Cosa rende impossibile la replica dell'analogico

  • anonimo

08-09-10 19.15

anumj ha scritto: Ovvio che si, se con poco più di 100 euro oggi puoi disporre di ottimo clone di un polifonico analogico che nell'81 costava oltre 11 milioni del vecchio conio... IVA esclusa.


e tutti sappiamo che questo non è vero.

Com 100 euro ci si può pulire il bottom keyboard.

"Il VA" in generale e in quanto tale non esiste. E' una categoria vastissima, ed è ridicolo discutere paragonando con il true analogue un ipotetico VA che costa come un minimonsta ma rende come il pacchetto completo arturia processato via pro-tools.

Compariamo pere e pere, non pere e susine.

Il softwarino da 100 euro (senza computer? senza interfaccia audio? senza tastiera? tutto gratis?) che clona un Cs80 in modo "ottimo" non esiste.

Il paragone con i prezzi dell'hardware del 1981 non è esatto nemmeno economicamente (all'epoca un TELEVISORE costava quanto oggi costa un piccolo ma buono true analogue...)

Per replicare in modo convincente un true analogue, per avere un VA PARAGONABILE in test A/B a un true analogue, oggi occorre, tutto incluso, fra hardware e software, una somma paragonabile al costo di un true analogue attuale

Un Virus costa come un prophet08

poi ovviamente un minimonsta crackato suonato con una tastiera trovata nell'uovo di pasqua e un'interfaccia audio da due lire,

costa molto meno di un voyager.

ma quando si parla di "software che emula l'analogue e apre le porte al futuro", spero che non stiamo parlando di QUEL suono,

che richiede di essere sordi all'mp3 scaricato da youtube e con gli schiocchi,

altro che "CD contro vinile"...

la discussione nelle pagine precedenti era seria e con dettagli interessanti (bella la discussione sull'hammond),

cerchiamo di non scadere nella solita chiacchiera da bar.


anumj ha scritto: La yamaha ha abbandonato il progetto VL perchè è stato sterile e fallimentare


fallimentare in cosa: nei risultati musicali? starai scherzando

sterile in cosa: nella "ricerca" della quale qui si è cianciato? Starai scherzando.

L'ha abbandonato perché costa meno riciclare campionamentie venderli a chi si accontenta.

Un VL polifonico a 5 voci a me è costato come un motif.

Conviene il Motif, se non ti interessa la qualità del suono.

Non si vendeva, e non hanno insistito.

Ma "sterile"...







Edited 8 Set. 2010 17:24
  • giosanta
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08-09-10 19.20

Per carità Kyma, la mia considerazione finale era un semplice corollario al tuo ragionamento , peraltro molto circostanziato, ed a quello che ne è seguito. Esistono CD ottimi e vinili che fanno schifo. E comunque certamente il vinile è molto più esigente.
Comunque condivido quanto dici: la differenza evidente è tra i sinth, meno tra gli organi: io però azzarderei una spiegazione di tipo merceologico e non solo tecnico, naturalmente per quello che vale (forse nulla).
L'Hammond nella sua versione originale è fuori produzione da trent'anni, pur essendo amatissimo, inoltre è pesante e può essere manutenuto solo da una ristretta elite di specialisti, da cui tutto un fiorire di attenzioni, sperimentazioni e tentativi, con oramai una storia ben consolidata, al fine di crearne un "sosia" leggero ed accessibile, che consenta di lasciare a casa il prezioso originale. Che necessità c'è di fare tutto questo con il Minimoog o il Prophet che nelle loro versioni attuali più evolute, trasportabili ed affidabili sono ancora in produzione? E' allora possibile (forse) che le carenze dei corrispettivi VST siano dovute a scarsa ricerca, in quanto poco motivata ed oltretutto, considerazione ancora più personale, in Moog privato della sua interfaccia fisica, indipendentemente dal suono, è ridotto ad una caricatura, che può interessare solo chi, in uno studio, ha bisogno di un certo suono "vintage" è finisce li.
Del resto l'Hamichord altro non è che un VST (VB3), realizzato con enorme competenza, amore e passione, che gira in un PC dedicato e, soprattutto, con un interfaccia che rende possibile lo stesso identico approccio dell'originale, l'Hamichord - VB3 è considerato una delle massime espressioni dell'organo digitale.
Ovviamente sono solo considerazioni in libertà.
Edited 8 Set. 2010 17:23
  • kyma1999

