Provato finalmente PolyD e Sub37

  • stesgarbi
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19-12-23 20.13

@ loris86
Il suono del poly D riportava indietro nel tempo il Sub no, sicuramente un effetto così me lo farà il matriarch, ma li siamo alle 2000€.
Comprerei un matriarch, Si, ti fa coraggio di portartelo di bar in bar No.
Il compromesso sarebbe un matriarch di seconda mano, ma meno di 1600€/1700€ non scende
Non ti resta che provare ancora il Poly D, se possibile con più calma e tempo, per vedere come ti ci trovi.
Puoi anche acquistarne usato (si trova sui 450 - 500 euro) uno e portartelo in giro per un po', "rischiando" al massimo un centone se non ti ci trovi e decidi di venderlo.
Quanto al suono, direi che di indicazioni ne hai avute, ma ovviamente è il tuo gusto che alla fine decide.
  • greg
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19-12-23 20.40

Ma il Poly D non mi pare abbia memorie... Suonare dal vivo, con la rapidità richiesta attualmente sui palchi mi aembra un azzardo. Ma... Alzo le mani. Medesimo discorso per il su citato Matriarch.... Anzi, peggiorativo nel caso di suoni xhe sfruttino il patching. IL LP è synth dal suono più stretto, secco, (moderno?), secondo me non paragonabile al Mini, al Voyager, Al Matriarch, ma neanche a Minitaur o Granmother.......
Il punto è se si cerca quel suono grasso e grezzo, quel basso, quel lead.... Beh, rivolgersi altrove. Per andare contro corrente propongo anche l'acquisto sull'usato di 4 Model D..... In polychain, la potenza si alza, romberà a turtt'altro livello.... Ma lo affermo solo come idea da non escludere... Io lo faccio con SE 02 Roland. Garantisco effetto potente e roboante. Ho un mixer a parte solo per poi utilizzarli in stereo....
  • giosanta
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19-12-23 20.52

greg ha scritto:
...Il punto è se si cerca quel suono grasso e grezzo, quel basso, quel lead.... Beh, rivolgersi altrove.

Mi permetto di dissentire, Da questo punto di vita il LP pur diverso, ci mancherebbe, non sfigura affatto, anzi direi che è proprio uno dei suo punti di forza.
Personalmente, s'intende.
Sulla "necessità" delle memorie mi limito in questa sede solo a ribadire ulteriormente il mio dissenso.
loris86 ha scritto:
Comprerei un matriarch, Si, ti fa coraggio di portartelo di bar in bar No.

Personalmente concordo, ma stante l'assolutà soggettività del rapporto costo / valore queste rimangono considerazioni assai marginali.
  • greg
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19-12-23 21.26

@ giosanta
greg ha scritto:
...Il punto è se si cerca quel suono grasso e grezzo, quel basso, quel lead.... Beh, rivolgersi altrove.

Mi permetto di dissentire, Da questo punto di vita il LP pur diverso, ci mancherebbe, non sfigura affatto, anzi direi che è proprio uno dei suo punti di forza.
Personalmente, s'intende.
Sulla "necessità" delle memorie mi limito in questa sede solo a ribadire ulteriormente il mio dissenso.
loris86 ha scritto:
Comprerei un matriarch, Si, ti fa coraggio di portartelo di bar in bar No.

Personalmente concordo, ma stante l'assolutà soggettività del rapporto costo / valore queste rimangono considerazioni assai marginali.
Ma mica ho sostenuto che non suona bene? Da ex proprieterio di Voyager, quando provai il LP notai immediatamente, oltre a tante differenze compreso un oscillatore in meno, che i suoni ottenibili non mi spingevano dove più preferisco.... Io resto per un utilizzo 'vintage' di un analogico.... Ad esempio esiste il GRP A2 xhe è un mostro di analogico a due oscillatori. Ecco, se dovessi propendere per uno strumento privo di memorie, a me servirebbe quel suono. Con Little Pjatty puoi fare tante cose..... Per suoni grassi e potenti in basso_lead per me ci vuole altro. Il synth di Gropponi, provato personalmente, è l'unico che cambierei per um Minimoog
  • maxpiano69
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19-12-23 21.48

