Acquisto per investimento : riflessioni sulla svalutazione

Crosfader 11-02-16 16.52
Lo sò lo sò lo sò... Il post è volutamente " controcorrente " , ma potrebbero nascere interessanti spunti che per noi tastieristi/pianisti/hammondisti etc etc non del tutto banali !

Questo mio post nasce da una vecchia riflessione con amici chitarristi.

Io da buon chitarrista (ipotizziamo) , quando riesco a mettermi da parte "un tot di €" posso acquistare con una relativa serenità una splendida Fender Stratocaster ( per esempio) sicuro del fatto che negli anni probabilmente acquisterà valore ( o almeno lo mantiene) piuttosto che perderlo immediatamente come spesso capita a noi tastieristi.

Tornando ai nostri tasti bianchi e neri, spesso acquistiamo i nostri strumenti musicali guidati unicamente ( e giustamente ) dalla passione che abbiamo verso un certo tipo di progetto musicale.

Molti strumenti perdono e perderanno valore nel tempo ( penso per esempio agli arranger anni 90 ) mentre altri hanno anche più che quadruplicato il loro valore (pensiamo a chi può avere la fortuna di possedere un immacolato vox continental ).

Nel 2016, quali sono secondo voi, tastiere/moduli che tra 30 anni potranno acquistare valore e diventare "MUST" ?

emo
Gta_v6_24v 11-02-16 17.08
Se parliamo di strumenti con tasti bianchi e neri, secondo me nessuno. Tutti gli attuali strumenti nascono per imitare strumenti del passato. Poiché si tratta di imitazioni/cloni (piani digitali, cloni hammond, cloni rhodes, cloni farfisa, cloni vox,cloni moog, ecc), si tende sempre a migliorarli e di conseguenza i prodotti meno recenti perdono di valore.

L'unico investimento si fa acquistando uno strumento che nasce con una propria identità e non come strumento che deve imitarne un altro.



FranzBraile 11-02-16 17.09
Analizzando la storia degli ultimi 40 anni (sono vecchio ehhhhhhhhhhh)
la risposta è NESSUNO!!

Quelli che a distanza di 20-30 hanno un mercato (molto di nicchia) sono per puri amatori i quali non porteranno lo strumento in live ma hanno in casa una specie di museo degli strumenti storici.
Ti porto due esempi scemi... Roland A90EX l'ho appena squartata e messa in vendita a pezzi perché nessuno a 340 Euro si è fatto avanti.... solo 5-10 anni fa per un A90 quasi immacolato ti davano anche 1000 Euro.
Yamaha DX7, pochi anni fa... 600-800 Euro.... Oggi ne vedo a 100 Euro... Roland XP30, solo i Tamil riescono a darti ancora 300 Euro. Oasys ha ancora un bel mercato... ma in esorabile declino.... Hammond B3.... 3-4000 Euro..
Vox Continental??? 1500...? 2000....? Maaaaaaaaaaaa..... quanti milioni costava?? In quanti oggi lo usano ancora?
Quando avrai accontentato qualche decina di appassionati... il mercato si ferma ....
Questa la mia discutibile opinione..... emo
Edited 11 Feb. 2016 16:11
Crosfader 11-02-16 17.21
Ottimo! Comincio a farmi 1 idea.. emoemo

anonimo 11-02-16 17.43
Io ho comprato anni fa un nord modular G2X espanso usato (aveva due anni di vita).

Mi ha dato grande soddisfazione, e mi son divertito tanto a creare cose che solo il NM poteva fare.
Poi, cambiata la situazione personale (poco tempo libero), per non vederlo fermo l'ho messo in vendita.

Ho guardato i prezzi sul mercatino ed erano molto piu' alti di quanto lo avevo pagato.

Ho deciso di stare 300 euro sopra cio' che ho pagato (600 euro meno del mercatino) e a sorpresa ho ricevuto valanghe di mail da mezza Italia, di gente disposta a prendere il treno per ritirarlo di persona (non spedivo).

L'ho venduto ad un musicista che ha preso il treno ed e' venuto a vederlo e provarlo , e ben contento di esserselo aggiudicato e' andato via con gli occhi luccicanti.

Io son stato onesto a venderlo ad un prezzo nettamente piu' basso rispetto alla media del mercatino, ma in ogni caso ho preso di piu' di quanto lo avevo pagato.

Caso simile e' stato l'FS1R : comprato e tenuto un po' di anni al prezzo medio del mercatino, che era 50 euro in piu' di cio'che lo avevo pagato, e comunque un prezzo ben piu' alto del prezzo del nuovo (che era ancora in lire).

