Ma dove andremo a finire?

  • Raptus
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25-09-21 19.58

Comunque per tornare in topic, mi viene male ogni volta che vedo il gruppo dei tastieristi su FB, porca miseria c'è gente che gira con 6000 euro di strumentazione emo
Ah, vi sfido a trovare un ventenne in quel gruppo, sono rari pure i trentenni...c'è molta più gioventù nel gruppo dei pianisti!
In generale anche più eterogeneo con notevole presenza femminile.

Le tastiere son roba per 40-60enni maschi benestanti? Parrebbe di sì emo
  • paolo_b3
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26-09-21 00.12

@ Raptus
Comunque per tornare in topic, mi viene male ogni volta che vedo il gruppo dei tastieristi su FB, porca miseria c'è gente che gira con 6000 euro di strumentazione emo
Ah, vi sfido a trovare un ventenne in quel gruppo, sono rari pure i trentenni...c'è molta più gioventù nel gruppo dei pianisti!
In generale anche più eterogeneo con notevole presenza femminile.

Le tastiere son roba per 40-60enni maschi benestanti? Parrebbe di sì emo
La domanda sorge spontanea, i 40-60 enni producono musica migliore dei tastieristi più giovani? Perchè se così non fosse mi verrebbe da pensare che hanno sprecato i loro soldi... emo
  • wildcat80
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26-09-21 01.07

Raptus ha scritto:
Comunque per tornare in topic, mi viene male ogni volta che vedo il gruppo dei tastieristi su FB, porca miseria c'è gente che gira con 6000 euro di strumentazione

Se è per questo c'è gente che ha strumentazione di valore anche superiore, tipo Kronos e Nord Stage... Occorre precisare che in quel gruppo ci sono anche molti professionisti, gente da 15/20 serate al mese, che sul palco porta solo una parte della strumentazione (che sta sopra i 6 mila euro).
  • giosanta
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26-09-21 01.34

Evidentemente ho perso qualche passaggio perchè mi sfugge il ragionamento.
Un musicista professionista, se adopera strumentazione sua, non noleggiata, adopererà strumenti di qualità che, notoriamente e quali che siano, non regala nessuno. Stasera in TV in un programma da Verona c'era un Nord Stage 88 che da solo costa 3500 euro, sopra c'era un altro Nord, quindi presto arrivati a 6000 euro.
Se siamo in campo amatoriale si perde qualsiasi riferimento, ci possono essere ricchi trentenni e poveri sessantenni.
Se poi ci si vuole divertire a estrapolare statistiche sul rapporto reddito / età lo si puo fare, ma il dato che verrebbe fuori potrebbe applicarsi a qualsiasi settore merceologico, visto che la passione per la musica, di per se, non è piu nobile di quella, che so, delle fotografia, piuttosto che del collezionismo d'arte o quello che i vuole.
E in ogni caso, andando a esporre i dati statistici ai "poveri" di qualsiasi fascia, si rischia grosso, perchè potrebbero, giustamente, reagire male...
  • Raptus
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26-09-21 11.42

Vedi giosanta il discorso è un po' diverso. Questo topic non credo sia nato per discutere dell'acqua calda, cioè che c'è gente che per la sua passione può spendere tutti i suoi risparmi.
Se mi permetti, chissene, ognuno fa quello che vuole dei suoi soldi e ci sono passioni molto più costose (io faccio spesso il paragone con la pesca, 2 canne di qualità arrivamo a 2 Nord Stage).

Il discorso è un altro, questi prezzi sono giustificati secondo voi? Per me no. Tecnologicamente stiamo parlando di strumenti fatti con materiali ben conosciuti, con hardware ben conosciuti (il Kronos è un mini pc, wow che innovazione!) insomma in generale non siamo più negli anni 80 in cui se vedevi un Synth ti immaginavi lo sfondo di Tron e tu che viaggiavi nell'iperspazio... stiamo parlando di tecnologie vecchie che ogni tanto si rinnovano ma sempre vecchie sono.
Perché un chitarrista può usare una clone di una Gibson e riuscire a suonare senza limitazioni (se non di suono, ma solo per puristi) spendendo si e no 500 euro?
Perché noi tastieristi per avere qualcosa che suoni di qualità dobbiamo sborsare minimo 2000 euro?
Forse è questo il centro del discorso.
  • Raptus
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26-09-21 11.47

@ paolo_b3
La domanda sorge spontanea, i 40-60 enni producono musica migliore dei tastieristi più giovani? Perchè se così non fosse mi verrebbe da pensare che hanno sprecato i loro soldi... emo
Dipende da cosa intendi per musica migliore.

