Behringer UB-Xa (annuncio ufficiale)

  • maxpiano69
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11-12-23 17.05

@ SimonKeyb
maxpiano69 ha scritto:
@SimonKeyb: ci sono anche parecchi parametri di "drift" (basta cercare il termine)

grazie!
Grazie a te per lo stimolo ad indagare questo aspetto!

Vedo (sempre dal manuale) che UB-xA addirittura gestisce dei veri e propri "profili" dedicati alla memorizzazione dei parametri di drift ed in generale di emulazione del comportamento dei synth vintage (sono 40!), raggruppati in un apposito Vintage Settings Menu (Atrophy) ; abbastanza evoluto come concetto direi (non ricordo di aver visto qualcosa di simile in altri synth analogici recenti).
  • stesgarbi
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25-12-23 14.46

Secoli fa (erano gli anni '80 emo ) mi capitò di usare per un periodo un OBX-a 8 voci, gentilmente prestatomi da un amico, con cui ho fatto un paio di serate.
Da allora, purtroppo, non ho più avuto "contatti" con il mondo Oberheim.
Tuttavia, la "magia" di quel synth e di quel tipo di suono, così particolare e non replicabile su macchine che ho adorato (come il Prophet.5) mi ha stregato per sempre.

Ho provato più volte l'OB-6 di Sequential e, preso dall'entusiasmo, sono stato sul punto di acquistare un desktop usato, ma alla fine non mi convinceva del tutto.
Per carità, è un gran bel synth e suona benissimo, ma sentivo che gli "mancava" qualcosa, e poi la presenza del solo filtro 12 db - nonostante le caratteristiche di morphing e la qualità - non rispecchia le aspettative di chi, come me, ha l' orecchio abituato ai 24 d.b..(motivo per cui ho rinunciato all'acquisto di un Prologue 16 che avevo trovato a buon prezzo):

Tempo fa ho avuto modo di provare l'Oberheim OB-8X....... da far svenire! Un sogno!
Che suono!.
Ma il prezzo di 5,4 K non è giustificato per il mio attuale setup (il Take 5 è davvero incredibile nelle sue sonorità "a la Prophet" e mi copre bene per quanto riguarda il poly-analogico)..

Ora mi sto ascoltando e riascoltando i video su youtube del Behringer UB-Xa.
Fatta la dovuta "tara" alla qualità delle registrazioni sul "tubo", le mie prime impressioni sono positive.
Pur nella certezza che non suonerà come in OB-8X, Il sound "oberheimesco" c'è e si sente.
E poi, sembrerebbe rispondere bene alle "specifiche" del mio attuale setup (tenuto conto che si tratterebbe di un "plus", utile ma non indispensabile per la musica che produco).

In sostanza, cerco un synth con queste caratteristiche:
1) prezzo abbordabile (e qui direi proprio che ci siamo);
2) oscillatori VCO e filtri analogici (e qui ci siamo);
3) almeno 8 o più voci di polifonia (e qui ci siamo abbondantemente);
4) filtro commutabile 12/24 db (e qui ci siamo);
5) bi-timbricità (e qui ci siamo):
6) suono "a la oberheim": non mi interessa che sia "identico", ma che ricalchi bene quel tipo di sonorità, tale da renderlo complementare al suono "sequenziale" del Take 5 (e qui mi pare che ci siamo); .
7) buona matrice di modulazione (e qui mi pare che ci siamo);
8) Tastiera 5 ottave con AT (e qui ci siamo).

Da verificare "sul campo", invece, altri due requisiti:
9) che sia effettivamente ben suonante;
10) costruzione solida. Non mi aspetto certo un carrarmato, ma deve avere un grado di robustezza accettabile nello chassis, nella tastiera e nella componentistica.

Così ho preso la decisione di ordinarne uno.
Sono assolutamente consapevole che NON sto acquistando un Oberheim, ma non è questo che mi interessa.
Piuttosto, la mia speranza è quella di avere una macchina che suoni bene e mi riporti a quelle sensazioni sonore.

Vedremo..... emoemo

Buon Natale a tutti!
  • greg
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25-12-23 17.57

@ stesgarbi
Secoli fa (erano gli anni '80 emo ) mi capitò di usare per un periodo un OBX-a 8 voci, gentilmente prestatomi da un amico, con cui ho fatto un paio di serate.
Da allora, purtroppo, non ho più avuto "contatti" con il mondo Oberheim.
Tuttavia, la "magia" di quel synth e di quel tipo di suono, così particolare e non replicabile su macchine che ho adorato (come il Prophet.5) mi ha stregato per sempre.

Ho provato più volte l'OB-6 di Sequential e, preso dall'entusiasmo, sono stato sul punto di acquistare un desktop usato, ma alla fine non mi convinceva del tutto.
Per carità, è un gran bel synth e suona benissimo, ma sentivo che gli "mancava" qualcosa, e poi la presenza del solo filtro 12 db - nonostante le caratteristiche di morphing e la qualità - non rispecchia le aspettative di chi, come me, ha l' orecchio abituato ai 24 d.b..(motivo per cui ho rinunciato all'acquisto di un Prologue 16 che avevo trovato a buon prezzo):

Tempo fa ho avuto modo di provare l'Oberheim OB-8X....... da far svenire! Un sogno!
Che suono!.
Ma il prezzo di 5,4 K non è giustificato per il mio attuale setup (il Take 5 è davvero incredibile nelle sue sonorità "a la Prophet" e mi copre bene per quanto riguarda il poly-analogico)..

