Mai uscire gratis. la musica va pagata. sempre.

Sergio_Bertani 27-07-12 00.52
Ciao colleghi e amici.

In seguito ad un mio vecchio status di facebook sulla questione, mi è stato richiesto da un portale locale di scrivere un articoletto in merito. L'ho fatto e sono curioso di sapere un vostro parere in merito, visto che penso sia una questione che riguarda tutti.

ARTICOLO
giannirsc 27-07-12 01.45
io che lavoro 8 ore al giorno e faccio musica per passione, se capita vado a suonare anche a gratis..ci son migliaia di ragazzi che ogni giorno pagano per giocare a calcetto..nessun calciatore professionista si è lamentato...migliaia di persone fanno jogging e pagano per iscriversi a maratone..nessun corridore professionista si è mai lamentato...io vado a suonare gratis nei locali..katy perry non si lamenta..neanche i duran duran o qualsiasi altro musicista professionista per il semplice fatto che l'amatore suona nei localini..non nei teatri,stadi o studi di registrazione...


riguardo il discorso dell'imbianchino, qui a roma qualsiasi lavoro a casa viene affidato a romeni...costano un terzo e spesso lavorabo meglio in meno tempo..e lavorano anche di sabato e domenica...di chi è la colpa? secondo te dovrei pagare il triplo per avere un lavoro fatto peggio ?

nella musica..il vero problema è che l' hobbista molto spesso suona meglio di chi si crede professionista.
Edited 26 Lug. 2012 23:51
Sergio_Bertani 27-07-12 01.52
@ giannirsc
io che lavoro 8 ore al giorno e faccio musica per passione, se capita vado a suonare anche a gratis..ci son migliaia di ragazzi che ogni giorno pagano per giocare a calcetto..nessun calciatore professionista si è lamentato...migliaia di persone fanno jogging e pagano per iscriversi a maratone..nessun corridore professionista si è mai lamentato...io vado a suonare gratis nei locali..katy perry non si lamenta..neanche i duran duran o qualsiasi altro musicista professionista per il semplice fatto che l'amatore suona nei localini..non nei teatri,stadi o studi di registrazione...


riguardo il discorso dell'imbianchino, qui a roma qualsiasi lavoro a casa viene affidato a romeni...costano un terzo e spesso lavorabo meglio in meno tempo..e lavorano anche di sabato e domenica...di chi è la colpa? secondo te dovrei pagare il triplo per avere un lavoro fatto peggio ?

nella musica..il vero problema è che l' hobbista molto spesso suona meglio di chi si crede professionista.
Edited 26 Lug. 2012 23:51
Ti sei risposto da solo: correndo e giocando a calcetto non svolgi un servizio. Suonando, seppur ciò sia cosa divertente e piacevole, svolgi un servizio. All'estero puoi guadagnare qualche soldino anche suonando nei locali, non è necessario andare per teatri o stadi. E puoi farlo facendo musica inedita, dal momento che le cover band non sono considerate. Non pensi che ci sia una mentalità di base sbagliata in tutto ciò? Perchè devi suonare gratis quando puoi farlo chiedendo un rimborso e divertendoti ugualmente? E così dovrebbero fare tutti.
Sergio_Bertani 27-07-12 01.58
giannirsc ha scritto:
nella musica..il vero problema è che l' hobbista molto spesso suona meglio di chi si crede professionista.


Anche qui se leggi bene l'articolo c'è la risposta: il sistema si autoregola. Se ti fai pagare troppo e suoni male, suoni un paio di volte e poi non ti chiamano più.

Se suoni molto bene, sarai richiesto e pagheranno molto per averti.

Alla domanda dell'imbianchino ti rispondo con il meccanico. Ho un vicino che fa il meccanico per hobby. Si diverte proprio a fare il meccanico, ha un altro lavoro e poi si diverte ad aggiustare macchine di sera. Io la mia la porto sempre da lui, lavora bene e mi fa pagare poco. Ma non me lo fa gratis, perchè la sua manodopera costerà meno, ma non è gratuita, in quanto fare il meccanico è un LAVORO.

