Registrare con effetti applicati

  • anonimo

26-11-09 16.27

Salve a tutti,

ultimamente mi sto documentando sull'utilizzo di effetti direttamente in fase di registrazione e sui
problemi di latenza relativi ( per suonare utilizzo prevalentemente sintetizzatori ).
Non sono un esperto in materia di effetti, ma mi sembra di capire che per avere una
latenza bassa mentre si registra, gli effetti nativi (quelli che funzionano direttamente sul software host,
come Cubase) sono migliori rispetto a quelli basati su schede DSP (Powercore, UAD, Duende ecc.), al punto che
le recensioni SCONSIGLIANO di utilizzare tali schede per il tracking, mentre le consigliano per il mix finale
delle tracce audio gia' registrate ( li' la latenza non e' un grosso problema ).
L'unica soluzione hardware per la quale sembra che questi problemi di latenza siano inferiori, a quel che
ho letto, sono le schede Scope della Creamware.
Vorrei chiedere a quelli di voi che registrano applicando direttamente gli effetti agli strumenti che tipo
di soluzioni utilizzano, perche' a questo punto intravedo solo questi scenari :
- Utilizzate tutti le schede della Creamware
- Utilizzate tutti gli effetti nativi (relegando le varie Powercore/UAD/ecc. al mix finale, a tracce
gia' registrate)
- Vi siete abituati al fatto che da quando premete un tasto sul synth al momento in cui sentite il suono
(effettato) passi mezzo secondo e passa
- Usate gli effetti integrati dei synth (ma non tutti ce li hanno, e poi spesso sono scarsini...)

Vi chiedo di descrivermi la vostra situazione, grazie
  • ruggero
  • Membro: Supporter
  • Risp: 8955
  • Loc: Mantova
  • Thanks: 654  

26-11-09 16.35

se il synth non ha gli effetti interni vuol dire che sono tastiere un po' vecchiotte o monofoniche e quindi uso pedali della chitarra: non serve molto ... un chorus o un flanger.
i delay e i riverberi li applico solamente al mix finale.
  • michelet
  • Membro: Staff
  • Risp: 16759
  • Loc: Venezia
  • Thanks: 2376  

26-11-09 16.38

Logicat

C'è un rapporto diretto tra la potenza del PC/Mac ed il numero di plugin audio e VST che si possono usare in tempo reale.

Personalmente il mio sistema è caratterizzato da un Macintosh abbastanza vecchiotto (un G4 1.25 GHz a doppio processore) su cui gira Digital Performer e quindi, come detto sopra, non posso permettermi grandi voli pindarici.
In altre parole, riesco a registrare molto bene con MotU 828mk3 l'audio dei sintetizzatori, ma non riesco altrettanto bene ad elaborare il segnale tramite i plugin interni di Digital Performer.
Ragion per cui, cerco di applicare il maggior compromesso: registro i segnali già effettati ed applico solo in mixdown i plugin di mastering.
Insomma cerco di non sovraccaricare troppo il processore.

Quelli che "rompono" veramente tanto sono i VST, come la Korg Legacy Digital ed Analog. Basta attivare un paio di istanze per piantare tutto sul G4 a singolo processore. emo
In questo caso ho optato per "spostare" fisicamente su un altro Mac i vari synth virtuali per pilotarli via MIDI dal primo Mac.

Della serie: "Quando non corrono i cavalli, corrono gli asini..." emo
  • barbetta57
  • Membro: Guru
  • Risp: 6751
  • Loc: Padova
  • Thanks: 719  

