Quanto fa schifo il DeepMind 12

  • SimonKeyb
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04-04-20 15.07

@ anumj
Il cat è stato uno dei più bei synth che ho avuto.
ecco io invece non lo conoscevo come synth, documentandomi un pò ho visto che si tratta di una sorta di Odyssey (ebbero anche una causa con Arp, da che pulpito poi loro che resinarono i VCO per non farsi denunciare da Moog) però più violento e grezzo, che è anche quello cerco da un analogico: la maleducazione che i digitali non mi restituiscono e che mi fa sentire di avere qualcosa di "vivo" sotto le mani.
  • mima85
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04-04-20 18.24

anumj ha scritto:
Secondo me dietro c'è Oberheim che rompe il cazzo, come fece Roland a suo tempo con la 808.


La "versione ufficiale" che lessi un po' di tempo fa è che hanno dovuto rallentare lo sviluppo per riallocare risorse ad altri progetti più a corto termine. Con la promessa che comunque il progetto non sarebbe stato abbandonato. Se poi c'è dietro qualcos'altro chiaramente non lo vanno a dire in giro.

Ci potrebbe stare però che abbiano avuto problemi. Fino a luglio 2019 il marchio Oberheim era proprietà della Gibson, la quale da quel che lessi un po' di tempo fa è nota nell'ambiente per le sue pratiche e comportamenti spesso molto aggressivi. Quindi non è improbabile che ad un certo punto, nel periodo in cui erano proprietari del marchio Oberheim, siano andati a rompere le scatole a Behringer per l'UB-Xa.

Che sia Tom Oberheim in persona ad avergli rotto le scatole invece non credo. Come entità aziendale lui è uno sputacchio in confronto a Behringer, credo che in quanto a dimensioni sia poco più grande di un laboratorio artigianale, e di certo non ha il giro che hanno DSI/Sequential e Moog, le quali già loro di persè sono aziende piuttosto piccole. Non penso che si metta a sprecar risorse per intentare causa ad una multinazionale come Behringer, anche perché mister Tom Oberheim ha abbondantemente superato l'ottantina ed alla sua età non credo che abbia voglia di mettersi a rischiare un infarto con un'azione legale contro Behringer.
  • synthpanze
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14-04-20 16.38

@ anumj
mima85 ha scritto:
Beh pertanto un primo prototipo funzionante dell'UB-Xa esiste. Chiaramente dev'essere ancora rifinito come si può sentire facilmente dal video, però c'è e suona.


Minchia, sono passati 4 anni da quando è apparso su Keyboard ed è ancora da rifinire?
Secondo me dietro c'è Oberheim che rompe il cazzo, come fece Roland a suo tempo con la 808.
No, secondo me è solo strategia commerciale, adesso vogliono saturare e prendersi il mercato dei monofonici, costano poco e vendono molto, cose neanche annunciate come il poly d o tb3 etc hanno scavalcato qualsiasi progetto polifonico, il loro ms20 è la prova lampante per prendere mercato a korg.

non credo che per un firmware ci vogliano 4anni... l'unica cosa bella è che l'ubxa sia stato ridisegnato e dalla pcb sembra abbia 16voci e schermo di dimensione doppie il che significa layer emo
  • fulezone
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31-08-21 14.32

@ synthpanze
No, secondo me è solo strategia commerciale, adesso vogliono saturare e prendersi il mercato dei monofonici, costano poco e vendono molto, cose neanche annunciate come il poly d o tb3 etc hanno scavalcato qualsiasi progetto polifonico, il loro ms20 è la prova lampante per prendere mercato a korg.

non credo che per un firmware ci vogliano 4anni... l'unica cosa bella è che l'ubxa sia stato ridisegnato e dalla pcb sembra abbia 16voci e schermo di dimensione doppie il che significa layer emo
Ma alla fine si è capito se suona bene o no? Ne ho visto uno con 3 mesi di vita a 600 euro...
  • wildcat80
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31-08-21 14.46

