Vintage synths made in italy

gig69 03-02-12 14.43
orange1978 ha scritto:
fare una macchina come K2000 o S2, per una persona sola è IMPOSSIBILE; sono computers, con sistemi operativi proprietari, memorie, funzioni matematiche su dsp, ingegnerizzare e realizzare una cosa del genere è molto difficile, e gem è stata forse la sola ad esserci riuscita,



In realtà la serie "S Music Processor" era un progetto ELKA , Gem ha acquistato ELKA proprio nella fase di sviluppo della serie S ed ha portato a compimento il progetto proponendolo ovviamente con il marchio GEM.
Nella wavetable della S2/S3 sono tantissime infatti,come ben sai, le forme d'onda dell'Elka Synthex ed i primi esemplari della serie S avevano ancora il marchio Elka nella motherboard.
Edited 3 Feb. 2012 13:43
anonimo 03-02-12 14.43
@ orange1978
robykaiman ha scritto:
Se io parlo di sintetizzatori in sottrattiv, non parlo di sintetizzatori ibridi, altrimenti avrei citato gli ibridi.
Forse wikipedia non sara' la bibbia dei sintetizzatori, ma nella categoria "sottrattiva" ci sono :


ma daaaaaai, e tu ti metti a imparare le cose su wikipedia??? emo

stai parlando con persone come me e altre, che hanno iniziato a 13 anni a usare i synth...e ti fidi piu di wikipedia?

allora, togliti subito, se vuoi imparare qualcosa, questa idea malsana della sotrattiva classica, non esiste, non é mai esistita.

intanto il synth nasce come MODULARE e non come architettura fissa, i primi sistemi da universitá e centri di ricerca erano solamente modulari, e il path del segnale poteva raggiungere una complessitá molto elevata che poco ha a che fare con la sotrattiva classica come la chiami tu, il problema era che i costi erano stellari, da laboratorio, e la trasportabilitá impossibile praticamente! allora successe con il minimoog ad esempio la stessa cosa che successe con la mitica italiana OLIVETTI non ricordo il modello, che fu il primo calcolatore programmabile per tutti, da mettersi sulla scrivania, portatile volendo anche se pesava 20 kg.
i synth ad architettura fixed come minimoog, nascono per fare si che il sintetizzatore diventi diciamo ad appannaggio non solo dei centri universitari o di ricerca sonora, laboratori di musica elettronica, ma che alla stessa stregua della chitarra possa apparire sui palchi per dare ai musicisti suoni nuovi! ovviamente per realizzare questo stando nei limiti di costo e trasportabilitá a qualcosa si doveva rinunciare, e inevitabilmente il path del segnale andava semplificato rispetto ai modulari, ovvio noÖ

nei synth modulari cmq la sintesi era molto variabile, se avevi 12 oscillatori potevi anche fare qualcosa di adittivo, anzi il primo vero synth che si possa considerare tale, RCA music synthesizer, era una macchina con approccio in adittiva, con schede perforate! si controllavano le armoniche e si otteneva un suono direttamente su lacca se nn ricordo male!

tornando al discorso sotrattiva, adittiva, etc...in realtá sono terminologie che lasciano il tempo che trovano, mentre LA, AWM, ASM, RCM etc...sono ancora peggio! sono nomi commerciali per indicare qualcosa che la gente riconosca ma in realtá sappiamo bene che non vogliono dire nulla.

le "sintesi" hanno degli approcci, diciamo dei modi di procedere, che possono essere di diverso tipo, qualsiasi strumento é sia adittivo che sotrattivo, se sommi degli oscillatori del motif, in una performance o in 8 elements, stai procedendo in maniera adittiva, quando filtri invece sottrai le armoniche, se metti in gioco la fm stai utilizzando la modulazione di frequenza ossia fai interagire due segnali semplici per crearne un terzo ricco di armoniche.....se usi il waveshaping lavori con funzioni non lineari, e cosi via.

in realtá le sintesi sono quasi infinite, ogni strumento ha il suo path e il suo algoritmo, alcuni ne hanno parecchi e modificabili (VAST), ma sn tutti la stessa cosa, il suono diverso é dato dalla diversitá degli oscillatori, dei filtri, di tutto l'insieme! quelli che dicono "se prendo un oscillatore di un casio e lo faccio passare dal filtro moog ottengo il suono moog" mi fanno scompisciare, non basta quello per fare il suono del moog.