08-09-10 19.27

anumj ha scritto:
Lo stimolo che hanno offerto i virtual synth è immenso. Sono tornati di nuovo i pannelli con knobs e sliders, è tornata la voglia di fare suoni. La spinta è stata talmente energica che addirittura ha fatto risvegliare il signor Moog e il signor Smith per esempio, che oggi sono in grado di offrire piccoli gioielli come il tetra a meno di 1000 euro.


mi chiedo però come mai oggi lo stesso stimolo non ci sia verso macchine piu tradizionali.....
faccio un esempio: per la wavestation e la D50 ci sono piu di 20 mila patches cadauno, probabilmente anche di piu...a me mancano ancora parecchie librerie commerciali per queste macchine, eppure ho gia una quantità immensa di materiale.
come mai però oggi per una macchina come Fantom X che è un piccolo mostro di sintesi se lo analizziamo profondamente, piuttosto che per VSynthGT o Korg M3/M50 non ci sia in giro poco piu del nulla?

cioè paradossalmente un tempo in cui sembrava che gli strumenti sarebbero diventati a preset, come DX7, D50,O1W,M1 etc....si è imposta la figura del programmatore professionista che armato di editor sfornava banchi di suoni per le macchine, c'erano molte aziende come Vahlalla, Metrasound, Pro Rec, Cesium, KidNepro, etc etc qualcuna è sopravvissuta, ma la maggior parte è sparita, non solo....ci sono pochissime nuove realtà che si dedicano a queste cose, che oggi senza card proprietarie e internet sarebbe molto piu semplice anche da fare, puoi vendere dei banchi a 10 euro via download....senza dover investire in una vera ragione sociale con uffici etc...ti basta il computer di casa....
invece niente, macchine come M3, V.synth, Fantom, lasciate nel nulla....

questo aspetto non trova un perchè nella mia testa.
  • kyma1999

08-09-10 19.31

goldbug ha scritto:
Un VL polifonico a 5 voci a me è costato come un motif.

Conviene il Motif, se non ti interessa la qualità del suono.

Non si vendeva, e non hanno insistito.

Ma "sterile"...


ma secondo te, un ipotetica VP1 polifonica a 16 voci venduta al prezzo del motif xs, sbancherebbe e sarebbe una HIT? o rimarrebbe anche oggi un oggetto misterioso che pochi prenderebbero in considerazione?
ad esempio roland è tutt'ora l'unica tra queste grandi aziende (roland, korg, yamaha e kurzwei) a fornire un VERO synth senza sequencer, tipo D50/Wavestation/JD800/Z1.....che NON SIA un VA tipo R3 o Gaia, ma un qualcosa che vada oltre....

mi chiedo quindi, una riedizione del Vp1 in concorrenza al V-Synth GT, smuoverebbe il mercato oppure passerebbe inosservata? (chiaramente venduta a un prezzo simile appunto)

  • anonimo

08-09-10 19.37

Kyma1999 ha scritto: un ipotetica VP1 polifonica a 16 voci venduta al prezzo del motif xs, sbancherebbe e sarebbe una HIT? o rimarrebbe anche oggi un oggetto misterioso che pochi prenderebbero in considerazione?


se fosse destinata con certezza a essere una hit, sarebbe sul mercato.

la risposta quindi è ovvia: finché la gente si accontenta di chiamare "fiati" i "brass ensemble" del motif, no: non venderebbe.

Detto questo:

la "ggggente" si è rotta le palle, qualche anno fa, di suonare pianoforti malamente campionati, e alcuni invece di comprare il motif o l'm3 comprano i clavia dedicati, e sono arrivati sul mercato l'sv1, il v-piano...

Lì, la tecnologia virtual acoustics [anche se implementata in modo furbastro] ha fatto capolino.

Ovviamente l'emulazione di un buon pianoforte o hammond o fender ha molto più mercato di un'orchestra d'archi o di ottoni decente.