Ora mi sto ascoltando e riascoltando i video su youtube del Behringer UB-Xa.
Fatta la dovuta "tara" alla qualità delle registrazioni sul "tubo", le mie prime impressioni sono positive.
Pur nella certezza che non suonerà come in OB-8X, Il sound "oberheimesco" c'è e si sente.
E poi, sembrerebbe rispondere bene alle "specifiche" del mio attuale setup (tenuto conto che si tratterebbe di un "plus", utile ma non indispensabile per la musica che produco).

In sostanza, cerco un synth con queste caratteristiche:
1) prezzo abbordabile (e qui direi proprio che ci siamo);
2) oscillatori VCO e filtri analogici (e qui ci siamo);
3) almeno 8 o più voci di polifonia (e qui ci siamo abbondantemente);
4) filtro commutabile 12/24 db (e qui ci siamo);
5) bi-timbricità (e qui ci siamo):
6) suono "a la oberheim": non mi interessa che sia "identico", ma che ricalchi bene quel tipo di sonorità, tale da renderlo complementare al suono "sequenziale" del Take 5 (e qui mi pare che ci siamo); .
7) buona matrice di modulazione (e qui mi pare che ci siamo);
8) Tastiera 5 ottave con AT (e qui ci siamo).

Da verificare "sul campo", invece, altri due requisiti:
9) che sia effettivamente ben suonante;
10) costruzione solida. Non mi aspetto certo un carrarmato, ma deve avere un grado di robustezza accettabile nello chassis, nella tastiera e nella componentistica.

Così ho preso la decisione di ordinarne uno.
Sono assolutamente consapevole che NON sto acquistando un Oberheim, ma non è questo che mi interessa.
Piuttosto, la mia speranza è quella di avere una macchina che suoni bene e mi riporti a quelle sensazioni sonore.

Vedremo..... emoemo

Buon Natale a tutti!
Procediamo, avanziamo.... Aldilà della 'fiologica' manìa di ricercare suoni, tocco, nostalgica presenza sui nostri stands da tastiere.... Alla fine non funziona così.
Un professionista amico, con la 'mia' Motif es imbottita di plug in DX, AN e VL mi programmò coi soli campionamenti interni grandi suoni simil analog chr richiamavano Oberheim, Prophet eccetera.... La verità è anche a volte la nostra estrema pigrizia e la sola gasolina voglia di provare tutto.... Come già piú volte sottolineato in tanti posts ho attualmente potenzialità sonore coi miei attuali synth quasi infinite.... Eppure chiaramente anche io voglio ancora un monofonico tosto e crudo, grezzo e raffinato, un Matriarch, ad esempio.... Un polifonico polifiltro, 12, 18, 24 db..... Eppure ho lo Jupiter XM che di filtri (digitali, si) me ne offre variegati..... Ho due synth workstations diametralmente opposte, epure una Kronos non mi dispiacerebbe.... Non ci accontentiamo mai. Sintesi, sto risparmiando, ma prima di giugno non riuscirò a finanziarmi un UBXA, ma mi sono ripromesso che lo prenderò. Mi è parsp da subito un buon progetto. Ciò che mi convince, oltre al suono, sono le 16 note politimbriche oltre al layer di due timbri, secondo me indispensabili attualmente....
  • stesgarbi
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26-12-23 00.21

@ greg
Procediamo, avanziamo.... Aldilà della 'fiologica' manìa di ricercare suoni, tocco, nostalgica presenza sui nostri stands da tastiere.... Alla fine non funziona così.
Un professionista amico, con la 'mia' Motif es imbottita di plug in DX, AN e VL mi programmò coi soli campionamenti interni grandi suoni simil analog chr richiamavano Oberheim, Prophet eccetera.... La verità è anche a volte la nostra estrema pigrizia e la sola gasolina voglia di provare tutto.... Come già piú volte sottolineato in tanti posts ho attualmente potenzialità sonore coi miei attuali synth quasi infinite.... Eppure chiaramente anche io voglio ancora un monofonico tosto e crudo, grezzo e raffinato, un Matriarch, ad esempio.... Un polifonico polifiltro, 12, 18, 24 db..... Eppure ho lo Jupiter XM che di filtri (digitali, si) me ne offre variegati..... Ho due synth workstations diametralmente opposte, epure una Kronos non mi dispiacerebbe.... Non ci accontentiamo mai. Sintesi, sto risparmiando, ma prima di giugno non riuscirò a finanziarmi un UBXA, ma mi sono ripromesso che lo prenderò. Mi è parsp da subito un buon progetto. Ciò che mi convince, oltre al suono, sono le 16 note politimbriche oltre al layer di due timbri, secondo me indispensabili attualmente....
Quello che esprimi nel tuo post lo condivido in pieno.
Motif ES... l'ho avuto per tanto tempo. Una gran macchina
Ammetto di non essermi impegnato a dovere nello sfruttarne le potenzialità con la programmazione.
  • mima85
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26-12-23 12.48

stesgarbi ha scritto:
Fatta la dovuta "tara" alla qualità delle registrazioni sul "tubo", le mie prime impressioni sono positive.
Pur nella certezza che non suonerà come in OB-8X, Il sound "oberheimesco" c'è e si sente.