Ben vengano i rumeni che fottono il lavoro ai professionisti iperpagati (se però pagano le tasse anche loro e lavorano DAVVERO bene come gli altri).

Se leggi BENE non ho detto "fatevi pagare tanto", ma semplicemente "non uscite gratis". Insomma, anche se vuoi contraddirmi, mi stai dando ragione. emo
vin_roma 27-07-12 03.18
giannirsc ha scritto:
io che lavoro 8 ore al giorno e faccio musica per passione, se capita vado a suonare anche a gratis..ci son migliaia di ragazzi che ogni giorno pagano per giocare a calcetto..nessun calciatore professionista si è lamentato

giannirsc: molte volte apprezzo i tuoi interventi ma questa volta stai sul binario sbagliato.
Chi gioca a calcetto gioca per se stesso e il corrispettivo musicale è paragonabile a quando si ci riunisce in saletta per il solo gusto di suonare, senza pubblico. Non c' entrano niente i calciatori professionisti. Infatti le partite di serie B o dei mondiali sono col biglietto d' ingresso come quando suoni nei locali.


giannirsc ha scritto:
migliaia di persone fanno jogging e pagano per iscriversi a maratone..nessun corridore professionista si è mai lamentato...

Anche quì sei fuori: il paragone per questo è l' hobbysta a cui piace comporre canzoni e poi si iscrive ad un concorso per vincerlo...ma è tutto lecito e gratis!

Altra cosa è se qualcuno guadagna dalla tua prestazione: locale, piazza, fosse anche una situazione a costo zero...perché qualcuno, non in termini economici ma di immagine o di pubblicità, ci guadagna sempre.

Il gratis lo posso concepire per passione e in contesti umanitari e di solidarietà o magari quando ci si propone con qualche progetto proprio.

Se poi accade che un locale chiama a raccolta volontari a costo zero perché non può pagare... allora chiudesse!
Altrimenti lui così continuerà a "galleggiare" ingannando la buona fede dei volontari e non come per i fusti di birra (quelli li deve pagare!), evita di corrispondere il giusto alla reale fonte di interesse del suo locale: la musica dal vivo.

Ma ormai l' andazzo è questo... purtroppo!
Non è solo questione di gratis o non gratis, c' è che da una parte la facile fruibilità ha appiattito la richiesta di qualità, dall' altra la crisi economica... è un discorso più grande, con queste idee al ribasso, con questo "si salvi chi può" ci si stà scavando la fossa, in tutti i settori e a rimetterci sarà la cultura e l' identità umana del nostro tempo. Sembrava che avessimo preso la strada della consapevolezza e del benessere ma alla fine si è capito che lo standard per tutti non può essere elevato e soprattutto è antieconomico quindi aprite le danze che i midifile si scaricano gratis e non si deve essere dei geni per premere play.
Edited 27 Lug. 2012 1:25
giannirsc 27-07-12 09.48
ragazzi i vostri discorsi sono giustissimi, ma la realtà è diversa..come dicevo..c'è tanta gente che fa musica per passione e GODURIA..musica..o arte..spettacolo..l'altro giorno sono andato dal parrucchiere..lui fa cabaret, ha lavorato in rai 4 anni ma non ha fatto il salto di qualità..prossima settimana si esibirà su un palco qui nella capitale a GRATIS e testuali parole.."lo faccio perchè mi piace veder la gente ridere e dei soldi non me frega proprio nulla..ho il mio lavoro"..
lo stesso è per me e per tanti altri "hobbisti"..io suono perchè mi piace..non me lo ha imposto nessuno..ovviamente non è che suono gratis, ho esasperato il concetto, ma se mi chiedono "gianni domani si suona a gratis in quella piazza perchè così e perchè cosà..." io vado tranquillamente fregandomene di tutto il resto perchè MI PIACE suonare davanti ad un pubblico.