@ greg
Ma mica ho sostenuto che non suona bene? Da ex proprieterio di Voyager, quando provai il LP notai immediatamente, oltre a tante differenze compreso un oscillatore in meno, che i suoni ottenibili non mi spingevano dove più preferisco.... Io resto per un utilizzo 'vintage' di un analogico.... Ad esempio esiste il GRP A2 xhe è un mostro di analogico a due oscillatori. Ecco, se dovessi propendere per uno strumento privo di memorie, a me servirebbe quel suono. Con Little Pjatty puoi fare tante cose..... Per suoni grassi e potenti in basso_lead per me ci vuole altro. Il synth di Gropponi, provato personalmente, è l'unico che cambierei per um Minimoog
Sicuro di aver provato un LP e non un Sub37...? Quello si che suona piú moderno e sottile, ma non il LP.

Approfitto per postare questo video del prode Marcoballa Minimoog Model D (Vintage & Reissue) and Little Phatty molto valido ed interessanti anche i commenti, nella loro varietá (alla fine vale sempre "a ciascuno il suo")
  • giosanta
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19-12-23 22.03

greg ha scritto:
Ma mica ho sostenuto che non suona bene?

Mai detto che tu l'abbia detto, scusa il gioco di parole.
  • giosanta
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19-12-23 22.06

maxpiano69 ha scritto:
Sicuro di aver provato un LP e non un Sub37...? Quello si che suona piú moderno e sottile, ma non il LP.

Infatti, perlomeno in prima istanza, perché il comunque fantastico Subsequent 37 è macchina complessa da esplorare.
  • greg
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19-12-23 23.14

@ giosanta
maxpiano69 ha scritto:
Sicuro di aver provato un LP e non un Sub37...? Quello si che suona piú moderno e sottile, ma non il LP.

Infatti, perlomeno in prima istanza, perché il comunque fantastico Subsequent 37 è macchina complessa da esplorare.
Sono macchine superbe..... A potersene permettere una.... Provati entrambi....differiti tra loro. Ma io prediligo suoni a tre oscillatori, chiaro che a provarli a parità di osc. La resa è molto simile, fintantochè si utilizzano parametri comparabili. Ci si alza in piedi per rispetto. Volendo rimanere in tema comunque, essendo umilmente tastierista da 40 e passa anni, avendo attraversato tantissime mode e set di strumenti per tanti contesti mi sono permesso semplicemente di sottolineare le mie perplessità nell'utilizzare un syntj privo di presets come Poly D, poi restano opinioni e gusti personali in merito all'utilizzo di LP o Sub..... Io, per le mie esigenze e portabilità, attualmente lavoro con master, tablet con Keyscape e Scarlett 2i2 3ª gen. JUPITER XM che mi fa da pad in midi e da synth lead principalmente. MPC 61 AKAI che lavora da clone Hamm. Mini con apposito plug-in, Jura in 'sede' di Juno, oltre che da backing sequence laddove il repertorio dance necessita di contrappunti brass ed effetti varii......
  • stesgarbi
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20-12-23 00.36

