Quanto è importante l'immagine per un musicista?

  • Ovidio
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07-12-25 16.53

@ Sbaffone
Fate un trio dove siete leader vedrete che vi notano, invece di fare l’operaio in un gruppo emo
Concordo. Oltre alla (o alle) band, è sempre utile avere un progetto solista, one-man-band o in duo/trio. Sia per progredire, sia per l'autostima. Ma ovviamente conta anche l'intraprendenza del singolo (cicala o formica? emo).
  • Ovidio
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07-12-25 17.00

Pianolaio ha scritto:
Cosa è cambiato? Il mio ruolo.

No, cambia la platea.
Con i medley del veglione hai un pubblico grossolano che non sa distinguere un basso da una chitarra. Se suoni i Deep Purple hai di fronte lo spettatore istruito che sa quel che stai facendo (e apprezza ma se sei scarso può anche essere molto critico).
  • Ko_tatsu
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07-12-25 17.15

Da persona che nel quotidiano ha la stessa consapevolezza e cura nell'abbigliamento di un tricheco ubriaco, io personalmente trovo piacevole impiegare quel pensierino in più quando vado a suonare.

Mi sembra anche un pensiero che, da pubblico, apprezzerei. Non dico che si debba andare a suonare vestiti come tua mamma ti costringe ad agghindarti il giorno della tua prima comunione ma "vestirsi per la parte" è comunque segno che non ti sei limitato a presentarti lì per caso ma che sei comunque arrivato conscio del tuo ruolo e di ciò che devi fare. C'è un'asimmetria con il pubblico e penso sia carino prenderne coscienza emo

Per fare esempi: completo tre/due pezzi con opzionale cravatta per suonare ai matrimoni (ovviamente ho optato per la soluzione più economica all'outlet), camicia nera (o bianca) per concerti più "istituzionali", "livrea" da festa per party band (meglio se coordinata con gli altri membri), classica camicia con fantasia per la serata jazz, immancabile maglietta con stampa anni 2000 e jeans oversize per concerto screamo al centro sociale emo

Che tu sia frontman o che tu sia il terzo trombone dell'orchestrina dell'oratorio di Beinasco (TO) per me non fa particolare differenza, una persona con un'apparenza un po' curata "non si vede" in maniera migliore di come "non si veda" invece qualcuno che si è presentato con la maglietta sporca di olio motore.

Poi ovviamente ognuno ha il suo stile!

Ripeto: io nel mio armadio ho solo jeans e t-shirt. Mi vesto "bene" praticamente solo per andare a suonare e già lì molti avrebbero da ridire emo
  • Pianolaio
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07-12-25 17.41

@ Ovidio
Pianolaio ha scritto:
Cosa è cambiato? Il mio ruolo.

No, cambia la platea.
Con i medley del veglione hai un pubblico grossolano che non sa distinguere un basso da una chitarra. Se suoni i Deep Purple hai di fronte lo spettatore istruito che sa quel che stai facendo (e apprezza ma se sei scarso può anche essere molto critico).
Giusta osservazione
Io ritengo sia un po’ l’insieme delle due cose
  • maxpiano69
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07-12-25 17.51

@ Pianolaio
Non lo so, io non sarei così' drastico.
Secondo me il tastierista è meno considerato proprio quando il suo ruolo copre ruoli "non prettamente tastieristici".
Cerco di spiegarmi per non farmi linciare emo
Ho suonato per la prima volta con un gruppo, lo scorso Capodanno.
Un gruppo con cui ho poi fatto altre date.
Il loro repertorio è basato sui medley, mi sembra uno fosse questo. o comunque sul genere. Più vari brani riadattati e mash-up che uniscono Tina Turner, Gloria Gaynor ma anche Queen, Kiss, Led Zeppelin.
La scaletta funziona anche se sembra troppo varia, ma è studiata bene.
Io qui devo continuamente cambiare suoni e patch, anche perchè mi ostino a non portare più di una tastiera, nè computer, e suono tutto dal vivo soltanto con la mia Nord Stage 2.
E sono sempre lì a a spostare levette e pulsanti e pedali fra un brano e l'altro e fra una nota e l'altra perché mi ostino pure a ricreare meticolosamente i suoni e a non trascurare nessuna parte e a non semplificarla emoemo
Un bel lavoraccio devo dire.

