Desclino netto delle Tastierone tutto fare synth e arranger

Smoothlight 25-01-12 16.19
Supermario_jazz ha scritto:
Molto meglio ritornare al vecchio HIFI magari in versione moderna, risparmio ed ho anche le mani libere per limonare mentre ascolto musica con le luci soffuse!!


mizzica come è cambiato il mondo, adesso si limona con le mani !!!
ma qualcuno non ti ha detto che si usa qualcos'altro? emo su ripigliati
lascia stare Zucchero !emo



orange1978 25-01-12 16.23
Supermario_jazz ha scritto:
Oggi la workstation ha il significato che aveva una volta il mitico IMPIANTO HIFI.Una volta con l'impianto HIFI ci sentivi i pink floyd, i genesis ecc... Oggi con la workstation pigi un tasto e ti partono 3000 arpeggiatori che ti suonano preciso preciso quello che sentivi una volta con i dischi con la differenza che una volta chi usava un HIFI si chiamava ascoltatore, adesso invece ti fanno illudere di essere un musicista!!Ma come tutte le illusioni dopo un pò si ha a che fare con la realtà e molte persone hanno capito è da stupidi continuare a spendere soldi per far suonare degli arpeggiatori o far suonare un campione perfetto di tromba dovuto alla bravura di chi lo ha fatto quel campione e non certo alla tua che lo suoni!
Molto meglio ritornare al vecchio HIFI magari in versione moderna, risparmio ed ho anche le mani libere per limonare mentre ascolto musica con le luci soffuse!!
Edited 25 Gen. 2012 15:17


ma non diciamo fesserie eh per favore.

guarda che cè gente che con quelle workstations che definisci tu, SUONA, eccome se suona...e con le mani non con l'arpeggiatore. emo
queste generalizzazioni e luoghi comuni sinceramente mi fanno rabbrividire.
CoccigeSupremo 25-01-12 17.27
Concordo con l'arancia del 1978...

C'è chi le workstation le suona eccome :/ Considero un motif non un sostituto delle mie mani,ma un abile compagno che mi permette di switchare suoni in maniera veloce e registrare in pochi secondi quelle che sono improvvise "idee musicali". Un alleato insomma.

Comunque io il male assoluto negli arpeggiatori non lo vedo proprio....solo perchè pianista, non voglio davvero suonare sempre un arpeggio di 3-4 ottave durante le serate o le prove.... Se 3 dita della mano sinistra possono star ferme e procurarmi un arpeggio continuo e voluto mentre la mano destra è libera,rilassata e suona la melodia voluta, che c'è di male...

A meno di non essere Barenboim ed essere pagato 10000 euro a serata, io per quei 4 pidocchi che ti danno, non ci penso proprio a sudare piu del dovuto dove,in generale, il 90% per il pubblico "basta che ci sia la musica", il come viene generata interessa a pochi...

Non concordo nemmeno con il concetto di qualche tempo fa "bisogna suonare per il singolo che ne capisce"... Ma chissenefrega, ci sono mille altre occasioni per dimostrare il tuo valore,o al massimo clicchi su "voice",imposti "Full concert grand" e ti fai una partita di bach o uno studio di chopin,e poi torni al "semplice". Le ossessioni da "performance vera" in pub dove al massimo ti sganciano 70 euro, e l'ascoltatore medio ti chiede se sai fare "Quella di Allevi che fa tiri ti,ta raaaa ra" o che si esalta per l'ultima di lady gaga e non chopin, non la capisco sul serio...