26-11-09 17.27

dalla mia esperienza in merito posso dirti che la latenza che avrai/avresti utilizzando plugins in ingresso varia moltissimo in base a diversi fattori:
prima di tutto la velocità di calcolo della cpu
in secondo luogo il tipo di scheda (come connessione) e la bontà dei drivers
in terzo luogo il buffer della latenza vero e proprio che hai impostato sulla scheda (se è troppo basso, rischi di intasare la cpu)
e come ultimo il tipo di plugin utilizzato: ogni plugin che adoperi introduce una certa latenza nel percorso del segnale, dovuta all'elaborazione e ai calcoli relativi. ci sono plugins più o meno pesanti e la risposta può essere diversa.
paradossalmente, i plugins basati su schede DSP dovrebbero liberare il lavoro della cpu, e quindi velocizzare la cosa, ma molto spesso (sempre) i processori contenuti in quelle schede sono obsoleti e molte volte più lenti di quelli del PC.
in ogni caso mettere l'effetto in insert durante la registrazione ti peggiora le cose, per cui ti conviene registrare dry ma usare l'effetto in send per sentirlo. in questo modo il segnale diretto avrà la latenza della scheda e l'effetto verrà sommato, pur con la sua latenza aggiuntiva. non è proprio la stessa cosa, ma quasi. una volta registrata la traccia, fai il rendering e sei a posto
  • kyma1999

26-11-09 18.30

Logicat ha scritto:
L'unica soluzione hardware per la quale sembra che questi problemi di latenza siano inferiori, a quel che
ho letto, sono le schede Scope della Creamware.


stai alla larga se vuoi un consiglio da quelle schede, sn un pessimo investimento! emo

Logicat ha scritto:
- Utilizzate tutti le schede della Creamware

ma neanche morto

Logicat ha scritto:
- Vi siete abituati al fatto che da quando premete un tasto sul synth al momento in cui sentite il suono
(effettato) passi mezzo secondo e passa

se hai un computer potente e una buona scheda audio riesci a lavorare con buffer a 128 samples, o anche 64 in certi casi...poi quando tutto è registrato lo si alza per stabilizzare il sistema e iniziare la fase di mix, quindi non senti nessun segnale in ritardo....pro tools LE ad esempio ha la modalità LOW latency monitoring che consente come ASIO 2 di monitorare a latenza zero il segnale, senza poter applicare effetti, ma continua a leggere cosi capirai perchè è assolutamente inutile quello che vuoi far tu.

Logicat ha scritto:
- Usate gli effetti integrati dei synth (ma non tutti ce li hanno, e poi spesso sono scarsini...)

appunto, a volte si possono usare....sono quasi sempre da evitare per quel che sono i riverberi e i delays, per il resto spesso vanno usati perchè certi algoritmi effetto d molti synth caratterizzano a tal punto il suono che se li toglieresti il suono perderebbe il suo colore originale....

Logicat ha scritto:
ultimamente mi sto documentando sull'utilizzo di effetti direttamente in fase di registrazione e sui
problemi di latenza relativi


gli effetti nn si usano quasi mai in registrazione, l'unico effetto che servirebbe (se si puo chiamare cosi) è un processore dinamico (limiter e compressore) PRIMA del convertitore, soluzione adottata nelle piu grandi produzioni audio mondiali (ma se tu lavori con i synth e basta, allora non ti serve a molto)....questo perchè nel digitale è importante per sfruttare bene la gamma dinamica (i bit insomma) registrare a valori prossimi allo 0dB,a un volume elevato, altrimenti si sfrutterebbero solo metà dei bit disponibili, però lavorando vicino allo zero si puo rischiare spessissimo di clippare il convertitore, cioè di entrare nel computer gia con dei samples segati.
ecco che un controllo dinamico PRIMA del convertitore, cioè della scheda audio (quindi non un plug in) puo essere fondamentale....applicare invece gli effetti VST in registrzione non solo è stupido dato che poi non li levi piu se vuoi modificarli, ma anche totalmente inutile... nn c'è un caso in cui sia utile perchè quando il segnale arriva al plug in è gia stato campionato...quindi applicare l'effetto ora o durante il mixaggio non fa differenza, cioè nn migliora il suono di base.

fa differenza invece registrare con pre di classe A qualitativamente impressionanti, anche se si tratta di synth....il suono deve essere ok prima di venir campionato, registrare la chitarra usando una DI come Avalon o Reddi A design, idem per il basso....questo è veramente importante.

