I prezzi delle tastiere degli anni 80/90

  • maxpiano69
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27-10-11 10.45

@ lipzve
afr ha scritto:
lipzve ha scritto:
adesso... le paghi comunque care e dopo 6 mesi esce il modello nuovo.




Ma i nuovi modelli non hanno l'opzione "pistola puntata" che ti costringono all'acquisto



certo che no ma sai che bello investire una certa somma sapendo che il tuo strumento si svaluterà presto?

Edited 27 Ott. 2011 8:28
È il termine "investire" che non è applicabile al consumer hi-tech in genere, d'altro canto non avranno pensato la stessa cosa quelli che avevano comprato un synth analogico a 6 voci a suon di milioni e negli anni 80 dovettero svenderlo per comprare DX7 o D50?

Se invece lo si vuol considerare un investimento, allora nulla vieta di tenerselo e sfruttarlo il più a lungo possibile, in barba alle leggi di mercato (ovvero: se non devo vendere un oggetto, la sua valutazione sul mercato mi dovrebbe essere del tutto indifferente)
Edited 27 Ott. 2011 8:46
  • anumj
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27-10-11 11.21

maxpiano69 ha scritto:
nulla vieta di tenerselo e sfruttarlo il più a lungo possibile, in barba alle leggi di mercato


se uno strumento è solido e con architettura di sintesi interna ben concepita, quella che sottolinei tu dovrebbe essere una regola d'oro per ogni musicista, a prescindere dai budget soggettivi.

non c'è nulla di più appagante che possedere un synth di cui si ha totale padronanza.
padronanza che ottieni solo quando "vivi" con il tuo strumento per anni, quando dei suoi minus ne tiri fuori cose straordinarie.

Se sai, per esempio, programmare un k2000 come cristo comanda puoi ancora spettinare parecchia gente, perchè a quel punto non c'è motif ZX o kronos V o Fantom Y che tenga.
  • orange1978
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27-10-11 12.59

anumj ha scritto:
Nel solo decennio tra metà 70 e metà 80 si possono tirar fuori senza esagerazioni almeno un paio di centinaia di produzioni dal pop al rock passando per avanguardia e jazz che hanno letteralmente riscritto la storia della musica.


certamente, tieni presente però che dal dopoguerra cè stata un evoluzione del modo di fare musica nel giro di 20 anni o poco piu spaventosa, e si è passati solo tra gli anni 30/40 agli anni 80, dallo scrivere in partitura ai registratori multitraccia a 24 canali, e ai loop e campionatori!

forse questo potrebbe essere un periodo di stallo, sinceramente oggi non vedo nulla di creativamente nuovo cosi come lo erano ad esempio i synth negli anni 70, piuttosto che poter campionare, e lo stesso vale per le forme musicali e gli stili, se parliamo di musica pop/rock/jazz, perchè non abbiamo detto niente sulla musica "seria" ossia la contemporanea che è tutt'altro che in crisi creativa.

tornando in tema quindi, cosa cè oggi di nuovo a livello tecnico paragonabile a innovazioni simili?

niente....sono esattamente le stesse cose fatte in maniera sempre piu veloce, un tempo avevi un synth, oggi ne hai 1000 dentro un portatile, però sempre synth è, e lo stesso vale anche per gli altri strumenti visto che tutto si ispira al passato, e quindi se continuiamo a pensare al passato e a "copiare" (anche musicalmente quindi) è normale che si rischi di ottenere una minestra riscaldata, la brutta copia di quello che una volta invece era nuovo e innovativo.

anumj ha scritto:
E si tratta, oltre che di qualità senza precedenti, di milioni di copie vendute, non di produzioni underground di nicchia (ma anche là ci sarebbe da ridire vedi il capolavoro Automat tanto per restare nel campo dei synth e dell'elettronica).

