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Io credo che voglia dire che qualitativamente in passato venivano costruiti strumenti più solidi e rifiniti, non solo i top di gamma... In parte posso essere d'accordo, ma non è un problema di oggi, va avanti da un po'.08-08-20 18.40
Secondo me, tra le caratteristiche fondamentali del piano stage vi siete dimenticati alcune cose importantissime. -Intelliggibilità: chiarezza e capacità di 'uscire'.08-08-20 19.15
una volta esistevano gli strumenti professionali e quelli amatoriali ed il gap, di qualità e di prezzo, era enorme. Oggi c’è tutto un segmento intermedio, che ha prezzi accessibili ed ha una buona qualità sotto il profilo dei suoni, però la qualità costruttiva è “a basso costo” tutta plastica.08-08-20 19.25
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Segnalo questo articolo di qualche anno fa, relativo alle meccaniche dei pianoforti digitali, con intervista a Carlo Maffei di Fatar https://www.pianosolo.it/il-pianoforte-digitale-la-meccanica/; lo trovo interessante sia perché traccia la storia di questo tipo di keybed e di come si sono evoluti dalle prime versioni (anni '80), sia per le considerazioni finali su ribattuti, terzo sensore, simulazione di scappamento e interazione tasto suono (che personalmente condivido).10-08-20 17.51
Segnalo che per settembre e prevista l’uscita di kawai ed 920 (a sostituire es8)10-08-20 17.52
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