L'arranger che vorrei!

efis007 11-07-11 01.38
MaxTerzano ha scritto:
Ritengo che siano stati proprio gli arranger a distruggere la musica in generale, cominciando a far stare a casa prima di tutti i batteristi poi i bassisti e naturalmente i chitarristi, facendo largo a persone che conoscono anche solo pochi accordi per mettere sta mano sinistra e un pò di voce

Il problema è un tantino diverso caro Max. emo
Gli arranger vantano una lunga scuola organistica che prevedeva ed imponeva uno studio molto serio ed accurato.
Imparare a suonare un arranger (o organo dotato di arranger che dir si voglia) è sempre stata una disciplina estremamente seria, e per nulla facile.
C'erano, e ci sono ancora oggi, corsi appositi per questa tipologia di strumenti.
Che non sono corsi pianistici.
Sono corsi per arranger.
Ed oltre ai corsi ci sono concerti ed esibizioni per arranger di notevole livello.
Giusto un esempio.

Suonare bene, con maestria, con destrezza, con inventiva, un arranger non è uno scherzo.
A patto che lo si studi come si merita di essere studiato.

La vera rovina dunque non è stato l'arranger in sè.
L'arranger è uno strumento musicale.
Pariticolare quanto si vuole, ma è uno strumento musicale.

La rovina è stata l'aver portato via dalle discipline serie l'arranger!
Ossia di smetterla di considerarlo uno strumento meraviglioso, concertistico, altamente creativo, e buttarlo come dir si vuol dire "in pasto ai pesci".
Quella è stata la rovina.
L'arranger trattato in quel modo stupido (e buttato dentro tastierine da supermercato) ha permesso a tanti beoti di approcciarsi ad esso senza più avere uno studio musicale serio, e di usarlo come fosse una scatoletta che fa il jukebox.
E oltre a questo danno, qualcuno ha poi pensato di farne un'altro ben peggiore, introducendo quello che è stato la vera rovina in assoluto: il midifile!
A quel punto tutto l'aspetto artistico, scolastico, concertistico, istruttivo, che da sempre era dovuto all'arrager è stato spazzato via.
Risultato?
Il risultato è quello che vedi nel video.
Da una parte ci sono ancora migliaia di veri musicisti (piccini, medi, grandi) che si approcciano all'arranger in un modo serissimo, facendo corsi seri, esami, concorsi, concerti, e studiando a mille per diventare bravissimi esecutori di arranger.
Dall'altra parte ci sono invece i beoti che non hanno capito una fava di cos'è un arranger e della grande scuola che si porta dietro,... e lo usano in modo imbecille a mò di jukebox.
Senza tecnica.
Senza gusto.
Senza studiare.
Senza serietà.

La riprova è che in giappone (patria degli arranger) si fanno corsi veri, e addirittura concerti e festival di arranger!
Da noi è pura utopia.
Abbiamo completamente perso quella cultura, quella scuola, quel rispetto a questo strumento.
Da noi un arranger non è più considerato uno strumento serio da studiare seriamente.
E' considerato un giocattolo per far divertire qualche beota che nemmeno sa suonare o ha studiato.

La rovina della musica dunque non è l'arranger, e non lo è mai stato.
La rovina della musica siamo NOI che non ci siamo ribellati a questa stupida "prostituzione" della cultura dell'arranger, e abbiamo permesso a tutti i beoti che non lo sanno suonare di sputtanare questo strumento e questa grande scuola.
Scuola che da sempre è stata importantissima, in quanto anello di congiunzione tra pianismo e tastierismo.
anonimo 11-07-11 01.38
nessuno e dico NESSUNO a livello professionistico usa l'arranger se gli manca qualche musicista. Usano tutti sequenze e basi professioanali, mancanti degli strumenti che si suonano dal vivo questa è la realtà dei fatti. Poi se parliamo della festa di paese o dell'allegriata da karaoke o del matrimonio ci può stare.emo
efis007 11-07-11 02.11
Erresound ha scritto:
mi trovi d'accordo al 100%emo ecco perchè non capisco quelli che difendono fortemente l'arranger perchè secondo loro suonano dal vivo. Secondo me nò....