un tempo si vendevano piu dischi è vero, anche se (sembra un discorso banale) non c'erano gli mp3, in tv si vedevano 2 canali, le radio erano poche rispetto a oggi, e non c'era un cazzo.
oggi come gia tu avevi fatto notare in passato, siamo letteralmente bombardati da musica di ogni tipo, anche quando non lo vogliamo, la gente è anche meno interessata a comprare i dischi come un tempo, vedi i negozi di hi fi che chiudono, su questo non ci piove.
....però ti garantisco che di gente che vuol suonare ce nè, io lavoro in uno studio di registrazione e abbiamo 5 sale prove, è pieno di ragazzini al pomeriggio che vengono a suonare, suoneranno lady gaga, questo non lo so, però ci sono, molti di piu di quando io avevo la loro età sembrebbe (ai tempi del liceo eravamo 4 gatti che suoanvano, e quasi tutti erano metallari).

anumj ha scritto:
Nell'ultimo decennio? "basta scovarli" dici... beh aspettiamo allora che qualcuno di buona volontà li scovi. Basta partire non so... magari da Lady Gaga oppure da Arisa? No perchè è impressionante ma queste sono +/- le hit attuali!


e anche x-factor se per questo, però ci sono ancora dei validi prodotti, cè ancora buona musica in giro, e cè ancora grazie al cielo tanta gente brava che suona, rosalba pippa cè e non possiamo farci niente, basta non ascoltarla e non comprarla, ma anche un tempo c'erano schifezze, non credo che un tempo le hit erano per forza oro colato (non so....883? vogliamo parlarne? anche quelle erano hit)
Edited 27 Ott. 2011 11:17
  • orange1978
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27-10-11 13.14

anumj ha scritto:
Negli u.s.a. e in alcuni paesi del nord europa infatti non si è mai smesso di impiegare risorse nel settore artistico in generale, come purtroppo è avvenuto invece nel nostro paese.


guarda non saprei ma ebbi modo di vedere per quel che riguarda gli stati uniti lo studio della musica in generale e non mi sembravano affatto meglio di noi, anzi era semplicemente ridicolo.
gli stati uniti sembrano proprio quei paesi in cui vi sono grandi eccellenze (berkley, juliard) e il resto mediamente è una schifezza.
da noi in italia i programmi del conservatorio per lo studio della musica erano moltoooo piu duri dei loro, ma non cè paragone, però mancavano certe strutture con mezzi immensi che in usa possono permettersi, e noi no.
ma dai lo diceva anche zawinul di non guardare musicalmente agli stati uniti, paese con enormi mezzi e potenzialità, ma cultura musicale della "massa" non certo da prendere come esempio.

anumj ha scritto:
Prova ne è la quantità di italiani che ogni anno "migra" verso paesi come america


ma per forza qui non ci sono i mezzi, le teste ci sono ma manca il resto, però non capisco cosa intendi dire, nel senso che stavamo parlando di qualità delle musica prodotta....lady gaga è americana, si chiama germanotta ma è nata li,quindi non mi pare che l'america stia producendo da sola grandi cose in questo periodo.

anumj ha scritto:
Se c'è un default qualitativo della produzione musicale attuale è perchè paesi come il nostro non sono in grado di garantire la giusta cultura musicale che un giovane merita, a prescindere se farà il musicista o il fattorino.


eh però appunto, sembra un problema universale, tu vedi un posto nel mondo in cui si vendono piu dischi, in cui sfornano 200 dischi al mese che sono dei capolavori universali? cioè trovami un posto dove sembra che il tempo si sia fermato ai periodi d'oro che intendevi tu.....a me sembra invece che tutti siano piu o meno nella stessa condizione, inghilterra e stati uniti compresi, mi pare che il problema sia abbastanza universale in questo momento.


