Amplificatore Mosfet.... Classe A/B......D

09-01-23 10.25

@ pier92
Il go Compact 12 costa grossomodo la metà di un Evox 12. 2 compact 12 costano 2600€, mentre una coppia di evox 4000 e rotti. Con 5000 € e poco più ti attrezzi un go compact 12 quadruplo che affossa letteralmente il tuo evox.
contento tu...

09-01-23 10.26

@ Roberto_Forest
Il compact go 12 è paragonabile con il evox 8 comunque… il evox 8 Costa circa 1000€ a colonna, il compact go 12 costa sui 1200/1300
bravo, prova a spiegarlo tu, magari credono a te

09-01-23 10.28

@ sandrojoe
Già quando le ascolti anche con vari tipi di cd e voce a vari volumi se vanno bene il suono si sente specialmente nelle colonne che è abbastanza difficile.. poi c'è la parte dei bassi che fa la differenza, cioe più o meno potenti, quanto vanno in basso i db che emanano ecc. Soltanto che la tua risposta sull'altra persona non hai tenuto conto che lui non ha mai ascoltato il go compact... Poi sono daccordo che la parte dj e live in alcuni casi è diversa nonché avendoci avuto diversi modelli anche rcf li usavo appunto alcuni per situazioni diverse dj tipo la serie 7 con sub e per la parte live e canto la serie hd o altri modelli che ho avuto e che ho.
insisti nel sostenere che io parli per perdere tempo su questo forum, sei un asino
  • sandrojoe
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09-01-23 11.38

@ mauroverdoliva
insisti nel sostenere che io parli per perdere tempo su questo forum, sei un asino
Rieccolo.... Te non lo hai provato il compact 15 o 12 non lo puoi sapere... Parli a vanvera come spesso.... O sempre del solito prodotto. Anche questo post riesci a farlo decadere.... Nonostante l'evox 12 sia un buon prodotto se dici mi accontento di quello che ho è un altro discorso...ma che faccia meglio lo racconta Pinocchio... Poi non è il numero uno perché se dovessi fare solo dj non prenderei ne l'uno ne l'altro... Come suono meglio dell'evox c'è il bose e anche la serie EV evolve, sempre per quanto riguarda le colonne...

09-01-23 12.36

@ sandrojoe
Rieccolo.... Te non lo hai provato il compact 15 o 12 non lo puoi sapere... Parli a vanvera come spesso.... O sempre del solito prodotto. Anche questo post riesci a farlo decadere.... Nonostante l'evox 12 sia un buon prodotto se dici mi accontento di quello che ho è un altro discorso...ma che faccia meglio lo racconta Pinocchio... Poi non è il numero uno perché se dovessi fare solo dj non prenderei ne l'uno ne l'altro... Come suono meglio dell'evox c'è il bose e anche la serie EV evolve, sempre per quanto riguarda le colonne...
e TE come lo sai che non ho USATO non PROVATO il tuo amato sistemino economico mpe?

09-01-23 12.37

@ mauroverdoliva
e TE come lo sai che non ho USATO non PROVATO il tuo amato sistemino economico mpe?
cancello la risposta, mi sono stufato di rispondere su NON argomenti
  • Rockfeller
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19-01-23 13.15

