20-06-25 11.47
@ Nytros1993
Buongiorno a tutti.
Prima che mi metto alla ricerca di altre criticità, ho fatto un passo a ritroso.. il ponte raddrizzatore lo cambiai con un altro ponte generico e ora mi sorge il dubbio...
Inizialmente montava un 2b4b41 l ho sostituito con un b250c.. non vorrei che sia proprio lui la causa di tutto questo.
Se il ponte ha lo stesso valore di corrente massima supportata o addirittura superiore a quello orignale, non hai problemi. L'importante è che quel valore non sia più basso.
Nel tuo caso, hai sostituito un ponte raddrizzatore rateizzato per massimo 2A con uno rateizzato per 1.5A. Non so quanto quel mezzo ampère in meno possa fare la differenza perché non stiamo parlando di un apparecchio affamato di corrente, se non sbaglio il Juno 106 consuma circa 25 watt. Ma per non saper ne leggere ne scrivere io lo sostituirei con uno da 2A o addirittura superiore (più è alta la corrente massima supportata meno il componente si scalda, a parità di consumo elettrico dell'apparecchio).
Poi come ti è stato suggerito controlla ancora con l'oscilloscopio cos'hai sulle uscite dell'alimentatore (per questo controllo puoi ancora usare anche il tuo oscilloscopio attuale). Devono essere tensioni continue perfettamente pulite, al limite con un'oscillazione di una manciata di mV ma non di più. Fai questa verifica con tutti i chip delle voci installati, fa niente se il synth impazzisce perché ora stai verificando se l'alimentatore è in grado di supportare l'intero carico elettrico dello strumento. Controlla anche col multimetro le tensioni in uscita col synth completamente popolato delle sue voci. E, prima di fare tutto questo, verifica lo stato delle saldature dei regolatori di tensione.
maxpiano69 ha scritto:
OK; un ponte o raddrizza o salta, quindi se non è saltato (anche se io avrei mantenuto un ponte da 100V, non vedo perchè non mantenere le stesse specifiche specie su componenti dal costo irrisorio) vuol dire che "ce la fa".
Ni. Si, in generale o raddrizza o salta, ma se tirato vicino al limite può surriscaldarsi e non lavorare più correttamente, causando malfunzionamenti. Per fare un esempio, negli Oberheim (OB-X, Xa e 8) è pratica comune sostituire i due ponti raddrizzatori perché in Oberheim, per risparmiare il centesimo su ogni synth prodotto, hanno messo dei ponti rateizzati giusti giusti per il consumo elettrico dello strumento. Negli anni si è visto che questi non solo si surriscaldavano e talvolta si bruciavano, ma erano anche causa di instabilità degli strumenti, in particolare quello sulla sezione dell'alimentatore dedicata alla parte digitale.