Ma cos’è questo jazz?

  • anonimo
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15-08-18 20.08

@ anonimo
Bix Beiderbecke, Eddie Lang, Joe Venuti, Benny Goodman, Toots Thielemans, Michel Petrucciani erano "bianchi", eppure erano dei jazzisti, quindi, non è vero che il jazz lo possano suonare solo i " neri"...
I musicisti che hai citato sono nati e cresciuti nel genere dixieland... Conosci la differenza tra orchestre dixieland e jazz? Perche' senno' stiamo ragionando del nulla. emo
Le orchestre dixieland (bianche) nacquero nell'inutile tentativo di constratare il successo di quelle jazz (nere) che ormai avevano "conquistato" la scena musicale dell'epoca. Parliamo del periodo in cui il jazz era ancora un genere da ballo.... gia' proprio cosi', vi do una brutta notizia, il jazz e' stato (e lo e' tuttora in parecchie occasioni) il liscio delle comunita' afroamericane, poi diffusosi come ballo anche negli ambienti "bianchi", per questo qualche ariano americano penso' bene di produrre le dixieland. Tali orchestre ebbero ovviamente poca fortuna perche', ahime', gli afroamericani sanno suonarlo meglio. Non sto inventando nulla, trovate tutto su qualsiasi libro di storia.
Per quanto mi riguarda, non me ne vogliate, nessuna provocazione, ma percepisco piu' "jazz mood" e originalita' negli assoli e nei riff di chitarra di Dimebag Darrell che in tutta la produzione jazz italiana di Rava & discepoli. emo
  • anonimo

15-08-18 20.14

@ anonimo
I musicisti che hai citato sono nati e cresciuti nel genere dixieland... Conosci la differenza tra orchestre dixieland e jazz? Perche' senno' stiamo ragionando del nulla. emo
Le orchestre dixieland (bianche) nacquero nell'inutile tentativo di constratare il successo di quelle jazz (nere) che ormai avevano "conquistato" la scena musicale dell'epoca. Parliamo del periodo in cui il jazz era ancora un genere da ballo.... gia' proprio cosi', vi do una brutta notizia, il jazz e' stato (e lo e' tuttora in parecchie occasioni) il liscio delle comunita' afroamericane, poi diffusosi come ballo anche negli ambienti "bianchi", per questo qualche ariano americano penso' bene di produrre le dixieland. Tali orchestre ebbero ovviamente poca fortuna perche', ahime', gli afroamericani sanno suonarlo meglio. Non sto inventando nulla, trovate tutto su qualsiasi libro di storia.
Per quanto mi riguarda, non me ne vogliate, nessuna provocazione, ma percepisco piu' "jazz mood" e originalita' negli assoli e nei riff di chitarra di Dimebag Darrell che in tutta la produzione jazz italiana di Rava & discepoli. emo
Toots Thielemans e Michel Petrucciani sono nati e cresciuti nel Dixieland? All'esame di Storia del Jazz saresti bocciato...
  • anonimo
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15-08-18 20.18

@ anonimo
Toots Thielemans e Michel Petrucciani sono nati e cresciuti nel Dixieland? All'esame di Storia del Jazz saresti bocciato...
Saresti bocciato tu, che mi porti sullo stesso piano storico Bix B. e Petrucciani.
  • anonimo

15-08-18 20.25

@ anonimo
Saresti bocciato tu, che mi porti sullo stesso piano storico Bix B. e Petrucciani.
Io non li porto sullo stesso piano storico, chi ha mai parlato di storia? Io li porto sullo stesso piano "razziale", cioè erano " bianchi" e se leggi le loro biografie vedi che c'è scritto : Chitarrista jazz, violinista jazz, clarinettista jazz, armonicista jazz, pianista jazz...
Poi, all'interno del jazz vi sono vari stili e periodi: Dixieland, Swing, Bebop, Hard bop, ecc, ognuno di loro è stato un musicista jazz nell'ambito del proprio strumento e del proprio stile e periodo. Hanno in comune che erano tutti bianchi.
  • orange1978
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15-08-18 20.25

@ anonimo
Toots Thielemans e Michel Petrucciani sono nati e cresciuti nel Dixieland? All'esame di Storia del Jazz saresti bocciato...
...ma allora lo fai apposta cristo santo.

ma stai parlando dei piu grandi nomi della storia del jazz, quella non puo essere la normalità per tutti, come dire maradona era grasso e basso, non si allenava,arrivava in ritiro tre giorni dopo, ma nonostante tutto alla domenica faceva due gol e da solo portava a casa la partita.