Suona Suona, il problema è che fa schifo la dotazione di presets di fabbrica.
  • fulezone
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31-08-21 14.49

@ wildcat80
Suona Suona, il problema è che fa schifo la dotazione di presets di fabbrica.
Niente di utilizzabile tra i preset?
Quanto preset e user ha?
  • MicheleJD
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31-08-21 16.28

@ wildcat80
Suona Suona, il problema è che fa schifo la dotazione di presets di fabbrica.
Si possono cancellare e riorganizzare facilmente?
in rete ne ho sentito molti anche belli per i miei gusti (ossia i classici “bread and butter” per un synth vintage), quindi uno poi potrebbe personalizzarselo un poco.
Io sto (da anni) facendo lo stesso con la roland jd xa… preset concepiti per mostrare le caratteristiche della tastiera (o per qualche sonorizzazione di film o video al massimo) ma poco suonabili… tutto reso difficoltoso da un librarian di una lentezza estenuante (anche solo per rinominare una patch)... e da tempi caricamento sul synth imbrarazzanti (per caricare 256 timbri ci vuole non meno mezz’ora… attenzione sono solo impostazioni da pochi kilobyte …nessun sample trasmesso…)
ma se deepmind non ha di questi problemi, con tutta l offerta di patch a pagamento o free che c’è i presets “bruttini” di fabbrica non dovrebbero un problema. considerando anche il prezzo contenuto dello strumento (il deepmind 6 poi costa davvero davvero poco)
  • wildcat80
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31-08-21 16.40

1024 locazioni. Molti si ripetono. Tutti di una tamarragine spaventosa.
Io purtroppo non credo di aver salvato nulla come banchi, avevo rifatto parecchi presets storici e non.
  • MicheleJD
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31-08-21 19.55

per curiosità c’è un librarian decente/sistema di classificazione delle patch?
io si che le programmo (poche) che le compro (tante) le voglio organizzate per tipologia di suono… pad, lead monofonici, lead polifonici, brass, strings ecc ecc.
in modo che scorro il gruppetto in cerca di quello che ci sta meglio. insomma tipo workstation.
un lavoro lungo ma se il librarian è efficiente non è così tedioso.
  • anonimo
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31-08-21 20.21

@ fulezone
Niente di utilizzabile tra i preset?
Quanto preset e user ha?
Esattamente come il virus : una miriade di preset sparsi su banchi da 128 timbri ciascuno dal banco A al banco H (il virus arrivava fino alla Z)...

L'inutilita' di avere troppi banchi di preset, finisce per diluire i timbri buoni, e nasconderli nella miriade di preset fatti soltanto per riempire i banchi.

Pero' i sintetizzatori non sono macchine chiuse, e chi li compra per i preset sbaglia a prescindere, perche' con questo criterio si dovrebbe buttare via il 95% dei sintetizzatori recenti...

I sintetizzatori vanno PROGRAMMATI, non sono dei rompler o delle macchine chiuse..

Se ne vedono in vendita' sul mercatino?... C'e' una miriade di persone che compra queste macchine, si diverte un po' a fare piripi' piripo' con i sequencer, poi si stanca velocemente e li rivende... senza neppure sapere cos'ha comprato, qual'e' la struttura del synth e quali sono le sue potenzialita' (ma e' gente che non sa suonare, e le potenzialita' non le comprenderebbe neppure)...
  • anonimo
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31-08-21 20.26

@ MicheleJD
per curiosità c’è un librarian decente/sistema di classificazione delle patch?
io si che le programmo (poche) che le compro (tante) le voglio organizzate per tipologia di suono… pad, lead monofonici, lead polifonici, brass, strings ecc ecc.
in modo che scorro il gruppetto in cerca di quello che ci sta meglio. insomma tipo workstation.
un lavoro lungo ma se il librarian è efficiente non è così tedioso.
Certo !..
Gia' nel synth e' possibile selezionare i preset per categorie.

