@ Asterix
Asterix.
Vedo di millantare un po'...Mi chiamo Cucchi Stefano, ho diploma di pianoforte vecchio ordinamento (preso da privatista), laurea specialistica in "musica elettronica e tecnologie musicali", ho suonato in mezza Europa le tastiere, ad esempio son ostato tastierista dei "Rondò Veneziano" per 7 anni, in tournée chiacchieravo con Gianpiero Reverberi di quando arrangiava Battisti, m ha raccontato di "Emozioni", mi ha raccontato di quando lavorava con De Andrè e Le Orme, per esempio...
Per "mezza Europa" intendo che ho suonato alla "Philharmonie" di Berlino, alla "Gewandhaus" di Lipsia, a Mosca, in Svizzera, etc...
Come tastierista aggiunto ho suonato con un po' di orchestre, anche "La Verdi" di Milano in produzioni con musiche da film, facevo effetti vari, synth, pad, etc...
Ho pubblicato dischi, insegno pianoforte in una scuola civica, come compositore elettronico ho partecipato alla ICMC 2021 - International Computer Music Conference 2021 - con un mio brano, quest'anno invece faccio parte del comitato di "peer review" dei brani elettroacustici.
Dall'anno scorso insegno tecnologie musicali in alcuni licei musicali della Lombardia.
Ho partecipato a una conferenza di musica elettronica con Richard Boulanger, il direttore del dipartimento di Computer Music del Berklee college di Boston, partecipato nel senso che ero il relatore che ha parlato prima di lui, ho il selfie con lui.
Ho ottenuto l'idoneità in 4 conservatori per insegnare "Tastiere Elettroniche" e "Pianoforte Pop/Rock".
...quando qualcuno parla a caso di didattica pianistica...un po' mi arrabbio...soprattutto perchè consigli sbagliati fanno perdere tempo e rovinano le mani.
Stefano.
...ecco, che poi è proprio quello che dicevo, quando dicevo che non si può mai sapere chi si cela dietro a un nickname. Tanto di cappello, è una cosa estremamente interessante, e allo stesso tempo neanche una sorpresa del tutto inaspettata visto che in questo forum partecipano anche vari professionisti...e chissà quanti altri ce ne sono di cui io non sono a conoscenza. Ma è normale, fa parte del gioco.
Ancora non ho capito del tutto se sono stati i miei post ad infastidirti oppure no. Nel dubbio scrivo due parole, per chiarezza.
Personalmente, se mi sono sentito di intervenire in qualche discussione sul discorso tecnico e didattico (e dato che si parlava di cose "di base", anche se facili non lo sono proprio) non è dall'alto di chissà quale autoconvinzione, ma proprio perché l'ho visto sulla mia pelle il danno che può fare un insegnamento non all'altezza, specialmente quando uno non ha ancora i mezzi per capirlo e scappare in tempo. Invece successivamente ho conosciuto i benefici di una tecnica e di un modo di fare sani e logici, e col senno di poi ripensandoci è stato incredibile passare nel giro di pochi anni dall'essere rigido e non-impostato al suonare con scioltezza e controllo i preludi e fuga del clavicembalo ben temperato. Ora dopo anni che non studio sono ben lontano da quel livello, ma quella sensazione di sicurezza, di rilassamento controllato non la dimenticherò mai, anche se sto lontano troppo a lungo dal pianoforte fatico a ritrovarla. E soprattutto non potrei mai dimenticare il percorso (doppiamente faticoso e doloroso) fatto per raggiungerla. Ecco, in quest'ottica ho pensato che un mio contributo, seppur minimo, potesse valere qualcosa.
Quello che ho scritto in precedenza in questa discussione non era riferito a te né a nessuno in particolare (a parte ovviamente la domanda che ti ho fatto), e di sicuro non era in senso negativo. Se tu o altri avete percepito diversamente, perdonatemi.
Il post che avevo scritto fino a pochi minuti fa era più lungo, ma ho deciso di tagliare e non farla troppo lunga, l'essenza comunque rimane.