Ebbene

Praticamente nessuno viene a complimentarsi. Oppure ricevo complimenti freddi, di circostanza. Gli unici che magari si sbilanciano sono altri musicisti che capiscono l'impegno.

MA

Quando suono ad esempio con il tributo Deep Purple le cose cambiano drasticamente.
Anche qui cerco di rifare al meglio i suoni dei singoli brani, ma sono basati su suoni "tastieristici" ovvero Hammond, Pianoforte, Rhodes, qualche Synth.
Dopo il concerto ricevo molti più coplimenenti e molto più calorosi, e il giorno dopo foto, video con il mio tag e anche richieste di amicizia.

Io sono sempre io e il mio look è praticamente sempre lo stesso, piccole varianti di nero emo

Cosa è cambiato? Il mio ruolo.

La gente riconosce i suoni "da tastiera" e allora quando li sente ti guarda.
Se fai archi, fiati o ukulule no.
Per loro è tutta una base, anche perchè effettivamente molti gruppi utilizzano le sequenze per queste cose.

Io lo so bene che il tastierista deve coprire entrambi i ruoli e che nel primo caso, tecnica a parte, il lavoro può essere anche maggiore. Ma il pubblico sembra non accorgersene.

Vale anche per i chitarristi.
Se suoni Van Halen hai sicuramente più successo di quando fai accompagnamento. E così per gli altri, escluso il frontman, che è quello che parla direttamente al pubblico e si rivolge a lui anche mentre canta.

Quindi cosa influisce di più (secondo me)?
Il nostro atteggiamento: se in una party band sei tu l'animatore, la gente a fine concerto ti cerca.
Se invece non lo senti come ruolo, allora conta TANTISSIMO il repertorio e i suoni che usi.
Secondo me la differenza la fa non tanto il suono quanto il ruolo del tastierista nel gruppo/brano originale: nel secondo caso ovvero nei Deep Purple l'Hammond e Jon Lord hanno avuto un ruolo chiave, per cui nei vari brani ci sono parecchi momenti in cui il focus (del brano e dei fan che lo conoscono) è sul tastierista/hammondista.

Anche se fai il classico Jump dei Van Halen o Final Count down degli Europe, stai certo che avrai più attenzione che se fai le parti di tastiera di Queen (li ancora ancora, almeno su alcuni brani specifici) o Led Zeppelin o Gloria Gaynor (per restare sui tuoi esempi).
  • Pianolaio
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07-12-25 18.23

@ maxpiano69
Secondo me la differenza la fa non tanto il suono quanto il ruolo del tastierista nel gruppo/brano originale: nel secondo caso ovvero nei Deep Purple l'Hammond e Jon Lord hanno avuto un ruolo chiave, per cui nei vari brani ci sono parecchi momenti in cui il focus (del brano e dei fan che lo conoscono) è sul tastierista/hammondista.

Anche se fai il classico Jump dei Van Halen o Final Count down degli Europe, stai certo che avrai più attenzione che se fai le parti di tastiera di Queen (li ancora ancora, almeno su alcuni brani specifici) o Led Zeppelin o Gloria Gaynor (per restare sui tuoi esempi).
É un po’ in accordo con quanto dicevo:
Se il tastierista suona Hammond, Pianoforti Elettrici e Acustici, Synth… secondo me, risalta maggiormente di quando suona parti di archi complesse e ricercate.
Anche perché questi suoni difficilmente fanno sì che i proiettori siano puntati su di lui.
  • maxpiano69
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07-12-25 19.11

@ Pianolaio
É un po’ in accordo con quanto dicevo:
Se il tastierista suona Hammond, Pianoforti Elettrici e Acustici, Synth… secondo me, risalta maggiormente di quando suona parti di archi complesse e ricercate.
Anche perché questi suoni difficilmente fanno sì che i proiettori siano puntati su di lui.
Ecco si, mi piace il concetto dei "riflettori puntati", quindi proverei a generalizzare in: se il tastierista suona delle parti caratteristiche (in tutto o determinati momenti del brano) in cui la tastiera ed il suono che sta usando sono l'elemento principale su cui si focalizza l'attenzione, in modo che anche per chi non ha ben chiara la differenza tra i vari strumenti, sia evidente che è lui a condurre le danze in quel momento/brano.

