Ma cos’è questo jazz ?

  • markelly2
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10-05-21 19.46

@ paolo_b3
Perfetto! Dizzy Gillespie non faceva "dischi di Jazz"... emoemoemo
Scusa, non ho afferreto ! emo
emo
  • paolo_b3
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10-05-21 19.49

@ giosanta
paolo_b3 ha scritto:
E' una brutta risposta, devi essere preparato. Siediti.
Ascolta i mezzi di comunicazione di massa, guarda quello che balla la gente.

"Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento troppo bene..." (Woody Allen / Eugene Ionesco).
emoemoemo
Ci dovrebbe essere uno che si rotola dalle risate...
  • paolo_b3
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10-05-21 19.50

@ markelly2
Scusa, non ho afferreto ! emo
emo
Si... no... Non è più uno stile musicale immerso nella società.
Pensavo tu fossi d'accordo con me, per quel poco che ti conosco, meglio così! Adoro i confronti culturali con te, sempre belli accesi emo
emoemoemo
  • Raptus
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10-05-21 20.13

@ markelly2
Raptus ha scritto:
In linea di massima è vero che è una musica da "addetti ai lavori", un po' come tutti i generi dove c'è una grossa enfasi su alcuni aspetti tecnici

Ma cosa intendete per "addetti ai lavori"? Se intendete musicista allora non concordo.
Siamo sicuri che non ci si stia confondendo con "persona preparata, acculturata e curiosa, che non si accontenta"?
Io ho cominciato a sentire e amare il jazz, che non avevo ancora la minima idea di quello che i jazzisti stessero suonando. Allo stesso modo ho sviluppato passione per la cosiddetta musica contemporanea (ricordo che nel '97 in un libro lessi di Edgar Varese, e feci carte false per trovate una qualsiasi sua registrazione, pur di capire che musica fosse quella ivi descritta).
Secondo me quello che serve è più cultura (non che io sia chissà chi, basta aver voglia di andare oltre la superficie, e questo chiunque può farlo).
Ciao, per "addetti ai lavori" non parlo solo di musicisti ma anche gente "del giro" o semplici appassionati, che tanto semplici non sono perché sono totalmente consapevoli di che cosa sia un "solo" di contrabbasso o un tema.
Non è così scontato!
Stessa cosa infatti per chi ascolta e apprezza generi in cui il virtuosismo è la marca di fabbrica (progressive), molto spesso sono essi stessi musicisti proprio perché per conoscere davvero le varie sfacettature e apprezzarle ci arrivi prima se le provi tu stesso.
Diciamo che per apprezzare la musica Jazz non puoi non apprezzare (e dare valore) ad aspetti come tecnica, padronanza dello strumento, insomma caratteristiche fisiche del musicista.
Questo vale meno in altri generi come appunto dicevo la blues o anche la soul dove, secondo me, vale molto di più l'aspetto emotivo.
  • paolo_b3
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10-05-21 20.39

Raptus ha scritto:
Diciamo che per apprezzare la musica Jazz non puoi non apprezzare (e dare valore) ad aspetti come tecnica, padronanza dello strumento, insomma caratteristiche fisiche del musicista.

Esiste un "genere" musicale dove tale aspetto è secondario?
  • maxpiano69
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10-05-21 20.41

@ paolo_b3
Raptus ha scritto:
Diciamo che per apprezzare la musica Jazz non puoi non apprezzare (e dare valore) ad aspetti come tecnica, padronanza dello strumento, insomma caratteristiche fisiche del musicista.

Esiste un "genere" musicale dove tale aspetto è secondario?
Il punk rock (quello originale dei Sex Pistols intendo)? emo
  • paolo_b3
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10-05-21 20.44

@ maxpiano69
Il punk rock (quello originale dei Sex Pistols intendo)? emo
Io li ho ascoltati negli anni 80, erano da poco passati di moda. No, loro sono un esperimento economico, non rientrano nella categoria dei musicisti e affini, in altre parole non avrebbero la pensione Enpals.
Ma tanto hanno unificato gli enti, ad esclusione delle casse professionistiche private.
  • markelly2
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10-05-21 20.48

@ Raptus
Ciao, per "addetti ai lavori" non parlo solo di musicisti ma anche gente "del giro" o semplici appassionati, che tanto semplici non sono perché sono totalmente consapevoli di che cosa sia un "solo" di contrabbasso o un tema.
Non è così scontato!
Stessa cosa infatti per chi ascolta e apprezza generi in cui il virtuosismo è la marca di fabbrica (progressive), molto spesso sono essi stessi musicisti proprio perché per conoscere davvero le varie sfacettature e apprezzarle ci arrivi prima se le provi tu stesso.
Diciamo che per apprezzare la musica Jazz non puoi non apprezzare (e dare valore) ad aspetti come tecnica, padronanza dello strumento, insomma caratteristiche fisiche del musicista.
Questo vale meno in altri generi come appunto dicevo la blues o anche la soul dove, secondo me, vale molto di più l'aspetto emotivo.
Ah! Ho capito.
Certo se togliamo musicisti, gente del giro e soprattutto appassionati, cosa resta?
Restano quelli che della musica non sanno che farsene, se non averla come sottofondo solo per: ballare, fare sport, fare i mestieri, fare cose...
Non sanno, costoro, che la musica è un'arte che uno non fa semplicemente perché "io sono così, questo sono io, sono vero".
  • anonimo
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10-05-21 21.08

@ giosanta
paolo_b3 ha scritto:
... il Jazz è morto...

