18-07-23 16.53
wildcat80 ha scritto:
Per assurdo, è meglio un virtual analog che un analogico a controllo digitale "serrato": ad esempio, sui synth Roland hai due parametri, analog tune e condition, che ti permettono di dare vita a tutta la catena di sintesi
qui non sono d'accordo. ci sono modi per simulare il drifting dei synth vintage senza scontare l'instabilità della catena che può rivelarsi più "pericolosa" che altro (specie sui VCA e VCF), e pure se sei su un palco o uno studio con un impianto elettrico magari non eccelso (perdita accordatura, parametri che saltano), poi opinione mia: su un terreno neutro quasi qualunque analogico (se ben programmato) è preferibile a un VA per un discorso di frequenze e incisività di mix abbastanza oggettivo secondo la mia esperienza.
al momento gli unici synth vintage reperibili a prezzi umani sono rimasti il JX3P (l'8 senza programmer è inutile, per entrambi sfori facilmente i 1000 euro) e i korg DW6000 e 8000, che hanno come differenza che il primo ha un chorus a bordo mentre il secondo un delay (un pò rumoroso). I Juno sono schizzati alle stelle, come i CS Yamaha, macchine modeste come il Poly 800 non li considererei.
al nuovo oggi c'è il Behringer pro800 che ha il difetto che forse costa troppo poco per quello che offre, quindi qualcuno lo sta sottovalutando, altrimenti il Rev2 prophet che suona si dritto, ma con un pò di regolazioni puoi ricreare sonorità vintage