Altrimenti (anche se suoni Hammond, Pianoforti o Synht) per i più rimarrà un "accompagnamento" di contorno, per loro scontato e che potrebbe benissimo essere una base (come a volte è... ma paradossalmente in quel cas, ad esempio come ho visto fare da certe party/disco band, puoi compensare col vestiario ed agitandoti un bel po' emo come "insegnano" i var show in playback, passati e presenti... emo)
  • paolo_b3
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07-12-25 20.28

Ecco però attenti alla domanda di fondo, quanto è importante l'immagine per il musicista. Poi è ovvio che se fai parti di primo piano sei più visibile.
  • maxpiano69
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07-12-25 21.20

@ paolo_b3
Ecco però attenti alla domanda di fondo, quanto è importante l'immagine per il musicista. Poi è ovvio che se fai parti di primo piano sei più visibile.
L'importanza secondo me dipende dagli obiettivi (scopo) del singolo musicista e nell'ambito di detrminati generi, ovvero se tra questi obiettivi vi è anche la visibilità/notorietà (che è una cosa legittima, per chi la cerca, beninteso) legata anche all'immagine e non solo alle sole capacità musicali (e quanto peso dare all'immagine rispetto al resto e se si ha voglia e tempo di impegnarsi a crearsela e curarsela).
  • Sbaffone
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08-12-25 19.54

@ paolo_b3
Ecco però attenti alla domanda di fondo, quanto è importante l'immagine per il musicista. Poi è ovvio che se fai parti di primo piano sei più visibile.
Ho un video dove tu sei protagonista emo
  • paolo_b3
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08-12-25 19.56

@ Sbaffone
Ho un video dove tu sei protagonista emo
Si ma li siamo al mito...
  • Sbaffone
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08-12-25 20.04

@ paolo_b3
Si ma li siamo al mito...
Eh si, quando lo mostro le ragazze si strappano i capelli
  • paolo_b3
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08-12-25 21.02

@ Sbaffone
Eh si, quando lo mostro le ragazze si strappano i capelli
Ma chi Skunk Anansie?

Ma non per il tastierista, per il cantante... Siamo daccapo emoemoemo
  • giosanta
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08-12-25 21.28

Sbaffone ha scritto:
Ho un video dove tu sei protagonista

"Ti piace vincere facile"
  • MrRudyRioly
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18-12-25 07.01

ragazzi...... nessuno ha colto nel segno giusto, c'è una questione molto semplice che sottovalutate io parlo per esprienza diretta. Anch'io suono in 4-5 formazioni e c'è un elemento determinante perchè anche a me spesso capita di non essere minimamente considerato seppur decoroso come gli altri. L'elemento che fa la differenza è semplicemente uno, se suonate e cantate tutti vi notano eccome, se suonate e basta nessuno vi ciula, questo perchè la massa tende sempre a preferire e a ricordare chi è che tira la carretta e il cantante, sempre per la massa è colui che guida il gregge e viene ricordato, infatti in un paio di formazioni io canto e suono e vengo spesso avvicinato da persone che poi per dire ritrovo sui social o in serate diverse. Mentre nelle formazioni dove suono e basta la gente non mi calcola nemmeno questo perchè gli Italiani e lo sottolineo, hanno la concezione che il leader sia sempre e solo il cantante e se devi venire calcolato devi cantare, tutto il resto è noia come diceva quello che la sapeva lunga.
  • giosanta
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18-12-25 09.30

Eppure Keith Emerson, Rick Wakeman e Jon Lord non cantavano...
  • 1paolo
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18-12-25 09.52