PS queste sono le mie opinioni, giuste o sbagliate che siano, non lo saprei, io però la vedo cosi....e penso che se vogliamo davvero cambiare le cose stare qui a piangerci addosso non è una buona soluzione, tanto il passato non torna indietro, sta a noi migliorare il presente e il futuro, se non guardiamo avanti è finita.
Edited 27 Ott. 2011 11:21
  • anumj
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27-10-11 20.35

Ti rispondo al volo orange anche se dovrei soffermarmi, perchè il tuo intervento è più che interessante.

Zawinul disse di non guardare a certi clichè del mercato americano in quegli anni, che erano gli stessi agenti patogeni che infettarono la "meglio" america, quella del sogno americano, della massima libertà di espressione.
Ne furono vittime geni come pastorius, ma più recentemente tanti altri artisti costretti ad autofinanziarsi, perchè le majors continuavano a imporre o a dire 'no'.

Pero' è pur vero che zawinul scappo da un'europa vecchia e stanca, martoriata dalla guerra e fece fortuna proprio nei locali di n.y..

negli states quindi c'è una doppia verità, da un lato l'esigenza dei mercati e del consumo, dall'altro l'enorme linfa vitale (l'humus) che permette ancora oggi di trovare qualche buona produzione. Questo contrasto è fortissimo come tu ben noti, ma in altri paesi come il nostro è totalmente assente.
Qui creiamo il 99% solo monnezza o cloni, nonostante il valore e il talento di molti nuovi artisti. Passiamo da Arisa a Mario Biondi, sulla prima per carità... sul secondo, francamente se proprio devo, allora preferisco ascoltare l'originale Barry White.
  • orange1978
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27-10-11 22.52

anumj ha scritto:
Ti rispondo al volo orange anche se dovrei soffermarmi, perchè il tuo intervento è più che interessante.


va benissimo lo stesso emo

anumj ha scritto:
Qui creiamo il 99% solo monnezza o cloni, nonostante il valore e il talento di molti nuovi artisti. Passiamo da Arisa a Mario Biondi, sulla prima per carità... sul secondo, francamente se proprio devo, allora preferisco ascoltare l'originale Barry White.


si capisco cosa vuoi dire, anche se in italia ci sono ottimi compositori, c'erano gia negli anni 50/60 e ce ne sono molti anche adesso, parlo di ambito "contemporaneo", per quel che riguarda la musica rock/pop, piuttosto che jazz o fusion è un discorso molto piu complicato, ci sarebbe anche da dire che però qui è inevitabile (forse) creare dei cloni, dato che alla fine tutto quello che abbiamo nominato è un invenzione non certo nostra.

anumj ha scritto:
negli states quindi c'è una doppia verità, da un lato l'esigenza dei mercati e del consumo, dall'altro l'enorme linfa vitale (l'humus) che permette ancora oggi di trovare qualche buona produzione. Questo contrasto è fortissimo come tu ben noti, ma in altri paesi come il nostro è totalmente assente.


ma secondo te in europa, dato che paragonare un paese grande come america e canada all'italia forse non è corretto, non cè questo humus? cioè secondo te in tutta l'europa vi è meno cultura musicale e linfa vitale rispetto all'america?
  • Ofelio
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28-10-11 07.41

cara KO-RO-YA (korg, roland, yamaha) e altre produttrici di strumenti musicali,
anni fa vi andavano bene gli affari eh? In Italia c'era strapieno di gruppi che suonavano e voi vendevate a gò gò, batterie per i batteristi, chitarre per i chitarristi, tastiere per i tastieristi, ecc...

Poi arrivarono i "pianobaristi" e le vostre vendite si ridussero a tastiere, drum machine, e impianti audio.

Poi arrivarono i DJ, i locali non prendevano più il musicista ma quello che mette i dischi, e voi cos'avete fatto? Un cazzo!

Poi arrivò il MIDI-FILE, non vi pareva vero, avete racimolato qualche spicciolo con i vari player, basi, e tastieruccole che suonavano da sole.....PERO'....

