17-02-16 16.09
Forse avete ragione tutti.
Il problema di noi pianisti/tastieristi è questa eterna lotta dell'adattarsi continuamente.
Invidio da sempre i vari trombettisti, saxofonisti, violinisti, chitarristi, bassisti, etc etc, i quali hanno la fortuna di esercitarsi a casa sul loro strumento e di portarsi sul palco il loro strumento.
Sempre il loro strumento rimane.
Noi invece dobbiamo sempre sottostare a dei compromessi.
Il pianista classico non può avere sul palco il suo pianoforte, ne trova sempre uno diverso, con un suono diverso, un tocco diverso, etc.
Adattarsi.
Il tastierista cerca lo strumento che pesa poco e che sia facilmente trasportabile senza ammazzarti le ossa, e spesso per ottenere lo scopo è costretto a lasciare a casa la sua 88 tasti pesata e adattarsi su una 73 o 61 note non pesata.
Adattarsi.
Sempre adattarsi.
Anch'io ai tempi usavo le tastiere non pesate, e mi adattavo a suonarle, ma non è la stessa cosa.
Suonando molto sulle tastiere non pesate mi accorgevo poi che facevo fatica a suonare sul pianoforte: le tastiere non pesate mi ammosciavano le mani.
Una serata oggi, una domani, una dopodomani... e col tempo la tastiera non pesata mi creava un "danno", vanificava il mio tocco pianistico, lo ammosciava, lo indeboliva.
Ed ero costretto nei momenti liberi a rimettere le mani sul tasto pesato per rifocillare le dita e fargli riacquistare forza e tocco.
Poi si andava ancora a suonare (con la non pesata) e si ricominciava da capo, nuovo ammosciamento, nuovo adattarsi.
E via così.
Da qui l'idea di prendere il NS perchè è uno strumento che pesa poco (18.5kg) e posso suonarlo a casa e sul palco senza necessità di adattare le mani continuamente.
Al tempo stesso però la meccanica del NS-88 non è quella dello Yamaha P-250 che avevo prima di lui.
Era bella, mi piaceva, ci suonavo da favola.
Ma lo strumento pesava più di 30kg, un calvario, ho dovuto venderlo.
E via così.
Insomma siamo proprio degli sfigati rispetto agli altri colleghi musicisti.
Tutto il nostro essere...tutta la nostra vita è adattarsi.
Adattarsi sempre.
Guadagniamo una cosa, e ne perdiamo un'altra.
Guadagniamo in peso, e perdiamo in tocco.
Guadagniamo in tocco, e perdiamo in peso.
La cosa si ripete col Montage.
C'è la 88note pesata, ma pesa una carriola.
Allora si opta per la 73note, ma non c'è più il tasto pesato... uff che palle.
Passi pure la 61note con tasti non pesati.
Quella ci sta benissimo per convenzione.
Così come ci sta la 88note pesata, è corretto che una 88 abbia il tasto pesato.
E' il segmento di mezzo che non ci sta!
Una 73 non deve essere - o solo pesata - o solo non pesata.
Deve essere ambedue le cose perchè rappresenta il punto di incrocio tra i due formati.
Una tastiera 73note andrebbe proposta in due versioni "benzina e diesel", pesata o non pesata, a scelta del cliente.
In questo modo si colma un vuoto che è ancora visibilmente presente in quasi tutti i costruttori, si soddisfa maggiormente il cliente che finalmente può optare per uno strumento "intermedio" senza rinunciare a nulla.
Chi vuole la tastiera tipicamente compatta, prende la 61 non pesata, ed è contento così.
Chi vuole il pianoforte puro al completo, prende la 88 pesata, ed è contento così.
Chi vuole il formato intermedio (per esigenze peso/spazio/lavoro) sceglie!
Deve potere scegliere.
Pesata o non pesata, a sua scelta.
E tutti sono felici e contenti.