Edited 26 Nov. 2009 17:34
  • anonimo

26-11-09 22.20

Grazie a tutti per le delucidazioni !!
Pero' sono un po sorpreso : mi sembra di capire che nella maggior parte dei casi si registri il suono dry, e poi si applichi l'effetto in seguito emo
Voglio dire : d'accordo che il compositore bravo ha la mente fantasiosa, ma se il suono di un synth analogico puro ha un timbro, lo stesso suono effettato puo' averne uno molto diverso, e secondo me la cosa migliore (se si compone, intendo) sarebbe usare il suono gia' con il suo aspetto finale, non effettarlo (e quindi modificarlo) solo alla fine dei giochi, dato che cambia (e magari cambia l'aspetto generale del brano, col rischio di ritoccare qui e la' dopo ore di lavoro perche' "suona diverso da come lo avevo immaginato")...Ma forse e' questione di metodi.
Io gli effetti nativi non li ho mai usati molto, e quando lo faccio litigo un po con la latenza...
Comunque Kyma1999, come mai le smonti cosi' tanto le povere Creamware ?
Ma ti rendi conto che a causa dei tuoi commenti ho evitato di acquistare un paio di Scope usate per un totale di 21 DSP a 900 Euro ? Quando mi capita ancora un affare del genere ? emo

Sto invece pensando di usare quei quattrini per acquistare una M-Audio Profire Lightbridge e una tripletta di ADA8000 (il convertitore A/D dei poveri, per intenderci), per avere piu' ingressi contemporaneamente piuttosto che effetti realtime, visto che su questo fronte i vostri commenti mi hanno demoralizzato emo
Vorra' dire che magari piu' avanti prendo qualche effettino nativo, o una schedina Powercore, e faccio come il branco : piazzo gli effetti sull'audio registrato a ruote ferme (pero' che tristezza, dai) emo
  • kyma1999

26-11-09 22.57

Logicat ha scritto:
Comunque Kyma1999, come mai le smonti cosi' tanto le povere Creamware ?
Ma ti rendi conto che a causa dei tuoi commenti ho evitato di acquistare un paio di Scope usate per un totale di 21 DSP a 900 Euro ? Quando mi capita ancora un affare del genere ?


mah ioti dirò che io ho avuto un sacco di problemi sia con due pulsar che con un sistema a 21 DSP come quello che vorresti prendere.
Secondo me l'affare lo hai fatto non avendole prese....se vuoi potenza di calcolo aggiuntiva puoi prendere un mac di nuova generazione come imac i7 con 4 Gb ram, oppure un pc ben assemblato con processori i7.
E se vuoi delle schede DSP di qualità vai su una UAD-2, o al limite su Powercore.
Le schede pulsar infatti hanno pessimi plug ins come qualità, almeno paragonati a quelli che girano su UAD o TC powercore, per nn parlare di pro tools HD.

Logicat ha scritto:
Vorra' dire che magari piu' avanti prendo qualche effettino nativo, o una schedina Powercore, e faccio come il branco : piazzo gli effetti sull'audio registrato a ruote ferme (pero' che tristezza, dai


perchè dici che tristezza?
tutto il mondo fa cosi, si vede che c'è un motivo!
infatti puoi applicare gli effetti in realtime per provare, tenendo basso il BUFFER, però quando registri, disabilitali....in modo che nella traccia rimanga il suono DRY, e cosi sarai sempre libero di cambiarlo.

Quando registro le chitarre io ad esempio, sdoppio le linee grazie all'uso delle direct box, e registro sempre una traccia CLEAN, cioè il suono di chitarra lo registro sia distorto che pulito, in un unico passaggio.
Quando tutto è finito, siamo in tempo eventualmente di effettuare il reamp, ossia di ripassare la traccia clean nuovamente negli ampli, provando nuove combinazioni di microfoni, testate etc,....in questo modo ho un controllo totale sul suono, anche a mixaggio finito potrei sempre rifarlo, ma l'esecuzione del chitarrista è sempre quella.
Questo metodo è usatissimo, soprattutto all'estero.....ma ancora molti nn capisco il vantaggio che offre, se ad esempio mixando ti accorgi che la distorsione è poco adeguata non solo puoi cambiarla e rimetterci le mani (senza il segnale dry sarebbe impossibile farlo) ma puoi ad esempio rinforzarla combinando i suoni dei microfoni provenienti dall'ampli, alla traccia clean con un plug in di amp simulation come amplitube o eleven.....addirittura in certi casi si sovrappone il distorto con il suono dei pickup e si fa il blending per ottenere un suono piu "chiaro" e brillante..

