07-07-20 18.07
Mah...
Prima di tutto è un brano colombiano popolare ed ha quindi, oltre alla matrice spagnola, molta influenza andina: un misto di quechua, zamba, milonga ...un casino per noi europei andargli dietro.
Però, per renderlo intelligibile con i nostri metodi basta appoggiarsi sui tempi forti per costruire le battute o i cicli di esse.
In questo caso abbiamo nell'introduzione un ciclo (battuta) con l'accento forte (l'1) proprio ogni 4 ed è suddiviso in ottavi, quindi sembrerebbe un 4/4 pieno anche se nascosto dagli accenti in anticipo e se, da buoni europei, non ci si fa ingannare dai tempi forti anticipati di 1/8 come nella salsa.
Semplice?
No!!!
Ragionando così abbiamo frasi di 3 battute, strano.
Se andiamo ad analizzare il cantato si ha un'evidente struttura melodica basata su frasi spalmate su blocchi di 4+2 (tranne la fine strofa che chiude con 4+4), quindi se applichiamo la stessa metrica anche l'intro prende regolarità con 4+2/4+2.
Quindi a volerla scrivere il ciclo ritmica sarà in unica battuta di 6/4 (4+2) o in due battute: 4/4 e 2/4 ed in tutti e due i casi a fine frase si va in un ciclo di 4+2+2/ che in battuta unica sarà 8/4 o in 4/4 + 2/4 + 2/4 in separate.
Io preferisco il ciclo di due battute (4+2+2) perché mi rappresentano meglio l'aggancio al tempo forte che è l'1.
Ma potrebbe essere visto anche come un 3 tempi largo dove le suddivisioni sono i quarti binari.
Ma non tirate fuori tempi compisti o chissà cos'altro.
Affidatevi ai perni del battere anche quando sono solo funzionali e non espliciti.