é semplicissimo....ti stai complicando la vita su una cosa che é estremamente semplice.

Edited 3 Feb. 2012 12:27

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Edited 3 Feb. 2012 13:44
anonimo 03-02-12 14.45
Senti, quando io ho iniziato a studiare sui sintetizzatori, tu prendevi ancora i plasmon,
e forse li prendevi anche quando ho cominciato a scrivere in questo forum.

Non c'e' bisogno di sviscerare l'intero manuale di Enrico Cosimi per parlare di una fetta di sintetizzatori degli anni 70 e 80

Uno scrive un concetto : chi vuol capire capisce, chi vuol fare il professorone lo faccia pure, ma lo faccia con argomenti validi.

E' inutile che mi parli di strutture modulari e cose che tu hai letto : son cose che io invece ho visto nascere ed toccato con mano, mentre tu ti gingillavi con la S2 che per me era gia' la ennesima generazione di sintetizzatori.

Si stava parlando di tastiere italiane di un certo periodo, un periodo dove i sintetizzatori usavano prevalentemente tecnologia sottrattiva, e questa aveva i suoi limiti punto e basta.

In questo contesto tu hai messo in mezzo gli ibridi che della sottrattiva hanno una costola.
Non contento di cio' per non ammettere che le baggianate le hai scritte tu, ti metti a parlare di modularita' e cose simili che nulla hanno a che vedere con il tema di questo thread.

Continui a girare tra un argomento e l'altro, sfogliando il manuale di Cosimi, disperdendo il succo del discorso iniziale, e rovinando un interessante tema di discussione che e' "il vintage made in Italy".

Se poi vuoi salire in cattedra per insegnare al mondo intero la tua unica verita' fallo pure : sara' il forum a giudicare chi scrive baggianate e chi no.

Per me questo thread e' gia' fin troppo imputtanato e fuori dal tema originario.

Mi dispiace per chi lo ha aperto con propositi di discussione costruttivi.

In ultimo in wikipedia scrive anche gente competente, se poi non ti basta wikipedia ti porto keith emerson in persona : magari hai qualcosa da insegnare anche a lui

Io resto qui per imparare, ma non in questo thread, visto che si continua a disperdere il vero senso dell'argomento iniziale, con un atteggiamento che a me non garba per nulla : quindi portati avanti le tue certezze sull'S2, sulla Techno, e su tutti i temi che non hanno nulla a che vedere col vintage italiano : fortunatamente ho la liberta' di scegliere i thread dove si discute con quel briciolo di umana umilta'.

Nessuno nasce imparato, ed io credo di avere tanta ignoranza da colmare.
Spero invece che tu non sia convinto di averla gia' colmata tutta.

kaiman.
mima85 03-02-12 14.46
robykaiman ha scritto:
Se mi mettete in mezzo addirittura il motif (che e' piu' un lettore di campioni che non un sintetizzatore, anche se ha i suoi bei filtri) con 2000 waveform e me lo passate per sintesi in sottrattiva non sono io a dire baggianate : state usando la AWM per dire che la sottrattiva non ha limiti.


Ogni macchina ha i suoi limiti, chi più chi meno, non si sta discutendo dei limiti (perlomeno non io).

La cosa più "da sintetizzatore" che ha Motif a bordo è proprio il filtro. Paradossalmente Motif si avvicina molto alla definizione di sintetizzatore sottrattivo nudo e puro. Che attenzione non vuol dire "sintetizzatore sottrattivo analogico classico, eventualmente vintage", come le macchine che hai elencato e di cui si parla normalmente quando si menziona la sintesi sottrattiva.

Lasciando da parte tutte le funzionalità da workstation (sequencer, effetti, equalizzatori, ecc...), analizza la catena di sintesi di un Motif: hai come sorgente dei campioni, che vengono infilati in un filtro con risonanza, ed hai a disposizione diversi elementi come generatori d'inviluppo, LFO e controller vari ed eventuali per pilotare e modulare gli elementi della catena di sintesi.