...Poi arrivarono i computer che vi hanno segato pure quella fetta di mercato... e non solo quella!
e voi cos'avete fatto? Sempre un cazzo!

Lo volete capire che per vendere strumenti musicali bisogna che ci siano più musicisti che lavorano?
Si deve ricreare il contesto della musica SUONATA dai musicisti, dalle orchestre e dai gruppi, se volete vendere dovete investire anche voi (che avete sicuramente più mezzi di noi poveri musicisti in via d'estinzione) nel ri diffondere la cultura, l'arte ed il divertimento in questo paese, noi ci siamo rotti le palle di agire da soli!

Se un locale prende solo uno sfigato "pianobarista" della domenica voi venderete solo una tastieruccola e un impiantino, mentre se prende anche solo un trio allora voi venderete una batteria, una chitarra e un basso con relativi ampli.

Di idee ce ne sarebbero parecchie... che ne so, aprite dei Roland pubs, delle Yamaha balere, dei Korg lounge dove suonino SOLO musicisti live,
oppure promuovete a livello nazionale i ri-diffondersi della musica live, coi comuni, assessori, sindaci, ecc...
sennò anche campagne pubblicitarie nei mass media (tipo Apple, ma anche Aperol, BMW, dado Knor emo )

cara KO-RO-YA, muovete il culo anche voi sennò col mercato italiano rassegnatevi e fatevi un bel KARAKIRI
  • lipzve
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28-10-11 10.04

ahahaha bellissima quoto in pieno...

anche se dissento solo sul fatto che secondo te vadano male gli affari alla KOROYA... io non credo tanto.

Senno non proporrebbero certo nuovi strumenti ogni 6 mesi, se di fosse davvero crisi.

I pianobar sono spariti, almeno in zona da me, e andare a suonare è difficile perfino gratis, per un gruppo.

"ho la fila di gruppi che suonano anche gratis qui da me, quindi faccio suonare quelli che già conosco".

Ecco anche chi rovina il mercato. Questi pseudo gruppi disposti a suonare "aggratiss" e così la ruota non gira piu.
  • giosanta
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28-10-11 13.13

Correva l'anno 1974.
Pari XTO, 1.300.000 Lire, recentemente riportato ai primitivi fasti da Silvio Della Mattia.
Per il resto sottoscrivo integralmente le considerazioni di Anumj che, peraltro, meriterebbero ben altro approfondimento.
  • orange1978
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28-10-11 14.07

io non so che dire, non mi esprimo....non voglio fare l'avvocato del diavolo e difendere il presente però ci sono alcune cose che non tornano, per esempio nel discorso di Ofelio.

parliamo di crisi, gli strumenti non vendono piu come un tempo etc....però roland sforna macchine da 3000 euro (v.synth e jupiter80), roba tipo lucina, gaia,juno, e workstations.
korg produce macchine da 3000 e passa euro come kronos, oltre che a m50, microsynth, microstation....e moog si permette di proporre un nuovo analogico monofonico al prezzo di quasi 5000 euro!

.....bah, se secondo voi questa è crisi, a me sembra il contrario, chi è quel fesso che in tempo di crisi proporrebbe una macchina cosi costose se tanto non si vende niente? e invece sembra che roland e korg per esempio siano tutt'altro che in letargo, roland ha tre macchine sopra i 2500 euro in listino (fantom g, jupiter e v.synth), nel 1993 ne aveva solo due paragonabili, ossia D70 e JD800 se parliamo di sintetizzatori, il jv costava 2 milioni e mezzo.

insomma a me il presente come vendite non mi sembra molto diverso dal passato.
Edited 28 Ott. 2011 13:19
  • lipzve
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28-10-11 15.14

e non è la stessa cosa che ho detto io?
  • Ofelio
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30-10-11 02.53

orange1978 ha scritto:
ci sono alcune cose che non tornano, per esempio nel discorso di Ofelio.


parliamo di crisi, gli strumenti non vendono piu come un tempo etc....però roland sforna macchine da 3000 euro (v.synth e jupiter80), roba tipo lucina, gaia,juno, e workstations.
parliamo di crisi, gli strumenti non vendono piu come un tempo etc....però roland sforna macchine da 3000 euro

Si, però.... non mi sembra che navighi in acque tanto buone...come si diceva appunto qui.
come giustamente diceva giannirsc: "il discorso è semplicissimo..20 anni fa gli strumenti li facevano per i professionisti...oggi li fanno per gli amatori e hobbysti.."

