05-01-16 18.54
06-01-16 03.59
Il fatto è che su qualsiasi tastiera, se hai 128 note di polifonia e usi due suoni in una performance in layer ne avrai 64 di voci a disposizione, con Roland e Yamaha puoi decidere se usare due suoni (campioni) in una singola patch oppure in una performance ottenendo ovviamente il dimezzamento della polifonia. Oppure un mix dei due modi, il che è un vantaggio.06-01-16 09.45
06-01-16 16.57
da aggiungere che ogni sistema ha una gestione "intelligente" della polifonia. Ad esempio su S90es quando faccio il famoso test delle note basse tenute e la scala cromatica ascendente, certe volte non si notano nemmeno i "buchi", mentre altre volte, su certi passaggi particolari si sentono eccome.08-01-16 12.18
08-01-16 12.25
15-01-16 21.51
16-01-16 00.59
Dopo tutti questi bei discorsi, mi vien da ridere pensando ai miei Roland MKS-70 e JX-10 che con la bellezza di "sole" 24 voci di polifomia "sepelliscono, le timbriche più articolate dei vari Motif XF, Fantom ecc. ecc.
16-01-16 13.40
già! quello che negli anni 80 non ci piaceva ( micro imprefezioni nel tuning, controllo non perfetto sui filtri, armoniche non previste negli oscillatori) in realtà era quello che rendeva unici quegli strumenti...