se si tratta di effetti phaser, distortion, chorus etc....provenienti dal synth puoi lasciarli se caratterizzano il suono, però evita di registrare i riverberi e i delays che vanno programmati e dosati durante il mix.
se hai tempo magari puoi anche registrare due versioni, tenendo la stessa traccia midi, del suono, uno effettato e uno dry, quest'ultimo lo chiudi e se all'occorrenza l'effetto non va piu bene, sei libero di cambiarlo senza dover risuonare nulla.
Edited 26 Nov. 2009 22:01
  • JM
  • Membro: Expert
  • Risp: 770
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 136  

27-11-09 10.08

Logicat ha scritto:
se il suono di un synth analogico puro ha un timbro, lo stesso suono effettato puo' averne uno molto diverso, e secondo me la cosa migliore (se si compone, intendo) sarebbe usare il suono gia' con il suo aspetto finale, non effettarlo (e quindi modificarlo) solo alla fine dei giochi


Se parliamo di effetti creativi (distorsioni, modulazioni, ecc.) il ragionamento non fa una piega. Se parliamo di processi correttivi (compressori, equalizzatori, ecc.) il discorso può cambiare.

Personalmente - posta l'attenzione a sfruttare al meglio il convertitore A/D, come diceva Kyma - tendo ad applicare a monte gli effetti che fanno parte del suono che ho in mente. Ricorro a compressore ed EQ perlopiù nel contesto del mix, cioé a valle della registrazione; ulteriormente a valle altri due effetti da usare con cautela come riverbero e delay.

Ovviamente non è un metodo scritto sulla pietra. L'altro giorno ho pubblicato sul Lab (e sul blog del Sacher Studio) una demo del Matrix 1000: sul basso ho applicato a valle il Character della Powercore, di fatto facendo un uso non solo correttivo, ma anche creativo, di un processore di dinamica; sui brass ho applicato a valle - e non a monte - il Chorus-60 di TAL, perché nel contesto del mix mi sono reso conto che sarebbe stata opportuna una modulazione che "aprisse" quel timbro; ecc. ecc. ecc.

Ah, per quanto riguarda l'ADA8000: interessantissimo rapporto Q/P, e grande funzionalità emo
Edited 27 Nov. 2009 9:09
  • anonimo

27-11-09 15.00

Kyma1999 : grazie per le dritte emo Alla fine per risparmiare risorse di calcolo mi sembra di capire che si prova l'effetto con il buffer al minimo, poi si registra la traccia audio effettata (mantenendo la MIDI se si vuole cambiare qualcosa). Mi abituero' a fare cosi'.

JM : in pratica la verita' sta nel mezzo emo
Comunque interessante questo TAL, ho visto il sito e mi sembra di capire che sono dei plug-in semi-free, nel senso che se li usi per il video di YouTube non c'e' problema, mentre se ci fai il brano commerciale devi tirare fuori i soldoni...Sto pensando di provarli emo
  • JoelFan
  • Membro: Expert
  • Risp: 2616
  • Loc: Milano
  • Thanks: 385  

27-11-09 18.07

Per quello che e' la mia esperienza, preferisco registrare dry (o solo con un poco di compressione), ed applicare gli effetti in monitor solamente. Questo mi da' il massimo della flessibilita' (CPU permettendo, ovviamente). Infatti posso registrare usando gli effetti per sentirmi il suono come lo voglio in quel momento, ma poi ho ancora possibilita' di cambiarlo in sede di missaggio/master in modo da poter fare eventualmente mix diversi e poi scegliere il migliore.

Ritengo fondamentale scheda, CPU ed ottimizzazione del tutto. Io con una Edirol UA101 ed un PC AMD dual core 3Ghz con Windows riesco ad arrivare tra i 3 e gli 8ms. Naturalmente la rete va tolta, va configurato Windows per dare priorita' ai servizi in background ... e tutti gli altri accorgimenti per ottimizzare.

Sono d'accordo sul fatto che Creamware non valga proprio la pena. Vale la pena di avere un ottimo PC ed una scheda buona ed affidabile.
  • clouseau57
  • Membro: Supporter
  • Risp: 10795
  • Loc: Napoli
  • Thanks: 592  

26-07-10 13.17

...