Io non difendo assolutamente l'arranger (tanto più che... giusto per precisare... io di arranger non ne ho in casa manco uno!).
Io difendo la vera scuola seria dell'arranger.
Che non è quella che vediamo in giro dalle nostre parti!
E' ben diversa, ma tanto diversa.

Gli arranger derivano dagli organi.
E suonare bene un organo ha sempre imposto:
- o di studiare pianoforte
- o di studiare organo
Questa è sempre stata la prassi standard, da decenni.
La vera scuola dell'arranger quindi basa un percorso di studio, pazienza, sperimentazione, concertismo, serissimo.
O almeno così è sempre stato.
Ricordo molto bene quando ero giovane e andavo a sentire i concerti/dimostrazioni di Santi Latora e affini.
C'era da rimanere stupefatti per come suonavano quegli organi arranger!
Si sentiva subito che dietro a quello strumento c'erano le mani di un musicista vero con le palle quadre, in possesso sia di tecnica pianistica, sia di tecnica organistica.
Ma non solo di quello.
Anche di tecnica "tastieristica".
Sì perchè... da che mondo è mondo un pianista NON è necessariamente un bravo tastierista.
Essere pianisti è una cosa.
Essere tastieristi un'altra.
Essere "arrangeristi" un'altra ancora.

L'arranger dunque ha rappresentato nella storia lo strumento che meglio di ogni altro univa la tecnica pianistica/organistica con l'approccio "fantasioso" a quello che poi sarebbe diventato il tastierismo.
Ossia permettere al pianista/organista di approcciarsi ad uno strumento che per sua natura non fa solo il pianoforte o l'organo, ma fa anche violini, fiati, flauti, sax, e chi più ne ha più ne metta.
Tutti suoni che dovevano essere necessariamente capiti e bisognava imparare a suonarli in un determinato modo.
Che non è il modo pianistico o organistico!
E' un modo diverso, che varia da suono a suono.

E qual'era all'epoca lo strumento per eccellenza che permetteva questa grande scuola o arte?
L'arranger!
Si comprava un bel organo dotato di arranger, si studiava come matti (e in modo serio), e si imparava a diventare creativi.
Non è un caso se tutti quelli che provengono dalla vecchia (e sana) scuola degli organi dotati di arranger sono anche ottimi tastieristi (pensa a Keith Emerson e i suoi Yahama Electone!).
Il perchè è palese.
Gli organi arranger hanno rappresentato uno strumento capace di "fondere" pianismo e organismo, con già delle sonorità e un modo di suonare tipico del tastierismo (che sarebbe arrivato dopo, e che ora abbiamo tutti).

Però, come dicevo all'amico Max, se si perdono queste scuole e questi approcci seri, è naturale che poi l'arranger non sia più quello di un tempo.
Ma la colpa non è dell'arranger.
E' nostra che abbiamo deciso di deriderlo e di lasciarlo in mano a cani e porci.

Se vai in giappone a sentire i festival di arranger c'è da rimanere stupiti a sentire quanto sono bravi ad usarli e a suonarli.
Altro che "non suonano".
Suonano.
Eccome se suonano.
Gli fanno fare cose pazzesche a loro strumento, dimostrano di conoscerlo fino in fondo, e con grande tecnica che denota un grandissimo studio musicale alle spalle.
Cosa questa che... da noi... non c'è più.
Ed è un vero peccato, perchè sentire un concerto per arranger, fatto con le palle quadre, è una cosa tosta, credimi.
emo
efis007 11-07-11 02.52
Erresound ha scritto:
nessuno e dico NESSUNO a livello professionistico usa l'arranger se gli manca qualche musicista.