Figuriamoci poi la possibilità di suonare in polifonia "un coro di balene", cioè di sfruttare quella sintesi per creare suoni nuovi, quando [sento le patch che circolano anche fra di noi o sui vari forum] mettere due campanelli in più su un tappeto viene chiamato "sound design".

Infatti, ripeto: il problema sono le orecchie alla fine della catena.

Se alla fine della catena c'è gente che si tappa le orecchie...

Edited 8 Set. 2010 17:41
  • ivanzajic
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08-09-10 19.52

in Vp1 è stata la macchina meno venduta della storia, 2 unità vendute, due possessori uno dei quali ci ha fatto uscire un cd akai di campioni, non è neanche un virtual analog, ma un virtual acustic, non è stato preso nessun synth analogico come modello per il suo engine
  • ivanzajic
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08-09-10 20.07

comunque il successore evoluto del vp1 è già uscito, è stato proprio il korg z1 , infatti cè scritto anche li yamaha_ stanford university , che è il team che ha sviluppato quella tecnologia, poi ottimizzata da korg e impiegata nella modellazione ananlogica di ms2000, al1 , radias.
  • salvafunk
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08-09-10 20.40

@ anonimo
anumj ha scritto: Ovvio che si, se con poco più di 100 euro oggi puoi disporre di ottimo clone di un polifonico analogico che nell'81 costava oltre 11 milioni del vecchio conio... IVA esclusa.


e tutti sappiamo che questo non è vero.

Com 100 euro ci si può pulire il bottom keyboard.

"Il VA" in generale e in quanto tale non esiste. E' una categoria vastissima, ed è ridicolo discutere paragonando con il true analogue un ipotetico VA che costa come un minimonsta ma rende come il pacchetto completo arturia processato via pro-tools.

Compariamo pere e pere, non pere e susine.

Il softwarino da 100 euro (senza computer? senza interfaccia audio? senza tastiera? tutto gratis?) che clona un Cs80 in modo "ottimo" non esiste.

Il paragone con i prezzi dell'hardware del 1981 non è esatto nemmeno economicamente (all'epoca un TELEVISORE costava quanto oggi costa un piccolo ma buono true analogue...)

Per replicare in modo convincente un true analogue, per avere un VA PARAGONABILE in test A/B a un true analogue, oggi occorre, tutto incluso, fra hardware e software, una somma paragonabile al costo di un true analogue attuale

Un Virus costa come un prophet08

poi ovviamente un minimonsta crackato suonato con una tastiera trovata nell'uovo di pasqua e un'interfaccia audio da due lire,

costa molto meno di un voyager.

ma quando si parla di "software che emula l'analogue e apre le porte al futuro", spero che non stiamo parlando di QUEL suono,

che richiede di essere sordi all'mp3 scaricato da youtube e con gli schiocchi,

altro che "CD contro vinile"...

la discussione nelle pagine precedenti era seria e con dettagli interessanti (bella la discussione sull'hammond),

cerchiamo di non scadere nella solita chiacchiera da bar.


anumj ha scritto: La yamaha ha abbandonato il progetto VL perchè è stato sterile e fallimentare


fallimentare in cosa: nei risultati musicali? starai scherzando

sterile in cosa: nella "ricerca" della quale qui si è cianciato? Starai scherzando.

L'ha abbandonato perché costa meno riciclare campionamentie venderli a chi si accontenta.

Un VL polifonico a 5 voci a me è costato come un motif.

Conviene il Motif, se non ti interessa la qualità del suono.

Non si vendeva, e non hanno insistito.

Ma "sterile"...