Devono muovere il culo anche loro a rilanciare la musica dal vivo (vedi mio post su) per rilanciare anche i loro profitti, sennò per me possono pure chiudere baracca.
P.S. non è che in fondo però sia un vantaggio? - tecnologia e + musica?emo
  • anumj
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30-10-11 13.16

@ orange1978
io non so che dire, non mi esprimo....non voglio fare l'avvocato del diavolo e difendere il presente però ci sono alcune cose che non tornano, per esempio nel discorso di Ofelio.

parliamo di crisi, gli strumenti non vendono piu come un tempo etc....però roland sforna macchine da 3000 euro (v.synth e jupiter80), roba tipo lucina, gaia,juno, e workstations.
korg produce macchine da 3000 e passa euro come kronos, oltre che a m50, microsynth, microstation....e moog si permette di proporre un nuovo analogico monofonico al prezzo di quasi 5000 euro!

.....bah, se secondo voi questa è crisi, a me sembra il contrario, chi è quel fesso che in tempo di crisi proporrebbe una macchina cosi costose se tanto non si vende niente? e invece sembra che roland e korg per esempio siano tutt'altro che in letargo, roland ha tre macchine sopra i 2500 euro in listino (fantom g, jupiter e v.synth), nel 1993 ne aveva solo due paragonabili, ossia D70 e JD800 se parliamo di sintetizzatori, il jv costava 2 milioni e mezzo.

insomma a me il presente come vendite non mi sembra molto diverso dal passato.
Edited 28 Ott. 2011 13:19
La differenza è proprio questa tra due periodi storici.
Basta notare oggi cosa offrono case come Roland, Korg, Yamaha e Kurzweil intorno ai 1000 euro. Nella fascia entry level oggi infatti ci sono moltissimi prodotti per chi vuole fare musica. Prodotti che a guardare nelle specifiche fanno impallidire le sontuose 'ammiraglie' che spopolavano nei '90.

Il presente, nel mercato dei sintetizzatori, è molto diverso secondo me da cio' che era 20 o più anni fa. Più diversificato, quanto meno, tra prodotti di nicchia (clavia, moog...) e prodotti di massa che vanno dagli economici giapponesi all'universo infinito di software synth. Senza contare la massificazione dei prodotti informatici in genere.

Per farla breve e far capire le differenze tra due epoche diverse, bisogna avere presente che un onesto home studio per piccole produzioni nel 1990 costava più di 10 volte di quello che costa oggi. Questa è una cosa magnifica, perchè significa che oggi CHIUNQUE puo' esprimere la propria creatività senza dover avere il conto in banca di Vangelis o J.M.Jarre.

L'altra faccia della medaglia è che, dietro a tutto questo ben di dio di software e hardware alla portata di tutti, c'è una totale assenza di idee e di creatività.
Dramma di cui le attuali politiche scellerate "ammazza-cultura" sono le principali responsabili.