Dal punto di vista dei ventenni la musica dei 40-60enni di solito è un revival, roba che suonava bene anni fa ma con zero innovazione.

Dal punto di vista dei 40-60enni la roba dei ventenni non è musica. Il discorso credo si chiude qui emo

Però vaglielo dire a Roland che continua a produrre workstation e synth per fare dance, trap e hip hop che dopo vengono usati nel 90% dei casi per fare i Pink Floyd o Impressioni di settembre.
  • paolo_b3
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26-09-21 11.59

@ Raptus
Dipende da cosa intendi per musica migliore.

Dal punto di vista dei ventenni la musica dei 40-60enni di solito è un revival, roba che suonava bene anni fa ma con zero innovazione.

Dal punto di vista dei 40-60enni la roba dei ventenni non è musica. Il discorso credo si chiude qui emo

Però vaglielo dire a Roland che continua a produrre workstation e synth per fare dance, trap e hip hop che dopo vengono usati nel 90% dei casi per fare i Pink Floyd o Impressioni di settembre.
Quello che intendo è che il risultato deve essere posto al centro. Non si tratta di genere, ma di esecuzione.
Se ti serve Genos fai bene a spendere 5000 €, se le cose che ti servono le puoi ottenere spendendo meno hai sprecato il tuo denaro.
Questo vale per la musica, la bici, la pesca, la moto enduro...
Quando compero qualcosa mi chiedo se mi serve ed in base a questo se i soldi sono spesi bene. Tutto qui.
Ciò non toglie che come abbiamo già ripetuto più volte, se il prezzo di Genos è quello immagino ne vendano, altrimenti penso che lo modificherebbero.

E comunque fermo restando ciò ci sono tanti ragionamenti che vanno ad influire sul processo decisionale che mi porta ad acquistare uno strumento, è un aspetto che non si può liquidare in quattro righe di post.
  • Raptus
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26-09-21 18.03

@ paolo_b3
Quello che intendo è che il risultato deve essere posto al centro. Non si tratta di genere, ma di esecuzione.
Se ti serve Genos fai bene a spendere 5000 €, se le cose che ti servono le puoi ottenere spendendo meno hai sprecato il tuo denaro.
Questo vale per la musica, la bici, la pesca, la moto enduro...
Quando compero qualcosa mi chiedo se mi serve ed in base a questo se i soldi sono spesi bene. Tutto qui.
Ciò non toglie che come abbiamo già ripetuto più volte, se il prezzo di Genos è quello immagino ne vendano, altrimenti penso che lo modificherebbero.

E comunque fermo restando ciò ci sono tanti ragionamenti che vanno ad influire sul processo decisionale che mi porta ad acquistare uno strumento, è un aspetto che non si può liquidare in quattro righe di post.
Se domandassi a tutte le persone che postano foto di setup con svariati synth o workstation da 3000 euro se effettivamente a loro "servono", il che credo si possa tradurre in
1) Le usi per suonare in giro
2) Le usi per produrre musica che almeno potrà vendere 10 copie

Ti diranno tutti di sì. Che sono utilissime per quello che fanno. Se vai poi a fare le pulci scoprirai che quasi tutti le tengono in casa e le usano poco (come il 90% di quello che scrivono negli annunci online) e la musica in generale è sempre lo stesso schifo perché tutti fanno sempre le stesse cose.

Si comprano synth che potrebbero programmare all'infinito coi quali potrebbero fare dei pezzi favolosi e se sei fortunato di trovi una bravissima tribute band.
  • giosanta
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26-09-21 18.21

Raptus ha scritto:
...Il discorso è un altro, questi prezzi sono giustificati secondo voi? Per me no...

Scusami, ho capito io male, allora il discorso è completamente diverso.
Nei termini che rappresenti, con me sfondi una porta aperta in quanto, da tempo, è mia assoluta convinzione che gli strumenti digitali siano TUTTI, mediamente, molto sovrapprezzati.
Certo, ci si puo consolare pensando che, ad esempio, negli anni '70 un Hammond costava come tre auto di media cilindrata, ma si trattava di oggetti moto complessi, che richiedevano manodopera numerosa e specializzata con un ciclo produttivo manuale, articolato, lungo, che avveniva nel paese piu sviluppato del mondo, o licenziato in parte in paesi sempre economicamente molto forti (Inghilterra, Germania) con maestranze qualificate, costose e sindacalizzate (e ci mancherebbe); venduti utilizzando monete rispetto cui molte valute, anche europee, erano assai deboli.
Un altro mondo, un'altra era, dalla quale siamo ormai a distanza siderale.
Ciò detto continuo viceversa a manifestare forti riserve sulla proporzionalità diretta età / reddito, in quanto la trovo sociologicamente grossolana, in altri termini una rappresentazione troppo sfocata della realtà, che ritengo essere assai più diversificata.
  • paolo_b3
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28-09-21 16.40