@ Teo777
Suono la tastiera in svariate formazioni di buon livello e diversi generi da ormai molti anni in un contesto che oseri definire "semiprofessionale" nel senso che, pur non facendolo per lavoro, mi esibisco solo dietro compenso economico e rimborso spese viaggio e cena. Attualmente in media 2,3 date al mese, in estate solitamente di più.
Fino qui tutto ok... quello che però ho notato è che al di là dei musicisti con cui collaboro che mi stimano e mi cercano, al pubblico di me non gliene frega proprio nulla...e si che le parti che faccio sono significative, spesso in evidenza. diciamo che nella quasi totalità dei progetti in cui suono, se spengo la tastiera la serata va a rotoli. Eppure quando termina il concerto quasi nessuno eccetto qualche amico che viene a sentirmi quando suono in zona, si avvicina e mi fa i complimenti. Non che a me freghi molto di questo però ho proprio la sensazione che il pubblico non mi veda proprio sul palco. Considerato il fatto che non sono particolarmente fotogenico, pur non essendo brutto, sono abbastanza timido e serioso (almeno apparentemente), mi chiedevo quanto può essere importante l'immagine oltre che la mera preparazione tecnica che nel mio caso pare proprio non venga considerata dal pubblico. La mia formazione iniziale è classica da Conservatorio quindi non sono stato abituato a pensare al look e ad altre cose ma ritengo che quest'ultimi aspetti purtroppo siano molto importanti, se non addiritura predominanti rispetto alla mera tecnica e preparazione musicale. Sto scrivendo questo post a mezza via tra il serio e l'ironico però non vi nasconodo che ogni tanto mi chiedo: "Se fossi su un palco professionale e fossi un professionista quanto peso avrebbe la mia eventuale fotogenicità, il mio look e tutto ciò che non è strettamente tecnico-musicale?"
In una formazione standard l’ordine di visibilità è:
1) il cantante
2) il chitarrista
3) il batterista
4) il bassista, ma se fa i cori passa al n2
5) il pianolista
A meno che quest’ultimo faccia lo showman tipo Boosta.. facciamocene una ragione..
  • semar
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18-12-25 10.07

@ Teo777
Suono la tastiera in svariate formazioni di buon livello e diversi generi da ormai molti anni in un contesto che oseri definire "semiprofessionale" nel senso che, pur non facendolo per lavoro, mi esibisco solo dietro compenso economico e rimborso spese viaggio e cena. Attualmente in media 2,3 date al mese, in estate solitamente di più.
Fino qui tutto ok... quello che però ho notato è che al di là dei musicisti con cui collaboro che mi stimano e mi cercano, al pubblico di me non gliene frega proprio nulla...e si che le parti che faccio sono significative, spesso in evidenza. diciamo che nella quasi totalità dei progetti in cui suono, se spengo la tastiera la serata va a rotoli. Eppure quando termina il concerto quasi nessuno eccetto qualche amico che viene a sentirmi quando suono in zona, si avvicina e mi fa i complimenti. Non che a me freghi molto di questo però ho proprio la sensazione che il pubblico non mi veda proprio sul palco. Considerato il fatto che non sono particolarmente fotogenico, pur non essendo brutto, sono abbastanza timido e serioso (almeno apparentemente), mi chiedevo quanto può essere importante l'immagine oltre che la mera preparazione tecnica che nel mio caso pare proprio non venga considerata dal pubblico. La mia formazione iniziale è classica da Conservatorio quindi non sono stato abituato a pensare al look e ad altre cose ma ritengo che quest'ultimi aspetti purtroppo siano molto importanti, se non addiritura predominanti rispetto alla mera tecnica e preparazione musicale. Sto scrivendo questo post a mezza via tra il serio e l'ironico però non vi nasconodo che ogni tanto mi chiedo: "Se fossi su un palco professionale e fossi un professionista quanto peso avrebbe la mia eventuale fotogenicità, il mio look e tutto ciò che non è strettamente tecnico-musicale?"
Discussione invero interessante, vorrei dare un cosiglio a Teo, consiglio che forse a prima vista potrebbe sembrare "frivolo", ma riflettendoci "a bocce ferme", potrebbe interessare anche altri tastieristi..
Dunque. Avete presente quei piccoli riflettori tipo semafori, con le lampade colorate - solitamente verde, gialla e blu o rossa ? Esatto, quelle che si accendono e spengono seguendo il "ritmo" della musica.
Bene. Ci stanno sicuramente - anche usati - quei modelli che oltre ad avere un microfono, che serve appunto come "controller" per fare accendere le luci regolandone la sensibilitá, dicevo, hanno anche una presa audio per poter "pilotare" appunto le luci con una sorgente audio, senza usare il microfono.
Ebbene si puó collegare una uscita audio della tastiera a questo dispositivo e, regolandone la sensibilitá, queste luci si accenderebbero "seguendo" esclusivamente le esecuzioni del tastierista.
Puntandole strategicamente vicino e sul tastierista, va da sé che, suonando piano o forte, le luci metterebbero in risalto non solo i virtuosismi, ma anche il virtuoso !
Su un palcoscenico in penombra, vi assicuro che fareste un figurone. Magari poi il pubblico va dal tastierista non per fargli i complimenti, ma per chiedergli dove ha comprato quelle luci psichedeliche.. Ma almeno l' attenzione c'é stata, anche se solo un surrogato.. emo
  • max_65
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18-12-25 10.34