Io adoro il pubblico perchè ci semplifica la vita,altrochè emo Fossero tutti maestri di conservatorio,sarebbero cazzi per molti di noi qui dentro XD e chi campa piu emo
efis007 25-01-12 18.33
E comunque insisto, le workstation continueranno ad esistere ed incrementare sempre più il concetto di "pc in tastiera".
Questo alcuni ovvi motivi, a partire dal fatto che un tempo i personal computer non avevano grande potenza (quindi si preferiva progettare dsp dedicati più potenti e veloci), mentre oggi hanno potenza da vendere.
Tutto questo hardware a "scatola chiusa" come lo chiamo io è affidabile, costa poco, di facile reperibilità, e in caso di guasto è una sciocchezza da riparare e di basso costo.
Oasys prima e Kronos dopo hanno dimostrato che l'era delle workstation si sta trasformando radicalmente da macchina dedicata a macchina generica "pc based".
Non per nulla sono infarcite di schermate che sembrano tratte da Cubase, con menù e sottomenù dappertutto.
Infine la generazione sonora (i famosi "motori di sintesi") non sono più basati su circuiti appositi, ma su plugin software che "girano" (è il termine esatto) su un hardware da pc, ossia non dedicato.
La tendenza quindi andrà avanti in questo senso, c'è poco da fare.
Tuttavia queste macchine hanno ancora un difetto, che è quello di avere un'interfaccia monitor non efficiente per un vero sistema pc user.
Hanno introdotto il touch screen, vero, ma rimane troppo limitato finchè il monitor resterà piccolo come lo fanno ora.
Per cui, per come la vedo io, assisteremo volente o dolente ad una trasformazione radicale della worstation che tenderà sempre più ad assomigliare ad uno strumento del GENERE.
Fine dei pulsanti fisici, fine di tutto.
Il "pc da tastiera" diventerà in toto un pc a grosso schermo, tutto da pushacciare a touch screen e/o da scrollare a mò di iPad.
E' inevitabile che succederà così.
Per le case costruttrici significherà un risparmio colossale nella catena di produzione, e tutte le loro risorse saranno rivolte quasi esclusivamente al software, ossia alla programmazione dei plugins.
Ed è già quello che succede col Kronos.
Che cos'è un Kronos, ve lo siete mai chiesti?
Un Kronos è un pc totale in cui ogni suono e/o motore di sintesi non è più generato attraverso chip dsp dedicati (come faceva chessò il DX7), ma solo ed esclusivamente attraverso plugins software fatti girare su una piattaforma pc.
Detto in due parole, il Kronos potrebbe anche tranquillamente non essere una tastiera!
Potrebbe essere semplicemente un bel pacchetto software da comprare al Mediaword e da caricare sul vostro pc attuale.
Il vostro pc di casa infatti E' GIA' un kronos fatto e finito (anzi forse è persino più potente come hardware).
Ma per trasformarlo in un kronos gli mancano quei "plugins Korg".
E' indubbio quindi che la via tracciata da queste moderne workstation come Oasys e Kronos è la cartina al tornasole di come si evolveranno le future workstation.
Pc totali con grande schermo su cui far girare plugin Korg, Yamaha, Roland, e chi più ne ha più ne metta.
E non è detto che - così come è stato per il protocollo midi - le case approveranno un protocollo univoco che gli permetterà di "scambiarsi" plugins a iosa senza alcun problema.
La workstation si faranno guerra a colpi di software, non più di hardware.
Chi farà il software (plugins) migliore si piglierà più clienti.
probo 25-01-12 19.07
@ efis007
E comunque insisto, le workstation continueranno ad esistere ed incrementare sempre più il concetto di "pc in tastiera".
Questo alcuni ovvi motivi, a partire dal fatto che un tempo i personal computer non avevano grande potenza (quindi si preferiva progettare dsp dedicati più potenti e veloci), mentre oggi hanno potenza da vendere.
Tutto questo hardware a "scatola chiusa" come lo chiamo io è affidabile, costa poco, di facile reperibilità, e in caso di guasto è una sciocchezza da riparare e di basso costo.
Oasys prima e Kronos dopo hanno dimostrato che l'era delle workstation si sta trasformando radicalmente da macchina dedicata a macchina generica "pc based".
Non per nulla sono infarcite di schermate che sembrano tratte da Cubase, con menù e sottomenù dappertutto.
Infine la generazione sonora (i famosi "motori di sintesi") non sono più basati su circuiti appositi, ma su plugin software che "girano" (è il termine esatto) su un hardware da pc, ossia non dedicato.
La tendenza quindi andrà avanti in questo senso, c'è poco da fare.
Tuttavia queste macchine hanno ancora un difetto, che è quello di avere un'interfaccia monitor non efficiente per un vero sistema pc user.
Hanno introdotto il touch screen, vero, ma rimane troppo limitato finchè il monitor resterà piccolo come lo fanno ora.
Per cui, per come la vedo io, assisteremo volente o dolente ad una trasformazione radicale della worstation che tenderà sempre più ad assomigliare ad uno strumento del GENERE.
Fine dei pulsanti fisici, fine di tutto.
Il "pc da tastiera" diventerà in toto un pc a grosso schermo, tutto da pushacciare a touch screen e/o da scrollare a mò di iPad.
E' inevitabile che succederà così.
Per le case costruttrici significherà un risparmio colossale nella catena di produzione, e tutte le loro risorse saranno rivolte quasi esclusivamente al software, ossia alla programmazione dei plugins.
Ed è già quello che succede col Kronos.
Che cos'è un Kronos, ve lo siete mai chiesti?
Un Kronos è un pc totale in cui ogni suono e/o motore di sintesi non è più generato attraverso chip dsp dedicati (come faceva chessò il DX7), ma solo ed esclusivamente attraverso plugins software fatti girare su una piattaforma pc.
Detto in due parole, il Kronos potrebbe anche tranquillamente non essere una tastiera!
Potrebbe essere semplicemente un bel pacchetto software da comprare al Mediaword e da caricare sul vostro pc attuale.
Il vostro pc di casa infatti E' GIA' un kronos fatto e finito (anzi forse è persino più potente come hardware).
Ma per trasformarlo in un kronos gli mancano quei "plugins Korg".
E' indubbio quindi che la via tracciata da queste moderne workstation come Oasys e Kronos è la cartina al tornasole di come si evolveranno le future workstation.
Pc totali con grande schermo su cui far girare plugin Korg, Yamaha, Roland, e chi più ne ha più ne metta.
E non è detto che - così come è stato per il protocollo midi - le case approveranno un protocollo univoco che gli permetterà di "scambiarsi" plugins a iosa senza alcun problema.
La workstation si faranno guerra a colpi di software, non più di hardware.
Chi farà il software (plugins) migliore si piglierà più clienti.
Sono completamente in accordo con efis007. Mi risparmio l'intervento ed aggiungo...magari ci fosse una workstation completamente personalizzabile stand alone...ci pensate? Synth korg, piano Yamaha, orchestra kurzweil etc.etc.etc.emo
kuru 25-01-12 19.57
Comunque c'è pure la tastiera che si collega a iPad
fra 10 anni ci saranno musicisti che diranno "io ho iniziato con l'iPad collegata al pianomaster..." emo
Manlio08 25-01-12 20.16
kuru ha scritto:
fra 10 anni ci saranno musicisti che diranno "io ho iniziato con l'iPad collegata al pianomaster..." emo