@ sandrojoe
Io non ero un fan di mpe audio sono stato dietro a tutti commenti delle persone per un po' di tempo poi ho sentito tutti i video messi su internet ma ancora li non mi soddisfaceva anzi in alcuni faceva pena... Dovevo andare a sentire la colonna go compact 12 da un paio di persone distanti circa un ora e mezzo da me poi per motivi di tempo non ci siamo trovati. Alla fine ho comprato senza averlo ascoltato e devo dire che la qualità è superiore alle altre colonnine che facevano tutte pena all'infuori di bose forse l1 pro 16... Ho altre tipolgie di casse e mi mancava un prodotto a colonna per matrimoni ecc e dopo averlo preso ho fatto un test anche sia accanto alle qsc 10.2 che alle rcf hd32mk4 che per me a livello di qualità erano le meglio che avevo sentito e che ho e devo dire che in varie prove sia la voce che le chitarre come uscivano da mpe nelle altre si sentivano poco... Poi c'è da dire che se usate esclusivamente come dj conviene andare sul compact 15 o altre tipologie di testa più sub in quanto la parte bassa è più un woofer che sub infatti preso da solo senza il sopra, mpe go va poco in basso ed entrano altre frequenze ma mettendo tutto insieme esce un ottimo suono che casse normali non ha (per quelle che sentito). In ultimo il peso della parte bassa del go compact 12 è di 23 kg non 19,5 come descritto... Altri prodotti tipo caber non li ho mai sentiti non mi posso esprimere ho visto sul sito o facebook non mi ricordo che ci sono anche le colonne...
Ma davvero il sub del go compact 12 ha 23 kg? Nelle specifiche c'è scritto 19,5 emoemoemo
  • sandrojoe
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19-01-23 17.09

@ Rockfeller
Ma davvero il sub del go compact 12 ha 23 kg? Nelle specifiche c'è scritto 19,5 emoemoemo
Si pesato. Ho parlato anche con mpe hanno detto che devono aggiornare i dati perché hanno aggiunto dei rinforzi dai primi compact e il sopra è mezzo chilo di più.
  • orlando
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28-01-23 15.47

@ Ettore
Buonasera. Non c'è una classe migliore di un'altra. Premetto che erroneamente la gente dice: eh ormai ci sono gli amplificatori digitali che non sono più come quelli di una volta. Un amplificatore, allo stato fisico, non può essere digitale, visto che il segnale prodotto è ANALOGICO, e poi convertito digitalmente via DSP (che significa proprio digital sound processor), o al massimo anche la sezione alimentazione può essere digitale tipo i moderni switching, o pwm, i modulatori di impulso digitali, che abbassano o alzano il livello di corrente in base alla richiesta o si adeguano in base al cambio di voltaggio, quindi non hai bisogno di un grosso e pesante toroide ma ti basta un modulino switching con dei condensatori. Crest audio nella serie cpx ad esempio, classe h, ha fatto una genialata, ha usato i fusibili termici, utilizzati anche in applicazioni al di fuori dell'audio, molto più stabili rispetto ai normali fusibili, tenendo stabile la tensione senza causare lo spegnimento e cortocircuito dell'apparato. Bando alle ciance, a livello di efficienza si, c'è una differenza, e la classe d è quella con il minor dispendio energetico è quella che ha i minori consumi e un'alta resa, con un'efficienza teorica pari a >95% circa (esempio per produrre 1000w ne consuma poco di più). La classe A, quella degli amplificatori valvolari usata in ambito HiFi, tipo i celebri amplificatori mcintosh, è quella meno efficiente con un maggior dispendio energetico, pari a circa 50%, ovvero che per produrre 10w ne consuma il doppio. La ab è una fusione tra la classe a e classe b con un'efficienza teorica del 75%, usata sia in ambito pro audio che hifi, possono usarsi diversi tipi di finali come i mosfet, i darlington (usati da Sr technology nella serie live, molto più efficienti rispetto ai mosfet, si distinguono da questi per la presenza di 5 gambe anziché 3), o gli IGBT. La classe H è praticamente una classe AB con la sezione dell'alimentazione cambiata. La G da quel che so è una fusione tra la AB e D, usata da fbt nella serie himaxx. A livello di ascolto, l'orecchio umano è soggettivo, non oggettivo, quindi per qualcuno può suonare meglio un A, per qualcun altro un AB, per qualcun altro un D e via dicendo, ma tutto dipende da come viene equalizzato a livello di uscita. Ergonomicamente parlando un amplificatore con alimentazione switching sarebbe l'ideale visto che si hanno meno pesi e meno ingombri. Per quanto riguarda i watt dichiarati spesso si punta il dito verso il classe D, verso il quale i dati vengono spesso "gonfiati" dalle moderne case produttrici, poiché spesso si prende in considerazione la potenza in picco, o in EIA, quindi con una distorsione armonica più alta rispetto a quella calcolata con un valore quadratico medio, quindi la rms. O spesso si scrive la potenza effettiva del modulo di amplificazione, il quale però viene limitato via dsp in base ai limiti fisici degli altoparlanti utilizzati. Tornando alla tua domanda, un sistema ottimale per una cassa è la fusione del D+Ab, perché il suono della classe Ab sul medio alto non ha eguali, si distingue per la presenza della gamma medio alta molto avvolgente e meno aspra/fredda di un d, che richiede previa equalizzazione via dsp per un suono ottimale. Questo solo per una scelta intelligente, perché personalmente il suono che ti dà un full analogico non ha eguali, io ho due casse passive della caber amplificazioni da 15" pollici, che piloto con un crest cpx3800, un classe h da 20kg, con un suono senza paragoni, fatto da dio, indistruttibile, pesante e affidabilissimo, proprio come piace a me. Alla faccia del tipo che dice che le piccole aziende non vanno prese in considerazione perché le grandi sono più affidabili e sono più innovative. Cosa rispondo io? Non è un problema. Le grandi case come innovazioni portano principalmente a livello di software, tipo il sistema Infinito di fbt, il dante, usato da yamaha, rcf, db e molti altri, usato anche da nexo
Ciao Ettore, scusate l'OT..stavo cercando un finale CREST tipo il tuo..andrebbero bene anche il modelli CPX900/1500/2600? vedo che i primi due sono classe AB, il 2600 è classe H..grazie!!
  • Ettore
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28-01-23 19.09