Ed i campioni letti in modo lineare come accade sul Motif e tante altre macchine, insieme ai classici oscillatori saw, square, ecc... sono uno dei metodi più elementari per ottenere il materiale "grezzo" da elaborare con il resto della catena di sintesi.

Ora sostituisci la parte dei campioni con uno o più oscillatori "classici", ovvero le consuete saw, square, ecc... Cosa ottieni? Il synth in sottrattiva come lo si intende normalmente.

Tecnicamente il termine "sintesi sottrattiva" identifica un metodo di sintesi e non una categoria di strumenti, e come tutti i metodi di sintesi può essere integrato con altre sintesi differenti (vedi, come detto prima, le Yamaha SY-77/99). E si riferisce esclusivamente alla presenza di un filtro programmabile e controllabile in tempo reale.

Poi noi per comodità con sintetizzatore sottrattivo automaticamente pensiamo ai classici analogici e VA, però appunto è una comodità nostra, ma il termine viene utilizzato in modo incompleto.

Ovviamente il tutto, anche se OT, da intendersi in senso costruttivo e non polemico emo

E, tornando IT, spero che un giorno questo settore in Italia possa tornare ad essere quello che era in quegli anni, qualche passo avanti con i vari ottimi cloni Hammond digitali tutti italiani lo si sta facendo, se poi in futuro si rivedranno in giro macchine come il Synthex completamente made in Italy tanto meglio, io ci spero.
Edited 3 Feb. 2012 13:58
gig69 03-02-12 14.56
Eccolo qui finalmente...quindi si chiama IstaPiano :-) ,ehm...scusate, ma un vicino di casa mi fece provare tempo fà questo pianoforte ancora funzionante. Era la prima volta che lo vedevo, se ricordo bene ha la tastiera in legno con una pesatura simile a quella dei primi Roland RD300 in SAS, i timbri bhò..ricordo solo che il piano elettrico era molto particolare. Ho fatto una ricerca su internet ma senza risultati anche perchè non ricordavo il nome, eccolo qui...ma di che si tratta,di sicuro non era a campioni...bhò.
Quasi quasi li chiedo se me lo fà rivedere e provare, ma ....ha qualche valore commerciale ai fini del collezionismo?
Edited 3 Feb. 2012 13:59
anonimo 03-02-12 14.59
mima85 ha scritto:
Poi noi per comodità con sintetizzatore sottrattivo automaticamente pensiamo ai classici analogici e VA, però appunto è una comodità nostra, ma il termine viene utilizzato in modo incompleto.

Ovviamente il tutto, anche se OT, da intendersi in senso costruttivo e non polemico emo


Il tuo e' un modo decisamente corretto di porre la questione, anche se stiamo sconfinando tutti dal tema.

Si tratta unicamente di convenzioni.
Chi ha vissuto l'evoluzione dei metodi di sintesi, tende a buona ragione a catalogare come sintetizzatori in sottrattiva, una fetta di strumenti di un certo periodo e con determinate categorie.

Io ho usato questo termine per descrivere il periodo in cui esistevano solo questi sintetizzatori, fatta eccezione per le macchine in distorsione di fase e in additiva.

Siamo nell'era pre digitale, il DX7 era ancora nei disegni scritti in giapponese, quindi quando si parlava di sintetizzatori si intendevano questi concetti, che comunque vengono ancora riconosciuti come distinzione da diversi musicisti professionisti che hanno vissuto in diretta queste fasi evolutive.

Ritornando al periodo in questione, quello dove tutte le macchine erano prevalentemente gestite da questa struttura, mi son semplicemente permesso di descrivere a chi con una certa arroganza diceva "se l'Elka Synthex suonava cosi' bene, perche' l'avete venduto?" quali erano le circostanze dell'epoca.

Se poi per un concetto simile bisogna andare la struttura di un sintetizzatore fino alle sue viti, perche' altrimenti si viene catalogati come uno "che scrive baggianate" allora e' impossibile portare avanti una discussione.

In fondo ogni verita' ha molti aspetti relativi, e se si vuole ragionare (non mi riferisco a te) nell'assolutismo integralista, perche' bisogna essere i primi della classe che danno tutte le risposte, allora viene meno perfino il piacere di discutere.
Ergo lascio la palla a chi vuol parlare di altro pur essendo il tema uno ed uno solo.

kaiman.
mima85 03-02-12 15.18
robykaiman ha scritto:
Ergo lascio la palla a chi vuol parlare di altro pur essendo il tema uno ed uno solo.