...ma stiamo parlando di Maradona....non di un normale calciatore anche professionista.

non puoi prendere come esempio quei nomi, quanta gente suona jazz al mondo da dilettanti a professionisti, quanti arrivano a quei livelli? cinque...dieci....facciamo venti?
  • anonimo

15-08-18 20.32

@ orange1978
...ma allora lo fai apposta cristo santo.

ma stai parlando dei piu grandi nomi della storia del jazz, quella non puo essere la normalità per tutti, come dire maradona era grasso e basso, non si allenava,arrivava in ritiro tre giorni dopo, ma nonostante tutto alla domenica faceva due gol e da solo portava a casa la partita.

...ma stiamo parlando di Maradona....non di un normale calciatore anche professionista.

non puoi prendere come esempio quei nomi, quanta gente suona jazz al mondo da dilettanti a professionisti, quanti arrivano a quei livelli? cinque...dieci....facciamo venti?
Non può essere la normalità, ma a volte succede, così come sarebbe normale per un musicista professionista avere solide basi musicali classiche (vedi Oscar Peterson), ma succede anche che arrivi un certo Signor Erroll Garner che è "analfabeta" musicalmente (era autodidatta e non sapeva leggere né scrivere la musica) e diventi uno dei più grandi pianisti jazz della storia. Che vuol dire? Non c'è una regola: non si può dire che è SEMPRE così o che NON È MAI così. Non si può dire che che puoi suonare jazz solo se sei "nero", ma per favore!
  • orange1978
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15-08-18 20.45

@ anonimo
Non può essere la normalità, ma a volte succede, così come sarebbe normale per un musicista professionista avere solide basi musicali classiche (vedi Oscar Peterson), ma succede anche che arrivi un certo Signor Erroll Garner che è "analfabeta" musicalmente (era autodidatta e non sapeva leggere né scrivere la musica) e diventi uno dei più grandi pianisti jazz della storia. Che vuol dire? Non c'è una regola: non si può dire che è SEMPRE così o che NON È MAI così. Non si può dire che che puoi suonare jazz solo se sei "nero", ma per favore!
vuol dire che sono casi rari.

per una normale persona nata in siberia o in groenlandia mettersi a fare il bluesman stile nero del mississipi che se non hai avuto il nonno che era nelle piantagioni di cotone e il papà morto sulla sedia elettrica, non puoi farlo! difficilmente saresti credibile non hai quelle motivazioni espressive.

pero potrebbe capitare il caso di uno su un milione che pur essendo nato nella steppa in mezzo ai canti cosacchi e alle fisarmoniche, prende in mano la chitarra elettrica e si ritrova a suonare e cantare meglio di uno nero nato a new orleans.

non è impossibile, ma se succedesse non sarebbe la normalità...poi forse oggi e in futuro con la globalizzazione e internet ovunque è anche piu facile.

e comunque è necessario amare profondamente quella cultura diversa in ogni sua parte e sfumatura, io a tal proposito sarei gia spacciato in partenza, la detesto!
  • anonimo

15-08-18 20.57

@ orange1978
vuol dire che sono casi rari.

per una normale persona nata in siberia o in groenlandia mettersi a fare il bluesman stile nero del mississipi che se non hai avuto il nonno che era nelle piantagioni di cotone e il papà morto sulla sedia elettrica, non puoi farlo! difficilmente saresti credibile non hai quelle motivazioni espressive.

pero potrebbe capitare il caso di uno su un milione che pur essendo nato nella steppa in mezzo ai canti cosacchi e alle fisarmoniche, prende in mano la chitarra elettrica e si ritrova a suonare e cantare meglio di uno nero nato a new orleans.