Poi a corredo c'e' un editor e librarian (molti costruttori forniscono invece solo il librarian)dove si possono fare tutte le cose che si vuole, ed organizzare tutto a piacere.
Non solo, ma tale editor e' comprensivo di una miriade di effetti TC Helicon visualizzati in stile VSTi (ma presenti nel synth) con una possibilita' infinita di regolazioni e di concatenazione dei medesimi.

A me non sembra poco.. l'editor librarian e' il valore aggiunto del deepmind (magari altri synth avessero software cosi' completi)..

Poi (come ho scritto nel precedente post) ci sono i bimbi minkia che li comprano per fare piripi' piripi' con i sequencer, non sanno programmarli, non usano e non apprezzano l'editor perche' ammaliati dal sequencer che suona da solo... e infine si stufano e li vendono..

Il deepmind6 che ho in casa, non uscira' mai dalle mie mura. Ho desiderato veri sintetizzatori analogici per una vita, ed ora che ci sono nuovi di zecca (non vintage con i loro problemi) me li tengo stretti.
  • MicheleJD
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31-08-21 20.46

@ anonimo
Certo !..
Gia' nel synth e' possibile selezionare i preset per categorie.

Poi a corredo c'e' un editor e librarian (molti costruttori forniscono invece solo il librarian)dove si possono fare tutte le cose che si vuole, ed organizzare tutto a piacere.
Non solo, ma tale editor e' comprensivo di una miriade di effetti TC Helicon visualizzati in stile VSTi (ma presenti nel synth) con una possibilita' infinita di regolazioni e di concatenazione dei medesimi.

A me non sembra poco.. l'editor librarian e' il valore aggiunto del deepmind (magari altri synth avessero software cosi' completi)..

Poi (come ho scritto nel precedente post) ci sono i bimbi minkia che li comprano per fare piripi' piripi' con i sequencer, non sanno programmarli, non usano e non apprezzano l'editor perche' ammaliati dal sequencer che suona da solo... e infine si stufano e li vendono..

Il deepmind6 che ho in casa, non uscira' mai dalle mie mura. Ho desiderato veri sintetizzatori analogici per una vita, ed ora che ci sono nuovi di zecca (non vintage con i loro problemi) me li tengo stretti.
grazie Valenciano! molto interessante!
Io non so ancora programmare da zero una patch decentemente, intendendo nel senso di avere una idea in mente ed arrivarci esattamente. Al momento sono ancora nella fase “prendo un suono che mi piaciucchia e cerco di trasformarlo in qualcosa che ho in mente”
Però poi ci metto le dita sopra, ne sequenze e nemmeno arpeggiatori. Magari con risultati mediocri, ma uno strumento lo voglio suonare io, non l’arturia keystep 🤣.
per me il discorso del librarian (e dell editor) è molto interessante perché mi piace averle ben organizzate in modo da trovare quello che mi serve in fretta.

OT nel pc ho credo oltre 3.000 patch del Jd-xa. Ne ho selezionate 600, ma molte sono certo doppioni o mini variazioni della stessa patch. Punto a 450-500 che gia sono già tante ma alla fin fine vogliono dire una 20-25 per categoria… niente di drammatico. il problema del jdxa è che ha solo 256 locazioni di memoria e altre 256 su chiavetta… io avrei preferito qualcosa di meglio…
  • wildcat80
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31-08-21 20.50

Comunque, se vi interessa il DeepMind ma vi piace il suono dei gloriosi Juno 106, sappiate che esiste un editor che vi aiuta a far suonare il DeepMind come un Juno: inviluppi, lfo, trimmer cutoff e resonance, chorus.
Juno DM editor
  • MicheleJD
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31-08-21 20.58

valenciano ha scritto:
Il deepmind6 che ho in casa, non uscira' mai dalle mie mura. Ho desiderato veri sintetizzatori analogici per una vita, ed ora che ci sono nuovi di zecca (non vintage con i loro problemi) me li tengo stretti.


