Ma cos’è questo jazz?

  • anonimo

17-08-18 14.11

@ anonimo
Pardon, mi è sfuggito "genere" ma intendevo "stile".
Certo, il dixieland nacque in aperta ostilità verso i "negri" che stavano rubando la scena musicale ai bianchi. Questa è la verità storica, che poi ci siano stati musicisti eccelsi nelle orchestre dixieland è tutto un altro discorso. Siccome qualcuno qui tacciava di discriminazioni razziali chi come me non vede di buon occhio l'invadenza della cultura afroamericana in Italia, portando a esempio nomi di bianchi che suonavano in orchestre dixieland... Forse se qualcuno avesse sentito cosa pensava Bix Beierdecke dei neri, in molti smetterebbero di apprezzarlo. D'altronde casi simili sono successi anche in epoca più recente, vedasi la diatriba su certe affermazioni in odor di razzismo di Eric Clapton, che sul blues dei neri ci ha costruito un impero.
E allora Glenn Miller? Era bianco, è stato un musicista e compositore jazz, non apparteneva allo stile ed al periodo Dixieland ma al periodo delle Swing band. Oggi, poi, è pieno di bianchi che suonano jazz e c'è, ormai, una tale fusione tra generi e stili che è difficile stabilire cosa sia jazz e cosa no, se lo possano suonare solo i neri o anche i bianchi e i gialli... Poi, come ha fatto notare qualcuno, i neri americani non erano americani ma venivano dall'Africa... Allora tutto quest'odio verso la cultura Americana (che in realtà deriva, in parte, anche dall'Africa), non lo capisco...
  • anonimo
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17-08-18 14.49

@ anonimo
E allora Glenn Miller? Era bianco, è stato un musicista e compositore jazz, non apparteneva allo stile ed al periodo Dixieland ma al periodo delle Swing band. Oggi, poi, è pieno di bianchi che suonano jazz e c'è, ormai, una tale fusione tra generi e stili che è difficile stabilire cosa sia jazz e cosa no, se lo possano suonare solo i neri o anche i bianchi e i gialli... Poi, come ha fatto notare qualcuno, i neri americani non erano americani ma venivano dall'Africa... Allora tutto quest'odio verso la cultura Americana (che in realtà deriva, in parte, anche dall'Africa), non lo capisco...
Ah coso, ma quale odio, ma che stai dicendo.. Ho vissuto per un anno con africani e rom, proprio a me vieni a scriverlo?.. La cultura americana? Se mi dessero il work permit, scapperei domani in Usa e non tornerei più.
Il mio risentimento è verso il jazz italiano, anzi verso chi lo suona, solitamente arroganti spocchiosi e chiusi nelle loro cerchie ristrette con cui si spartiscono le seratine da 50 euro cambiando nome alla band ogni volta per non far vedere che sono sempre i soliti 7-8... Praticamente tutto l'opposto di come il jazz funziona negli Usa, ovvero: condivisione, apertura mentale, creatività e grande umiltà.
  • anonimo

17-08-18 15.01

in America è ancora peggio il più delle volte il gestore non paga il gruppo ma questo viene pagato "alla porta" e gli stessi musicisti girano per i locali al pomeriggio/sera/notte
  • orange1978
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17-08-18 15.22

@ anonimo
E allora Glenn Miller? Era bianco, è stato un musicista e compositore jazz, non apparteneva allo stile ed al periodo Dixieland ma al periodo delle Swing band. Oggi, poi, è pieno di bianchi che suonano jazz e c'è, ormai, una tale fusione tra generi e stili che è difficile stabilire cosa sia jazz e cosa no, se lo possano suonare solo i neri o anche i bianchi e i gialli... Poi, come ha fatto notare qualcuno, i neri americani non erano americani ma venivano dall'Africa... Allora tutto quest'odio verso la cultura Americana (che in realtà deriva, in parte, anche dall'Africa), non lo capisco...
ma io non odio la cultura americana! odio il jazz e la cultura afroamericana che ne rappresenta...glenn miller non lo odio anzi!!! e nemmeno gershwin.

gli americani devono fare le loro cose che sanno fare benissimo, i rem, i nirvana, il country, i pearl jam, il folk, il rock n roll...ben vengano anzi meno male che ci sono.
  • anonimo

17-08-18 15.27

@ anonimo
Ah coso, ma quale odio, ma che stai dicendo.. Ho vissuto per un anno con africani e rom, proprio a me vieni a scriverlo?.. La cultura americana? Se mi dessero il work permit, scapperei domani in Usa e non tornerei più.
Il mio risentimento è verso il jazz italiano, anzi verso chi lo suona, solitamente arroganti spocchiosi e chiusi nelle loro cerchie ristrette con cui si spartiscono le seratine da 50 euro cambiando nome alla band ogni volta per non far vedere che sono sempre i soliti 7-8... Praticamente tutto l'opposto di come il jazz funziona negli Usa, ovvero: condivisione, apertura mentale, creatività e grande umiltà.
Era solo per sottolineare che non è vero che i bianchi, nel jazz, suonavano solo dixieland... E di jazzisti bianchi NON appartenenti al dixieland ne potrei citare molti altri: Chet Baker, Stan Getz, ecc...
  • anonimo