Si, ma allora la domanda è: "cosa è vivo"?
La butto lì: elettronica e rap? O generi dove il testo prevale sul suono? Cioè la maggioranza degli ascoltatori predilige di questi tempi sentire un messaggio piuttosto che una bella struttura musicale.
Che poi ho l'impressione che non sia un fenomeno nuovo: se ho ben inteso leggendo qualcosa sulla storia della musica, ci sono stati periodi in cui questa di fatto era al servizio della parola e non viceversa (penso al gregoriano o agli artisti che dovevano declamare nel Cinquecento la magnificenza dei propri principi mecenati). Forse stiamo oscillando in quei territori lì.
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10-05-21 21.14

@ anonimo
La butto lì: elettronica e rap? O generi dove il testo prevale sul suono? Cioè la maggioranza degli ascoltatori predilige di questi tempi sentire un messaggio piuttosto che una bella struttura musicale.
Che poi ho l'impressione che non sia un fenomeno nuovo: se ho ben inteso leggendo qualcosa sulla storia della musica, ci sono stati periodi in cui questa di fatto era al servizio della parola e non viceversa (penso al gregoriano o agli artisti che dovevano declamare nel Cinquecento la magnificenza dei propri principi mecenati). Forse stiamo oscillando in quei territori lì.
Eh.. esatto. Quoto in toto quanto hai detto.
Non dobbiamo aver paura di guardare dentro noi stessi, noi siamo ciò che ascoltiamo. Poi c'è una minoranza che ha il nobile desiderio di approfondire, ma è una minoranza.

Per me è sempre stato così, è una cifra imprescindibile dell'uomo.
  • markelly2
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10-05-21 21.21

@ anonimo
La butto lì: elettronica e rap? O generi dove il testo prevale sul suono? Cioè la maggioranza degli ascoltatori predilige di questi tempi sentire un messaggio piuttosto che una bella struttura musicale.
Che poi ho l'impressione che non sia un fenomeno nuovo: se ho ben inteso leggendo qualcosa sulla storia della musica, ci sono stati periodi in cui questa di fatto era al servizio della parola e non viceversa (penso al gregoriano o agli artisti che dovevano declamare nel Cinquecento la magnificenza dei propri principi mecenati). Forse stiamo oscillando in quei territori lì.
Rap e canto gregoriano nella stessa frase nun se po sentì! emo
  • paolo_b3
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10-05-21 21.26

@ markelly2
Rap e canto gregoriano nella stessa frase nun se po sentì! emo
Vecchio anticlericale... emoemoemo

Però è così anche per la religione cristiana, anche per il comunismo. Hanno avuto il loro momento di gloria quando hanno saputo parlare alle masse.

Metto l'omino che se ne va?
  • markelly2
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10-05-21 21.26

@ paolo_b3
Si... no... Non è più uno stile musicale immerso nella società.
Pensavo tu fossi d'accordo con me, per quel poco che ti conosco, meglio così! Adoro i confronti culturali con te, sempre belli accesi emo
emoemoemo
Ah be', ma hai ragione!
La maggioranza del pubblico è chiaramente rappresentata da altro.
Rimaniamo in pochi! emo
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10-05-21 21.27

paolo_b3 ha scritto:
Metto l'omino che se ne va?

Lo metto io, dai emo
emo
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10-05-21 21.31

markelly2 ha scritto:
Ah be', ma hai ragione!

Devo preoccuparmi?

La minoranza
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10-05-21 21.41

@ markelly2
Rap e canto gregoriano nella stessa frase nun se po sentì! emo
Fa strano, però nonostante entrambi abbiano una parte testuale preponderante uno li identifica come 'musica', non come letteratura.
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10-05-21 21.45

@ paolo_b3
Vecchio anticlericale... emoemoemo

Però è così anche per la religione cristiana, anche per il comunismo. Hanno avuto il loro momento di gloria quando hanno saputo parlare alle masse.

Metto l'omino che se ne va?
Mi riferivo al solo aspetto testuale, anche perché se il gregoriano nasce in ambito monastico non credo sia stato 'di massa' emo
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10-05-21 21.45

Senza scomodare la Rap intendevo qualsiasi genere in cui i virtuosismi sullo strumento non sono il pane quotidiano.
Pop, Soul, R&B, Folk, Rock classico o brit, Blues (tipo rurale e non contaminato dalla jazz), ce ne sono tanti di generi in cui l'aspetto virtuosistico è secondario a quello emozionale. Per fortuna che è così, sennò sai che palle emo
  • paolo_b3
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10-05-21 21.47

@ anonimo
Mi riferivo al solo aspetto testuale, anche perché se il gregoriano nasce in ambito monastico non credo sia stato 'di massa' emo
Invece credo di si. Nel medioevo si viveva la vita in funzione della morte. emoemoemo
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10-05-21 21.48

@ paolo_b3
Invece credo di si. Nel medioevo si viveva la vita in funzione della morte. emoemoemo
Paolo secondo me hai ragione comunque, la Jazz intesa come musica per la massa è morta negli anni 50.
Infatti dopo gli anni 50 ha smesso di far prevalere l'aspetto emozionale su quello tecnico-sperimentale.