@ orlando
Ciao Ettore, scusate l'OT..stavo cercando un finale CREST tipo il tuo..andrebbero bene anche il modelli CPX900/1500/2600? vedo che i primi due sono classe AB, il 2600 è classe H..grazie!!
Ciao, la serie cpx è stata una delle più riuscite di crest, insieme alla sua parente CA, dei carri armati di amplificatori, classe ab con un toroidale da 30kg😁. Io ho il cpx3800 che mi è stato praticamente regalato e ho sistemato con €150, sono stati cambiati tutti i condensatori che erano bruciati (perché uno ha attaccato in parallelo gli ampli dagli speakon, non so quanto si possa essere stupidi per fare una roba del genere). Da questo puoi capire come sono resistenti, altri amplificatori si sarebbero completamente bruciati, sia finali che condensatori, questo ha resistito bene e nonostante ciò funzionava, non alla perfezione visto che aveva cali di volume per via del mal funzionamento dei condensatori. Detto ciò, costruttivamente sono fatti davvero bene, montano dei finali a transistor darlington, come gli igbt più efficienti dei mosfet, il tutto è montato su scheda unica, i finali sono posti sotto le alette di raffreddamento che fungono anche da "tunnel" per le ventole posteriori, cosa ingegnosa in quanto le alette dissipano il calore dei finali e fungono anche da tunnel per non disperdere la ventilazione interna e fare raggiungere anche le componenti anteriori, ovvero gli smd e altri transistor. Una cosa che apprezzo è il fusibile termico e non il fusibile elettrico, il primo quando "salta" per un picco di corrente non occorre sostituirlo in quanto la sua funzione è proprio quella di riprendere a funzionare non appena si ripristina l'apporto di corrente. Oltre a ciò, a livello di parametri, ha un thd piuttosto basso, 0,1% di distorsione ad 1khz (frequenza con la quale viene calcolata la potenza in rms), altri ampli raggiungono anche valori di 0,5% di thd. Nel 3800 questo valore è pari a 0,05. Per quanto riguarda anche il fattore smorzamento, è pari a 300 (il cpx3800 ha 500 di damping) (un valore normale, direi giusto, ci sono anche ampli con un valore più alto e meno alto, generalmente i transistor/mosfet hanno valori di smorzamento che si aggirano a questa cifra) , e questo valore consiste nello smorzare, da parte dell'amplificatore, il movimento dell'altoparlante in maniera continua, in linea teorica deve avere un valore medio, non troppo alto o non troppo basso, in modo tale da non risultare incontrollato (l'altoparlante) o troppo smorzato. Per quanto riguarda il crosstalk, è davvero basso, uno dei più bassi che abbia visto, considerando che in altri arriva anche ad essere pari a 100db o poco meno, nei cpx la media è di 50/60db. È un valore che è da considerare principalmente in linea teorica visto che all'orecchio è praticamente impercettibile, consiste nell'avere "residui" di segnale in un canale o un altro quando messi su scheda unica. Il rapporto segnale rumore (sn ratio) è alto per essere un analogico, più di 100db. L'impedenza di entrata anche è buona, 10kohm bilanciata e 20kohm sbilanciata, quindi non devi dargli ingenti quantità di segnale per farlo suonare come si deve. Fatta questa recensione (ho i pdf davanti, quindi non ho inventato alcun valore) il più oggettiva possibile, personalmente è il miglior ampli che abbia mai usato, a livello sonoro ha una qualità ineccepibile, abbastanza flat, il medio alto è davvero pulito, non è sibilante o graffiante, il basso è preciso e non sporco, carico sulle 60hz, quindi risulta anche punchy, poi ha la comodità del crossover con taglio a 150hz, la pendenza è un po' bassa (18db/Oct, quindi attenua poco le ottave a seguire delle 150hz), quindi se ci colleghi un sub che richiede un taglio a 150hz e non oltre, ti conviene attenuare le frequenze a seguire (almeno fino alle 250hz, visto che l'ottava dopo i 150hz sono le 300hz e poi scende in automatico) di almeno 3 db nelle prime frequenze successive. È abbastanza trasportabile, 20kg per quello che offre sono anche generosi. Ne ho usati veramente tanti di ampli, posso citarti l'economico thomann e1500 (anch'esso valido, si difende bene anche se è un po' vuoto e ha gli acuti aspri, ma per quello che costa ci sta), rcf hc3200
  • Ettore
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28-01-23 19.13