@ greg
Sono macchine superbe..... A potersene permettere una.... Provati entrambi....differiti tra loro. Ma io prediligo suoni a tre oscillatori, chiaro che a provarli a parità di osc. La resa è molto simile, fintantochè si utilizzano parametri comparabili. Ci si alza in piedi per rispetto. Volendo rimanere in tema comunque, essendo umilmente tastierista da 40 e passa anni, avendo attraversato tantissime mode e set di strumenti per tanti contesti mi sono permesso semplicemente di sottolineare le mie perplessità nell'utilizzare un syntj privo di presets come Poly D, poi restano opinioni e gusti personali in merito all'utilizzo di LP o Sub..... Io, per le mie esigenze e portabilità, attualmente lavoro con master, tablet con Keyscape e Scarlett 2i2 3ª gen. JUPITER XM che mi fa da pad in midi e da synth lead principalmente. MPC 61 AKAI che lavora da clone Hamm. Mini con apposito plug-in, Jura in 'sede' di Juno, oltre che da backing sequence laddove il repertorio dance necessita di contrappunti brass ed effetti varii......
LP l'ho avuto ed è ottimo, ma anch'io prediligo suoni a 3 oscillatori.
Concordo sulle problematiche nell'utilizzo live di synth senza presets, a meno di non utilizzare il synth con al massimo due o tre suoni ed essere abbastanza "allenati" a settare i parametri in pochi secondi (cosa comunque impegnativa, che non ho mai imparato a fare).
  • greg
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20-12-23 07.17

@ stesgarbi
LP l'ho avuto ed è ottimo, ma anch'io prediligo suoni a 3 oscillatori.
Concordo sulle problematiche nell'utilizzo live di synth senza presets, a meno di non utilizzare il synth con al massimo due o tre suoni ed essere abbastanza "allenati" a settare i parametri in pochi secondi (cosa comunque impegnativa, che non ho mai imparato a fare).
Un tempo esistevano synth ai quali a corredo vendevano patches cartacee che riproducevano la plancia comandi su cui fissare a matita o a penna il settaggio.... Ma questa è preistoria..... JEN SX 2000.......Tipo......
  • loris86
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20-12-23 08.45

@ stesgarbi
LP l'ho avuto ed è ottimo, ma anch'io prediligo suoni a 3 oscillatori.
Concordo sulle problematiche nell'utilizzo live di synth senza presets, a meno di non utilizzare il synth con al massimo due o tre suoni ed essere abbastanza "allenati" a settare i parametri in pochi secondi (cosa comunque impegnativa, che non ho mai imparato a fare).
Sono abituato ai preset per la velocitá del live.
Ma in passato i gruppi che usavano il Minimoog mica avevano due giorni liberi al cambio tra una canzone e l'altra.
I vari Premoli, Nocenzi, Emerson, Wakeman ecc ecc negli anni 70' utilizzavano il Minimoog nei live con estrema facilitá senza tante complicazioni.
La mía domanda....oggi non è possibile?
Chiaro che le memorie cambiano la vita del tastierista!
Peró un Matriarch per meno di 1500€ non si trova, per questo anni fa scelsi lo sledge proprio per la sua modalitá mono/poli-fonica.
Peró lo sledge è molto simile al Subsequent (da quello che ho provato in persona). Moog subsequent è costruito meglio ma non mi suona a Minimoog l'ho provato anche con un solo OSC, l'ho notato simile allo sledge.
  • maxpiano69
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20-12-23 08.52

loris86 ha scritto:
I vari Premoli, Nocenzi, Emerson, Wakeman ecc ecc negli anni 70' utilizzavano il Minimoog nei live con estrema facilitá senza tante complicazioni.

Che fosse "con estrema faciità, senza tante complicazioni" bisognerebbe chiederlo a loro (e se ci mettiamo dentro anche i problemi di intonazione del Mini ce n'è da raccontare), magari se ne fregavano di riprodurre la patch esattamente al 100% e considera poi che chi se lo poteva permettere si portava dietro più di un synth dello stesso modello, ciascuno pre-impostato con un determinato suono; ad ogni modo all'epoca non era una scelta, ma una necessità inevitabile, adesso la scelta c'è quindi (di nuovo) per rispondere al tuo punto
loris86 ha scritto:
La mía domanda....oggi non è possibile?

certo, è sempre possibile farlo (vedi chi fa concerti di elettronica con i modulari), la scelta sta a a te.
  • greg
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20-12-23 09.16