@ Teo777
Suono la tastiera in svariate formazioni di buon livello e diversi generi da ormai molti anni in un contesto che oseri definire "semiprofessionale" nel senso che, pur non facendolo per lavoro, mi esibisco solo dietro compenso economico e rimborso spese viaggio e cena. Attualmente in media 2,3 date al mese, in estate solitamente di più.
Fino qui tutto ok... quello che però ho notato è che al di là dei musicisti con cui collaboro che mi stimano e mi cercano, al pubblico di me non gliene frega proprio nulla...e si che le parti che faccio sono significative, spesso in evidenza. diciamo che nella quasi totalità dei progetti in cui suono, se spengo la tastiera la serata va a rotoli. Eppure quando termina il concerto quasi nessuno eccetto qualche amico che viene a sentirmi quando suono in zona, si avvicina e mi fa i complimenti. Non che a me freghi molto di questo però ho proprio la sensazione che il pubblico non mi veda proprio sul palco. Considerato il fatto che non sono particolarmente fotogenico, pur non essendo brutto, sono abbastanza timido e serioso (almeno apparentemente), mi chiedevo quanto può essere importante l'immagine oltre che la mera preparazione tecnica che nel mio caso pare proprio non venga considerata dal pubblico. La mia formazione iniziale è classica da Conservatorio quindi non sono stato abituato a pensare al look e ad altre cose ma ritengo che quest'ultimi aspetti purtroppo siano molto importanti, se non addiritura predominanti rispetto alla mera tecnica e preparazione musicale. Sto scrivendo questo post a mezza via tra il serio e l'ironico però non vi nasconodo che ogni tanto mi chiedo: "Se fossi su un palco professionale e fossi un professionista quanto peso avrebbe la mia eventuale fotogenicità, il mio look e tutto ciò che non è strettamente tecnico-musicale?"
Per farsi notare c'è chi si mette su un tapis roulant mentre suona la "pianola" (vedi Christian "Flake" Lorenz dei Rammstein)....
  • Pianolaio
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18-12-25 10.40

@ giosanta
Eppure Keith Emerson, Rick Wakeman e Jon Lord non cantavano...
Esatto!!!
Si ritorna al mio discorso…
Ci sono tastieristi che emergono in un gruppo anche più degli altri membri.
Io ritengo che sia il ruolo che coprono suonando.
Secondo me, nonostante faccia un lavoro enorme rispetto gli altri, il tastierista “generalista”, non a caso come le tastiere che spesso usa, passa in secondo piano.
Un tastierista che ha parti importanti di assoli e suoni prepotenti non passa assolutamente inosservato.
Anzi!
Forse risalta ancora di più.
Perché siamo tutti abituati a vedere chitarristi e batteristi virtuosi e la gente se lo aspetta già.
Quando un tastierista suona al pari loro lo si nota eccome.