una curiosità che non sono mai riuscito a capire: deepmind è monotimbrico quindi non si ha il rischio che la polifonia scenda a 3 note per un layer, giusto?
  • wildcat80
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31-08-21 21.08

È monotimbrico, l'unica cosa che può ridurre la polifonia è l'unison.
Peraltro se si impara a dosare bene il rack amp o l'overdrive multibanda si tira fuori parecchia ciccia senza andare di unison 2 e dimezzare la polifonia.
  • MicheleJD
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31-08-21 21.24

@ wildcat80
È monotimbrico, l'unica cosa che può ridurre la polifonia è l'unison.
Peraltro se si impara a dosare bene il rack amp o l'overdrive multibanda si tira fuori parecchia ciccia senza andare di unison 2 e dimezzare la polifonia.
ha ecco cos’era! in un video avevo avuto l impressione che suonassero due voci per nota suonata. Ma poi leggendo che era monofonico mi era sembrato strano e mi era convinto di aver visto male. interessante quanto da te riportato wildcat, grazie!
  • anumj
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31-08-21 21.34

@ fulezone
Ma alla fine si è capito se suona bene o no? Ne ho visto uno con 3 mesi di vita a 600 euro...
600 euro li vale anche solo il tc elicon a bordo del DM12.
A confronto con le cacate di effetti on board su synth che costano 5 volte di più, viene da ridere... emo

Ci sono cose che non si possono comprare, per tutto il resto c'è... Berhinger.
  • anonimo
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31-08-21 21.39

MicheleJD ha scritto:
Al momento sono ancora nella fase “prendo un suono che mi piaciucchia e cerco di trasformarlo in qualcosa che ho in mente”


E non e' poco.. perche' spesso in questo modo parti da un timbro, e ti ritrovi tutto un'altro suono ma che ti piace... Lo memorizzi nel tuo banco (ne destini uno allo scopo) e poi passi ad altro... Pian piano ti ritrovi il tuo banco suoni, che ti dara' soddisfazione.

Nel frattempo approfondisci lo schema a blocchi del synth, cerchi di comprendere cosa succede regolando e concatenando le varie parti (oscillatori, LFO, filtri ecc) e pian piano arrivi anche a programmare il tuo suono ex novo partendo da zero..

Credimi : e' meglio avere 50 suoni tuoi che ti fanno sballare, piuttosto che 800 patches dove non sai mai cosa trovare, e ci perdi tempo a smanettare di continuo..
  • anonimo
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31-08-21 21.40

@ wildcat80
Comunque, se vi interessa il DeepMind ma vi piace il suono dei gloriosi Juno 106, sappiate che esiste un editor che vi aiuta a far suonare il DeepMind come un Juno: inviluppi, lfo, trimmer cutoff e resonance, chorus.
Juno DM editor
Un grazie e' d'obbligo..!
  • anonimo
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31-08-21 21.43

@ anumj
600 euro li vale anche solo il tc elicon a bordo del DM12.
A confronto con le cacate di effetti on board su synth che costano 5 volte di più, viene da ridere... emo

Ci sono cose che non si possono comprare, per tutto il resto c'è... Berhinger.
A scatola chiusa il Deepmind sembra "poverello"... ma quando si mette mano ad editor ed effetti, poi non si smette piu' di creare timbri propri... Spesso ci concentriamo tanto sul sintetizzatore e poco sugli effetti.. ma i grandi della musica a volte hanno fatto il suono piu' con gli effetti che con il timbro base. La catena di rack TC Helicon presente nel deepmind vale davvero molto... Se l'editor librarian fosse stato sviluppato da un'esterno, chiederebbe almeno 300 euro . Se ci aggiungiamo il sintetizzatore : uno tra i primi analogici tornati sul mercato a buon prezzo... allora c'e' davvero tanta roba...