All'estero e' uno strumento gia' ben ricercato.

Sono gli strumenti meno comuni ma potenti ad avere richiesta. Quelli che quando erano sul mercato, furono trascurati perche' c'erano i potenti rompler ad appannare gli occhi, nascondendo il vero potenziale di strumenti come il NMG2x che tutt'ora sono unici.

Di sicuro l'M1 non diventera' mai strumento di valore, come non lo diventeranno i fantom ed i motif pur essendo stati (ai loro tempi) ottimi strumenti.




Deckard 11-02-16 17.59
Io sono sicuro il Jupiter 80 diventerà nel corso degli anni un nuovo "classico" di casa Roland
rik 11-02-16 18.23
@ anonimo
Io ho comprato anni fa un nord modular G2X espanso usato (aveva due anni di vita).

Mi ha dato grande soddisfazione, e mi son divertito tanto a creare cose che solo il NM poteva fare.
Poi, cambiata la situazione personale (poco tempo libero), per non vederlo fermo l'ho messo in vendita.

Ho guardato i prezzi sul mercatino ed erano molto piu' alti di quanto lo avevo pagato.

Ho deciso di stare 300 euro sopra cio' che ho pagato (600 euro meno del mercatino) e a sorpresa ho ricevuto valanghe di mail da mezza Italia, di gente disposta a prendere il treno per ritirarlo di persona (non spedivo).

L'ho venduto ad un musicista che ha preso il treno ed e' venuto a vederlo e provarlo , e ben contento di esserselo aggiudicato e' andato via con gli occhi luccicanti.

Io son stato onesto a venderlo ad un prezzo nettamente piu' basso rispetto alla media del mercatino, ma in ogni caso ho preso di piu' di quanto lo avevo pagato.

Caso simile e' stato l'FS1R : comprato e tenuto un po' di anni al prezzo medio del mercatino, che era 50 euro in piu' di cio'che lo avevo pagato, e comunque un prezzo ben piu' alto del prezzo del nuovo (che era ancora in lire).

All'estero e' uno strumento gia' ben ricercato.

Sono gli strumenti meno comuni ma potenti ad avere richiesta. Quelli che quando erano sul mercato, furono trascurati perche' c'erano i potenti rompler ad appannare gli occhi, nascondendo il vero potenziale di strumenti come il NMG2x che tutt'ora sono unici.

Di sicuro l'M1 non diventera' mai strumento di valore, come non lo diventeranno i fantom ed i motif pur essendo stati (ai loro tempi) ottimi strumenti.




Concordò in pieno e invidio il tuo compratore, il nord modular è stata una delle macchine più interessanti degli ultimi anni, voglio fare una scommessa ipotetica secondo me le macchine che seguiranno questa corrente potrebbero essere:
Virus ti polar
Clavia nord wave (se lo avete tenetevelo stretto)
Roland jp8000 (in proporzione si svalutera' poco secondo me)
Roland jd990 (come sopra)
Aggiungerei arturia Origin anche se particolare.
In ogni caso qualche macchina digitale ha dato dimostrazione di rivalutarsi alla grande ad esempio il mitico akai mpc60, le valutazioni sono alle stelle a differenza di altri campionatori akai ben più potenti sulla carta
fighterrx 11-02-16 19.51
Gli strumenti musicali, tutti, non sono un investimento (che rende denaro), mai.

Sono soldi spesi a fondo perduto che iniziano a svalutarsi un secondo dopo che hai staccato l'assegno (o strisciato il bancomat o carta di credito).

Gli investimenti sono altre cose (obbligazioni, azioni, ....).

Inoltre spendere qualche migliaio di € sperando che raddoppino o triplichino in 30 o 40 anni è ridicolo: poveraccio sei e poveraccio (molto più vecchio) rimani.

Vai a lavorare, guadagna, spendi serenamente per quello che ti piace (con la dovuta misura) ed amen. Tanto nella cassa non li porti.
benjomy 11-02-16 20.36
io avevo un mark V rhodes.. comprato nel 1984. rivenduto circa tre anni fa ad un'ottima cifra.. il mercato per gli strumenti originali vintage c'è...
quanto ai synth.. beh.. tendenzialmente sono come i telefonini.. sull'ultimo uscito incombe già la versione plus, S, con memoria maggiorata, più polifonia, display parlante etc...emo
Edited 11 Feb. 2016 19:36
anonimo 11-02-16 21.29
Hartmann Neuron
Ensoniq Fizmo
Jomox Resonator Neuronium
E qualche scatoletta che non vale una mazza ma che nel futuro farà proprio quel suono che andrà di moda.
anonimo 11-02-16 21.53
@ fighterrx
Gli strumenti musicali, tutti, non sono un investimento (che rende denaro), mai.