@ Ettore
Ciao, la serie cpx è stata una delle più riuscite di crest, insieme alla sua parente CA, dei carri armati di amplificatori, classe ab con un toroidale da 30kg😁. Io ho il cpx3800 che mi è stato praticamente regalato e ho sistemato con €150, sono stati cambiati tutti i condensatori che erano bruciati (perché uno ha attaccato in parallelo gli ampli dagli speakon, non so quanto si possa essere stupidi per fare una roba del genere). Da questo puoi capire come sono resistenti, altri amplificatori si sarebbero completamente bruciati, sia finali che condensatori, questo ha resistito bene e nonostante ciò funzionava, non alla perfezione visto che aveva cali di volume per via del mal funzionamento dei condensatori. Detto ciò, costruttivamente sono fatti davvero bene, montano dei finali a transistor darlington, come gli igbt più efficienti dei mosfet, il tutto è montato su scheda unica, i finali sono posti sotto le alette di raffreddamento che fungono anche da "tunnel" per le ventole posteriori, cosa ingegnosa in quanto le alette dissipano il calore dei finali e fungono anche da tunnel per non disperdere la ventilazione interna e fare raggiungere anche le componenti anteriori, ovvero gli smd e altri transistor. Una cosa che apprezzo è il fusibile termico e non il fusibile elettrico, il primo quando "salta" per un picco di corrente non occorre sostituirlo in quanto la sua funzione è proprio quella di riprendere a funzionare non appena si ripristina l'apporto di corrente. Oltre a ciò, a livello di parametri, ha un thd piuttosto basso, 0,1% di distorsione ad 1khz (frequenza con la quale viene calcolata la potenza in rms), altri ampli raggiungono anche valori di 0,5% di thd. Nel 3800 questo valore è pari a 0,05. Per quanto riguarda anche il fattore smorzamento, è pari a 300 (il cpx3800 ha 500 di damping) (un valore normale, direi giusto, ci sono anche ampli con un valore più alto e meno alto, generalmente i transistor/mosfet hanno valori di smorzamento che si aggirano a questa cifra) , e questo valore consiste nello smorzare, da parte dell'amplificatore, il movimento dell'altoparlante in maniera continua, in linea teorica deve avere un valore medio, non troppo alto o non troppo basso, in modo tale da non risultare incontrollato (l'altoparlante) o troppo smorzato. Per quanto riguarda il crosstalk, è davvero basso, uno dei più bassi che abbia visto, considerando che in altri arriva anche ad essere pari a 100db o poco meno, nei cpx la media è di 50/60db. È un valore che è da considerare principalmente in linea teorica visto che all'orecchio è praticamente impercettibile, consiste nell'avere "residui" di segnale in un canale o un altro quando messi su scheda unica. Il rapporto segnale rumore (sn ratio) è alto per essere un analogico, più di 100db. L'impedenza di entrata anche è buona, 10kohm bilanciata e 20kohm sbilanciata, quindi non devi dargli ingenti quantità di segnale per farlo suonare come si deve. Fatta questa recensione (ho i pdf davanti, quindi non ho inventato alcun valore) il più oggettiva possibile, personalmente è il miglior ampli che abbia mai usato, a livello sonoro ha una qualità ineccepibile, abbastanza flat, il medio alto è davvero pulito, non è sibilante o graffiante, il basso è preciso e non sporco, carico sulle 60hz, quindi risulta anche punchy, poi ha la comodità del crossover con taglio a 150hz, la pendenza è un po' bassa (18db/Oct, quindi attenua poco le ottave a seguire delle 150hz), quindi se ci colleghi un sub che richiede un taglio a 150hz e non oltre, ti conviene attenuare le frequenze a seguire (almeno fino alle 250hz, visto che l'ottava dopo i 150hz sono le 300hz e poi scende in automatico) di almeno 3 db nelle prime frequenze successive. È abbastanza trasportabile, 20kg per quello che offre sono anche generosi. Ne ho usati veramente tanti di ampli, posso citarti l'economico thomann e1500 (anch'esso valido, si difende bene anche se è un po' vuoto e ha gli acuti aspri, ma per quello che costa ci sta), rcf hc3200
Proel prl 1300, crown xls602 (piccoletto ma devo dire che lavora veramente bene) e altri, ma nessuno di questi mi ha soddisfatto quanto il crest, a livello costruttivo non ha eguali, l'unico che si avvicina al suo dettaglio è l'hc3200, che stimo molto, ma le sue dimensioni lasciano a desiderare visto che pesa 33kg. Detto questo spero che la mia recensione ti sia utile, nel caso non esitare a fare altre domande
  • orlando
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28-01-23 22.29

