Villa
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25-11-25 17.10

Mio padre aveva tutti i suoi dischi: con lei se ne va un'artista immensa e un altro pezzo di Milano che non c'è più. Ciao Ornella!

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  • IenaPlynski
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26-11-25 10.18

Eh si mi aggiungo, una voce immensaemo

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  • Ovidio
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26-11-25 10.38

Se ne stanno andando tutti, non vedo ricambio.... rimarremo circondati da personaggi tatuati fino al collo e oltre emo
RIP

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  • giosanta
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26-11-25 10.43

Ovidio ha scritto:
Se ne stanno andando tutti, non vedo ricambio.... rimarremo circondati da personaggi tatuati fino al collo e oltre
RIP

Considerati virilmente e virtualmente abbracciato.

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  • paolo_b3
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26-11-25 10.53

@ giosanta
Ovidio ha scritto:
Se ne stanno andando tutti, non vedo ricambio.... rimarremo circondati da personaggi tatuati fino al collo e oltre
RIP

Considerati virilmente e virtualmente abbracciato.
Tatuati è la meno...

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  • maxpiano69
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26-11-25 11.32

@ paolo_b3
Tatuati è la meno...
Ornella è stata una grande (RIP) come molte/i altri di quella generazione ed in più lei lo è stata sia come cantante che come donna (anche se quell'aspetto è venuto fuori forse più ultimamente, grazie alla sua presenza in TV anche in una veste non strettamente legata alla musica)

Ma che oggi ci siano solo i "tatuati/trapper" secondo me non è vero, anche se purtroppo quelli vanno per la maggiore (almeno come numeri e presenza sui media); di belle voci e brave interpreti ne abbiamo avute e io ne vedo ancora, basta uscire da certi generi e della musica massificata, quindi come sempre il problema è il pubblico non la disponibilità di proposte...

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  • paolo_b3
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26-11-25 11.53

@ maxpiano69
Ornella è stata una grande (RIP) come molte/i altri di quella generazione ed in più lei lo è stata sia come cantante che come donna (anche se quell'aspetto è venuto fuori forse più ultimamente, grazie alla sua presenza in TV anche in una veste non strettamente legata alla musica)

Ma che oggi ci siano solo i "tatuati/trapper" secondo me non è vero, anche se purtroppo quelli vanno per la maggiore (almeno come numeri e presenza sui media); di belle voci e brave interpreti ne abbiamo avute e io ne vedo ancora, basta uscire da certi generi e della musica massificata, quindi come sempre il problema è il pubblico non la disponibilità di proposte...
A me la trap non piace, ma non ritengo che debba essere demonizzata, non voglio imporre i miei gusti a nessuno. Però la qualità artistica in generale mi sembra di livello più basso a qualche decennio fa. La motivazione, secondo me, è che siamo una società "imbolsita" da un eccesso di benessere.

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  • maxpiano69
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26-11-25 12.00

@ paolo_b3
A me la trap non piace, ma non ritengo che debba essere demonizzata, non voglio imporre i miei gusti a nessuno. Però la qualità artistica in generale mi sembra di livello più basso a qualche decennio fa. La motivazione, secondo me, è che siamo una società "imbolsita" da un eccesso di benessere.
Direi non solo o non tanto eccesso di benessere, ma proprio eccesso di produzione ed anche di presenza della musica in molteplici ambiti (fenomeno cominciato tempo fa ed esploso con l'avvento di Internet).

Prima la musica dovevi andartela a cercare, che fosse un concerto o un disco/cassetta da metter su per ascoltarla (ed avendo il tempo per farlo come si deve); adesso siamo subissati di musica (buona o meno buona che sia) tra internet in primis, ma anche canali Radio, altoparlanti di negozi o centri commerciali... oggigiorno finisce che tocca cercare il silenzio piuttosto, questo è il paradosso.