Sono soldi spesi a fondo perduto che iniziano a svalutarsi un secondo dopo che hai staccato l'assegno (o strisciato il bancomat o carta di credito).

Gli investimenti sono altre cose (obbligazioni, azioni, ....).

Inoltre spendere qualche migliaio di € sperando che raddoppino o triplichino in 30 o 40 anni è ridicolo: poveraccio sei e poveraccio (molto più vecchio) rimani.

Vai a lavorare, guadagna, spendi serenamente per quello che ti piace (con la dovuta misura) ed amen. Tanto nella cassa non li porti.
Io credo che il termine "investimento" sia stato usato in relativo.

Si sa che su tali strumenti ci si rimette sempre, pero' spesso arrivano ad un punto dove la loro svalutazione si ferma ed acquistarne uno usato in quella fase, significa non perdere soldi e di conseguenza aver guadagnato qualcosa.

In altri casi (come quelli che ho citato) alcuni strumenti si rivalutano un po', vuoi perche' son rari e richiesti, vuoi perche' viene riconosciuto in ritardo il loro valore tecnico (particolarita' di sintesi ecc.).

Di certo (e per fortuna) non esiste una borsa valori ufficiale degli strumenti musicali, e non vengono emessi titoli sul loro valore come ad esempio (questa e' vera !) avviene sulle auto storiche **.

** su alcune auto storiche di grande valore vengono emessi titoli (sorta di future ecc) dove gli investitori (pazzi) scommettono sull'aumento del loro valore.
Edited 11 Feb. 2016 20:54
anonimo 11-02-16 23.58
1) se sei un professionista, acquista il set che ti offre le sonorità necessarie alla tua musica e spremilo fino in fondo

2) se sei un amatore, acquistati un pianoforte acustico di buona qualità e un pajo di tastiere con le quali divertirti, e non pensare al valore ma al divertimento ed alla gioia di suanare che ti daranno

se posso permettermi un episodio autobiografico: uno dei più begli assoli della mia vita, che mi permise di essere invitato ad umbria jazz come finalista del premio four roses e mi permise di avere una storia, breve ma intensissima, con una bellissima cantante jazz di cui taccio il nome, lo feci sul piano scalcagnatissimo del pub "la madeleine" di genova, piano su cui si logorarono i tendini i miei carissimi amici Zanzottera e Pozza (vedi i vantaggi di fare pugilatoemo)
Edited 11 Feb. 2016 22:59
anonimo 12-02-16 01.11
Io una volta alla festa della birra ho rimorchiato un non-so-cosa dopo aver suonato con un simil-precision della sx.
Limonata dietro ai sebach e risveglio in un parcheggio deserto cinque ore dopo.

Fortunatamente non me la ricordo.
Crosfader 12-02-16 10.32
Buongiorno a tutti e grazie mille per i vari punti di vista!

Io per primo ho sempre acquistato strumenti musicali guidato dal cuore e non dal fatto: " ok lo prendo così un domani... si sa mai... !!

E' pure ovvio il fatto che è assurdo parlare di investimento!

Tutto può far musica, anche la mia bontempi dell'85 ad aria, perchè no!?

Ci sono però ( secondo la mia modesta ed ignorante opinione ) strumenti che ( viste le mode, visto il suono che "spacca" visto quello che vuoi tu... ) saranno dei must-have!

Ad oggi mi sono preso un verticale acustico con sistema silent ( comodissimo con in/out midi e in/out audio ) e suonare è davvero una gran goduria.

Di sicuro come ha detto qualcuno, acquistare oggi qualcosa che simula perfettamente un idea nata 30/40 anni fa non ha molto senso da un certo punto di vista , ma ha mooolto senso se ho bisogno invece di quel suono in un hardware rivisitato, ottimizzato e pronto per essere suonato live con tutt'altro investimento rispetto all'originale.

Sicuramente i synth analogici hanno un grande fascino..
Gta_v6_24v 12-02-16 10.37
FranzBraile ha scritto:
Hammond B3.... 3-4000 Euro


Un B3 autentico (perché girano molti falsi come ad esempio una marea di A100 messi dentro i mobili di B3 o di C3, B2 trasformati, ecc) parte da almeno 9000 euro.

A 3-4000 euro ci si prende un A100 e se non ci si capisce tanto si rischia di dovercene spendere un'altra metà per rimetterlo a posto.