Anch'io torno IT.

Voglio spaccarmi la schiena con un Elka Synthex, chi me ne vende uno a prezzo non stratosferico? emo
Edited 3 Feb. 2012 14:31
mima85 03-02-12 15.18
[doppione del precedente, sorry]
Edited 3 Feb. 2012 14:22
brigante_crocco 03-02-12 15.32
@ johnandy
Non pensavo che l'italia fosse stata cosi' attiva nella produzione di synth negli anni 70/80

synth italiani
Ti meriti senz'altro un thanks, bellissima segnalazione!
orange1978 03-02-12 15.35
robykaiman ha scritto:
Continui a girare tra un argomento e l'altro, sfogliando il manuale di Cosimi,



manco ce l´ho quel libro.....vedi tu.
efis007 03-02-12 15.51
orange1978 ha scritto:
io non vedo nulla che non ci fosse anche da altre parti, ste menate sul synthex o ds2 mi fanno rotolare dalle risate, buoni strumenti, ma nulla che non avessero anche gli altri.

Il Synthex aveva una cosa che gli altri proprio non avevano: il suo suono personalissimo.
Quando si parla di synth non centra nulla andare a guardare se ha 4 wave o 5 wave, o se ha il filtro a 24 db ottava o a 12 db ottava.
Molti synth sono tutti uguali "sulla carta" ma nessuno suona uguale all'altro.
Pertanto dire che un Synthex - in quanto "uguale" come architettura ad altri synth - fa ridere è fuori luogo.
Gli altri synth non suonano come un Synthex.
Il quale a sua volta il Synthex non suona uguale ad un altro Synthex.
Nel synth analogico o vintage che dir si voglia non c'è lo strumento "uguale".
Il digitale ci ha abituati ai suoni fatti con lo stampino in cui ogni macchina suona identica all'altra (es un M1 suona esattamente identico ad un altro M1).
Questo per il motivo che ho già spiegato: nel digitale non c'è più il segnale, non c'è più la corrente viva, ma c'è solo una "informazione" che nasce come informazione digitale, viene mantenuta in digitale, e percorre i circuiti in digitale.
Solo alla fine, a valle dei convertitori, torna ad essere un segnale analogico.
In un synthex o apparato analogo è tutto diverso.
Lì l'oscillatore oscilla davvero, è un segnale impreciso, instabile, che varia col variare dei componenti elettronici, del calore, delle tensioni.
Ogni transistor, condensatore, resistenza, induttanza, contribuisce a creare il suono.
Nel digitale invece un condensatore è morto, non fa nulla; l'unico suo scopo è filtrare le correnti spurie affinchè non disturbino non il segnale ma "l'informazione", se l'informazione è 000000 deve assolutamente rimanere 000000, guai se diventa 000001, si perderebbe l'informazione e si impalla il sistema.
Tutta l'elettronica digitale è "passiva", è morta, non svolge nulla, non crea il suono e non manipola niente.
Se è rosso è rosso, se è bianco è bianco.
Nel Synthex (e affini) il rosso non è mai rosso, neanche in partenza, ogni componente elettrico successivo aggiunge un suo personale tocco di colore in modo "vivo", "elettrico", "naturale", "casuale", il tutto determinato non da un "codice" ma proprio dalle caratteristiche elettriche intrinseche di quel componente e da come si comporta se fatto lavorare in un certo range di temperatura, tensione, amperaggio, resistenza, impedenza, configurazione.
Il digitale (es un processore) se ne infischia totalmente di queste cose.
Un processore se fatto lavorare in overclock di tensione o di frequenza non cambierà un accidenti di niente al segnale.
Se il segnale (l'informazione) è XXXXXX continuerà a rimanere XXXXXX a vita.
In un analogico invece se alimento un transistor con 160 mA anzichè con 50 mA gli faccio cambiare completamente le sue caratteristiche e il modo di lavorare/manipolare il segnale.
Idem se al posto di un transistor BC107 uso un Mosfet alimentato in controreazione.
E' questo il bello del Synthex e synth analogici affini: tutta l'elettronica è viva per davvero, crea e manipola il segnale per davvero, e il suono risultante non è il risultato di un "software" (un codice) ma è tutto un gioco randomico di componenti elettrici fatti lavorare in un certo modo.
emo
Edited 3 Feb. 2012 14:57
efis007 03-02-12 16.04
E comunque visto che siamo in tema synth analogici, questo è il modo sbagliato di usare un synth! emo