Edited 8 Set. 2010 17:24
Sei molto abile nello scrivere, pero' non far passare alcuni interventi come coloro che "finalmente, la nuova tecnologia è super, rottamiamo tutto ed il nuovo minimosta XII fa il culo anche al Moog 55"

non è cosi'.
Mi sta bene la visione pragmatica del fatto che possa destare perplessità che in un futuro un digitale che riproduca perfettamente la circuitazione analogica tra soft e HW costi quanto l'analogico relativo, ma comprendi che, come ti ho già detto, questo è un punto di partenza.( ma l'hai letto bene quell'intervento?)
A prescindere dall'applicazione meramente commerciale, lo sviluppo tra diverse piattaforme di sintesi potrebbe diventare finalmente realtà: un modulare tra sintesi diverse ma spinto molto in avanti come integrazione e risultati.
Siamo ad un livello molto diverso dal " il Gaia è meglio o peggio del Pro-one?"
  • cristianob
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08-09-10 20.41

La vera differenza tra il suono dei sintetizzatori analogici e i virtual synth sta nel fatto che gli oscillatori analogici non sono perfettamente in fase , o meglio , ogni oscillatore varia leggermente e continuamente fase e intonazione rispetto agl'altri , e cosi il suono che si genera ha sempre un leggerissimo senso di flanger-chorus (che da un gran calore al suono e come diceva kyma quel senso di tridimensionalita' , come se il suono esca , ti parli).
Nei synth digitali invece vi e' una precisione totale degli oscillatori , che ripartono sempre dalla stessa fase ogni nota suonata , generando un suono precisissimo e tagliente (piuttosto freddo e inumano).
Ricordiamo pero' che vi sono alcuni virtual che permettono di simulare molto bene l'imperfezione analogica.
Ad esempio consiglio di scaricare due synth : uno fatto con synthedit (che simula l'analogico con quel discorso fatto prima) e uno fatto con synthmaker (che ha invece gli oscillatori precisissimi).
si notera' la differenza , facendo ad esempio un giro di tastiera di tipo dance emo
  • vin_roma
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08-09-10 20.47

Kyma1999 ha scritto:
per la wavestation e la D50 ci sono piu di 20 mila patches cadauno, probabilmente anche di piu...

come mai però oggi per una macchina come Fantom X che è un piccolo mostro di sintesi se lo analizziamo profondamente, piuttosto che per VSynthGT o Korg M3/M50 non ci sia in giro poco piu del nulla?

etc...ti basta il computer di casa....
invece niente, macchine come M3, V.synth, Fantom, lasciate nel nulla....

.


Mi pare che un pò tutti abbiamo un' età che ci ha consentito di "soffrire" con le manopole per cambiare un suono, ricordo che alcuni synth, e anche l' Hammond, molto analogicamente venivano forniti con dei fogli che si spiattellavano sul pannello per scivere a penna la posizione delle varie manopole, ma ti ci voleva comunque un bel pò...

poi i primi preset..., vi ricordate quel libro rosso x la DX7 con 5000 preset da programmare a mano e poi salvare?...pure lì un' ora a suono, ma ci si stava, in quei tempi era troppo bello poter condensare in un click quello che fino a pochissimo addietro richiedeva occhio e tempo prezioso sul palco...

le potenzialitò sembravano illimitate...inviluppo per quello, per questo, Lfo, filtri di tutti i tipi, centinaia di parametri modificabili e tutti pronti in pochi millisecondi...

Oggi le potenzialità sono ancora aumentate...ma come fà notare Kyma, pare che non ci sia più tanta gente disposta a smanettare.

Io credo che questo accada perchè tanto, gira che ti rigira, con i suoni sintetici stai sempre lì, si è sondato tutto e ormai son tutti uguali, al ribasso, (parlo di synth) anzi mi pare che più siano complessi e meno siano applicabili e in un certo senso questo tema si rifà al 3d che ho aperto in Musica e Dintorni: Riflessione sulle Tecnologie...

Non è il suono che fà la musica ma la testa, ma è anche vero che un bel suono appropriato ti facilita l' espressività, ma quando cominciano ad essere troppi ti viene il disgusto e torni al Wurltzer...credo eh!
  • ivanzajic
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08-09-10 21.02