L'arranger non è fatto per sostituire nessuno.
L'Arranger esisteva già ai tempi quando i locali si potevano permettere intere orchestre tutte le sere.
E nessuno usava gli arranger per "sostituire l'orchestra".
Si usava l'arranger per imparare a suonare e fare espressamente concerti di arranger.
C'erano i concerti di pianoforte.
C'erano i concerti di organo liturgico.
C'erano i concerti di organo arranger.
Li ho visti io stesso, un sacco di volte, in Italia, frequentemente anche.
Perchè?
Perchè esisteva una cultura seria e specifica per lo studio dell'organo arranger, e in certi paesi (es giappone) esiste ancora oggi.
Ma in giappone.
Quì da noi tutta questa cultura nei riguardi di questo strumento si è persa completamente.
Quì da noi non esiste più nessuno concerto di arranger. emo
Esiste solo l'arranger che viene sputtanato per fare i midifile o per suonicchiare usando un ditino col pistola di turno che canta (magari stonato). emo
Questa non è la vera e antica scuola dell'arranger.
Quì da noi (e in questo caso hai anche ragione) viene usato per sostituire altri musicisti,... e per giunta (spesso) viene persino usato da chi non si merita neanche di accenderlo (in quanto fuffaro come musicista). emo
Eccola la rovina di questo strumento.
Ma ripeto, questa non è la vera e antica scuola dell'arranger.

Lo scopo dell'arranger non è questo e non è mai stato questo.
Siamo stati noi idioti (in senso benevolo) a farlo diventare tale.
Infatti se vai in giappone i concerti di arranger li trovi ancora adesso, e sono uno spettacolo.
Da noi trovi solo pacchianate ai matrimoni.
Di concerti veri per questo strumento manco a parlarne.
Fanno concerti per pianoforte.
Fanno concerti di chitarra.
Fanno concerti di arpa.
Fanno concerti di organo liturgico.
Non fanno più concerti di arranger.
Un tempo si facevano sempre, e chi li faceva non era un burattino che fingeva di suonare, bensì aveva due palle così.

Non diamo quindi la colpa agli arranger per ciò che noi negligentemente combiniamo con gli arranger.
Se usiamo l'arranger per fare le scarpe al nostro chitarrista, la colpa non è dell'arranger.
E' nostra che utilizziamo uno strumento per lucrare su qualcuno.

Ma attenzione bene... la stessa cosa la si può dire pari pari per una Workstation. emo
Con una workstation si può lasciare a casa una band intera!
Lo sappiamo tutti, basta volerlo.
Tutto ciò che si protebbe danneggiare con un arranger (il chitarrista, il batterista, il bassista, etc etc), lo si può danneggiare anche con una Workstation.
Pari pari, senza alcuna distinzione.
Una workstation, se vuole, può fare danni quanto un arranger.

Che facciamo allora? emo
Ci scagliamo contro gli arranger... li vogliamo abolire in quanto "strumenti stupidi, inutili, e che ledono soprattutto il lavoro degli altri", ma lasciamo vivere in santa pace le Workstation in quanto "strumenti inoffensivi che NON ledono il lavoro degli altri"? emo

Edited 11 Lug. 2011 1:32
MaxTerzano 11-07-11 05.58
Stai dicendo una cosa che mi è nuova, e devo ammetterlo non ne sapevo niente di questi concerti per arranger, veramente nulla, nonostante abbia studiato organo in conservatorio (e quindi pianoforte) ho avuto il mio primo arranger a 11 anni me lo ricordo ancora una farfisa con questi ritmi d'accompagnamento e poi sono passato all'organo arranger elka artist 607. ma non puoi reperire qualche video di questi concerti che si facevano? Comunque all'epoca mi ricordo che facevo qualche seratina da solo ma la maggior parte delle serate andavamo i 4 o 5 o 6 a suonare tutto dal vivo che bello -

