01-07-10 13.20
Ad averci spazio in casa lo comprerei oggi stesso.01-07-10 13.24
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Beh, è uno strumento di 125 anni, a meccanica Viennese... parecchio lontano da un pianoforte come lo intendiamo noi (senza il secondo scappamento, minor potenza, leggerissima... difficilissima da suonare)!01-07-10 13.41
.....1886....?01-07-10 13.44
Si ma per 2700 euro uno ha un piano a coda bello anche solo da vedere....sempre spazio permettendo.01-07-10 13.59
l'avevo detto in un altro 3d e lo ridico ora.........i pianoforti di 120 anni fa (fino ad arrivare a 50 anni fa), sono insuonabili per un pianista moderno......abituati a suonare su tasti ben più pesati, con una corsa dei martelletti ben più precisa, con lo scappamento giusto e tutto il resto della meccanica!01-07-10 14.07
Mi piacerebbe provarlo01-07-10 14.11
Addio..................................01-07-10 14.14
01-07-10 14.17
È una meccanica particolare, nella quale il martello è direttamente collegato al tasto, senza leve o altro, la corsa del martello è molto breve (le corde sono più vicine) quindi l'intensità sonora è scarsa (e le corde sono a una tensione enormemente minore rispetto a quelle dei pianoforti moderni, che arrivano a 20 tonnellate), e visto che non c'è il secondo scappamento, il tasto è molto leggero (altrimenti addio ripetizione)...01-07-10 14.20
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aggiungi pure che nei piani moderni esiste il doppio scappamento.....vale a dire quell'azione che permette di suonare e tenedo premuto lo stesso tasto, il martelletto non ritorna del tutto al posto, proprio per favorire i ribattutti veloci, trilli, che sui pianoforti antichi viene alquanto male, perchè una volta suonato, il martelletto ritorna alla posizione iniziale, rendendo più "duro" il ribattuto in quanto la corsa che deve rifare il martelletto è più lunga!