@ cristianob
La vera differenza tra il suono dei sintetizzatori analogici e i virtual synth sta nel fatto che gli oscillatori analogici non sono perfettamente in fase , o meglio , ogni oscillatore varia leggermente e continuamente fase e intonazione rispetto agl'altri , e cosi il suono che si genera ha sempre un leggerissimo senso di flanger-chorus (che da un gran calore al suono e come diceva kyma quel senso di tridimensionalita' , come se il suono esca , ti parli).
Nei synth digitali invece vi e' una precisione totale degli oscillatori , che ripartono sempre dalla stessa fase ogni nota suonata , generando un suono precisissimo e tagliente (piuttosto freddo e inumano).
Ricordiamo pero' che vi sono alcuni virtual che permettono di simulare molto bene l'imperfezione analogica.
Ad esempio consiglio di scaricare due synth : uno fatto con synthedit (che simula l'analogico con quel discorso fatto prima) e uno fatto con synthmaker (che ha invece gli oscillatori precisissimi).
si notera' la differenza , facendo ad esempio un giro di tastiera di tipo dance emo
cosi è tropo facile, ci sono già algoritmi che emulano il comportamento degli osc e le cose non cambiano, il suono resta diverso perche l'emulazione perfetta di una analogico richiede una calcolo di dati mostruoso che riguarda tutto il suo hardware e non solo gli osc. Dipende dalla profondità di programmazione e dalla potenza del dsp di rendere un suono digitale piu lineare e analogico possibile
  • ivanzajic
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08-09-10 21.11

al momento la miglior emulazione virtuale analogica di una analogico è l'arturia origin che è anche molto di più
.......che è un software + dsp
http://www.sequencer.de/pix/arturia/origin.jpg
Edited 8 Set. 2010 19:11
  • anumj
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08-09-10 22.46

@ anonimo
anumj ha scritto: Ovvio che si, se con poco più di 100 euro oggi puoi disporre di ottimo clone di un polifonico analogico che nell'81 costava oltre 11 milioni del vecchio conio... IVA esclusa.


e tutti sappiamo che questo non è vero.

Com 100 euro ci si può pulire il bottom keyboard.

"Il VA" in generale e in quanto tale non esiste. E' una categoria vastissima, ed è ridicolo discutere paragonando con il true analogue un ipotetico VA che costa come un minimonsta ma rende come il pacchetto completo arturia processato via pro-tools.

Compariamo pere e pere, non pere e susine.

Il softwarino da 100 euro (senza computer? senza interfaccia audio? senza tastiera? tutto gratis?) che clona un Cs80 in modo "ottimo" non esiste.

Il paragone con i prezzi dell'hardware del 1981 non è esatto nemmeno economicamente (all'epoca un TELEVISORE costava quanto oggi costa un piccolo ma buono true analogue...)

Per replicare in modo convincente un true analogue, per avere un VA PARAGONABILE in test A/B a un true analogue, oggi occorre, tutto incluso, fra hardware e software, una somma paragonabile al costo di un true analogue attuale

Un Virus costa come un prophet08

poi ovviamente un minimonsta crackato suonato con una tastiera trovata nell'uovo di pasqua e un'interfaccia audio da due lire,

costa molto meno di un voyager.

ma quando si parla di "software che emula l'analogue e apre le porte al futuro", spero che non stiamo parlando di QUEL suono,

che richiede di essere sordi all'mp3 scaricato da youtube e con gli schiocchi,

altro che "CD contro vinile"...

la discussione nelle pagine precedenti era seria e con dettagli interessanti (bella la discussione sull'hammond),

cerchiamo di non scadere nella solita chiacchiera da bar.


anumj ha scritto: La yamaha ha abbandonato il progetto VL perchè è stato sterile e fallimentare


fallimentare in cosa: nei risultati musicali? starai scherzando

sterile in cosa: nella "ricerca" della quale qui si è cianciato? Starai scherzando.

L'ha abbandonato perché costa meno riciclare campionamentie venderli a chi si accontenta.

Un VL polifonico a 5 voci a me è costato come un motif.

Conviene il Motif, se non ti interessa la qualità del suono.

Non si vendeva, e non hanno insistito.

Ma "sterile"...







Edited 8 Set. 2010 17:24
Capitolo Paragoni.

Stai facendo tu i paragoni tra le due cose. Io parlo di altro, io parlo di opportunità e di innovazione. Il mio è un confronto tra due ere, non un paragono tra due strumenti il cui esito è più che ovvio, non c'è bisogno di fare un disegnino spero.

