18-03-16 11.23
@ kurz4ever
Stiamo andando nuovamente OT, comunque Roland con i supernatural ha fatto una serie di macchine fatti di tre categorie differenti, gli acustici eccellenti , aperti, anche se poco customizzabili, gli hammond, e i synth belli, potenti, molto classici, anche se non votati alla sperimentazione musicale moderna (ma questa è una opinione personale). Diciamo che ha ricostruito le categorie classiche degli strumenti musicali veri. Quello che manca (partendo dall'ottica kurz ad esempio) è la possibilità di filtrare ad esempio un piano con un filtro a 4 poli o quella di di creare catene di effetti (anche se qui il jupiter 80 qualcosa fa)...tra le altre cose sembra avere rinunciato a gestire campioni user.
In generale la cosa non è necessariamente un difetto, certo che la qualità e la potenza dei supernatural è un grosso passo avanti rispetto a quanto si poteva ottenere da un fantom...
Ha fatto anche una bella macchina ibrida ed un eccellente stage piano.
Oltretutto col jupiter ha fatto una bella macchina per un uso live (che oltretutto ha un suono ed una gestibilità che secondo me non ha molto da invidiare alle altre case). L'unica cosa che può averlo penalizzato è il costo iniziale molto elevato. Ricordo discussioni in questo forum che lo hanno dipinto come un baraccone di luci colorate

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Secondo me tutte queste macchine sono eccellenti, dal jupiter al montage e al forte. Certo che sono arrivate a costare 6/8 milioni del vecchio conio... questo è ciò che ritengo folle... cioè posso capirlo per il kronos che è uno studio di registrazione mobile... ma non capisco quale target di vendita possano raggiungere con questi prezzi... e yamaha sembra voler alzare ancora l'asticella...
Voglio darvi un nuovo spunto, partendo dalle tue considerazioni. Noto di essere uno dei più anziani, anche se meno esperto tecnicamente e musicalmente, ma la mia dote è la memoria ed esperienza accumulata: Yamaha fa poche macchine in generale (tranne nell'epoca d'oro della FM) e pretende di rimanere in alto dando valore a workstations con un'ottima timbrica di base, ma spesso generalista (non produce più VA e non produce un analogico da tempo immemorabile). Roland ha spesso la capacità di focalizzare la sua tecnologia in strumenti epocali, ma non riuscire a tradurre ciò in un modello top di linea assoluto, esempio, dopo i bei campionatoti S50, S10, S770 eccetera, la sua workstation di riferimento fu la W30, venduta pochissimo e poco pratica soprattutto dal vivo. C'era da attendersi un super D50 ed invece si tradusse tutto in uno strumento ridotto come sintesi come la D110, D10 e la versione workstation D20.....Ha continuato nel distinguere macchine anziché assimilarle, come nel periodo successivo con JD800, JD 990, mentre come workstations produsse JV1000 desunta da JV80 e tutta una serie di altri modelli..... E mi fermo qui. Kurz parti da lontano col mostro in additiva e campionatore K150 e superiore K250, da cui derivarono bellissimi moduli della serie 1000, dedicati a pianoforti, archi, brass.....poi tirò fuori la serie K 2000 e la storia la conoscete. Korg secondo me ha saputo commercializzare meglio delle concorrenti le workstations, proprio partendo dall'esperienza DSS1, una macchina splendida, quanto intrasportabile. Ciò che non ho amato dell'M1 è stata la riduzione della possibilità di sintesi. Avesse lasciato l'additiva con filtro analogico del DSS1, ma di che prodotto avremmo parlato? L'era digitale ci ha fatto perdere per tutti gli anni '90 il sapore di certe sonorità diventate di nicchia e dal gusto mitologico. Al punto che Clavia, partendo dalle sue batterie elettroniche anni '80, ha costruito il suo 'impero' incontrastato fino ad ora nella fascia VA e poi anche di campionamento specializzato. Il resto lo lasciamo stare, tipo Alesis, Gem, Ensoniq, Emu, Technics, Solton, Akai e chi più ne ha più ne metta..........Conclusione, qualcuno mi prende in giro per certe mie affermazioni che danno per scontati alcuni passaggi da me ridotti a piccole speculazioni: la verità è che ogni casa dovrebbe partire da un filtraggio analogico per i suoi sinth e costruirci sopra a piramide macchine diversificate. Yamaha in questo punto ha perso un altro treno per vendere al mondo dei musicisti una workstation non unica, ma sicuramente bellissima. Ricordatevi anche Ensoniq ESQ1 tra le prime workstations con filtraggio analogico.......