Torniamo a noi qui si sta parlando dei moderni arranger non di quello che è stato ed è stato perduto. Tanto meno dei Giapponesi che è inutile a dirlo hanno una marcia in più, ho seguito per un pò il metodo suzuki dove viene insegnato a bambini di 3 anni la MUSICA. Qui stiamo in Italia e ci si ARRANGIA APPUNTO ANCHE CON GLI ARRANGER.
Oggi gli arranger vengono concepiti per dar modo al professionista di tirar fuori tutto l'estro la professionalità la tecnica e quant'altro dallo strumento, e questo è positivo (resta sempre il fatto che non si fanno concerti con gli arranger ma si va a suonare nei pub ai matrimoni sagre balere, purtroppo dalle mie parti si non so altrove,) e per i cosidetti amatoriali che si comprano prima l'arranger e poi piano piano si ritrovano a casa l'impianto il microfono e tanto altro ancora, e a quel punto cosa vuoi che facciano' SERATE a quattro soldi perchè tanto lo fanno AMATORIALMENTE (consentitemi il termine). ma non sono questi che lasciano a casa altri musicisti , lo farebbero comunque visto che non sanno suonare, Io ho colpevolizzato l'arranger ma è chiaro che di per sè non ha colpa l'arranger, ma riflettiamoci bene se non esistessero gli arranger (o le ws) (quelli moderni) facciamo che in un matrimonio ci sia bisogno di musica per intrattenimento, quindi pianobar liscio balli di gruppo latino ecc..... gli sposi cosa dovrebbero fare se non chiamare almeno 4 musicisti per allietare il suo matrimonio?
è qui che volevo arrivare senza infangare arranger e tastieristi professionisti che con un arranger sotto le mani riescono a fare cose sbalorditive -
Io stesso faccio serate con l'arranger, sono tornato poco fa , con l'umore sotto i piedi, lo faccio solo perchè ci devo campare con queste serate, ma avrei preferito fare la stessissima serata con altre 3 o 4 musicisti sarei tornato a casa più stanco ma soddisfatto.
Ofelio 11-07-11 07.09
efis007 ha scritto:
Ed oltre ai corsi ci sono concerti ed esibizioni per arranger di notevole livello.
Giusto un esempio.

cmq non mi risulta che lo Yamaha Electone sia un arranger, con quello devi suonare tutto dal vivo (non ha l'accompagnamento automatico) con mani e piedi, e per fare questo ci vogliono anni di studio e palle quadre.

Sono d'accordissimo con MaxTerzano: la batteria la deve suonare il batterista, il basso il bassista, la chitarra il chitarrista, ecc... non un arranger o (peggio) una base, magari tornassero quei tempi!
Una volta era così, infatti i locali erano costretti se volevano musica ad avere almeno un trio,
poi sono arrivati i DJ.... (che fino poco prima erano gli sfigati che mettevano i dischi alle feste mentre gli altri trombavanoemo ),
poi arrivò il multitraccia economico e già potevi iniziare a farti qualche base audio,
poi arrivò il computer che ampliò col midi questa possibilità (poi resa universale dal formato "midifile"),
poi (catastrofe che imperversa tuttora) il karaoke...... "canta tu" dove i più rovinati iniziarono ad esibirsi credendosi fighiemo

......insomma ci furono tutta una serie di avvenimenti funesti che pian piano ignoranticizzavano la gente mandando così a poco a poco a fanculo il professionismo...... ed ora, con la crisi, con le coop ed i balzelli burocratici annessi, con i pochi soldi nelle tasche degli italiani ("non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani" emo ) la musica live è ormai sottoterra, ditemi quale locale può permettersi ora un'orchestra tutte le sere come 30 anni fa.......
Edited 11 Lug. 2011 5:10
lino_z750 11-07-11 12.15
Markelly ha scritto:
ai tempi col mio WS2 facevo intere basi identiche (per quanto possibile con 5 tracce!) agli originali, e creavo intere song con gli styles originali ma soprattutto creati da me, senza il tastino variation e con la limitazione di un solo fill, dunque costruivo due o tre styles, talvolta alcuni identici ma con diversa rullata per cambiare!

Nel mio piccolo e con i miei limiti tecnici, mi sbattevo parecchio.

facevo le stesse cose con lo stesso strumento. mi hai ricordato tanti pomeriggi passati su quello strumento a programmarlo... ciaoemo
efis007 11-07-11 15.58
MaxTerzano ha scritto:
Stai dicendo una cosa che mi è nuova, e devo ammetterlo non ne sapevo niente di questi concerti per arranger, veramente nulla, nonostante abbia studiato organo in conservatorio (e quindi pianoforte) ho avuto il mio primo arranger a 11 anni me lo ricordo ancora una farfisa con questi ritmi d'accompagnamento

Bei tempi.
Anch'io ho avuto Farfisa, non ricordo quanti, ma credo almeno 5 o 6 organi (tutti ovviamente dotati di arranger o autoaccompagnamento che dir si voglia).
Ho avuto anche un Solton e un Elka (X-750, favoloso!). emo

L'ultimo arranger che ho avuto è stata una tastiera Roland, non ricordo più il modello (forse la E-20), sò solo che era il primo arranger in assoluto prodotto da Roland.

