27-11-13 13.30
@ anonimo
non farti pregare
Non violo alcun segreto della corrispondenza se pubblico il carteggio intercorso tra noi
Se prima ero parecchio ben disposto verso Kawai ES7, le mie certezze sono state ridimensionate e di parecchio quando ho ascoltato il timbro di pianoforte di CP4.
In termini molto generali, sempre all'ascolto in cuffia, il timbro di Kawai è più potente, rotondo, ma al contempo anche un po' cupo e poco stereofonico. L'impressione è di averlo lì davanti, il pianoforte, quasi sembra di esserci dentro, ma alzando molto il volume si sentono anche dei leggeri fruscii e rumori parassiti. Certo, a quel volume si rischia di danneggiarsi i timpani, quindi non è il caso di perseguire questa linea.
I suoni di contorno sono abbastanza di qualità modesta e l'arranger a disposizione sembra una tastiera ad accompagnamenti Roland di una decina d'anni fa.
Per quello che offre, Kawai ES7 potrebbe tranquillamente costare duecento euro in meno, visto che alcune features invece che renderlo più attraente ne rovinano l'immagine.
Il timbro di CP4 invece è molto più definito, preciso, anche se appare leggermente più lontano dall'ascoltatore. La prospettiva del suono è spaventosamente cristallina ed avvolgente, seppure non si abbia la sensazione della vibrazione dei bassi profondi prodotti da Kawai ES7. Mettendo però mano all'equalizzatore, ecco che il timbro si plasma fino a diventare come desiderato.
Uno tra i tanti aspetti positivi di CP4 rispetto a ES7 è l'immediatezza dei controlli, cosa che non sono presenti nel secondo. Anche la gestione e la navigazione tra i menù è molto semplice, tanto che non ho avuto bisogno del manuale per capirne l'organizzazione (ovviamente non è un Motif XF...)
Interessantissima la possibilità di registrare in audio l'esecuzione per poi utlizzarla come base. Questo va un po' oltre il canonico sequencer, anche se io sono ancorato al MIDI da sempre.
Anche le due tastiere sono entrambi valide, ma per quanto ES7 abbia una RH3, quella di CP4 in legno la trovo più simile a quella di un piano a coda, anche se David ha osservato che i tasti neri sono troppo alti rispetto a quelli bianchi, una volta abbassati. In altre parole, per eseguire dei trilli la tastiera di ES7 è più comoda. De gustibus... anche perché non penso che il mio livello di virtuosismo sia così elevato da accorgermene. Anzi, dovrei riprendere a studiare seriamente... altro che...
Riguardo ai timbri accessori, c'è di tutto un po', anche se l'impressione al primo ascolto è che Yamaha non si sia sprecata molto. Dicevano che i timbri fossero derivati dalla serie Motif XF, ma a parte una chitarra classica con le corde in nylon molto realistica, il resto mi è sembrato abbastanza standard.
Del resto, CP4 è uno stage piano e come tale la preponderanza dei timbri deve essere di pianoforte ed electric piano.
Quindi, come si dice... era andato per suonare ed è stato suonato dal CP4 :-)