Gli organi hammond (specie se B3 o C3 e se sono di annate particolari) così come alcuni Rhodes, fanno parte di quella ristrettissima cerchia di strumenti con quotazioni in continuo aumento.
Il problema è che chi compra quegli strumenti nel 99% dei casi è uno che se li è sognati tutta la vita e quindi di sicuro non possono essere visti come investimento in quanto difficilmente verranno poi rivenduti emo
Crosfader 12-02-16 10.45
Obbligazioni azioni come investimento?? Visti i tempi non lo sò... e parlo con cognizione di causa.

Non stiamo parlando di acquistare uno strumento con la speranza di... parliamo di strumenti che, "potrebbero" diventare un must e di conseguenza acquistare " forse " valore, ne stiamo appunto parlando!

Ho speso migliaia di € in strumenti musicali, giusto l'anno scorso 6000 € in un Yamaha silent, e nella cassa viste le dimensioni non me lo porterò di sicuro... per quello stavo pensando ad un monotron.. emo
michelet 12-02-16 11.58
A parte tutti i discorsi, penso anch'io che acquistare uno strumento musicale - in particolare se elettronico - non possa e non debba essere considerato un investimento.
Partendo dal concetto che nulla è per sempre, vale anche per l'elettronica, la quale ha un tempo di degradamento certo, in dipendenza dall'uso che se ne fa, ma comunque prima o poi ci lascia a piedi... Come un pianoforte che dopo tanti anni non è più accordabile.

Ecco perché tratto con i guanti bianchi e con tutte le cure possibili, i miei unici 3 pezzi vintage (due Roland JX-10 e un MKS-70) perché spero vivano quanto più a lungo possibile, anche se mi sto informando come correre ai ripari se, ad esempio, il display dovesse guastarsi.

Un altro aspetto che, ovviamente, comincia a darmi qualche preoccupazione, è proprio il pensiero di dove andrà a finire tutta la mia strumentazione, quel giorno in cui non ci sarò più, visto che non ho figli.
Probabilmente, tra 25 anni un Motif XF7 non varrà assolutamente più nulla e, magari, un JX-10 sarà diventato irriparabile. emo
Crosfader 12-02-16 12.58

Bella riflessione.

Quello che mi viene da pensare leggendo il tuo post, è cercare di " non far finire tutto" quando non ci saremo più.

Bisognerebbe registrare il suono dei nostri strumenti, condividerlo e far si che la nostra passione non finisca nel dimenticatoio..

Sicuramente molti professionisti e non, qui nel forum già lo fanno, io personalmente sono una capra...

Un altro discorso è legato invece all'usura e alla manutenzione sempre più complessa negli anni di certi strumenti a noi cari...
harp69us 12-02-16 13.05
michelet ha scritto:
Un altro aspetto che, ovviamente, comincia a darmi qualche preoccupazione, è proprio il pensiero di dove andrà a finire tutta la mia strumentazione, quel giorno in cui non ci sarò più, visto che non ho figli.
Probabilmente, tra 25 anni un Motif XF7 non varrà assolutamente più nulla e, magari, un JX-10 sarà diventato irriparabile. emo


E soprattutto....speriamo tra 25 anni di essere ancora qua a disquisire allegramente di strumentazione e di musica.......!!!!!!!!

emoemoemoemo
tsuki 12-02-16 14.04
Volevo puntualizzare che un A-100 non ha NULLA da invidiare ad un B3;anzi......
Per quanto riguarda gli strumenti,c'è poco da fare,oggi è solo elettronica di consumo,e quindi una volta superata dalla tecnologia contemporanea,non vale piu' un piffero.Niente legni stagionati,niente meccaniche sopraffine,niente di niente,solo roba consumer e basta. Forse eccezion fatta per certi analogici a componenti particolari,o per gli hammond e forse i Rodhes.Metiamoci anche i clavinet ed i Wurly ,va'....Cio' non toglie che ci sono certi strumenti digitali che anche se sono solo plastica e silicio,SUONANO decisamente meglio di altri,ognuno nella sua pratica ha affezioni,ad es. a me personalmente S90es,Trinity,Triton studio,certi Kurzweil,alcuni Roland sembrano decisamente macchine bellissime,ma sono idee personali,il valore intrinseco di mercato resta cio che è.Riguardo a cio che sara' degli strumenti quando non ci saremo piu',ma ragazzi.....che problemi vi ponete?Ma che ve ne frega?Quando non ci sei piu',non ci sei piu',e basta.Speriamo il piu' tardi possibileemo