29-04-21 15.40
@ Roberto_Forest
Secondo me non sono paranoie. Nord vive di rendita, perché è stata tra le prime a fare organi e piani elettrici di qualità rispetto alla concorrenza. Ora però la concorrenza si è evoluta, mentre nord è rimasta ferma. Non è questione di live, studio o sgabuzzino. Sui piani elettrici ora è superata da tutti, sugli organi tiene bene, sui piani è dove ha innovato di più. Essendo un'azienda piccola non penso che abbia la forza di rivoluzionare le sue tastiere ogni 5 anni, quindi va avanti facendo qualche aggiustamento qua e là. Ma progredisce più lentamente rispetto ad esempio a Yamaha e Roland. Quindi ok implementa la seamless transition e butta fuori il White grand e aggiunge i filtri, tutto bello, ma non ha anche il tempo e la forza di fare un campione di Rhodes più dettagliato, per non parlare dei wurly e clavinet che sono gli stessi di dieci anni fa. Stessa cosa per le simulazioni amp, e la sample library multi layer di velocity.
Potrebbe essere che sta tirando la carretta, usando gli stessi dsp e programmazioni, aspettando di fare il botto e il salto di qualità cambiando tutto in un colpo solo: cioè dsp e hardware più potente (con tutti gli effetti migliorati), più memoria, gestione multilayer di velocity dei campioni, scheda audio interna. Tutte cose che forse con l hardware che attualmente ha non potrebbe neanche fare.
I tempi ormai sono maturi per un "Nord King", con hardware più potente che creerà un solco con gli stage precedenti.
Giusto per ribadire: personalmente sto usando il Seven per gli elettrici e ho “dovuto” prendermi un Nord Electro per l’organo e per la possibilità di campionare i suoni del disco che uscirà. I pianoforti acustici del tour (facciamo le corna e tocchiamo tutto quello che c’è da toccare) probabilmente saranno Nord. Ovviamente avendo due strumenti che si sovrappongono su alcune timbriche non ho potuto esimermi da fare confronti, vi posso assicurare che sugli elettrici non c’è paragone (credetemi: ho gli originali, so di che parlo), il Seven se lo pappa con tutte le scarpe. Non che siano brutti i Rhodes e i Wurlitzer di Nord, ma come campioni mancano di dettaglio e secondo me risentono del tipo voicing che Freddan Alders ha fatto sugli strumenti campionati, quindi anche se c’è varietà timbrica, hanno tutti comunque un certo gusto (che non puoi modificare più di tanto con eq ed effetti) e che soprattutto è quello lì da secoli ormai.
Altra storia sugli acustici dove dapprima Clavia non fu capita da tanti e adesso è imitata da tutti e comunque riesce sempre a proporre i campionamenti meno sterili di tutto il panorama hardware (ovviamente SECONDO ME)... E sì, ci registrerei senza fisime, l’unico problema può essere il loop finale, ma devi proprio registrare un brano in solo con note abbastanza tenute e ascoltare con orecchio attento per percepirlo.
Un altro vantaggio dei Nord Piano, Electro e Stage è che si capisce che questi signori perdono parecchio tempo a cercare di far combaciare bene i loro timbri con le meccaniche (qui poi si apre un altro discorso) e se non sono soddisfatti n pieno ci tornano sopra con aggiornamenti. Insomma, si può criticare quanto si vuole la loro politica dei prezzi (mi viene in mente il loro halfmoon a 160€ 🙄), ma i motivi per cui i palchi del mondo sono tinti di rosso ci sono.