@ Raptus
Se domandassi a tutte le persone che postano foto di setup con svariati synth o workstation da 3000 euro se effettivamente a loro "servono", il che credo si possa tradurre in
1) Le usi per suonare in giro
2) Le usi per produrre musica che almeno potrà vendere 10 copie

Ti diranno tutti di sì. Che sono utilissime per quello che fanno. Se vai poi a fare le pulci scoprirai che quasi tutti le tengono in casa e le usano poco (come il 90% di quello che scrivono negli annunci online) e la musica in generale è sempre lo stesso schifo perché tutti fanno sempre le stesse cose.

Si comprano synth che potrebbero programmare all'infinito coi quali potrebbero fare dei pezzi favolosi e se sei fortunato di trovi una bravissima tribute band.
Spendere bene il proprio denaro dipende dalle proprie convinzioni.
  • tsuki
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29-09-21 00.35

Bhè,ma si,concordo con Giosanta,dire "appannaggio di facoltosi pensionati" esprime in effetti una realta' assolutamente parziale come rappresentazione,credo che se il portafoglio del commercio delle tastiere di alto costo fosse legato solo ai "facoltosi" pensionati,avrebbero un bel problema a fare utili e dividendi.... Sicuramente chi ha lavorato una vita ha probabilmente piu' predisposizione a spendere qualche soldo in piu' per i propri hobbyes,ma sicuramente la realta' è molto piu' articolata da esaminare... Una cosa è certa,per suonare pagano meno di prima,molto meno,ed il mercato con questa scarsa circolazione di danaro si è molto rallentato,sia sul nuovo che sull'usato. E poi anche il Covid ha fatto la sua bella parte di danno sul mercato dell'intrattenimento...E vedrete che con l'aumento dei costi delle materie prime e dell bollette,vuoi che non vengano aumentati ulteriormente i prezzi?
  • giosanta
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29-09-21 11.42

tsuki ha scritto:
... una cosa è certa,per suonare pagano meno di prima...

Questa tua incontrovertibile coniderazioni tuttavia sollecita una domanda, una curiosità:
quanti qui vivono di musica suonata? Al netto quindi di eventuali insegnanti, maestri d'orchestra ovvero salariati e con assoluta esclusione di che ricava il proprio reddito da attività di tutt'altra natura?

29-09-21 11.44

giosanta ha scritto:
quanti qui vivono di musica suonata?


Io no.
  • Raptus
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29-09-21 11.53

@ giosanta
tsuki ha scritto:
... una cosa è certa,per suonare pagano meno di prima...

Questa tua incontrovertibile coniderazioni tuttavia sollecita una domanda, una curiosità:
quanti qui vivono di musica suonata? Al netto quindi di eventuali insegnanti, maestri d'orchestra ovvero salariati e con assoluta esclusione di che ricava il proprio reddito da attività di tutt'altra natura?
Meriterebbe un topic a parte, a mò sondaggio come si faceva una volta.

A quanto ho letto, molto pochi. Tuttavia mi sento di aggiungere che molte marche blasonate hanno esplicitamente orientato la propria gamma verso il mondo amatoriale.
Immagino tutte le serie entry level di sintetizzatori e workstation, alcune mid-range (Roland FA ad es.) sono tutte esplicitamente dirette al mondo amatore.

In teoria le top di gamma sono orientate ai professionisti e ai facoltosi, calando la richiesta dei professionisti è ovvio che rimane la fetta (abbastanza grossa) di chi le vuole solo comprare per sfizio.
  • giosanta
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29-09-21 12.14

Raptus ha scritto:
A quanto ho letto, molto pochi.

Benissimo, lo credo anch'io.
A questo punto, se si fa altro e atteso che difficllmente, pur se NON professionisti, si va a suonare gratis, bisognerebbe valutare il rapporto tra le entrate da attività professionale e quello da attività amatoriale.
Giustamente ci si potrebbe chiedere : "ma che ti frega"?
Del singolo assolutamente nulla, ovvio, ma resta il fatto che se il rapporto di cui sopra è tale per cui il "reddtito" amatoriale è trascurabile rispetto a quello professionale, QUALSIASI considerazione sul rapporto di costo tra singoli strumenti ecc. ecc. diventa, a mio personalissimo modo di vedere, totalmente sterile, ovvero subordinata essenzialmente al "mi piace', "non mi piace": resta poco altro.

