21-12-23 01.27
Un paio di anni fa stavo per vendere il Minimoog Voyager.
Lo stavo usando pochissimo, in quel periodo, e se ne stava chiuso nella sua valigetta.
Messo sul mercatino, ho trovato subito il compratore ma... quando l'ho tirato fuori per controllarlo, "LUI" mi ha guardato con quel suo pannello, mi ha sorriso con quel suoi tasti, mi ha ancora una volta ammaliato con quel suo legno......che mi è venuto letteralmente un groppo in gola, mentre ricordavo quanto avevo desiderato, sognato di avere un minimoog fin dagli anni '70 e la gioia che avevo provato quando lo portai a casa.
L'ho rimesso in pista, lasciandolo scaldare giusto un quarto d'ora... e "Lui" ha subito risposto al tocco delle mie dita, ben accordato, con tutta la potenza e la dolcezza di cui è capace.
Ho quindi scritto all'acquirente, profondendomi in scuse, che non potevo venderlo semplicemente perchè non riuscivo a separarmene, Lui ha capito.
Lo amo troppo, è stato il mio primo (ed unico) Minimoog, e oggi non lo scambierei neppure con un Model D.
Non me ne separerò mai.
P.S.
Il Voyager è pure divenuto buon amico del Take Five:
Uso i due insieme, facendo entrare i 5 oscillatori del sequential, con il filtro completamente aperto, nell'ingresso esterno del Moog e, con il midi, piloto il tutto dal Voyager ottenendo così un ibrido parafonico VCO a cinque note con filtro Moog .
Mi sono ripromesso di fare l'esperimento anche con le wavetables dell'Iridium.