@ loris86
Sono abituato ai preset per la velocitá del live.
Ma in passato i gruppi che usavano il Minimoog mica avevano due giorni liberi al cambio tra una canzone e l'altra.
I vari Premoli, Nocenzi, Emerson, Wakeman ecc ecc negli anni 70' utilizzavano il Minimoog nei live con estrema facilitá senza tante complicazioni.
La mía domanda....oggi non è possibile?
Chiaro che le memorie cambiano la vita del tastierista!
Peró un Matriarch per meno di 1500€ non si trova, per questo anni fa scelsi lo sledge proprio per la sua modalitá mono/poli-fonica.
Peró lo sledge è molto simile al Subsequent (da quello che ho provato in persona). Moog subsequent è costruito meglio ma non mi suona a Minimoog l'ho provato anche con un solo OSC, l'ho notato simile allo sledge.
Beh..... Facchinetti aveva il Sem polifonico senza preset, oltre a Minimoog.... Vabbè il Polymoog..... Per dire che grandi alternative non esistevano, almeno fino al Prophet 5, OB8.... Diciamo che la vita dei tastieristi pop rock non è mai stata facile. Credo che adesso siamo fin troppo viziati, migliaia di patches.... Ma a che servono? Centomila versioni di piani acustici, elettromeccanici.... E via dicendo. Comunque consideriamo che il grosso si faceva con Hammond, synth orchestra, chi poteva, Mellotron e via dicendo.....
  • maxpiano69
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20-12-23 09.21

greg ha scritto:
Diciamo che la vita dei tastieristi pop rock non è mai stata facile. Credo che adesso siamo fin troppo viziati, migliaia di patches.... Ma a che servono? Centomila versioni di piani acustici, elettromeccanici.... E via dicendo. Comunque consideriamo che il grosso si faceva con Hammond, synth orchestra, chi poteva, Mellotron e via dicendo.....

+1 concordo su tutto emo
  • loris86
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20-12-23 09.27

@ maxpiano69
loris86 ha scritto:
I vari Premoli, Nocenzi, Emerson, Wakeman ecc ecc negli anni 70' utilizzavano il Minimoog nei live con estrema facilitá senza tante complicazioni.

Che fosse "con estrema faciità, senza tante complicazioni" bisognerebbe chiederlo a loro (e se ci mettiamo dentro anche i problemi di intonazione del Mini ce n'è da raccontare), magari se ne fregavano di riprodurre la patch esattamente al 100% e considera poi che chi se lo poteva permettere si portava dietro più di un synth dello stesso modello, ciascuno pre-impostato con un determinato suono; ad ogni modo all'epoca non era una scelta, ma una necessità inevitabile, adesso la scelta c'è quindi (di nuovo) per rispondere al tuo punto
loris86 ha scritto:
La mía domanda....oggi non è possibile?

certo, è sempre possibile farlo (vedi chi fa concerti di elettronica con i modulari), la scelta sta a a te.
Pero questo il giusto compromesso è un Matriarch con le memorie. Ma non lo faranno mai
  • filigroove
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20-12-23 09.28

@ maxpiano69
loris86 ha scritto:
I vari Premoli, Nocenzi, Emerson, Wakeman ecc ecc negli anni 70' utilizzavano il Minimoog nei live con estrema facilitá senza tante complicazioni.

Che fosse "con estrema faciità, senza tante complicazioni" bisognerebbe chiederlo a loro (e se ci mettiamo dentro anche i problemi di intonazione del Mini ce n'è da raccontare), magari se ne fregavano di riprodurre la patch esattamente al 100% e considera poi che chi se lo poteva permettere si portava dietro più di un synth dello stesso modello, ciascuno pre-impostato con un determinato suono; ad ogni modo all'epoca non era una scelta, ma una necessità inevitabile, adesso la scelta c'è quindi (di nuovo) per rispondere al tuo punto
loris86 ha scritto:
La mía domanda....oggi non è possibile?