Personalmente lo reputo l'assolo più brutto della storia, col suono più brutto e volgare, e col gusto artistico più brutto.
Insomma non ci azzecca proprio in nulla nel contesto del pezzo, è una vera mazzuolata nei cojioni, un vero insulto al buon senso artistico.
Chi ha avuto questa ben pensata doveva essere "fatto" come una campana.
Nonchè aveva le orecchie intasate di cerume visto che il suono era pure stonato.

Ascoltate il brano dall'inizio con concentrazione e commozione (non a volume alto). emo
Edited 3 Feb. 2012 15:15
anumj 03-02-12 17.56
efis007 ha scritto:
E' questo il bello del Synthex


un thanks per l'ottimo post
orange1978 03-02-12 18.35
mah io non capisco, state dicendo cose che sanno anche i muri.

chi ha detto che il synthex suona male? dico solo che ce ne erano anche altri come il synthex, era un normalissimo polifonico! come altri.

che c'azzeccano i componenti, i transistor, questi monologhi tecnico filosofici efis, lo sappiamo! lo so meglio di te credo come funzionano queste cose, ma il punto é che questo succede anche in altri 1000 strumenti oltre al synthex, in tutti i synth analogici le cose piu o meno sono le stesse.

e non ho mai detto che i digitali suonano meglio o peggio, dico solo che synthex secondo me era un normalissimo bel polifonico! tutto qua! non va bene?

trovo invece paradossalmente piu innovativo un S2, che per l'epoca era davvero avanti a tutti! anche roland e korg!
anumj 03-02-12 18.37
orange1978 ha scritto:
peccato che quando sono arrivati i nomi che dici tu, elka synthex etc....fine anni 70, primi 80, HA CHIUSO! perché nessuno voleva piu spendere soldi per aggiornarne le tecnologie che nel giro di 10 anni diventano per un laboratorio OBSOLETE, e tutto é andato a farsi friggere.


Elka chiuse non certo per incompetenza o mancanza di lungimiranza, tanto meno perchè erano obsoleti o privi di idee.

Chiudemmo 2 anni dopo che la Sequential Circuits vendesse tutto l'ambaradan ai giapponesi.
Ben 4 dopo che l'Oberheim aveva abbandonato la nave. Circa 12 anni dopo che Moog andasse in malora.

Elka è rimasta in piedi oltre 20 anni e come tutte le cose ha avuto un inizio, un apice e una fine. Ha lasciato traccia di se e questo l'importante con due tra le tastiere più belle e più analog che più vintage non si puo': synthex e il rapsody.

orange1978 ha scritto:
che ne sai che un domani nasce una "clavia" italiana e fanno un nord lead potentissimo ibrido, tutto in italia? finché cé vita cé speranza, cosa vuol dire "irripetibile"?


Irripetibile significa che non potrà più essere replicato e prodotto in serie. Già era difficile nei primi anni 80, e furono sfornate 1800 unità non a caso.

Clavia oggi nemmeno un decimo della cazzimma che aveva l'Elka 30 anni fa. Quando gli svedesi tireranno fuori un synth serio true analog ne riparliamo, fin ora abbiamo visto solo giocattoloni molto costosi.

Purtroppo non credo ci siano i presupposti oggi in Italia per ricreare quel fervore e quel clima di sperimentazione, tanto meno soldi da investire.


orange1978 03-02-12 18.50
anumj ha scritto:
Clavia oggi nemmeno un decimo della cazzimma che aveva l'Elka 30 anni fa. Quando gli svedesi tireranno fuori un synth serio true analog ne riparliamo, fin ora abbiamo visto solo giocattoloni molto costosi.


si certo, con la differenza che il nord lead é diventato industry standard, mentre il synthex non se le filato quasi nessuno, e manco in italia, pur essendo valido.