Ora il discorso che "rovino il mercato etc etc" lo porto all'esasperazione paragonandomi ai duran duran o ligabue..questo per dire che io hobbista non intacco di una virgola il lavoro di un professionista del settore...quello su cui punto è delimitare bene la linea da il vero professionista e l'hobbista..per me il professionista della musica è quello che suona nei teatri, negli stadi, studi di registrazione, tv, radio etc etc...io vado nelle PIZZERIE, PUB ! se a me viene un musicista che si ritiene pofessionista e vedo che suona nei locali..non gli do molto credito...ripeto..il professionista della musica si muove in altri spazi, l'hobbista in altri...a me non mi troverete mai a suonare all'auditorium o a San Siro !
Sergio_Bertani 27-07-12 10.38
Ma è proprio quel concetto che è sbagliato!!

I professionisti suonano anche nei locali e nelle feste di paese, non necessariamente calcano palchi giganteschi. Tu confondi "professionista" con "famoso". Nell'articolo io dico proprio che, a causa degli hobbysti che pur di calcare un palco vanno a suonare gratis, la gente che si fa pagare non viene più chiamata... ed è proprio lì il problema, ci sono gruppi e artisti che magari fanno musica poco commerciale o un po' di nicchia che per forza di cose non calcheranno mai uno stadio o un grande palco, ma che sono tutt'altro che musicisti "della domenica".

Poi parli di studi di registrazione, io il discorso lo estendo anche lì, avendone uno. Io modestamente faccio lavori di qualità piuttosto alta e non ho prezzi cari per niente, ma è sempre più difficile far capire alla gente la differenza tra quello che faccio io e quello che fa un ragazzino che sa usare un po' bene un mac e logic crackato e ti fa la demo gratis. Ed è a causa di questi atteggiamenti che il mercato e la qualità sono quello che sono.

Ma, ripeto, il problema più grosso è che il "sistema" comincia a non considerare più la musica e l'arte come mestiere proprio a partire da questi comportamenti. Ti diverti? Non chiedi soldi? Allora non stai lavorando, quindi ciò che fai non va pagato.
giannirsc 27-07-12 11.42
sergio, non confondo famoso con professionista..a novembre i pooh andranno in tour con un orchestra..dell'orchestra non conosciamo nessun nome..nessuno è famoso ma son professionisti..lo stesso per tanti musicisti "spalla"..vai a vedere irene grandi..Masini..Tozzi etc etc..forse noi del settore qualche nome lo conosciamo, ma ai più risultano dei semplici sconosciuti i musicisti che calcano quei palchi..quindi non sono famosi ma professionisti.

Il punto base che continuo a dire è che c'è lo spazio idoneo per il professionista e quello per l'hobbista...ora a colpa della crisi, lo spazio per il professionista si è ristretto ed ecco che ripiega su locali e feste paesane..ma stai sicuro che non ti troverai la pausini o zucchero a suonare nella festa di borgata e ne tantomeno i loro musicisti.

Ti porto il mio esempio..a maggio mi è stato offerto di partire in tour con un cantante/showman italiano abbastanza famoso..lavora tutti i giorni in rai..insomma un volto noto...250euro a serata con 25 date gia programmate tra giugno e settembre.

Io ho rifiutato non perchè non sono all'altezza, ma semplicemenete perchè non sono un professionista..io ho il mio lavoro..la sera voglio dormire a casa con la mia famiglia..partire e girare mezza italia 3 mesi non mi interessa..


Al contrario ti faccio una semplice domanda..immagina che ti chiamano dicentodi.."sergio hai un gruppo ? sabato suoni come apertura al concerto di jamiroquai 4 brani tuoi...a GRATIS !! "..voglio vederti mentre gli pieghi che il tuo è comunque un lavoro e che vuoi essere pagato..secondo me gli daresti qualche soldo tu..
Poi ribatto sempre sul discorso base che la musica è uno stato d'animo..ho visto delle vere "seghe" di musicisti 50enni suonare in localini ed emozionarsi all'applauso del figlio moglie ed amici presenti in sala..persone che non sanno suonare e che si comprano strumentazioni da 8000 euro solo per la passione verso la musica..prova a farlo a loro questo discorso..digli che si devono far pagare quando invece loro sarebbero disposti a pagare 200 euro per ricevere un applauso..ripeto..il punto alla base è che il professionista ha il suo ambiente su cui puntare..se un hobbista riesce a superare la soglia ed entrare "nel mondo" del professionale, vuol dire che ha talento..ma se un professionista deve mettersi al pari di chi suona nei localetti per una semplice birra, è meglio che si faccia un esame di cosienza..
Sergio_Bertani 27-07-12 11.57
giannirsc ha scritto:
Al contrario ti faccio una semplice domanda..immagina che ti chiamano dicentodi.."sergio hai un gruppo ? sabato suoni come apertura al concerto di jamiroquai 4 brani tuoi...a GRATIS !! "..voglio vederti mentre gli pieghi che il tuo è comunque un lavoro e che vuoi essere pagato..secondo me gli daresti qualche soldo tu..