Da quel giorno mai più posseduto un arranger (anche se ti dirò che una bella Tyros4 non mi dispiacerebbe).

MaxTerzano ha scritto:
ma non puoi reperire qualche video di questi concerti che si facevano?

Purtroppo no.
Erano tempi lontani, e a quanto pare nessuno si è premunito di salvare qualche video e metterlo su youtube.
Io stesso al teatro del mio paese feci un concerto (proprio un concerto) per arranger usando il mio Elka X-750.
Una volta si facevano queste cose.
Il pubblico andava a sentire il "tal musicista" che offriva la sua performance concertistica usando ciò che desiderava.
Se era un pianista faceva un concerto di pianoforte (e si fa ancora adesso).
Se era un organista liturgico faceva concerti in chiesa (e si fa ancora adesso).
Se era un organista "moderno" faceva concerti di organo elettronico utilizzando tutta la potenza del suo strumento, compresa la sezione arranger.
Oggi non lo si fa più (inteso come concerto di arranger).

MaxTerzano ha scritto:
lo faccio solo perchè ci devo campare con queste serate, ma avrei preferito fare la stessissima serata con altre 3 o 4 musicisti sarei tornato a casa più stanco ma soddisfatto

Sono d'accordo.
Suonare in pubblico con altri musicisti è sempre più appagante del suonare in pubblico da soli con un arranger o con una workstation.
Anche perchè oggigiorno gli arranger hanno autoaccompagnamenti che sembrano dei dischi.
Una volta non era così.
Una volta gli arranger avevano accompagnamenti "personali" e dal sound scadente.
C'era quindi una grossa differenza tra il sentire un disco e sentire un arranger.
Oggi no.
Oggi un arranger suona talmente bene che la prima reazione della gente è "eh, questo fa finta, si sente lontano un km che c'ha sotto un disco".
Gli arranger vengono scambiati quindi per "il disco".
Invece non è vero.
Il disco suona da solo, tutto.
L'arranger va suonato usando tanta creatività.
Ma il fatto che gli arranger moderni abbiano suoni ed accompagnamenti pazzeschi, è il loro tallone d'achille, vengono scambiati per "il disco".
E chi li suona (magari anche molto bene, con maestria e tecnica) viene scambiato per l'ennesimo buffone che "mette sù la base" a fa finta di suonare.
L'errore di base quindi è nostro, è nella scarsissima cultura musicale della gente che non sa distinguere la vecchia scuola di suonare un arranger, e la nuova scuola del far finta di suonare un arranger.
Per la gente... è tutto un disco, è sempre un disco.
E il musicista è il Dj!
Non gliene frega più niente a nessuno.
Questa è la vera rovina artistica degli arranger, nonchè la rovina di chi li suona in modo altamente professionale ma nessuno li capisce.
Edited 11 Lug. 2011 14:01
efis007 11-07-11 16.07
Ofelio ha scritto:
cmq non mi risulta che lo Yamaha Electone sia un arranger, con quello devi suonare tutto dal vivo (non ha l'accompagnamento automatico) con mani e piedi, e per fare questo ci vogliono anni di studio e palle quadre.

Gli Electone sono quasi sempre stati arranger veri, con funzioni di totale automatismo e con funzioni di parziale automatismo (es suonare i bassi con la pedaliera).
Ma rimane indubbio che gli Electone (ora chiamati STAGEA) sono degli arranger veri e propri, soprattutto gli ultimi modelli. emo


Oltretutto per quanto riguarda alcuni suoni, questi arranger moderni sono capaci di sverniciarsi persino le workstation più blasonate oggi sul mercato.
Una ulteriore prova che gli arranger non devono morire, o peggio, venire sostituiti dalle workstation che fanno di tutto per imitarli.
E soprattutto un arranger, suonato bene e con maestria, è sempre una goduria da vedere e da sentire.
Insomma questo è suonare, poche balle, altro che fingere.
Edited 11 Lug. 2011 14:31
gig69 11-07-11 16.19
@ Antony
Erresound ha scritto:
quindi non vedo una grossa differenza nell'usare l'arranger come lo usano quasi tutti o nell'usare delle sequenze o basi come descritto sopra.