Oggi è nelle disponibilità di ogni famiglia un pc. Ogni ragazzo ha la possibilità di capire come funziona un synth analogico, di comporre, di fare musica con poche centinaia di euro. Non so da quale pianeta arrivi, ma ti assicuro che in Italia nel 1980 chi poteva registrare qualcosa con dei synth non era di certo il figlio di un operaio.

Questo è progresso. Le chiacchere da bar le fai tu quando parli di profumo, del gusto, di tatto e di altre minchiate. Non è un culo. Feticismo fino a un certo punto, che con la musica elettronica non hanno nulla a che fare, al massimo con il collezionismo o con la mera masturbazione mentale.

La solita boutade stra-abusata del tipo "eh ma il software costa 100 e poi il resto... il pc, l'interfaccia audio, protools ?"

Perchè un'OBX cosa facevi, lo compravi e ci facevi musica da solo cosi? Senza costosissimi outboard e multitraccia analogici? Spendevi 13 milioni + tutto il resto. Hai idea di quanto fosse uno stipendo medio nel 1980?


Capitolo VL.

Dai per scontato che un mancato successo di vendita è dovuto al fatto che i clienti sono tutti poveracci che non capiscono nulla, che comprano stronzate.
I musicisti comprano cio' che suona bene, non si spiega altrimenti il successo di vendita dei prodotti DSI, Moog, Clavia etc... VL non vendeva perchè a parere di molti era un engine sonoro ridondante di inutilità, complesso, poco pratico e con risultati che al di là del canto della balena e della pernacchietta sul bocchino della tromba... diciamolo francamente, faceva cacare in modo impressionante.
  • ivanzajic
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08-09-10 23.16

Concordo con Anumy, anche perchè è logico che Clavia e Access non fanno macchine con l'intenzione di suonare uguali agli analogici, ma di avere un suono personale che è diverso e detto per inciso un Virus per la dance e la techno è imbattibile, non cè analogico che tenga, non ha lo stesso attacco fulmineo, questione di transienti, per non parlare delle hypersaw e di quel suono caratterizzante.
Lo jupiter 8 o il minimoog o il prophet 8 suonano troppo diversi.
Edited 8 Set. 2010 21:20
  • anumj
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08-09-10 23.22

Kyma1999 ha scritto:
inoltre il VA è piu aggiornabile, è piu pratico, etc etc etc....MA SUONA PEGGIO! emo pensa che scemi che siamo...insomma, credo sia lo stesso che usare un plug in per fare una distorsione oppure microfonare un ampli serio valvolare...chiaro dove ne vale la pena l'uso di hardware è sempre da preferirsi.


Non suona peggio, suona diverso. Come suona diverso lo stesso P08 dal P5 o come un voyager da un minimoog vintage.

L'elettronica musicale è lo specchio dei tempi.

Sono cambiati contesti storici, prima se giravi per New York nel 1980 sentivi intorno clavinet con il wha, i bassi dell'oddyssey, la gente si vestiva in un certo modo, le macchine erano ancora di metallo.
Oggi gli scenari e i suoni quotidiani intorno a noi sono differenti e i sintetizzatori sono realizzati anche in base a tutto questo.
  • kyma1999

08-09-10 23.28

anumj ha scritto:
Non suona peggio, suona diverso. Come suona diverso lo stesso P08 dal P5 o come un voyager da un minimoog vintage.


si d'accordo, io stesso apprezzo e ho molti va in studio, però se potessi tenermene solo 2, i migliori, e fare a cambio tutto il resto con 5-6 macchine analogiche che penso io, lo farei subito!

se mi proponessero un cambio tra il mio virus e un oberheim xpander, non ci penserei nemmeno un secondo!
  • mao
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09-09-10 11.16

E' stato molto interessante leggere questo thread, davvero.

A mio avviso possiamo comparare l'attuale modellazione digitale del synth analogico alle previsioni meteo. Per quanto sofisticati siano i modelli, per quanto potenti i pc utilizzati, per quanto ti vendano bene la previsione con una bella grafica, animazioni della pioggia e musichetta ambient in sottofondo... alla fine... non ne azzeccano una.

