01-03-20 17.22
@ michelet
Mi ha risposto al messaggio di Whatsapp, quindi è al corrente 😊
PRESENTE!!! :D
Allora, ti parlo per la (poca) esperienza fatta con i CD-ROM della serie S (ne dovrei ancora avere un paio in uno scatolone). L'importazione su EOS è un dramma! Nel senso che, come saprai, Roland consente di mappare samples/tones/patches anche al di fuori del banco che ne deve fare utilizzo (questa struttura è molto flessibile e ricorda il modo di operare di Kurzweil, dove puoi avere tutti i tuoi suoni "template" anche al di fuori di banchi completi, per poi creare solo "link" virtuali ad essi). E'mu invece IMPONE che i samples, siano PARTE INTEGRANTE del bank che vai a caricare. Per cui, quando importavi Roland (P.S.: occhio ai tempi di caricamento... Prenditi un libro con te mentre importi), il rischio enorme è che quando aveva finito di importare (perchè in fondo ci arriva!) non emetteva alcun suono, in quanto non trovava il campione. Se c'era tutto, nella conversione della patch andava benino (e sono largo di voto) ma il problema erano i loop. Roland ha la possibilità di far leggere il loop anche in modalità forward/reverse (in avanti e all'indietro) mentre E-mu solo forward. Per cui già il campione potrebbe suonare diverso...
Detto questo, per mia esperienza diretta (per le poche prove fatte) posso dirti che la percentuale di suoni "precisi" senza toccare nulla arriva a malapena al 20%. Del rimanente, un 30% lo sistemi con poca fatica ed il restante 50% sarà una dura battaglia.
Per farla breve, l'importazione dei CD è sempre stata una cosa che tutti i possessori di campionatori avrebbero desiderato avere ben funzionante ma il lavoro di programmazione necessario, nonchè la conversione di gerarchie di suoni diverse (tones, patches, banks, links, etc. etc.) così eterogenee rende il lavoro MOLTO arduo.
Ma questo non deve impedire di farti provare :) . Magari scopri che per le tue necessità i suoni importati potrebbero andare pure bene, senza toccare nulla! Buona fortuna!!!
Fuz!