17-08-18 15.35

@ anonimo
Era solo per sottolineare che non è vero che i bianchi, nel jazz, suonavano solo dixieland... E di jazzisti bianchi NON appartenenti al dixieland ne potrei citare molti altri: Chet Baker, Stan Getz, ecc...
non c'è bisogno di sottolinearlo
  • anonimo

17-08-18 15.39

@ orange1978
ma io non odio la cultura americana! odio il jazz e la cultura afroamericana che ne rappresenta...glenn miller non lo odio anzi!!! e nemmeno gershwin.

gli americani devono fare le loro cose che sanno fare benissimo, i rem, i nirvana, il country, i pearl jam, il folk, il rock n roll...ben vengano anzi meno male che ci sono.
quindi stai dicendo che se sono bianchi va bene?
  • orange1978
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17-08-18 18.02

@ anonimo
quindi stai dicendo che se sono bianchi va bene?
puo essere ma anche i bianchi che suonano jazz come zawinul o bollani non mi piacciono assolutamente, poi i vari miles davis, gillespie, hancock, monk, anche armstrong per dire...sinceramente non li sopporto, non amo la cultura afro ne quella afroamericana.

pero dipende, art tatum per esempio mi piace molto, anche eroll garner abbastanza....ma generalmente é cosi, preferisco un altri tipi di musica.
  • anonimo
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17-08-18 18.51

@ anonimo
non c'è bisogno di sottolinearlo
Dixieland, ciacca tum, New Orleans, be bop, Bill Evans, Oscar Peterson.... No davvero, se vi legge un americano, nero o bianco che sia, non smette di ridere. Sembra di leggere il forum di un reparto geriatrico, senza offesa. Il jazz nel resto del mondo si è evoluto, abbraccia molteplici linguaggi, dal metal all'elettronica, come è ovvio che sia.. il resto è sterile revival, che guarda caso in Italia diventa attualità e trova ampio terreno fertile per alcuni furbetti.
Seriamente, aggiornatevi, il pianeta terra è alla release 2.0.18. Avete internet, sappiatelo usare.
  • anonimo

17-08-18 19.06

@ anonimo
Dixieland, ciacca tum, New Orleans, be bop, Bill Evans, Oscar Peterson.... No davvero, se vi legge un americano, nero o bianco che sia, non smette di ridere. Sembra di leggere il forum di un reparto geriatrico, senza offesa. Il jazz nel resto del mondo si è evoluto, abbraccia molteplici linguaggi, dal metal all'elettronica, come è ovvio che sia.. il resto è sterile revival, che guarda caso in Italia diventa attualità e trova ampio terreno fertile per alcuni furbetti.
Seriamente, aggiornatevi, il pianeta terra è alla release 2.0.18. Avete internet, sappiatelo usare.
che confusione... ma del resto meglio far passare il messaggio che il jazz è un po' di tutto, viva il pressapochismo
  • paolo_b3
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17-08-18 19.14

@ anonimo
Questo è Jazz
A proposito, lo avevo ascoltato poi non ho detto nulla. Wabash è un brano straordinario. Esce dagli schemi e si ripropone in maniera sempre frizzante. Fa un utilizzo dello stile bebop del tutto originale. emo
  • anonimo

17-08-18 19.16

@ paolo_b3
A proposito, lo avevo ascoltato poi non ho detto nulla. Wabash è un brano straordinario. Esce dagli schemi e si ripropone in maniera sempre frizzante. Fa un utilizzo dello stile bebop del tutto originale. emo
quel disco è da ascoltare tutto, poi Cannonball è il mio altista preferito
  • anonimo
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17-08-18 19.16

@ anonimo
che confusione... ma del resto meglio far passare il messaggio che il jazz è un po' di tutto, viva il pressapochismo
Vai a spiegarlo a quelli che organizzano il Montreaux Jazz Festival, telefonagli e digli "perché da 40 anni a questa parte fate suonare gruppi che non fanno ciaccatum? Avete fatto salire sul palco persino i living colour, i litfiba, i pogues... Che c'entra tutto questo con Bill Evans, il bebop e il cool jazz?"
Falli ridere che poverini, mentre voi qui fate a gara a chi ce l'ha più giassss, loro lo diffondono davvero.
  • anonimo

17-08-18 19.18

@ anonimo
Vai a spiegarlo a quelli che organizzano il Montreaux Jazz Festival, telefonagli e digli "perché da 40 anni a questa parte fate suonare gruppi che non fanno ciaccatum? Avete fatto salire sul palco persino i living colour, i litfiba, i pogues... Che c'entra tutto questo con Bill Evans, il bebop e il cool jazz?"
Falli ridere che poverini, mentre voi qui fate a gara a chi ce l'ha più giassss, loro lo diffondono davvero.
lo sai perchè lo fanno, e sai perchè lo fa anche Umbria Jazz che di jazz non ha quasi più nulla? vediamo se ci arrivi
  • anonimo
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17-08-18 19.23

