07-04-16 12.00
Quando ero in conservatorio dire "faccio jazz" era un segno di distinzione, nel bene e nel male, era per dire "io la musica l' ho capita", "ho scoperto nuove frontiere", "le note le domino e ci faccio quello mi pare".07-04-16 12.32

07-04-16 13.17

07-04-16 13.58
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07-04-16 14.11
07-04-16 14.48
Ovviamente non disquisivo riguardo chi dice di suonarlo ma mi riferivo a chi lo suona davvero. Ed esiste.07-04-16 14.56

07-04-16 15.02

) riescono a suonare jazz?


07-04-16 16.47
Credo che il jazz debba essere interpretato come per imitare i versacci della giungla, il bordello delle varie bestie, o meglio: questo, ma unito alla regolarità della civilizzazione urbana, o un qualcosa del genere.
07-04-16 19.09
) riescono a suonare jazz? 07-04-16 19.33
) riescono a suonare jazz? 07-04-16 20.17
09-04-16 11.09
Nel mio piccolo mi trovo a non essere concorde sul fatto che il Jazz, nella sua purezza e negli intenti iniziali sia morto. Credo invece che sia solamente, per così dire, cresciuto. Escludendo le sue applicazioni improprie, fatte da soggetti privi di DNA adeguato con modalità altrettanto inadeguate, credo che vi siano importanti evoluzioni e applicazioni che non vanno assolutamente dimenticate. Mi riferisco in particolare alla scuola italiana (Fresu? Rava? Lo stesso Bollani?)...a quella sudamericana (cubani e brasiliani in pole) ed a quella americana. Se l'ultima è a mio parere non più la capofila dei giochi, negli altri due casi possiamo parlare in un certo qual modo di tradizione ed innovazione, specie se ci riferiamo ai sudamericani. Certo, il fermento di anni 80 e 90 è passato, ma la situazione sociale credo condurrà presto a un nuovo sussulto, un nuovo conato. :)09-04-16 16.15

09-04-16 16.23

09-04-16 16.41

10-04-16 02.51
13-05-16 17.32
Vi andrebbe di fare questo breve questionario?