Le condizioni "analogiche" del tempo se ne fregano tranquillamente dei modelli, e fanno ciò che gli pare. emo

esempio, l'ARPAV veneto attualmente dice: [c]Giovedì 9 Settembre

Stato del cielo: al mattino in prevalenza molto nuvoloso o coperto, dalle ore centrali nuvolosità irregolare con possibili schiarite più frequenti in serata. Precipitazioni: al mattino probabilità alta (80/100%) di precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio o temporale...Dal pomeriggio fenomeni più discontinui ma con probabilità medio-alta (60/80%) di rovesci o temporali.[/c]

Qui invece c'è un sole che spacca le pietre ! emo quasi quasi vado al mare...
Edited 9 Set. 2010 9:29
  • dariotorto
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09-09-10 13.02



davvero interessante questo topic!

per tornare al titolo, sono d'accordo con chi diceva che semplicemente il digitale... non gliela fa!

non mi ricordo chi diceva che è questione di oscilloscopio: niente di più vero! lascerei stare i cinque sensi e la nostalgia dei componenti fisici; la nostra di fisicità ha dei limiti ben conosciuti e se mi butti su un buon impianto lo stesso segnale che si vede nell'oscilloscopio di un analog credo fermamente che se fosse un digital a farlo nessuno potrebbe notare la differenza.

è semplicemente che non ci si fa!

chi diceva di dover simulare i singoli componenti elettronici ha ragione, le model di SPICE, anche se sempre modelli, garantiscono, quelle avanzate, una buona fedeltà (secondo me sufficiente per l'orecchio), ma sai quanto ci vuole per una simulazione dinamica di un circuito appena un pò complessino: giornate di calcolo con il più potente computer sulla terra; noi invece vogliamo il suono in tempo reale e quando schiacciamo il tasto e tolleriamo ritardi dell'ordine dei millisecondi.

qualsiasi simulazione in digitale deve scendere a compromessi e questo è quanto.

non è detto che nuove tecnologie superino questi limiti, ma secondo me conviene investire in quello in più che queste meravigliose macchine consentono, i LORO suoni!

poi, qualche genio, riesce a strizzare il succo dell'analogico, a cogliere le cose giuste, azzeccare gli algoritmi e viene fuori il vb3!emo
  • Sandokan

09-09-10 13.29

Volevo semplicemente dire due cose:

il digitale non ha il compito di soppiantare l'analogico... almeno per ora... non nasce per questo!

Il digitale esiste per il fatto che è una tecnologia che permette a basso costo di fruire di strumenti e suoni che diversamente nessuno si potrebbe permettere se non sborsando cifre enormi senza pensare poi cosa significa portarsi dietro vagonate di roba per fare i live!

Nessun VST di piano per quanto raffinato potrebbe sostituire uno Stenway vero e nessun VST potrebbe sostituire un vero Hammond o una vera orchestra di archi!

Dunque chi fa questi paragoni tra i due mondi per metterli in competizione sbaglia... semmai essi convivono e ci danno a tutti la possibilità di avere il meglio dei due mondi!
  • MacJack
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09-09-10 13.33

@ Sandokan
Volevo semplicemente dire due cose:

il digitale non ha il compito di soppiantare l'analogico... almeno per ora... non nasce per questo!

Il digitale esiste per il fatto che è una tecnologia che permette a basso costo di fruire di strumenti e suoni che diversamente nessuno si potrebbe permettere se non sborsando cifre enormi senza pensare poi cosa significa portarsi dietro vagonate di roba per fare i live!

Nessun VST di piano per quanto raffinato potrebbe sostituire uno Stenway vero e nessun VST potrebbe sostituire un vero Hammond o una vera orchestra di archi!

Dunque chi fa questi paragoni tra i due mondi per metterli in competizione sbaglia... semmai essi convivono e ci danno a tutti la possibilità di avere il meglio dei due mondi!
Mi pare una considerazione più che sensata.
Se vuoi un suono al 100% analogico vai per un RA, altrimenti ti accontenti del VA sapendo però che potrai ottenere cose che un RA si sogna.
Insomma nel dubbio, meglio avere entrambe le cose no? emo