Che affermazione orripilante.....
Indegna di chi si professa "musicista".
Quoto Antony.
xr2002 11-07-11 18.27
@ efis007
Ofelio ha scritto:
cmq non mi risulta che lo Yamaha Electone sia un arranger, con quello devi suonare tutto dal vivo (non ha l'accompagnamento automatico) con mani e piedi, e per fare questo ci vogliono anni di studio e palle quadre.

Gli Electone sono quasi sempre stati arranger veri, con funzioni di totale automatismo e con funzioni di parziale automatismo (es suonare i bassi con la pedaliera).
Ma rimane indubbio che gli Electone (ora chiamati STAGEA) sono degli arranger veri e propri, soprattutto gli ultimi modelli. emo


Oltretutto per quanto riguarda alcuni suoni, questi arranger moderni sono capaci di sverniciarsi persino le workstation più blasonate oggi sul mercato.
Una ulteriore prova che gli arranger non devono morire, o peggio, venire sostituiti dalle workstation che fanno di tutto per imitarli.
E soprattutto un arranger, suonato bene e con maestria, è sempre una goduria da vedere e da sentire.
Insomma questo è suonare, poche balle, altro che fingere.
Edited 11 Lug. 2011 14:31
Sono d'ccordo, ma a mio parere quelli della serie EL erano avanti anni luce a quel tempo, anche di prezzo. Spero di poter registrare qualche video, troverete che ancora oggi i suoni non sono malaccio. Certo, è come il Concorde, un casino di comandi analogici perchè gia un display a 20 caratteri a quel tempo era una cosa super. Oggi sono rimasti i Roland Atelier, con una pesata sotto ed una synth action sopra, putroppo te li suoni a casa perchè da portare in giro sono impossibili, o almeno, neanche tanto ma... da noi questo stile è sempre stato visto una baracconata. Yamaha ha di fatto abbandonato la cosa, sono anni che non ci sono successori dello STAGEA.
Gli Electone facevano sia da arranger ma li potevi programmare, batteria e quant'altro, certo non quelli della mia serie EL, ma quelli dopo supportano bene il midi, quindi puoi prepararti bene le parti e suonarci dei pezzi. emo
efis007 12-07-11 00.40
xr2002 ha scritto:
Yamaha ha di fatto abbandonato la cosa, sono anni che non ci sono successori dello STAGEA.

Il perchè credo sia abbastanza evidente oggi come oggi.
Sono pesanti.
Sono costosi.
Sono ingombranti.
Oggi si cercano soluzioni diverse, e gli arranger sono divenuti in tutto e per tutto delle tastiere, non più degli organi.
Peccato però che in questo modo la grande scuola organistica (degli arranger) si è persa.
Edited 11 Lug. 2011 22:40
renatus 12-07-11 00.58
Mi risulta che in Asia gli Electone continuano a godere di ottima salute. Forse è per questo che in Giappone non si vendono né Tyros né PSR-S910/S710, perché quel mercato predilige quel tipo di prodotti.

http://electone.jp/

Al momento attuale Yamaha distribuisce ben tre prodotti per la famiglia Electone:
- STAGEA - La versione top della serie
- STAGEA mini - Versione compatta di uno Electone STAGEA
- D-DECK - Recente versione portatile di un Electone
efis007 12-07-11 01.27
Caspita hai ragione.
Visitando il sito ci sono effettivamente in catalogo questi organi (e corsi annessi).
Significa che in quei paesi la cultura dell'organo arranger esiste.
Esiste ancora oggi.
Negli States e in Europa invece si è persa completamente (gli Stagea non compaiono neanche sui cataloghi).
Che peccato.
Edited 11 Lug. 2011 23:30
efis007 12-07-11 01.54
E comunque oh... mazza se suonano sti STAGEA! emo


Ma che suoni meravigliosi fa? emo
Archi, fiati, effetti, sono tutti impressionanti, il livello qualitativo è altissimo.

Dite quel che volete, ma suonare questi strumenti in questo modo, è arte! emo
Davvero incredibile cosa si riesce a fargli fare dal vivo (e tutto in real time!) a questi strumenti.