@ Ettore
Proel prl 1300, crown xls602 (piccoletto ma devo dire che lavora veramente bene) e altri, ma nessuno di questi mi ha soddisfatto quanto il crest, a livello costruttivo non ha eguali, l'unico che si avvicina al suo dettaglio è l'hc3200, che stimo molto, ma le sue dimensioni lasciano a desiderare visto che pesa 33kg. Detto questo spero che la mia recensione ti sia utile, nel caso non esitare a fare altre domande
Grazie Ettore! Che ne pensi anche di un Crown Amcron Microtech 1200/ 1000?
  • Ettore
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28-01-23 23.22

@ orlando
Grazie Ettore! Che ne pensi anche di un Crown Amcron Microtech 1200/ 1000?
Non lo conosco, appena posso approfondisco e ti dico. Ma a cosa ti serve?
  • orlando
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29-01-23 00.02

@ Ettore
Non lo conosco, appena posso approfondisco e ti dico. Ma a cosa ti serve?
Vorrei farci suonare un paio di Fbt HF12
  • Ettore
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29-01-23 00.48

@ orlando
Vorrei farci suonare un paio di Fbt HF12
Vabbè ma non ti serve un amplificatore molto potente tipo il crest, a meno che non hai cambiato i componenti. Secondo me ti basta anche un t amp e800, semplice e ben funzionante, lo paghi poco e soprattutto lo prendi nuovo e lo rivendi quando vuoi. È più che sufficiente considerando che sono casse piuttosto datate e un crest (a meno che non prendi i cpx più piccoli) è esagerato. Però secondo me sarebbe meglio un prodotto nuovo, perché comunque non sai come sono stati trattati gli ampli usati, tralasciando che io conoscevo il proprietario e conoscevo il problema, me lo ha praticamente regalato e ho speso appena €150 per rimetterlo a nuovo, poi non sai neanche se sono stati manomessi. Sono prodotti eccellenti, si, ma non sai in che mani sono passati.
  • orlando
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29-01-23 03.14