10 anni sono pochi per far dire alla gente una cosa del genere! Io sono nato nell'era delle tastiere digitali e più passa il tempo, più innamoro degli strumenti analogici emo
anumj 25-01-12 20.41
Edmond ha scritto:
C'è un inesorabile declino delle Workstation synth e arranger


Ma è una tua deduzione visto l'ultimo namm privo di novità nel settore specifico? O parli dati alla mano. Te lo chiedo senza ironia.

Perchè è strano parlare di declino di tastiere tuttofare, proprio nell'era in cui predomina il tastierista mono-dito che vive passivamente nell'esigenza costante di automazione totale.

C'è sicuramente un declino allarmante della musica.

L'evoluzione dell'elettronica musicale tiene il passo con l'evolozione della cultura musicale. Lo strumento musicale elettronica si evolve quando il musicista ne ha compreso e superato il limite.
Oggi la tara è proprio nell'utilizzatore finale, come direbbe l'avvocato di Sua Nanità.

Se ne non si esce da questo tunnel di carenza culturale, se non si ridimensiona l'invasione di imbecilli che saltellano pigiando tasti sine cognitio causae, il rischio non è soltanto di vedere strumenti musicali elettronici poco interessanti, ma quello assai più grave di far credere ai nostri figli che la musica è questa merda qua, indipendentemente da quale strumento essi decidano di suonare.
OraZero84 25-01-12 21.08
Smoothlight ha scritto:
Prevedo una tastiera olografica full touch, inclusi tasti bianchi e neri, naturalmente pesati,
proiettata su una scrivania, tipo astronave, con diversi displays e che si accende
e si spegne con un gesto della mano.

Alla fine una tastiera ti costerà un capitale ma tu sarai felice e contento!


Sviluppo, regresso ...... non so!
Convengo solo che tutto contribuirà solo a far lievitare i prezzi e costringere chi vuole accaparrarsi l'ultima novità (infarcita di numerosissime cose inutili) a pagare cifre sempre più elevate,
solo per esibire l'ultimo ritrovato.emoemoemo
anonimo 25-01-12 22.55
@ Edmond
questa è la risposta che mi aspetto da gente che magari ragione un pò prima di scrivere.

Grazie emo

Di fatto prima che nascesse la "workstation" c'era tutto da inventare, non esistevano display piatti, l'hardware di un sequencer era grande e costoso come un expander, le ram contenevano pochi bytes (basti pensare a quanto corti erano i campioni di un emulator o addirittura di un Fairlight).