Mi è capitato un mese fa, non era Jamiroquai. Ho detto di no. E il motivo, la risposta, la trovi sempre nell'articolo. E mi rattrista un po' che tu possa avere di me un'idea di questo genere. Mi spiego con una metafora: Ruby ha avuto l'opportunità di scoparsi il celebre Silvio. Ma non l'ha fatto gratis per la gloria. Visto che nella musica è così facile sputtanarsi pur di farsi vedere su un palco, allora bene. Comportiamoci come le puttane. Chiediamo un cachet.

Mi spiace, vedo che proprio non ci capiamo, hai un'idea del musicista professionista e del mondo della musica come mestiere molto diversa dalla mia, e, a mio parere, inesatta. Continui a parlare di orchestre o turnisti di Pausini e Zucchero e ti dimentichi che ci sono professionisti che propongono materiale non mainstream che per forza di cose suoneranno in club, locali, situazioni piccole, ecc. E sono professionisti. E come vivono se suddetti locali preferiscono offrire una birra al ragazzino che suona cover dei beatles piuttosto che pagare te che ti sei fatto il culo una vita per mettere su del materiale di qualità?
giannirsc 27-07-12 12.18
sergio è li la differenza..molti si reputano professionisti ma non lo sono...uno diventa professionista quando con il suo servizio riesce ad avere un sostentamento economico sufficente...è il mercato che decide se sei un professionista del settore.
Sergio_Bertani 27-07-12 13.44
@ giannirsc
sergio è li la differenza..molti si reputano professionisti ma non lo sono...uno diventa professionista quando con il suo servizio riesce ad avere un sostentamento economico sufficente...è il mercato che decide se sei un professionista del settore.
Come mai un idraulico che esce dalla scuola per idraulici e si mette in proprio è un professionista e un musicista che studia 10 anni in conservatorio, fa anni di perfezionamento, vince concorsi, pubblica dischi, ecc... non deve essere considerato professionista finchè non riesce ad avere un sostentamento accettabile? Finchè non "lo decide il mercato"? Che ragionamento è, scusa? Professionista è uno che ha studiato per il mestiere che fa e dimostra di saperlo fare e di impegnarsi a vivere di quello. Che abbia successo o no. Perchè sono tante le componenti che possono metterti in difficoltà ad avere successo, non è solo la mancanza o no di talento e competenza.
Edited 27 Lug. 2012 11:45
vin_roma 27-07-12 13.46
Giannirsc, dici bene che un professionista se si mette a competere con quello che suona al pub ha perso...

Io aggiungo pure che essere "professionisti" non vuol dire essere capaci di intrattenere il pubblico x come ci si è abituati oggi, io stesso non ne sarei capace e che quindi ben venga l' amico mio poliziotto che lo sa fare.

Però, allora, toccherebbe definire bene cosa sia la qualifica di professionista perché a te che vai a suonare per piacere (e so che lo fai bene) non chiedono niente, a me, in un periodo in cui la tv non mi chiamava e che Cavicchi (sai di cosa parlo) ci disse che eravamo in troppi a suonare, uno studio di settore di un certo "ministero", visto che ero "professionista", mi chiese 46 milioni di lire per rientrare nei suoi parametri professionali!

C' è molta confusione. Da una parte tutti abbiamo il diritto di esprimerci artisticamente e da questo lato c' è il cabarettista amatoriale, l' attore, il musicista, il compositore.
Ma quando il fare musica non comporta particolari qualità espressive personali, parlo di esecuzioni di routine, di servizi... di quelle cose per campare... ci vorrebbe una regolamentazione, altroché!