29-09-21 13.13

@ giosanta
Raptus ha scritto:
A quanto ho letto, molto pochi.

Benissimo, lo credo anch'io.
A questo punto, se si fa altro e atteso che difficllmente, pur se NON professionisti, si va a suonare gratis, bisognerebbe valutare il rapporto tra le entrate da attività professionale e quello da attività amatoriale.
Giustamente ci si potrebbe chiedere : "ma che ti frega"?
Del singolo assolutamente nulla, ovvio, ma resta il fatto che se il rapporto di cui sopra è tale per cui il "reddtito" amatoriale è trascurabile rispetto a quello professionale, QUALSIASI considerazione sul rapporto di costo tra singoli strumenti ecc. ecc. diventa, a mio personalissimo modo di vedere, totalmente sterile, ovvero subordinata essenzialmente al "mi piace', "non mi piace": resta poco altro.
Parole Sante.
  • Raptus
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29-09-21 13.30

@ giosanta
Raptus ha scritto:
A quanto ho letto, molto pochi.

Benissimo, lo credo anch'io.
A questo punto, se si fa altro e atteso che difficllmente, pur se NON professionisti, si va a suonare gratis, bisognerebbe valutare il rapporto tra le entrate da attività professionale e quello da attività amatoriale.
Giustamente ci si potrebbe chiedere : "ma che ti frega"?
Del singolo assolutamente nulla, ovvio, ma resta il fatto che se il rapporto di cui sopra è tale per cui il "reddtito" amatoriale è trascurabile rispetto a quello professionale, QUALSIASI considerazione sul rapporto di costo tra singoli strumenti ecc. ecc. diventa, a mio personalissimo modo di vedere, totalmente sterile, ovvero subordinata essenzialmente al "mi piace', "non mi piace": resta poco altro.
Cioè se ho capito bene dici che se non c'è un rapporto diretto tra entrata economica e strumento posseduto sui grandi numeri, significa che non ha senso valutare il fatto che lo strumento possa costare una cifra.
In realtà si possono avere entrate musicali anche senza fare live, anzi penso siano la maggior parte delle entrate anche per i professionisti in questi anni.
Con i distributori digitali può fare entrate chiunque, ho un amico che non è nemmeno musicista e sta facendo soldi a palate solo distribuendo loop composti a caso.
La relazione tra queste entrate e gli strumenti però è complicata da calcolare. Bisognerebbe capire quanti brani prodotti e distribuiti siano stati realizzati con tastiere di alto livello.

Non so, io toglierei del tutto l'aspetto delle entrate economiche, è diventato troppo confuso ultimamente e non credo fosse quello il punto del discorso.
  • 1paolo
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29-09-21 13.51

Credo che in molti casi la strumentazione dipenda dal “progetto”: 12 anni fa ho fatto parto di una tribute band Pink Floyd ed avevo K2500 + Trinity, poi con una cover band classic rock Pc1 + N5 e adesso, nel mio micro home studio mi serve una master basica + IPad .
Poi subentrano altre motivazioni personali e ognuno ha le sue..
  • giosanta
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29-09-21 17.18

Raptus ha scritto:
Cioè se ho capito bene dici che se non c'è un rapporto diretto tra entrata economica e strumento posseduto sui grandi numeri, significa che non ha senso valutare il fatto che lo strumento possa costare una cifra.

Voglio banalmente dire che nel momento in cui per un oggetto non devi calcolarne il rapporto costo beneficio in termini strettamente economici, ovvero sei fuori dall'ambito professionale (termine inteso in senso letterale, ovvero da cui deriva tutto o la gran parte del reddito), stante la soggettività del rapporto costo / valore, la scelta è subordinata a parametri puramente soggettivi.
  • Osuna1
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29-09-21 19.29

Per la mia poca esperienza, penso che la maggior parte delle tastiere dal costo importante, siano rivolte al mercato amatoriale e non tanto a quello professionale. Chi ancora vive di musica (di solito nella duplice veste di musicista live ed insegnante) deve ammortizzare le spese della strumentazione. Quindi la cambia solo quando necessario e quando proprio non ne può fare a meno. Due esempi recenti: il mio attuale insegnante di pianoforte, che oltre a suonare molto dal vivo partecipa come session man ad importanti rassegne musicali a livello nazionale, usa ancora, tra l’altro, la Nord Stage (il primo modello uscito), con ottimo profitto. Il mio precedente insegnate, che suona in una importante cover band della mia zona (2/3 sere a settimana d’estate pre COVID, adesso un po’ meno), usa ancora nel suo set up una Nord Electro 3.