  • anonimo

05-11-11 12.46

Ciao, non leto tutte le risposte però volevo esprimere una mia opinione. E' da pochi anni che mi sono appassionato di synth hardware. Ho sempre utilizzato quelli software, ma la soddisfazione di avere tra le mani qualcosa di "fisico" è diversa.. Per me più piacevole. Detto questo non posso addentrarmi tropo nel tecnico, perchè purtroppo non ho mai avuto il piacere di sentir suonare i tantissimi synth hardware che sono stati prodotti fino ad ora.. Solo da poco sono in possesso di un JD-800 Roland ancora in fase di sistemazione.. Ho avuto modo di provare per poco tempo un Waldorf Blofeld, che ho rivenduto dopo diverse settimane, perché, a mio parare, non differenzia molto, come qualità di suono, dai Vsti in circolazione. (spero non mi fulminiate) emo emo Aperto all'interno si trova una sola scheda madre dove c'è tutto, e per il resto, il Synth è vuoto. Questo per dirvi che secondo me, la tecnologia elettronica di oggi è diventata troppo: (non so nemmeno come definirla) "sintetica"? "Digitale" nel senso che ormai tutto viene costruito in pochi cm quadrati e tutto viene svolto da un unico processore.. Se si guasta qualcosa? Si butta via l'intera scheda e se ne compra un'altra (praticamente quesi il prezzo dell'intero synth) mentre una volta con i synth di anni fa si potevano riparare e sostituire i pezzi anche imparando nozioni di elettronica. Ora con il "consumismo" di oggi non si ripara più nulla. Si butta via e si compra un modello nuovo; questo non solo nel campo degli strumenti musicali , ma un pò in tutti i beni di II° III° necessità..
Voi che ne pensate ?..emo emo
Edited 5 Nov. 2011 11:50
  • mima85
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05-11-11 13.35

Efrem79 ha scritto:
Questo per dirvi che secondo me, la tecnologia elettronica di oggi è diventata troppo: (non so nemmeno come definirla) "sintetica"? "Digitale" nel senso che ormai tutto viene costruito in pochi cm quadrati e tutto viene svolto da un unico processore.. Se si guasta qualcosa? Si butta via l'intera scheda e se ne compra un'altra (praticamente quesi il prezzo dell'intero synth) mentre una volta con i synth di anni fa si potevano riparare e sostituire i pezzi anche imparando nozioni di elettronica.


È lo scotto da pagare se si vogliono avere apparecchi che sono più piccoli, più leggeri, più complessi e meno costosi. Ma questo non è in funzione del consumismo, perlomeno non del tutto, ma del normale progresso tecnologico.

Efrem79 ha scritto:
Ora con il "consumismo" di oggi non si ripara più nulla. Si butta via e si compra un modello nuovo; questo non solo nel campo degli strumenti musicali , ma un pò in tutti i beni di II° III° necessità..


Questa appunto è un'altra questione. È la mentalità della gente ad essere profondamente sbagliata in questo senso, perché oltrettutto non si butta più solo ciò che non funziona, ma anche ciò che va ancora.

Io posso portare qualche esempio pratico, dato che una parte del mio studio (l'amplificazione ed un computer) viene dall'ecocentro. Uno dei due PC, quello che uso come oscilloscopio/analizzatore di spettro, è un Athlon 64, che ho recuperato dall'ecocentro. Stesso dicasi per un amplificatore Marantz ed un Techincs, che guidano rispettivamente 2 casse HiFi Marantz e 2 Sony. Idem per il subwoofer Cambridge Soundworks.

Certo non sono apparecchiature da studio professionale e non ho nemmeno la pretesa che il mio lo sia, ma stiamo comunque parlando di apparati HiFi, peraltro a mio avviso molto ben suonanti.

Roba che è stata buttata magari solo perché non si intonava più con il nuovo arredamento del salotto, ma che suona molto meglio della media degli impianti compatti cinesi venduti al giorno d'oggi.

Una volta ho trovato un preamplificatore della Rotel, che ho poi regalato ad un mio amico (che s'è letteralmente rifatto l'HiFi dall'ecocentro, con componenti quasi tutti della Technics). Era solo un po' polveroso, per il resto era come nuovo, neanche un graffio. Così per curiosità sono andato a vedere a quanto quel modello veniva venduto: 450 euro emo.