Poi man mano che la tecnologia si e' miniaturizzata nello spazio occupato, e si e' ingrandita nella memoria disponibile, le workstation come le intendiamo noi, hanno cominciato ad integrare di tutto : prima il midi, il sequencing e display sempre piu' grandi.
Poi rom contenenti suoni di tutti i tipi, poi la possibilita' di gestire anche l'audio.

Tutte queste cose son state percepite da noi (ed erano) come grandi progressi.

Ora pero' cosa c'e' da mettere di piu' in una workstation? I VSTi?..

Saremo accontentati, perche' come dicono in molti le future workstation saranno sempre di piu' dei pc...

Ma io aggiungerei un altro particolare : anche i pc stanno cambiando ed in un futuro non lontanissimo prenderanno sempre di piu' le sembianze dei tablet (non e' una fissazione e non sono io a dirlo)...

quindi con i dovuti ritardi tipici del progresso sulle tastiere (gli HD arrivarono sulle tastiere molto tempo dopo che sui computers), anche le tastiere cominceranno ad ospitare qualcosa di molto simile ai tablet.

Non ci credete?...

A modo suo il fatto di poter estrarre il modulo sonoro dalla tastiera M3 di korg, e' gia' un esperimento di modularita' hardware, e presto ne vedremo di piu' spinti in questo senso (anche se il mio fiuto sbaglia molto spesso)....
mestolo 25-01-12 23.34
Mamma ragazzi quante ne sapete,ma passate le giornate a leggere i manuali  e la storia della musica? , un c...o da fare ?. L' unica cosa  che noto e che 30 anni fa spingevo un tasto e suonavo, ora mi tocca aspettare 3 minuti, colpa di quei c....o di Pc, evviva la tecnologia, un po' come il KeyB e l'Amichord, il primo l'accendo e suono il secondo prima o poi l'accendo, nel senso che gli do fuoco.
Spero che continuino o che ritornino a fare Dsp, processori etcc.  dedicati, sara' l'unico modo per avere tutte quelle paste sonore di cui ora godiamo.  ........e neanche in questo 3D c'e' Dio, vero?
anonimo 25-01-12 23.47
mestolo ha scritto:
L' unica cosa che noto e che 30 anni fa spingevo un tasto e suonavo, ora mi tocca aspettare 3 minuti


Non so cosa suonavi 30 anni fa, ma so cosa suonavo io.

Il Mirage ci metteva 2 minuti tra caricamento del MASOS, e poi dei samples.
L'Atari poi non era da meno col TOS, poi Pro24 che ogni tanto si piantava, o Cubase che quando caricavi 5 midifiles andava in pallone.

Cosi' una volta che l'impianto era acceso, lo lasciavo in "On" tutto il giorno per evitare di dover ri caricare tutto.

Ora invece accendo il CVP, il Virus e gli expanders e in 5 secondi e' pronto, e se voglio faccio tutto da li.
Al massimo per cose piu' complesse accendo il PC, e ci mette un attimo visto che e' dedicato solo per la musica e non ha altri fronzoli.



giosanta 26-01-12 00.24
Non so quanto sia rispondente all'interrogativo che è alla base del thread, tuttavia alcune delle considerazioni di Supermario mi sento di condividerle.
L'evoluzionismo culturale, artistico, semplicemente, non esiste. Senza addentrarci nei meandri della storia della musica, che è parte della storia dell'arte (e non solo, vista che quest'ultima è solo un riflesso della Storia), si puo semplificare dicendo che, lungo la variabile T è disposta una sinusoide, è in questo momento, siamo nella pancia inferiore, nella migliore delle ipotesi si puo affermare che si vive di rendita.
Su questo punto la mia adesione alle tesi si Supermario è totale ( e, a scanso di equivoci, dichiaro subito che io, rispetto a lui, rappresento l'estremo opposto, essendo un semplice dilettante se non peggio).
Dove invece ho qualche riserva è sulla relazione tra tutto questo è la tipologia degli strumenti musicali, che possono, alcuni, piacere o meno, ma certo non suonano da soli, ed anche quando "suonano da soli" non impressionano nessuno.
Anche gli strumenti "vintage" (orrido termine che uso per semplicità), per quanto affascinanti, non caratterizzarono un epoca per scelta ma, semplicemente, perché, allora, erano il meglio. Tanti musicisti che, giustamente, consideriamo alla stregua di "asintodi" non disdegnerebbero i prodotti piu recenti, ed alcuni ancora in esercizio, lo fanno.
In altre parole è cambiato il contesto, gli strumenti c'entrano poco, almeno credo (certezze non ne ho, beato chi le ha).
Devo dire poi che invece non ho capito la relazione strumento musicale - hi fi, ma poco importa.
mauropagnussat 26-01-12 03.40
a pochi mesi dall'uscita di kronos non penso proprio che si possa parlare di declino delle ws
xr2002 26-01-12 06.36
Le Workstation ci saranno sempre, come gli arranger, una bella tastiera in legno integrata in uno splendido monitor LCD touch! E vicino un bel mezzacoda accordato! Quando suoni sull'uno pensi a quello che faresti con l'altro, come con le donne. emo ........
orange1978 26-01-12 08.34
io ripeto ke secondo me stiamo tutti perdendo tempo a discutere cme sempre del "nulla", non si dovrebbe nemmeno iniziarle certe discussioni e lasciar che svaniscano da sole.