Ma mi rendo conto che i confini di questa professione sono troppo frastagliati e pieni di buchi ed è facile sguazzarci dentro e inventarsi delle buone ragioni per farlo.

Ripeto, un conto è interpretare un musical con una compagnia amatoriale, inventarsi un tributo a Battisti perché si ha la passione per il genere, esibirsi con mille tastiere perché si vuol far rivivere le emozioni dei sequencer di J.M. Jarre... un conto è inserirsi nel tessuto lavorativo di chi ha avuto il coraggio di scegliere questa professione.

Per come stanno le cose oggi, se ne avessi bisogno, l' Hilton o Cavicchi mi sarebbero naturalmente negati dalla concorrenza di chi ha un primo lavoro "serio" e va a suonare a due soldi.
Io non ci camperei, una volta sì.



giannirsc 27-07-12 15.48
sergio non puoi paragonare il musicista a un idraulico..fare musica è un arte..idraulico è un mestiere..tu a casa ti metti al tuo strumento e godi suonando..l'idraulico a casa sua non si mette a smontare e rimontare lavandini per passione..

la musica è passione..la stessa che prova chi dipinge..chi va nei piccoli teatri a recitare..o chi fa sport..insomma questa è la realtà e ripeto..trovo molto squallido che il professionista vada a calpestare i piedi a chi vede la musica come un hobby..ripeto che prima è nato il musicista,poi il professionista.
vin_roma 27-07-12 16.42
giannirsc ha scritto:
a musica è passione..la stessa che prova chi dipinge..chi va nei piccoli teatri a recitare..o chi fa sport..insomma questa è la realtà e ripeto..trovo molto squallido che il professionista vada a calpestare i piedi a chi vede la musica come un hobby..ripeto che prima è nato il musicista,poi il professionista.

si vede che non hai compreso il problema.

I momenti "alti" della passione musicale si contano sulle punta delle dita, questo capita soprattutto a chi ha scelto questa professione... solo chi lo fa per hobby può avere questo piacere in assoluto.
Quando ci imposti la vita diventa un lavoro...artistico, ma routinario.
Mi sono divertito a fare un disco con i cantautori romani poco tempo fa, mi è piaciuto andare in giro per il mondo col mio progetto di musiche da film... ma avendo basato tutta la vita su questa mia capacità ho dovuto prendere tutte le cose per sopravvivere, belle e brutte, non come fai tu che se non ti piace non ci vai che tanto da mangiare ce l' hai.

Io ho passato gli ultimi 11 anni dietro al pianoforte di un teatro a far da spalla agli spettacoli, ho dovuto far pippa e zitto difronte a registi ed autori e tante volte ho detto: non ce la faccio più a suonare 'ste cazzate tutte le sere e sempre uguali...ma l' ho dovuto fare e continuo a farlo, come un impiegato.
Pensi che stare in televisione a premere due tasti ogni tanto e passare anche ore immobile sotto i fari sia il bello del musicista? mi rompevo anche lì dopo un po', non era quello che volevo dalla musica.
D' altro canto ho una professionalità che devo coltivare per essere sempre pronto e capace, una professionalità che richiede investimenti e disponibilità assoluta quando vengo chiamato.

Comunque, anche difronte alle difficoltà, mi piace quello che faccio, anche difronte a sacrifici che non vengono assolutamente ripagati dai compensi attuali.

Quindi a questi livelli non potrei permettermi il lavoro "vero" come lo fai intendere tu. C' è una fascia estesa di musicisti che non vendono hit mondiali, ma che pure non possono dire alla sinfonica di S. Cecilia no, alla prova delle 10.00 non vengo perché lavoro all' ufficio postale. Ecco, questa fascia è quella dei professionisti, bistrattati, non tutelati e tartassati da mille balzelli.

Il discorso artistico è un' altra cosa e possono esercitarlo tutti: impiegati, diseredati, barboni e barbieri, metalmeccanici... anche i musicisti professionisti. Ma è un' altra cosa.