non è impossibile, ma se succedesse non sarebbe la normalità...poi forse oggi e in futuro con la globalizzazione e internet ovunque è anche piu facile.

e comunque è necessario amare profondamente quella cultura diversa in ogni sua parte e sfumatura, io a tal proposito sarei gia spacciato in partenza, la detesto!
Appunto: ê importante amare e "sentire dentro" quel genere di Musica e poi puoi essere della Groenlandia o dell'Australia, non ha importanza. Quanti pianisti e musicisti classici Cinesi, Coreani, Giapponesi, suonano nelle Orchestre Sinfoniche Europee (rivestendo anche ruoli da solisti?).
Non importa se sei Cinese, Giapponese o Coreano: l'importante e che ami e "senti tua" quel tipo di Musica...
  • orange1978
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15-08-18 21.07

@ anonimo
Appunto: ê importante amare e "sentire dentro" quel genere di Musica e poi puoi essere della Groenlandia o dell'Australia, non ha importanza. Quanti pianisti e musicisti classici Cinesi, Coreani, Giapponesi, suonano nelle Orchestre Sinfoniche Europee (rivestendo anche ruoli da solisti?).
Non importa se sei Cinese, Giapponese o Coreano: l'importante e che ami e "senti tua" quel tipo di Musica...
infatti suonano ma perche? primo perche da noi ce sempre meno gente che vuole abbraccire quel tipo di strada, in giappone o cina il sogno di una bambina è fare la ballerina classica o la pianista....nella maggior parte dei casi.

da noi invece? sposare un calciatore, fare la velina, andare al grande fratello, diventare una modella etc etc....al massimo fare la cantante pop come beyonce.

inoltre a parte che subiscono una disciplina assurda, che noi nemmeno ce la sognamo nelle loro scuole in cina, corea, giappone ed est in generale, ma nonostante tutto come suonano?

...sono delle macchine, freddi come dei ghiaccioli, a me al 90% delle volte non piacciono infatti, li trovo gelidi, niente a che vedere con gli europei di un certo livello.

io personalmente un pianista cinese che abbia la stessa profondità di michelangeli, horowitz, richter, pollini, argeritch, o anche di un shura cerkaskij....non li conosco.
  • maxpiano69
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15-08-18 21.20

Ma... cos'è questo?? emo Jazz??? emo emoemo
  • anonimo

15-08-18 22.04

@ maxpiano69
Ma... cos'è questo?? emo Jazz??? emo emoemo
la confusione regna sovrana emo
  • anonimo
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15-08-18 23.06

orange1978 ha scritto:
pero potrebbe capitare il caso di uno su un milione che pur essendo nato nella steppa in mezzo ai canti cosacchi e alle fisarmoniche, prende in mano la chitarra elettrica e si ritrova a suonare e cantare meglio di uno nero nato a new orleans.


Un orfano della steppa siberiana adottato da una coppia di black panter ergastolani nella Guyana francese emo
  • orange1978
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16-08-18 07.40

@ anonimo
orange1978 ha scritto:
pero potrebbe capitare il caso di uno su un milione che pur essendo nato nella steppa in mezzo ai canti cosacchi e alle fisarmoniche, prende in mano la chitarra elettrica e si ritrova a suonare e cantare meglio di uno nero nato a new orleans.


Un orfano della steppa siberiana adottato da una coppia di black panter ergastolani nella Guyana francese emo
ahhahahhaahhahhahahahahahah oddio rotolo ahahha....

io continuo cmq a sostenere che il jazz in se è una delle piu grandi prese per i fondelli del secolo, affascinante sotto certi aspetti ad esempio le orchestre swing anni 30/40 bianche come glenn miller, ma anche duke ellington, art tatum...pero dal bepop in poi non si puo sentire per non parlare della fusion o del jazz rock.