Adesso capisco perchè in giappone ci fanno concerti (ma proprio concerti) di organo Electone.
E chi può dargli torto?
E' uno spettacolo sentirli.
Ancor più uno spettacolo vederli suonare in quel modo.

P.S.
Notare nel secondo video una piccola curiosità: come si muovono le "registration" (i pulsanti luminosi posti tra i due manuali).
Da quanto ho capito (e se ho ben capito) è quello il segreto delle performance incredibili di questo strumento: la possibilità di commutare in real time innumerevoli suoni e ritmi, consentendo a chi suona di ritrovarsi sotto le dita, di volta in volta, tutto ciò che l'esecuzione necessita.
Il risultato è una performance multisound in real time, totale, e senza alcun stacco tra un suono e l'altro.


E pensare che col Kronos si è gridato al "miracolo" dei suoni senza stacco. emo



(Vabbè sì... lo ammetto... era un po' cattivella questa. Chiedo perdono) emo

(Però in effetti era anche vera) emo
Edited 12 Lug. 2011 1:36
efis007 12-07-11 03.27
Altro impressionante video concertistico della grande scuola (ben sottolineato) dell'organo Electone, o arranger che dir si voglia visto che tutti gli arranger provengono da questa scuola (la quale è completamente diversa da quella organistica hammondistica, anche se la "base tecnica" di partenza è quella).




Dov'è finito il mio amico Gnomiz? emo

Gnomiz ci sei??

Ah eccolo quì. emo

Gnomiz volevi l'arranger assoluto?

Te l'ho trovato!

Comprati uno STAGEA! emo


P.S.
Francamente non so voi, ma io quando vedo cose del genere mi commuovo e mi emoziono.
E lì mi viene da dire: "ma perchè anche in Italia non si possono fare cose del genere? concerti del genere?" emo
Perchè abbiamo voltato le spalle a tutto questo?
Dove accidenti è finita in Italia tutta quella meravigliosa cultura e scuola dell'organo arranger?
Dov'è finito in Italia il rispetto per questo strumento meraviglioso ed espressivo, e per chi lo suona con tanta maestria?
Perchè in giappone sì... e da noi no? emo

Mi piange il cuore, credetemi.
xr2002 12-07-11 07.51
Ho letto che ufficialmente non vengono importati in Italia ed Europa a causa di una mancata certificazione di un quadro elettrico di quest'organo. Penso però che oggi, per chi si voglia cimentare in questo tipo di fare musica, siano più avanti i Roland Atelier. Penso che Gli StageA ed il DDeck abbiano all'interno una Tyros1, non credo 2.... Si possono importare, ma a chi rivolgersi???
efis007 12-07-11 14.29
Ammetto di non saperne molto, anzi quasi niente.
Ma da quello che sento in quelle demo ho come l'impressione che i suoni dello Stagea sono oltre quelli della Tyros.
Francamente dalla Tyros, simili orchestrate con un simile realismo, non gliele ho mai sentite fare.
Magari se la Tyros avesse due manuali e pedaliera, potrebbe farle.
Però non lo so... è un'impressione "di pelle", a me sembra che lo Stagea suoni diverso, meglio di una Tyros, molto più reale.
Ma potrebbe essere vero anche il contrario.

Discorso Roland Atelier.
Sicuramente eccellente strumento, ma opinione personale, in alcuni suoni lo sento sotto gli Stagea.
Premetto che tutte queste considerazioni le baso solo sui video che sento, dal momento che non conosco nè gli Stagea, nè gli Atelier. emo
Gli Atelier comunque sembrano ottimi strumenti.
Mettiamoli a confronto in una situazione da concerto.

Atelier


Stagea


Bella lotta eh! emo

Secondo la mia modestissima opinione lo Stagea sulle sonorità di orchestra è migliore dell'Atelier.
Tanto che quando si interrompe il video dell'orchestra vera, e prende il suo posto lo Stagea, non si percepisce apparentemente differenza tra l'orchestra reale e l'organo.
Impressionante.

P.S.
La tipa in questione (decisamente mica male!) è cinese, si chiama Wang XiaoWei, ed è un vera fuoriclasse nell'uso dello Stagea (e si vede!).
A lei si deve tra l'altro la composizione della sigla delle olimpiadi di pechino 2008, eseguita interamente in real time con lo Stagea.