inoltre tutto questo per dimostrare cosa? che roland é in crisi e non farà forse fantom nx? o che kronos é una minestra riscaldata? e anche se fosse vero a voi che cambierebbe? pensate 4 gatti di un forum che é uno sputo nel web possano cambiare il destino di scelte commerciali di un azienda che é a 9000 km da voi?

pensiamo invece e lo dico anche per me a suonare di piu e se proprio si deve discutere facciamolo su cose utili e che ci possono servire davvero.

inoltre trovo poco reali e rispettosi certi ennesimi commenti fuori luogo del tipo chi compra una workstation non suona ma si illude di suonare, questa è una delle piu grosse cazzate che abbia mai letto, e spero che qualcuno dica in proposito qualche cosa.
anonimo 26-01-12 08.53
orange1978 ha scritto:
non si dovrebbe nemmeno iniziarle certe discussioni e lasciar che svaniscano da sole.


Un forum e' un luogo di discussione. Se il tema della discussione rientra nei propri interessi si partecipa, altrimenti si passa a quella successiva e cosi' via.

orange1978 ha scritto:
pensiamo invece e lo dico anche per me a suonare di piu e se proprio si deve discutere facciamolo su cose utili e che ci possono servire davvero.


Le discussioni si dividono in "utili" e "futili".. ma alla fine anche un po' di "gossip" tecnologico non guasta mai.
Se poi non interessa l'argomento, non ci si entra dentro, non e' che siamo qui a postare per far crescere il numero di messaggi o quello dei thanks, quindi ogni discussione che si apre dobbiamo dire la nostra.

Personalmente sono tante le discussioni che salto perche' non mi riguardano, non saprei cosa dire e cose simili.

orange1978 ha scritto:
inoltre trovo poco reali e rispettosi certi ennesimi commenti fuori luogo del tipo chi compra una workstation non suona ma si illude di suonare


Su questo punto sono d'accordo con te emo : onguno e' libero di comprare e usare cio' che gli piace, senza doversi sentir fare il processo.
Quando vedo quei commenti su kronos, su oasys (ancor prima), su ipad e simili, o su pc e mac, su analogico e digitale, su hardware o vsti e cosi' via, alcune volte mi sembra di assistere al tifo ultrà da stadio : "se non sei della mia bandiera, allora sei da menare".

Anche qui vale lo stesso discorso : se non mi piace un prodotto, magari dico la mia, ma non sto ad aggredire chi lo ha comprato, facendolo passare per fesso, ed elevandomi a "colui che fa sempre il miglior acquisto dell'umanita' "...

Vivi e lascia vivere : la verita' e' sempre relativa, e soprattutto ognuno e' libero di comprare e suonare cio' che vuole e come vuole : se uno si costruisce una workstation con pentole ciabatte e nacchere, e' libero di suonarsela e buon per lui che ne trae gioia e soddisfazione.
(l'importante e' che non viene a suonarla a casa mia : li il discorso cambierebbe un po' emoemoemo )



Supermario_jazz 26-01-12 09.56
robykaiman ha scritto:
Vivi e lascia vivere : la verita' e' sempre relativa, e soprattutto ognuno e' libero di comprare e suonare cio' che vuole e come vuole : se uno si costruisce una workstation con pentole ciabatte e nacchere, e' libero di suonarsela e buon per lui che ne trae gioia e soddisfazione

E allora ti faccio una domanda: se i produttori scoprono che fare tastiere con pentole ciabatte e nacchere per una clientela diciamo... particolare è molto piu conveniente che fare tastiere tradizionali per .... musicisti tradizionali e si dedicano totalmente alle prime disinteressandosi totalmente alle tastiere normali, saresti ancora della stessa opinione??Impareresti pure tu a suonare pentole e ciabatte pur di continuare a pensarla in questo modo??
Smoothlight 26-01-12 10.22
@ anumj
Edmond ha scritto:
C'è un inesorabile declino delle Workstation synth e arranger


Ma è una tua deduzione visto l'ultimo namm privo di novità nel settore specifico? O parli dati alla mano. Te lo chiedo senza ironia.

