17-08-18 20.01
@ anonimo
Dixieland, ciacca tum, New Orleans, be bop, Bill Evans, Oscar Peterson.... No davvero, se vi legge un americano, nero o bianco che sia, non smette di ridere. Sembra di leggere il forum di un reparto geriatrico, senza offesa. Il jazz nel resto del mondo si è evoluto, abbraccia molteplici linguaggi, dal metal all'elettronica, come è ovvio che sia.. il resto è sterile revival, che guarda caso in Italia diventa attualità e trova ampio terreno fertile per alcuni furbetti.
Seriamente, aggiornatevi, il pianeta terra è alla release 2.0.18. Avete internet, sappiatelo usare.
Allora anche Bach, Vivaldi, Mozart e Beethoven ormai sono vecchi, superati: oggi ci sono J AX, Fedez e Young Signorino, aggiornatevi!
Che c'entra? La Storia è Storia ed grandi Classici sono sempre i grandi Classici ed è Cultura!
Sarebbe come dire che leggere l'Odissea di Omero, la Divina Commedia di Dante o I Promessi Sposi di Manzoni sia ormai inutile e superato, visto che nel 2018 ci sono altri autori contemporanei di romanzi oppure come dire che studiare la Filosofia di Eraclito, Socrate, Platone, Aristotele, Plotino sia inutile perché oggi ci sono ben altri filosofi contemporanei!
Ma per favore! La parola Cultura, ti dice qualcosa?
Conoscere la Storia ed i grandi Classici ci aiuta a capire il presente ed i contemporanei, anche perché, a volte, i contemporanei "citano" i Classici (e ad evitare di dire castronerie del tipo che i "bianchi", nel jazz, hanno suonato SOLO nel Dixieland. Glenn Miller, Chet Baker, Stan Getz, Art Pepper, Toots Thielemans, Michel Petrucciani, Joe Pass erano jazzisti bianchi e non suonavano Dixieland! Studia, ragazzo, studia!).
Sinceramente io non mi stufo mai di ascoltare, ad esempio, l'album "Kind of Blue" di Miles Davis o la Sinfonia n° 6 di Beethoven!