Non c'è che dire, questa è la vera e grandissima scuola dell'arranger, e abbiamo così tanto da imparare da questa gente.
emo
Edited 12 Lug. 2011 14:43
xr2002 12-07-11 18.27
Io L'Electone lo vedo bene per questo, ossia tutti questi strumenti dentro l'Electone, che non li deve fare uguali, ma puo' ricreare bene l'atmosfera: Barbara Dennerlein

Sul disco dimostrazione EL60 c'e un GreenLeaves da urlo, lo voglio filmare e poi uploadare: oggi come oggi Roland viene supportato anno per anno, quindi se proprio voglio penso Roland, questo STAGEA è ormai vecchi di quanti anni? Penso sia il canto del cigno, ci vuole "electonare" deve andare sugli ATELIER.
PS: ho un clavinova 505, ti giuro che mi da metà soddisfazione dell'electone del '94. Poi ho avuto la fortuna di suonare su un HS7, un HX1 ed un ELX1. Gli HS sono stati i più belli da vedere, l'EL90 un sogno.

Con questa storia degli Electone abbiamo affossato la discussione arranger emo

Oppure anche un pezzo di questo tipo
Piero Umiliani
Edited 12 Lug. 2011 16:30
efis007 12-07-11 23.38
xr2002 ha scritto:
Io L'Electone lo vedo bene per questo, ossia tutti questi strumenti dentro l'Electone, che non li deve fare uguali, ma puo' ricreare bene l'atmosfera: Barbara Dennerlein

Eh ma così mi vuoi far star male.
Ragazzi l'hammond è l'hammond, e barbara è barbara. emo

Secondo me ci sono due strumenti che costituiscono LO strumento per eccellenza da sempre.
Il pianoforte.
L'hammond.

Da queste due tipologie sono poi state ricavate le sottoversioni.
Il pianoforte si è tramutato in "tastiera" in senso molto generico (rhodes, workstation, synth, etc), ossia strumento monomanuale.
L'hammond si è tramutato nell'Electone, o organo politimbrico arranger, ossia strumento polimanuale e con pedali.

La cosa curiosa degli Electone però è che, contrariamente alla logica, non hanno mai cercato di imitare il suono della loro "mamma": l'hammond.
I suoni di organo degli Electone sono sempre stati personali, forse per rispetto al vero hammond (della serie "lui non si tocca"!), forse perchè la tecnologia non era in grado di imitarlo.
Fatto sta che trovo piacevole questa cosa. emo
L'Hammond rimane l'hammond, non ti tocca, lo si rispetta.
L'Electone rimane l'Electone, con le sue funzioni e suoni caratteristici.
Bello.

xr2002 ha scritto:
PS: ho un clavinova 505, ti giuro che mi da metà soddisfazione dell'electone del '94. Poi ho avuto la fortuna di suonare su un HS7, un HX1 ed un ELX1. Gli HS sono stati i più belli da vedere, l'EL90 un sogno.

Ti capisco.
Questi organi erano strumenti meravigliosi.
Anch'io ne ho avuti un po', e non ti dico le emozioni che mi hanno dato. emo

xr2002 ha scritto:
Con questa storia degli Electone abbiamo affossato la discussione arranger emo

Sì ma neanche tanto.
Dopotutto gli Electone sono anche degli arranger.
Ma soprattutto credo sia stato interessante non parlare soltanto di arranger, ma anche e soprattutto di scuola dell'arranger!
I cinesi e i giapponesi lo sanno bene.
Noi non più, l'abbiamo perso (o gli abbiamo voluto voltare le spalle).
E secondo me è stato un danno perdere questa grande scuola.
Una scuola che, se ci fosse ancora in italia, metterebbe l'allievo in condizioni di diventare un grande musicista, un grande organista "Electone", un grande hammondista (dal momento che comunque l'electone è un organo, e la tecnica è quella), e infine anche un grande tastierista (perchè si impara ad usare i suoni, ad orchestrare, etc).
4 grandi vantaggi che ci siamo persi.
Ed è un vero peccato.
emo