02-03-24 11.25
premessa: mai usato suoni pianistici layerati.02-03-24 12.28
Caio zaphod, hai tirato fuori un bel tema/problema con il quale mi scontro spesso anch'io e una soluzione definitiva non l'ho mai trovata.02-03-24 13.07
02-03-24 13.11
02-03-24 15.39
Faccio esattamente tutto quello che fa Max.02-03-24 15.48
Bellissima discussione .... problema che ho sempre avuto anch'io ... mi avete dato ottimi spunti per provare qualche soluzione!02-03-24 16.21
03-03-24 14.49
Il problema dei pad è che sono generalmente suoni con una componente di armoniche acute piuttosto povera, anzi, lo spettro di un warm pad classico molto filtrato non è molto diverso da quello della componente "tonebar" del piano Fender. E dare più apertura al filtro per guadagnare qualcosa qualcosa su quella componente finisce per farti perdere chiarezza, perché finirebbe per andare in conflitto con la componente "tine" dell'attacco del piano.17-03-24 14.38
17-03-24 16.25
Il pad perfetto È quel timbro che ti accorgi della sua presenza nel momento che non lo suoni quindi non deve essere invasivo io per la mia esperienza lavoro sul filtro perché Molto dipende dalla sua frequenza e poi in base all'utilizzo io molto spesso sei in layer con un pianoforte lo uso solamente dalla nota F3 in poi A meno che non mi serva anche sui bassi18-03-24 10.27