un qualsiasi pianista romantico serio, da martucci a chopin, liszt, schumann, cramer, saint saens, anche un semplice beethoven o muzio clementi, surclasserebbero tutti i piu famosi jazzisti in poco tempo...ma sicuro, basta solo vedere le improvvisazioni che hanno scritto (molti preludi di chopin pare fossero quasi improvvisazioni estemporanee di sensazioni proprie), o anche composto a tavolino per capire come intanto la musica romantica sia dieci volte piu complessa del cess....oh ma i brani jazz sono tutti uguali! e quando non lo sono non si capisce un c....non si riescono a seguire sono per lo piu note a caso.
i brani romantici ad esempio nella mano sinistra dispongono di decine e decine di soluzioni, arpeggi complessi, salti di ottave, ottave spezzate, basso alternato ad accordi etc etc etc....

non cè proprio storia se prendiamo 10 brani a caso romantici e 10 standard jazz...a parte le strutture rozze che nel jazz sono sempre quelle, mentre in un brano di chopin sono molto piu complesse, ma sicuro si assomiglieranno di meno i 10 brani romantici tra loro...
prendi uno studio di chopin, il rondo capriccioso, un brano delle scene infantili, un mephisto waltz....sono tutti molto diversi tra loro molto piu degli standard jazz.

il problema per cui i classici di oggi non suonano jazz parlo dei pollini michelangeli etc....è perche primo non gliene fregherà niente, secondo perche non sono pianisti romantici.
sono concertisti moderni, o erano....esecutori....non avvezzi all improvvisazione che invece nell 800 la facevano eccome! ed erano anche molto abituati sia a studiare ed eseguire la musica di altri che a comporre e sviluppare le proprie idee.
il 90% dei pianisti classici invece esegue....interpreta....mentre un jazzista quasi mai esegue, difficile che un jazzista sia rispettato se copia ed esegue improvvisazioni altrui, a parts nel periodo di apprendimento dove copiare è quasi un dovere per imparare, un jazzista DEVE saper comporre e improvvisare come prima cosa.

ma un chopin o un liszt uno come corea o hancock o petrucciani non lo vede nemmeno, sicuro dovrebbe adattarsi ma una volta capito lo swing sarebbe finita.

e sicuramente, ci metterà molto piu tempo errol garner o chick corea a imitare liszt che liszt a imitare corea, ma garantito.

su bach ho delle riserve, ma sicuro mentalmente non avrebbe problemi, con il jazz poi figuriamoci a imitare quelle quattro balle del walkin uno come lui abituato al basso continuo in realtime e a improvvisare toccate e fughe.

mozart penso sfotterebbe tutti, si prenderebbe gioco imitando lo stile di tutti i piu famosi pianisti e anche le loro espressioni facciali, avete mai visto i pianisti jazz o soul che fanno ste facce assurde quando suonano? roba dell altro mondo, stortano la bocca....quando si suona bisogna essere granitici, come michelangeli....rilassamento totale.

i classico romantici vincerebbero non ci sono storie, la vera musica con la M maiuscola è quella, il jazz è stato una rovina, una piaga direi.
  • orange1978
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16-08-18 07.52

ah una cosa....importante.

non prendetemi per pazzo, o per uno che sottovaluta chi sa suonare jazz bene, suonare jazz a livelli alti è difficilissimo, qualsiasi cosa fatta bene è difficile anche suonare pop, anche correre a testa in giu, ma uno potrebbe domandarsi....perche???

la parola jazz viene usata quasi per tirarsela, ahhh quelli suona jazz che figo....quando invece non è assolutamente un evoluzione rispetto alla musica del 1700/1800 e anche dei primi del 900, è piu uno stile di vita che una reale innovazione e su questo aveva ragione joe zawinul che nemmeno si considerava un jazzista, pensa tu!

del resto anche qui nel forum basta vedere che alcuni sostengono addirittura che zucchero sia un genio, quando nel 1700 sarebbe stato poco piu di un ciambellano di corte, Chopin era un genio, Cramer lo era...Clementi!!! non adelmo fornaciari -.-
oggi mi pare che la parola genio sia usata molto facilmente e con leggerezza, sono tutti geni in pratica! ma cioe, se pino daniele sarebbe un genio.....scusate, karlheinz stockhausen....che roba è? e Olivier Messiaen? e Gustav Mahler? booh...spiegatemelo.
  • markelly2
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16-08-18 08.08