@ anonimo
lo sai perchè lo fanno, e sai perchè lo fa anche Umbria Jazz che di jazz non ha quasi più nulla? vediamo se ci arrivi
Perché il giasss duro e puro lo conosci solo tu? emoemo
Ma guarda che i gruppi che ti ho citato in Svizzera vendono pochi biglietti rispetto a un Hancock o C Corea... Quindi? Sarà forse che la vs torre di avorio fondata sul ciaccatum sta traballando? emo
  • paolo_b3
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17-08-18 19.24

@ anonimo
quel disco è da ascoltare tutto, poi Cannonball è il mio altista preferito
C'è una intervista, la conoscerai, in cui Zawinul si rammarica perchè Adderley è sottostimato rispetto a Parker. In effetti anche a me piace molto, sa risolvere con leggerezza i passaggi più intricati. Sia con lui che con Gillespie risuciamo a capire bene il ruolo del jazz come porta di evasione per i neri oppressi dalla società americana di quel periodo.
Troppo cervellotico? emo
  • paolo_b3
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17-08-18 19.34

@ anonimo
Perché il giasss duro e puro lo conosci solo tu? emoemo
Ma guarda che i gruppi che ti ho citato in Svizzera vendono pochi biglietti rispetto a un Hancock o C Corea... Quindi? Sarà forse che la vs torre di avorio fondata sul ciaccatum sta traballando? emo
Mi permetto di intervenire, Spectrum: devi ammettere che i soldi che circolano nel cosiddetto jazz classico sono trascurabili rispetto al giro d'affari della musica di consumo.
Quindi se c'è gente che preferisce rimanere su quello, non dico che vada ammirata, ma almeno non tacciata di speculare.
  • anonimo

17-08-18 19.37

@ anonimo
Perché il giasss duro e puro lo conosci solo tu? emoemo
Ma guarda che i gruppi che ti ho citato in Svizzera vendono pochi biglietti rispetto a un Hancock o C Corea... Quindi? Sarà forse che la vs torre di avorio fondata sul ciaccatum sta traballando? emo
guarda che il ciaccatum ha imboccato il viale del tramonto da molto tempo
  • anonimo

17-08-18 20.01

@ anonimo
Dixieland, ciacca tum, New Orleans, be bop, Bill Evans, Oscar Peterson.... No davvero, se vi legge un americano, nero o bianco che sia, non smette di ridere. Sembra di leggere il forum di un reparto geriatrico, senza offesa. Il jazz nel resto del mondo si è evoluto, abbraccia molteplici linguaggi, dal metal all'elettronica, come è ovvio che sia.. il resto è sterile revival, che guarda caso in Italia diventa attualità e trova ampio terreno fertile per alcuni furbetti.
Seriamente, aggiornatevi, il pianeta terra è alla release 2.0.18. Avete internet, sappiatelo usare.
Allora anche Bach, Vivaldi, Mozart e Beethoven ormai sono vecchi, superati: oggi ci sono J AX, Fedez e Young Signorino, aggiornatevi!

Che c'entra? La Storia è Storia ed grandi Classici sono sempre i grandi Classici ed è Cultura!
Sarebbe come dire che leggere l'Odissea di Omero, la Divina Commedia di Dante o I Promessi Sposi di Manzoni sia ormai inutile e superato, visto che nel 2018 ci sono altri autori contemporanei di romanzi oppure come dire che studiare la Filosofia di Eraclito, Socrate, Platone, Aristotele, Plotino sia inutile perché oggi ci sono ben altri filosofi contemporanei!

Ma per favore! La parola Cultura, ti dice qualcosa?
Conoscere la Storia ed i grandi Classici ci aiuta a capire il presente ed i contemporanei, anche perché, a volte, i contemporanei "citano" i Classici (e ad evitare di dire castronerie del tipo che i "bianchi", nel jazz, hanno suonato SOLO nel Dixieland. Glenn Miller, Chet Baker, Stan Getz, Art Pepper, Toots Thielemans, Michel Petrucciani, Joe Pass erano jazzisti bianchi e non suonavano Dixieland! Studia, ragazzo, studia!).

Sinceramente io non mi stufo mai di ascoltare, ad esempio, l'album "Kind of Blue" di Miles Davis o la Sinfonia n° 6 di Beethoven!
  • anonimo
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17-08-18 21.17

lucablu ha scritto:
ad evitare di dire castronerie del tipo che i "bianchi", nel jazz, hanno suonato solo nel Dixieland.


Di grazia, potresti copiare e incollare il testo dove ho scritto ciò di cui mi accusi?
Perché se il tuo intervento fosse un fake nei miei confronti, a studiare ti ci rimetto io...ragazzo!