@ Ettore
Vabbè ma non ti serve un amplificatore molto potente tipo il crest, a meno che non hai cambiato i componenti. Secondo me ti basta anche un t amp e800, semplice e ben funzionante, lo paghi poco e soprattutto lo prendi nuovo e lo rivendi quando vuoi. È più che sufficiente considerando che sono casse piuttosto datate e un crest (a meno che non prendi i cpx più piccoli) è esagerato. Però secondo me sarebbe meglio un prodotto nuovo, perché comunque non sai come sono stati trattati gli ampli usati, tralasciando che io conoscevo il proprietario e conoscevo il problema, me lo ha praticamente regalato e ho speso appena €150 per rimetterlo a nuovo, poi non sai neanche se sono stati manomessi. Sono prodotti eccellenti, si, ma non sai in che mani sono passati.
E tra i nuovi di qualità tipo Crest o Crown cosa mi consigli, magari pensando pure di prendere altre casse passive..
  • Picatrix
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29-01-23 09.49

@ orlando
Vorrei farci suonare un paio di Fbt HF12
Ciao a tutti, la serie Micro-Tech della Crown è un progetto di fine anni 90 che vede la luce nei primissimi anni 2000, sono degli ottimi ampli anche se con potenze discerte, in effetti il 1200 eroga una potenza di 320W a canale su 8 ohm.
Avevano un difetto di progettazione nel raffreddamento, in quanto progettati con ventola centrale a convogliamento laterale, in pratica se messi in un RACK a servizio continuo l'ultimo o il primo da sopra prendeva fuoco dopo qualche ora, poichè l'aria calda va verso l'alto come ci insegna la fisica.
Sono ampli dal suono neutro e pulito con una buona riserva energetica di spinta, praticamente hanno un buon punch, forse un po sipigolosi sugli alti, ma questo è soltanto un mio gusto eprsonale. La distrosione armonica è pari allo 0,1% mentre la IMD (distorsione di intemodulazione) è pari allo 0,05%.
L'unico consiglio è se lo si acquista ovviamnete usato, la prima cosa da fare è la sostituzione di tutti i condensatori elettrolitici di alimentazione.
I condensatori elettrolitici non sono ETERNI e, l'elettrolita al loro interno dopo una decina d'anni (a volere ssere generoso) di utilizzo comincia a seccarsi facendo comportare il condensatore come una pompa di bicicletta molto lenta, avendo effetti deleteri sulla riproduzione sonora.
Buona domenica a tutti.
  • Picatrix
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29-01-23 09.59