Ah non parliamo poi del mio iPod Nano da 2 GB, uno dei primi con lo schermo a colori, che uso tutt'oggi e che funziona ancora perfettamente, batteria inclusa. Ed era stato buttato emo

Questo comunque è OT.
Edited 5 Nov. 2011 12:41
  • marymia
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05-11-11 18.30

@ _Mazinga_
Dunque so che è un'impresa un po ardua, volevo tentare di ricostruire diciamo il "listino prezzi" delle tastiere vintage proprio all'epoca, tipo quanto avete acquistato nel 1988 l'M1 per fare un esempio....
Nel 1984 ho acquistato il Poly 800 Korg a 1.200.000 con sei cambiali da 200.000!emo
  • anumj
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05-11-11 23.08

Efrem79 ha scritto:
Si butta via e si compra un modello nuovo; questo non solo nel campo degli strumenti musicali , ma un pò in tutti i beni di II° III° necessità..
Voi che ne pensate ?


Che è verissimo, che il finto benessere di oggi porta la massa a spendere più di quanto a realmente bisogno e a sacrificare cose ancora valide, per acquistare sciocchezze di bassa qualità.

Dall'altra parte pero' c'è cmq chi come te, che saggiamente acquista e restaura con amore pezzi epocali.

Poi c'è anche chi ha trovato un vero business. Acquistare rottami e strumenti con piccoli difetti per riassemblare macchine che riacquistano valore e diventano appetibili. Chi avrebbe mai detto che un synth poco più che mediocre come il P-600 oggi possa valere anche 1.200 euro?
  • Redjasper
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13-11-19 21.29

@ _Mazinga_
Dunque so che è un'impresa un po ardua, volevo tentare di ricostruire diciamo il "listino prezzi" delle tastiere vintage proprio all'epoca, tipo quanto avete acquistato nel 1988 l'M1 per fare un esempio....
Roland D5 anno 1989, 900.000 lire
Yamaha Cs6x anno 2010 1700 euro solo per dirne due
  • 1paolo
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13-11-19 22.14

Korg Dw8000 1.800.000 lire preso nuovo nel 1986 (venduto nel 2006 a 200 euro per prendere un Trinity a 290 euro)
  • anonimo

14-11-19 11.40

orange1978 ha scritto:
però ti garantisco che di gente che vuol suonare ce nè, io lavoro in uno studio di registrazione e abbiamo 5 sale prove, è pieno di ragazzini al pomeriggio che vengono a suonare, suoneranno lady gaga, questo non lo so, però ci sono, molti di piu di quando io avevo la loro età sembrebbe (ai tempi del liceo eravamo 4 gatti che suoanvano, e quasi tutti erano metallari).


Orange: sono d'accordo con te! L'ultima volta che sono andato in Sala Prove ho visto uscire 7 o 8 ragazzini di 10 - 11 -12 anni che avevano appena seguito una lezione con il loro Maestro, quindi di giovani che suonano ce ne sono ancora.

Oggi, con 5 - 6 Euro a testa un gruppo di musicisti affitta una Sala Prove per un paio d'ore e ci sono Studi di Registrazione che con 50 - 60 Euro a testa (in 5 o 6 Musicisti) ti registra una canzone. Almeno, questi sono i prezzi più economici qui a Torino, poi, se vuoi, puoi spendere anche molto, molto di più, ovviamente e suonare in Sale Prova o Studi di Registrazione costosi e super Professionali...

Quando ero ragazzino io (fine Anni '70 - primissimi Anni '80), invece, a Torino, non esistevano o erano rarissime le Sale Prova (e di Studi di Registrazione non ne se parlava proprio...). Per fare le prove occorreva attrezzare una cantina o un garage con batteria e amplificatori....

Quante prove fatte in cantina...

Oggi, anche un ragazzino può permettersi una Sala Prove economica o uno Studio di Registrazione economico...