Ormai siamo al delirio! emo

PS. Io non ho detto che Zucchero è un genio, l'ho detto del poeta Pasquale Panella e di alcuni suoi testi. emo
  • orange1978
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16-08-18 08.13

@ markelly2
Ormai siamo al delirio! emo

PS. Io non ho detto che Zucchero è un genio, l'ho detto del poeta Pasquale Panella e di alcuni suoi testi. emo
non era riferita a te in particolare ma al fatto che in generale leggo a volte affermazioni direi poco realistiche ossia considerare un genio un mediocre musicista o un vasco rossi.

sul fatto dei testi non mi pare proprio, puo essere....ma comunque se parliamo di musica i testi sono una piccola parte, allora se fai musica orrenda con testi belli fai il poeta non il musicista.

  • markelly2
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16-08-18 08.19

@ orange1978
non era riferita a te in particolare ma al fatto che in generale leggo a volte affermazioni direi poco realistiche ossia considerare un genio un mediocre musicista o un vasco rossi.

sul fatto dei testi non mi pare proprio, puo essere....ma comunque se parliamo di musica i testi sono una piccola parte, allora se fai musica orrenda con testi belli fai il poeta non il musicista.

Nel pop i testi fanno parte della musica. Non esiste il pop strumentale. O è poca roba.
I testi alla fine sono importanti, spesso fondamentali.
Quando analizziamo un artista pop, dobbiamo tenerne conto. Anzi, talvolta sono l'unico metro di paragone, a parità di mood musicale.
Infine, il genio a livello strumentale/compositivo non credo che nessuno lo vada a cercare nel pop mainstream.
  • orange1978
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16-08-18 08.32

@ markelly2
Nel pop i testi fanno parte della musica. Non esiste il pop strumentale. O è poca roba.
I testi alla fine sono importanti, spesso fondamentali.
Quando analizziamo un artista pop, dobbiamo tenerne conto. Anzi, talvolta sono l'unico metro di paragone, a parità di mood musicale.
Infine, il genio a livello strumentale/compositivo non credo che nessuno lo vada a cercare nel pop mainstream.
...lo credo bene!

però io ho poco rispetto di musicisti pop che curano molto i testi e il resto è inascoltabile...vedi vasco rossi o ligabue....x esempio, la loro musica fa veramente schifo, secondo il mio gusto e pure i loro timbri vocali.

invece è possibilissimo fare anche nel pop entrambe le cose, ci sono artisti come Yes, Genesis, The Beatles, Rolling Stones, Pink Floyd, The Verve, Coldplay, Queen....che hanno saputo scrivere testi assolutamente poetici e complessi, molto meglio di tutti i cantautoracci italiani folk, ma allo stesso tempo coniugare ricerca sonora, innovazione e musica di altissimo livello tecnico.

e anche cura della voce....ma non so non vorremo davvero paragonare i versacci da cornacchia che fa un vasco rossi o un ligabue, o il timbro monocorda di max pezzali....con la raffinatezza delle voci di liam e noel gallagher, richard ashcroft dei verve o peter gabriel? ma scherziamo....
  • anonimo

16-08-18 09.31

ma perchè parlare di cose che non si conoscono e comprendono?

se dicessi i synth e il pop sono stati la rovina della musica emo come suonerebbe? ecco le cose che leggo sul jazz suonano così, capisco che il jazz sia una musica complessa ma di solito basta un "non la capisco"
  • markelly2
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16-08-18 11.21

orange1978 ha scritto:
e anche cura della voce....ma non so non vorremo davvero paragonare i versacci da cornacchia che fa un vasco rossi o un ligabue, o il timbro monocorda di max pezzali....con la raffinatezza delle voci di liam e noel gallagher, richard ashcroft dei verve o peter gabriel? ma scherziamo..

Il discorso è molto relativo. Una voce può piacere per mille ragioni, non per forza ogni cantante deve essere super tecnico o avere una voce suadente. Spesso basta il timbro in sé, e l'anima che uno ci mette. Qualche esempio: Roger Waters, Neil Young, Lou Reed, o in Italia Vecchioni, Daolio.