@ Ettore
Buonasera. Non c'è una classe migliore di un'altra. Premetto che erroneamente la gente dice: eh ormai ci sono gli amplificatori digitali che non sono più come quelli di una volta. Un amplificatore, allo stato fisico, non può essere digitale, visto che il segnale prodotto è ANALOGICO, e poi convertito digitalmente via DSP (che significa proprio digital sound processor), o al massimo anche la sezione alimentazione può essere digitale tipo i moderni switching, o pwm, i modulatori di impulso digitali, che abbassano o alzano il livello di corrente in base alla richiesta o si adeguano in base al cambio di voltaggio, quindi non hai bisogno di un grosso e pesante toroide ma ti basta un modulino switching con dei condensatori. Crest audio nella serie cpx ad esempio, classe h, ha fatto una genialata, ha usato i fusibili termici, utilizzati anche in applicazioni al di fuori dell'audio, molto più stabili rispetto ai normali fusibili, tenendo stabile la tensione senza causare lo spegnimento e cortocircuito dell'apparato. Bando alle ciance, a livello di efficienza si, c'è una differenza, e la classe d è quella con il minor dispendio energetico è quella che ha i minori consumi e un'alta resa, con un'efficienza teorica pari a >95% circa (esempio per produrre 1000w ne consuma poco di più). La classe A, quella degli amplificatori valvolari usata in ambito HiFi, tipo i celebri amplificatori mcintosh, è quella meno efficiente con un maggior dispendio energetico, pari a circa 50%, ovvero che per produrre 10w ne consuma il doppio. La ab è una fusione tra la classe a e classe b con un'efficienza teorica del 75%, usata sia in ambito pro audio che hifi, possono usarsi diversi tipi di finali come i mosfet, i darlington (usati da Sr technology nella serie live, molto più efficienti rispetto ai mosfet, si distinguono da questi per la presenza di 5 gambe anziché 3), o gli IGBT. La classe H è praticamente una classe AB con la sezione dell'alimentazione cambiata. La G da quel che so è una fusione tra la AB e D, usata da fbt nella serie himaxx. A livello di ascolto, l'orecchio umano è soggettivo, non oggettivo, quindi per qualcuno può suonare meglio un A, per qualcun altro un AB, per qualcun altro un D e via dicendo, ma tutto dipende da come viene equalizzato a livello di uscita. Ergonomicamente parlando un amplificatore con alimentazione switching sarebbe l'ideale visto che si hanno meno pesi e meno ingombri. Per quanto riguarda i watt dichiarati spesso si punta il dito verso il classe D, verso il quale i dati vengono spesso "gonfiati" dalle moderne case produttrici, poiché spesso si prende in considerazione la potenza in picco, o in EIA, quindi con una distorsione armonica più alta rispetto a quella calcolata con un valore quadratico medio, quindi la rms. O spesso si scrive la potenza effettiva del modulo di amplificazione, il quale però viene limitato via dsp in base ai limiti fisici degli altoparlanti utilizzati. Tornando alla tua domanda, un sistema ottimale per una cassa è la fusione del D+Ab, perché il suono della classe Ab sul medio alto non ha eguali, si distingue per la presenza della gamma medio alta molto avvolgente e meno aspra/fredda di un d, che richiede previa equalizzazione via dsp per un suono ottimale. Questo solo per una scelta intelligente, perché personalmente il suono che ti dà un full analogico non ha eguali, io ho due casse passive della caber amplificazioni da 15" pollici, che piloto con un crest cpx3800, un classe h da 20kg, con un suono senza paragoni, fatto da dio, indistruttibile, pesante e affidabilissimo, proprio come piace a me. Alla faccia del tipo che dice che le piccole aziende non vanno prese in considerazione perché le grandi sono più affidabili e sono più innovative. Cosa rispondo io? Non è un problema. Le grandi case come innovazioni portano principalmente a livello di software, tipo il sistema Infinito di fbt, il dante, usato da yamaha, rcf, db e molti altri, usato anche da nexo
Quoto e condivido il pensiero di Ettore al 110%
  • Ettore
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29-01-23 10.53