certo, è sempre possibile farlo (vedi chi fa concerti di elettronica con i modulari), la scelta sta a a te.
Non mi sovviene alcun musicista che rimpianga i tempi dei “veri analogici” senza memorie. Vanno benone in studio, oppure se hai un progetto particolare in cui l’improvvisazione riveste un ruolo, ma in un “normale” live… Ho in mente le parole di Toby Smith che nel primo tour coi Jamiroquai aveva un Mini e nel secondo un The Source, indovinate un po’ perché.
Il più fenomenale di tutti nel gestire le patch era Fariselli, che aveva un’Odyssey, un synth molto più completo e difficile del Mini, ma che almeno aveva un riscontro più visuale grazie all’uso dei fader al posto delle manopole. Ma no, dài.
  • loris86
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20-12-23 09.47

@ filigroove
Non mi sovviene alcun musicista che rimpianga i tempi dei “veri analogici” senza memorie. Vanno benone in studio, oppure se hai un progetto particolare in cui l’improvvisazione riveste un ruolo, ma in un “normale” live… Ho in mente le parole di Toby Smith che nel primo tour coi Jamiroquai aveva un Mini e nel secondo un The Source, indovinate un po’ perché.
Il più fenomenale di tutti nel gestire le patch era Fariselli, che aveva un’Odyssey, un synth molto più completo e difficile del Mini, ma che almeno aveva un riscontro più visuale grazie all’uso dei fader al posto delle manopole. Ma no, dài.
Ci credo...
Moog ormai è in crisi da tempo. Sintetizzatori únici ma ormai siamo nel 2024.
Perché non fare un Matriarch con memorie?
Poi, ovviamente dalle esigenze, io ho bisogno sempre mínimo di 4 ottave.
Quasi tutti i synt sotto le 1500€ hanno una percentuale altissima di 3 ottave.
  • loris86
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20-12-23 10.05

@ greg
Beh..... Facchinetti aveva il Sem polifonico senza preset, oltre a Minimoog.... Vabbè il Polymoog..... Per dire che grandi alternative non esistevano, almeno fino al Prophet 5, OB8.... Diciamo che la vita dei tastieristi pop rock non è mai stata facile. Credo che adesso siamo fin troppo viziati, migliaia di patches.... Ma a che servono? Centomila versioni di piani acustici, elettromeccanici.... E via dicendo. Comunque consideriamo che il grosso si faceva con Hammond, synth orchestra, chi poteva, Mellotron e via dicendo.....
Avevo pensato anche al polymoog...ma x un polymoog è meglio un Roland Júpiter o una buona workstation
  • maxpiano69
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20-12-23 10.11

@ loris86
Pero questo il giusto compromesso è un Matriarch con le memorie. Ma non lo faranno mai
"Compromesso" in quel caso non è la parola giusta, l'introduzione delle memorie altererebbe seppur parzialmente il concetto di "pure analog" e la modularità (patching in hardware) del Matriarch, quindi sarebbe uno strumento diverso.

Qualcosa di quel tipo (semimodulare ma con memorie, però non "pure analog") lo trovi nell'Arturia Matrix Brute (che però non suona da Moog, ma questo non vuol dire che suoni male, anzi).
  • loris86
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20-12-23 10.13

@ maxpiano69
"Compromesso" in quel caso non è la parola giusta, l'introduzione delle memorie altererebbe seppur parzialmente il concetto di "pure analog" e la modularità (patching in hardware) del Matriarch, quindi sarebbe uno strumento diverso.

Qualcosa di quel tipo (semimodulare ma con memorie, però non "pure analog") lo trovi nell'Arturia Matrix Brute (che però non suona da Moog, ma questo non vuol dire che suoni male, anzi).
Pero puro o no... alla fine le patch te le fai tu e tu le memorizzi.
Che cambia ad avere una foto del pannello o sul block notes a memorizzare tu i tuoi suoni?
Sempre e quando la memoria non farebbe salire il prezzo di tanto lo strumento