anumj ha scritto:
Chiudemmo 2 anni dopo che la Sequential Circuits vendesse tutto l'ambaradan ai giapponesi.
Ben 4 dopo che l'Oberheim aveva abbandonato la nave. Circa 12 anni dopo che Moog andasse in malora.


chiudemmo? lavoravi per elka? emo

....a parte che in italia esiste un artigiano che costruisce synth analogici, per esempio, quindi qualcuno che fa ancora strumenti del genere esiste, anche se sono diversi, sono prodotti artigianalmente.
Edited 3 Feb. 2012 17:52
anumj 03-02-12 19.16
orange1978 ha scritto:
si certo, con la differenza che il nord lead é diventato industry standard, mentre il synthex non se le filato quasi nessuno, e manco in italia, pur essendo valido.


Se possiamo definire "nessuno" Jean Michel Jarre, Stevie Wonder, Keith Emerson, Tangerine Dream, Supertramp etc...
allora gli elka non se li è filati nessuno.
lucabbrasi 03-02-12 20.16
aggiungo Toby Smith (ex Jamiroquai) per dovere di cronaca
anonimo 03-02-12 20.55
orange1978 ha scritto:
si certo, con la differenza che il nord lead é diventato industry standard, mentre il synthex non se le filato quasi nessuno, e manco in italia, pur essendo valido.



Forse dimentichi che all'epoca del synthex il sintetizzatore non era un prodotto di massa, ma destinato a poche persone che se lo potevano permettere.

E' come dire che l'Aurelia B24 (famosa per il film "il sorpasso") non ha avuto successo perché' ne hanno vendute meno della' Lancia Delta (versione attuale).

Inoltre all'epoca la concorrenza nei sintetizzatori in sottrattiva classica (non ibridi se così' va meglio) era più' ampia, perché' di fatto si producevano solo quelli (tolte le eccezioni a distorsione di fase ecc..).

Prendi un "tutto strumenti musicali" di meta' anni 80 : vedrai un panorama di marche concentratissimo su sintetizzatori in sottrattiva, che cambiano tra loro solo per estetica, componentistica, alcune sfumature come il ring modulator e basta.

Alcuni erano più' potenti per via della componentistica (qualità' di oscillatori e filtri) altri più' sempliciotti (come il DK80 di Siel), ma di fatto fino ad un paio di anni prima c'erano solo quei sintetizzatori.

Poi venne il rivoluzionario DW8000, e lo sconvolgente DX7 : i giapponesi partirono all'attacco feroce con grossi investimenti, e misero in ginocchio sia l'europa che gli USA (ne pati' anche Ensoniq).

Questo fu il contesto in cui Elka Syntex affronto' il mercato, e viste le circostanze storiche, il suo successo non fu per nulla deludente.
Anche il blasonatissimo e potente OBx non fece grandi numeri di vendita, e le circostanze erano identiche : lo strumento era costoso e non per tutti, e gran parte di tastieristi che pensavano al sintetizzaatore, erano spesso costretti a compromessi anche consistenti.

Poi ci fu la resurrezione di Gem, che per un po' divento' leader su molti prodotti, ma siamo in un altra generazione di strumenti, non confrontabile per molti versi con la precedente.

Capisco il tuo entusiasmo per l'S2, ma non può' essere confrontato con un Synthex ne come potenza sonora, e tantomeno come contesto storico sul numero di prodotti venduti.
Edited 3 Feb. 2012 20:00
orange1978 03-02-12 21.37
@ anumj
orange1978 ha scritto:
si certo, con la differenza che il nord lead é diventato industry standard, mentre il synthex non se le filato quasi nessuno, e manco in italia, pur essendo valido.


Se possiamo definire "nessuno" Jean Michel Jarre, Stevie Wonder, Keith Emerson, Tangerine Dream, Supertramp etc...
allora gli elka non se li è filati nessuno.
ma infatti sei tu che stai facendo tutto, perché se noti io non ho MAI detto che l'elka fa schifo eh, ho detto che non ha fatto successo ed é una macchina poco diffusa, tu invece subito a razzo "clavia fa solo giocattolini costosi" e poi hai in casa un nord wave e un nord lead 3, ma roba da matti....

e cmq la gente di cui tu parli ha usato ANCHE il nord lead! compresi tangerine dream, JMJ e pure toby smith, che l'elka secondo me manco l'ha mai visto.