Perchè è strano parlare di declino di tastiere tuttofare, proprio nell'era in cui predomina il tastierista mono-dito che vive passivamente nell'esigenza costante di automazione totale.

C'è sicuramente un declino allarmante della musica.

L'evoluzione dell'elettronica musicale tiene il passo con l'evolozione della cultura musicale. Lo strumento musicale elettronica si evolve quando il musicista ne ha compreso e superato il limite.
Oggi la tara è proprio nell'utilizzatore finale, come direbbe l'avvocato di Sua Nanità.

Se ne non si esce da questo tunnel di carenza culturale, se non si ridimensiona l'invasione di imbecilli che saltellano pigiando tasti sine cognitio causae, il rischio non è soltanto di vedere strumenti musicali elettronici poco interessanti, ma quello assai più grave di far credere ai nostri figli che la musica è questa merda qua, indipendentemente da quale strumento essi decidano di suonare.
io la vedrei diversamente, l'elettronica ha permesso di avere dei strumenti polivalenti, e tali da poter rendere un musicista completo ed indipendente e di concentrarsi sulle cose che vuole fare. L'arranger è la vera rivoluzione in tal senso. L'arranger lo puoi suonare in tutte le maniere, da piano, da sybth da organo da basso, da batterista, con accompagnamento o no. Ti manca solo l'accompagnamento al manicomio.

Suonare uno strumento qualsiasi e doverlo fare in gruppo od orchestra necessita chiaramente sottostare a delle regole
scritte e non scritte di aggregazione, che osno fuori luogo nei tempi in cui viviamo. Pensa oggi di suonare in un gruppo,
raramente si riesce a tenerlo assieme per più di anno per tanti motivi.

Che l'offerta di tali strumento, ha subito una degenerazione, è solo un riflesso negativo dettato dalla natura negativa dell'uomo.

dal 1970 in poi non insegnando più l'educazione civica nelle scuole, tutti si credono di poter fa tutto e di più, incluso dire scemenze, e credersi Jimi Hendrix, o Petrucciani del caso.
anumj 26-01-12 11.01
@ Smoothlight
io la vedrei diversamente, l'elettronica ha permesso di avere dei strumenti polivalenti, e tali da poter rendere un musicista completo ed indipendente e di concentrarsi sulle cose che vuole fare. L'arranger è la vera rivoluzione in tal senso. L'arranger lo puoi suonare in tutte le maniere, da piano, da sybth da organo da basso, da batterista, con accompagnamento o no. Ti manca solo l'accompagnamento al manicomio.

Suonare uno strumento qualsiasi e doverlo fare in gruppo od orchestra necessita chiaramente sottostare a delle regole
scritte e non scritte di aggregazione, che osno fuori luogo nei tempi in cui viviamo. Pensa oggi di suonare in un gruppo,
raramente si riesce a tenerlo assieme per più di anno per tanti motivi.

Che l'offerta di tali strumento, ha subito una degenerazione, è solo un riflesso negativo dettato dalla natura negativa dell'uomo.

dal 1970 in poi non insegnando più l'educazione civica nelle scuole, tutti si credono di poter fa tutto e di più, incluso dire scemenze, e credersi Jimi Hendrix, o Petrucciani del caso.
25 anni fa Zawinul in un vecchio advertising del DW-8000 diceva che il MIDI è un'arma potentissima, e che adesso ogni scemo può premere il grilletto.
Il tuo discorso lo condivido nel momento in cui sostieni che non è la tecnologia in sè il male del secolo, ma l'uso inappropriato e distorto.
In particolare, un arranger usato in modo intelligente può aiutare nell'esprimere la propria creatività ed essere la base di partenza di un progetto più ampio, in altri casi invece è una scatola di musica preconfezionata e anonima piena di pulsanti luminosi per l' "instant gratification"... dove il musicista assuefatto diventa come quelle galline che giocano a 0 X.