Ma dipende sempre da noi (da ogni individuo intendo): la tecnologia offre all'umanità delle possibilità, l'uso che se ne fa è responsabilità nostra

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  • Ovidio
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26-11-25 12.19

@ maxpiano69
Ornella è stata una grande (RIP) come molte/i altri di quella generazione ed in più lei lo è stata sia come cantante che come donna (anche se quell'aspetto è venuto fuori forse più ultimamente, grazie alla sua presenza in TV anche in una veste non strettamente legata alla musica)

Ma che oggi ci siano solo i "tatuati/trapper" secondo me non è vero, anche se purtroppo quelli vanno per la maggiore (almeno come numeri e presenza sui media); di belle voci e brave interpreti ne abbiamo avute e io ne vedo ancora, basta uscire da certi generi e della musica massificata, quindi come sempre il problema è il pubblico non la disponibilità di proposte...
La musica era massificata anche prima, ma ci ritrovavi talenti come la Vanoni, Mina, Battisti, Baglioni, De André, Dalla, Cocciante, Daniele, etc. Oggi non so, mi sembra che al netto di tatuati, hipster e meteore ci sia ben poco.
Mi sembra inoltre che rispetto al glorioso passato oggi la ricerca musicale sia assente e che il paradigma sia basato su motivetti usa e getta, con loop spesso riciclati o ammiccamenti ad atmosfere del passato, di facile consumo e veloce monetizzazione.

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  • maxpiano69
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26-11-25 12.30

@ Ovidio
La musica era massificata anche prima, ma ci ritrovavi talenti come la Vanoni, Mina, Battisti, Baglioni, De André, Dalla, Cocciante, Daniele, etc. Oggi non so, mi sembra che al netto di tatuati, hipster e meteore ci sia ben poco.
Mi sembra inoltre che rispetto al glorioso passato oggi la ricerca musicale sia assente e che il paradigma sia basato su motivetti usa e getta, con loop spesso riciclati o ammiccamenti ad atmosfere del passato, di facile consumo e veloce monetizzazione.
Non sono d'accordo, negli anni '60 avevi solo 2 canali TV pubblici e non c'erano Radio private, non era la stessa cosa...

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  • Ovidio
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26-11-25 12.32

@ maxpiano69
Non sono d'accordo, negli anni '60 avevi solo 2 canali TV pubblici e non c'erano Radio private, non era la stessa cosa...
Mi riferivo agli anni '70 e '80... e comunque la massificazione esisteva già negli anni '60... chi non aveva in casa qualche 45 giri di Modugno, Villa, Morandi, Vianello, etc.? Ma il problema non è la massificazione, bensì la qualità del messaggio. Mio parere, ovviamente.

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  • d_phatt
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26-11-25 12.37

@ maxpiano69
Ornella è stata una grande (RIP) come molte/i altri di quella generazione ed in più lei lo è stata sia come cantante che come donna (anche se quell'aspetto è venuto fuori forse più ultimamente, grazie alla sua presenza in TV anche in una veste non strettamente legata alla musica)

Ma che oggi ci siano solo i "tatuati/trapper" secondo me non è vero, anche se purtroppo quelli vanno per la maggiore (almeno come numeri e presenza sui media); di belle voci e brave interpreti ne abbiamo avute e io ne vedo ancora, basta uscire da certi generi e della musica massificata, quindi come sempre il problema è il pubblico non la disponibilità di proposte...
Concordo, bisogna separare le due questioni:

- Da una parte il livello medio della musica "di massa" si è (drammaticamente) abbassato;
- Dall'altra il livello generale dei musicisti professionisti propriamente detti (conosciuti o meno) si è alzato notevolmente. Oggi a certi livelli tutti suonano benissimo e se non hai solide competenze attraverso molteplici aspetti (tecnica strumentale/vocale, jazz e improvvisazione, musica elettronica e informatica musicale) non sei nessuno. Le frontiere di molti strumenti di moderna creazione vengono spostate sempre più in là (vedasi Matteo Mancuso con la chitarra elettrica e la continua evoluzione della batteria). In ambito strettamente pianistico... Vabbè... Non fatemi fare ancora il Suo nome emo

Ciò detto, RIP alla grandissima Ornella Vanoni.