Io ho ascoltato alcuni brani delle tue produzioni, non sono niente male, direi molto più professionali di cose assurde che spesso si sentono in giro, ma è la tua esibizione artistica, non lavorativa.

Comprendi la differenza o ti faccio un disegno? emoemo
giannirsc 27-07-12 17.04
vin capisco perfettamente il vostro punto di vista,ma alla fine si evince chiaramente che voi ne fate un discorsi di profitto...voi suonate per i soldi e vi scontrate con la realtà di chi suona per passione...te lo ripeto..dopo che sto 8 ore in fabbrica, per me suonare è una evasione..ci andrei anche a gratis..vado a divertirmi..secondo voi si dovrebbe regilamentare il tutto..impedire agli hobbisti di suonare..tutto questo lo trovo ridicolo..tutto qui..
Sergio_Bertani 27-07-12 17.54
@ giannirsc
vin capisco perfettamente il vostro punto di vista,ma alla fine si evince chiaramente che voi ne fate un discorsi di profitto...voi suonate per i soldi e vi scontrate con la realtà di chi suona per passione...te lo ripeto..dopo che sto 8 ore in fabbrica, per me suonare è una evasione..ci andrei anche a gratis..vado a divertirmi..secondo voi si dovrebbe regilamentare il tutto..impedire agli hobbisti di suonare..tutto questo lo trovo ridicolo..tutto qui..
Freeeeeenaaaaaa, dove ho scritto che "secondo voi si dovrebbe regilamentare il tutto..impedire agli hobbisti di suonare.."????

Io ho detto l'opposto, che anche gli hobbisti devono richiedere un compenso: se io professionista chiedo 100, tu hobbista chiedi 10. Continuo ad essere dell'idea che tu non abbia ben letto o compreso l'articolo... emo
vin_roma 27-07-12 18.03
scusate, doppio post!
Edited 27 Lug. 2012 16:24
vin_roma 27-07-12 18.22
giannirsc ha scritto:
ma alla fine si evince chiaramente che voi ne fate un discorsi di profitto...voi suonate per i soldi e vi scontrate con la realtà di chi suona per passione...

giannirsc, mi dispiace ma è veramente ignobile e presuntuosa questa tua uscita.

Hai mai suonato al pianoforte (l' ho studiato con passione) il tema del film Il Postino, di notte in riva al mare con un' orchestra e un arrangiamento fatto col tuo gusto e che ti accompagna difronte ad un pubblico estasiato, lì dove Troisi era di casa? quella sera una ragazza del pubblico volle incontrarmi e mi disse: ho capito cos' è la musica... mi sono innamorata della musica!

Evinci che faccio la musica per profitto? e chi sei tu per dirlo? come ti permetti?

Se volevo i soldi magari facevo il lavoro che fai tu.

Nel limite delle mie possibilità offro sempre molto più di quello che guadagno e lo faccio con soddisfazione e passione.
Passione che ho messo sia nell' arrangiare la probabile nuova sigla dell' Ape Maia che nello scrivere le musiche per un film di Chabrol che mi comportò un attento studio dello stile di Fats Waller, impegno e passione nello studio che mi hanno portato a suonare sotto la direzione di L. Bernestein (non so se sai di chi ca22o parlo!), passione e studio che vengono riconosciuti da molte orchestre e direttori che ammirano i miei arrangiamenti orchestrali.

Nella nostra società, la pur piccolissima fetta dedicata alla musica ha al suo interno qualche migliaglio di addetti che per soddisfare l' esigenza sociale per forza di cose si devono dedicare, con passione, a questo mestiere a tempo pieno. Tra questi c' è una fetta di autori e interpreti famosi, ma molto ristretta, gli altri sopravvivono, eppure gli orchestrali per la televisione, i dischi, i concerti servono per questa piccola fetta dell' espressione del vivere sociale ma vengono trattati come saltimbanco, ai margini del diritto. I compensi li dettano l' economia sociale?... forse, secondo me molto più il malcostume di persone infiltratesi in questo business per farsi gli affari propri approfittando dell' offerta a buon mercato degli "appassionati" per hobby.