@ orlando
E tra i nuovi di qualità tipo Crest o Crown cosa mi consigli, magari pensando pure di prendere altre casse passive..
Allora, crest ha mantenuto la serie cpx restando sempre sulla classe h sui più grandi (cpx 3 e cpx 4) e classe ab sui più piccoli (cpx 1 e cpx 2), ha aggiornato il design e chiaramente rivisto la circuitazione migliorandola con componentistica più recente. Crown ha a sua volta rivisto la serie xls, che per me ha peggiorato, è una serie starter level senza grosse pretese, mentre c'è la serie xti che (non ho mai usato ma in molti me ne hanno parlato bene) è una classe d e ha anche l'ausilio di un dsp, comodo devo dire, che ti permette di gestire i tagli di un eventuale sub, che però non ti permette di hi-passarlo ma solo di low-passarlo, quindi sfrutterà solo la sua frequenza di accordo come passa alto. Oltre che funzione crossover ha anche la gestione dei delay, quindi dei ritardi di segnale, funzione sempre utile nel caso in cui si colleghino più apparecchi, poi ha anche la funzione per la gestione della soglia, ovvero il limite, lo imposti ad una certa soglia in decibel e non va oltre. Tra i modelli, l'xti 2002 sarebbe un buon compromesso, se vuoi fare un buon upgrade di casse puoi optare per dei diffusori a 4 ohm, quindi con driver da 8ohm e cono da 4ohm, in modo tale da fare arrivare maggiore potenza al cono e spingerle un po' di più. Vedendo i loro dati tecnici promettono bene, basso crosstalk, alto sn ratio e damping pari a 500, quindi secondo me meritano. I nuovi cpx costano più o meno quanto gli xti, il più grande costa appena €830 per quello che offre, comoda la scelta del passa alto a 40hz e del passa basso a 100hz impostabile dal pre. Tra questi due è da fare un paragone dal vivo e non avendo mai provato un xti mi limito solo ad elogiarlo vedendo le sue caratteristiche, ma generalmente crown non produce brutti prodotti, anzi, è stata una delle prime a produrre array attivi con il brevetto del controllo remoto, oggi presente in molti sistemi e chiamato con diversi nomi, che sia Dante, Infinito, Rdnet e via dicendo. Il crown sarebbe comodo per le funzioni all in one, risparmi spazio nella rack per eventuali crossover, eq e compressori per la gestione della soglia e delay, quindi per me per comodità la scelta ricadrebbe sul crown, poi nel caso in cui non dovesse rispettare le tue aspettative, puoi tranquillamente mandarlo indietro visto che thomann offre il servizio soddisfatti o rimborsati, e in questo caso la scelta ricadrebbe su un crest, quello che tu ritieni adatto alle tue esigenze, ad esempio per le casse che hai ora il cpx 1 dovrebbe andare bene. Ripeto dipende da te, io ti ho esposto i pregi di uno e dell'altro, personalmente ho preferenze sul suono non processato da dsp (però devo dire che se usati con criterio, beh, non ho nulla da dire), quindi completamente analogico, il suono di un ab o h per me non ha eguali, ne ho parlato anche ad inizio post. Di natura i classe d risultano spesso freddi, quindi poco enfatizzati sulle basse e medie frequenze rispetto alle classi precedenti.
  • paolovaleri
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29-01-23 10.54

Premetto: ammiro incondizionatamente Serpaven, Ettore e gli altri scriventi per la loro preparazione e la loro pazienza nello sviscerare argomenti che altrimenti resterebbero tabù per molti, ovviamente me compreso. La mia esperienza pratica - è l'unica cosa di cui posso vantarmi - mi viene dal valvolare, il mio primo impianto è stato il Meazzi Factotum nei primi anni 60, seguito dal Binson, con il suo Echorec a disco rotante. Poi sono usciti sul mercato i primi Montarbo a stato solido - veramente la Montarbo c'era già, si chiamava Super MB, ovviamente tutta valvolare - e ho sposato quel marchio, e il 453, poi il 457, infine il 458 hanno amplificato le mie serate per trent'anni, mai un problema. Di recente - si fa per dire, una quindicina di anni fa, forse più - ho preso una coppia di T10A, due NM250 e un Sub 112SA, tutto Montarbo in classe AB, ovviamente nuovo di fabbrica, mai un problema. Più recentemente ho avuto un sub Montarbo Tank 12A, classe D, comprato per la relativa leggerezza e rivenduto di corsa, lo chiamavo il grande assente, spariva per ricomparire ma non lo notavi nemmeno, e due Fire 10A, classe D, pessime, suono piatto, poco potenti, andavano in protezione a volumi neanche elevati. Il Tank 12A e le Fire 10A le ho tenute pochissimo, perdendoci la metà esatta dei soldi spesi all'acquisto. La classe D va bene se costruita senza limitazioni economiche, vedi QSC, altrimenti è foriera di problemi. A proposito di QSC: mio figlio ha due QSC K8.2 e un Sub QSC KSub. Credo abbia speso oltre 3.000 €, ma che meraviglia! Ci fa tutto, mai il più piccolo problema, prodotti eccezionali.