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  • Ovidio
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26-11-25 12.37

@ giosanta
Ovidio ha scritto:
Se ne stanno andando tutti, non vedo ricambio.... rimarremo circondati da personaggi tatuati fino al collo e oltre
RIP

Considerati virilmente e virtualmente abbracciato.
emo

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  • Ovidio
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26-11-25 12.53

@ d_phatt
Concordo, bisogna separare le due questioni:

- Da una parte il livello medio della musica "di massa" si è (drammaticamente) abbassato;
- Dall'altra il livello generale dei musicisti professionisti propriamente detti (conosciuti o meno) si è alzato notevolmente. Oggi a certi livelli tutti suonano benissimo e se non hai solide competenze attraverso molteplici aspetti (tecnica strumentale/vocale, jazz e improvvisazione, musica elettronica e informatica musicale) non sei nessuno. Le frontiere di molti strumenti di moderna creazione vengono spostate sempre più in là (vedasi Matteo Mancuso con la chitarra elettrica e la continua evoluzione della batteria). In ambito strettamente pianistico... Vabbè... Non fatemi fare ancora il Suo nome emo

Ciò detto, RIP alla grandissima Ornella Vanoni.
La musica di massa non è solo preparazione tecnica e virtuosismi. Conta soprattutto il messaggio, che può esaltare vizi o virtù. È ovvio che se a reti unificate esalti il fatto di essere un ganzo perché coi soldi dello spaccio ti sei fatto i tatuaggi, le belle ragazze e la limousine, sponsorizzi uno stile di pensiero diverso da quello che può scaturire dalla Guerra di Piero.

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  • paolo_b3
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26-11-25 13.11

@ maxpiano69
Direi non solo o non tanto eccesso di benessere, ma proprio eccesso di produzione ed anche di presenza della musica in molteplici ambiti (fenomeno cominciato tempo fa ed esploso con l'avvento di Internet).

Prima la musica dovevi andartela a cercare, che fosse un concerto o un disco/cassetta da metter su per ascoltarla (ed avendo il tempo per farlo come si deve); adesso siamo subissati di musica (buona o meno buona che sia) tra internet in primis, ma anche canali Radio, altoparlanti di negozi o centri commerciali... oggigiorno finisce che tocca cercare il silenzio piuttosto, questo è il paradosso.

Ma dipende sempre da noi (da ogni individuo intendo): la tecnologia offre all'umanità delle possibilità, l'uso che se ne fa è responsabilità nostra
Oggi c'è una proposta musicale enormemente più ampia di 50 anni fa, vero, come appunto si sono moltiplicati i luoghi di ascolto e concordo sul paradosso del cercare il silenzio. Ma appunto nella grande quantità trovo pochi prodotti degni di nota, poi io ho anche quasi smesso di ascoltare musica, preferisco suonarla. Le motivazioni i questa deriva al ribasso per me sono quelle che ti dicevo, la tecnica e la bravura dell'esecutore non bastano, l'artista vero è quello che sa emozionare chi lo ascolta. Oggi ci rifugiamo troppo nelle minestre riscaldate, e quando la composizione sarà più massicciamente affidata ad AI temo che ne vedremo delle peggio. Chissà se il cervello al silicio mi sorprenderà...

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  • maxpiano69
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26-11-25 13.15

@ Ovidio
La musica di massa non è solo preparazione tecnica e virtuosismi. Conta soprattutto il messaggio, che può esaltare vizi o virtù. È ovvio che se a reti unificate esalti il fatto di essere un ganzo perché coi soldi dello spaccio ti sei fatto i tatuaggi, le belle ragazze e la limousine, sponsorizzi uno stile di pensiero diverso da quello che può scaturire dalla Guerra di Piero.
Beh ogni artista propone il suo messaggio in ogni sua opera, ma l'interesse verso un dato messaggio o un altro dipende comunque dall'ascoltatore/fruitore, o no?

Ad ogni servirebbe un altra discussione, altrimenti andiamo OT (e la Vanoni e gli altri che hai citato sono emersi negli anni '60, per quello ho fatto riferimento a quel periodo e francamente non credo si possano mettere sullo stesso piano le modalità di diffusione della musica di quel tempo rispetto a quello che c'è stato dopo, fino ad oggi)

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