Un esempio? Ho lavorato per molto tempo in locali "famosi" tra Monte Mario e via Veneto e sapevo offrire ampiamente quello che serviva in quegli ambienti compresa l' orchestra anni '60 per l' Hilton con l' allora impresario Gagliardini (ripeto, lavori fatti con passione a fronte di un guadagno non all' altezza).
Ultimamente ho incontrato un mio amico che se pur impiegato al ministero si spaccia per impresario di questi posti e mi ha confessato, visto che io non ne ho bisogno, che uno come me non lo prenderebbe mai a suonare perché sono troppo bravo e farei percepire la differenza con gli altri pianisti che sceglie tra i peggiori, che pretendono poco e non rompono le scatole! Della serie: non facciamo scoprire al direttore dell' albergo quanto è buono il formaggio con le pere.

Perché? oramai è un andazzo che va così.

Quì non c' entra niente la libertà di espressione artistica, quella si cerca di esprimerla allo stesso livello con qualsiasi personaggio che abbia qualcosa da dire, professionista o no.
Io parlo della dignità di chi ha avuto il coraggio di mettersi su questo cammino facendolo diventare professione, senza tutele e rispetto pur chiedendogli il rigore delle tasse e di tutto il corollario fatto di enpals, permessi, siae, contributi vari...

Edited 27 Lug. 2012 16:42
giannirsc 27-07-12 18.41
il tuo amico impresario è furbo...non chiama te perchè hai un prezzo più alto di chi chiama solitamente e ritorno al punto iniziale..se il grande hotel e la sua clientela è soddisfatta da un pianista hobbista di chi è la colpa? stai sicuro che se qualcuno si lamenta del pianista, prendono e lo cambiano...bisogna capire che c' è crisi in ogni settore ed essere un musicista non vuol dire essere un genio ed avere particolari trattanenti..conosco pianisti che ormai campano solo di lezioni private che per loro equivale a fare i baby sitter...vogliamo dare la colpa di tutto al gruppetto che va a suonare a gratis nel locale del loro paese?
L'altra sera ero con un amico che parlava con un impresario..parlavano di cifre..non so quanto sia veritiero o meno, tu che sei professionista probabilmente lo saprai, comunque diceva che la Pausini lo scorso anno si muoveva per 100.000 euro..quest'anno è scesa a 60.000...Ron ha lasciato la band e si esibisce da solo con la chitarra..minghi che prendeva intorno ai 18.000 per una festa in piazza, ora va per 6.000 e suona sulle basi !! non quanto siano veritiere le cifre..ma comunque vogliamo dare la colpa ai musicisti hobbisti ?!? ...c'è crisi ed ogni settore ne risente..è stupido prendersela con chi si diverte con la musica perchè la colpa non è la sua..qui a roma è facile trovare i musicisti di vasco suonare con le cover band per racimolare i soldi..ti sembra giusto che rocchetti ad esempio vada a suonare in un locale dove potrei invece suonarci io per hobby ?
Edited 27 Lug. 2012 16:51
vin_roma 27-07-12 18.58
giannirsc ha scritto:
il tuo amico impresario è furbo...non chiama te perchè hai un prezzo più alto di chi chiama solitamente e ritorno al punto iniziale

non hai capito, forse ti è difficile.

Lui non è un impresario, è un pescecane.

A me non mi prenderebbe non per un fatto economico ma perché farei sfigurare gli altri... e questo gli comporterebbe l' innalzamento della qualità, situazione in cui lui non c' entrerebbe niente, al massimo potrebbe portare un Martini al 7 col papillon e la camicia bianca!

è un' altra faccenda, è come un cartello che si impone uno standard per far fuori quelli che ne avrebbero più diritto, a parità di trattamento economico, per non rischiare di perdere la loro esclusività, il loro magna magna a fronte di persone più capaci.

Personalmente non mi preoccupo di queste situazioni ma il degrado e l' appiattimento del quoziente intellettivo e critico lo percepisco... anche quì nel forum.

la corsa al ribasso ci sta portando indietro, si vede che deve essere così... io aspetto, magari nell' aldilà...