Io ho un OB-8 e la sua timbrica è ben fresca nella mia testa: devo dire che sono rimasto piuttosto impressionato dal Behringer quando ne ho sentito le demo, la parentela sonora c'è tutta.

Se qualcuno oggi vuole il suono Oberheim senza svenarsi, e lo vuole sotto forma di strumento fisico, non vedo altre alternative all'UB-Xa. E poi non dimentichiamo che il Behringer ha 16 voci, al posto delle 8 degli originali. Questo non significa solo abbondanza di polifonia per i suoni col release lungo, ma anche possibilità di fare layer con 8 voci di polifonia, e chiunque abbia provato a suonare su un analogico che consente di fare layer sa che profondità di suono si possa tirar fuori dal synth settato in questo modo. Ma sa anche quanto sia limitante la polifonia ridotta a 4 note (andava già meglio quando la polifonia era di 6 voci in layer), problema che sul Behringer non c'è.

Sicuramente sarai soddisfatto del tuo UB-Xa.
  • greg
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26-12-23 15.48

@ mima85
stesgarbi ha scritto:
Fatta la dovuta "tara" alla qualità delle registrazioni sul "tubo", le mie prime impressioni sono positive.
Pur nella certezza che non suonerà come in OB-8X, Il sound "oberheimesco" c'è e si sente.


Io ho un OB-8 e la sua timbrica è ben fresca nella mia testa: devo dire che sono rimasto piuttosto impressionato dal Behringer quando ne ho sentito le demo, la parentela sonora c'è tutta.

Se qualcuno oggi vuole il suono Oberheim senza svenarsi, e lo vuole sotto forma di strumento fisico, non vedo altre alternative all'UB-Xa. E poi non dimentichiamo che il Behringer ha 16 voci, al posto delle 8 degli originali. Questo non significa solo abbondanza di polifonia per i suoni col release lungo, ma anche possibilità di fare layer con 8 voci di polifonia, e chiunque abbia provato a suonare su un analogico che consente di fare layer sa che profondità di suono si possa tirar fuori dal synth settato in questo modo. Ma sa anche quanto sia limitante la polifonia ridotta a 4 note (andava già meglio quando la polifonia era di 6 voci in layer), problema che sul Behringer non c'è.

Sicuramente sarai soddisfatto del tuo UB-Xa.
Esattamente come ho sortolineato nel mio precedente post. Quello che vorrei aggiungere è che Behringer sta tracciando una strada ben precisa, abbassare i costi, con relativa qualità, dei mostri analogici. Voglio augurarmi che anche le case madri riflettano sui prezzi che impongono alle loro riedizioni poichè oggi giorno tra cloni VST, PLUG IN, ANALOG..... trovo che prezzi di quattro cinquemila euro per Ob8, Prophet, Minimoog...... Francamente, non sono esagerati, ma ritoccabili al ribasso forse si. Per esempio, Voyager Moog è una macchina di pari qualità rispetto al Minimoog, anzi, più completa e complessa.... Non è diventato un classico? Pazienza, non suona esattamente come l'originale? Sfido chiunque a sostenere che suona peggio. Per quindici anni ho prodotto patches sempre diverse, senza allontanarmi dai bassi e leads..... E i miei monitor da palco o studio si sono inebriati..... Ma il Minimoog, riproposto, è da subito costato di più del Voyager.... Boh..... Io mi auguro che Oberheim riproponga Matrix, nelle sue tre versioni, anzi, aggiunga uno Xpander a dodici voci, come a versione a tastiera. Un Matrix 6....anzi Matrix 8 bitimbrico..... Che ne pensate? Ma a costi accettabili......
  • giosanta
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26-12-23 18.43

greg ha scritto:
Che ne pensate?

Che le scelte di Behringer sono evidentemente implementate su una struttura industriale e su una logica di produzione e di mercato con caratteristiche peculiari, mirate e facenti leva su bisogni/suggestioni/desideri precisi e non so davvero (letteralmente) sino a che punto sia possibile e/o desiderabile per altri produttori fare lo stesso. In Generale.
In particolare per Moog e solo per Moog, il discorso ritengo sia alquanto diverso. Adesso non so gli sviluppi delle ultime travérsie, ma è un marchio iconico, con una notevole visibilità su molti palchi importanti, a prescindere dal contributo musicale che sono in grado di offrire. Anche in merito ai prezzi è chiaro che se ci si ostina a volere l'eterno Mini /model D che dir si voglia bisogna adattarsi a quello che il listino propone. Se si vuole suono e marchio tra Subsequent, Matriarch, Grandmother e compagnia non c'è che l'imbarazzo della scelta con prezzi molto diversi dalla reissue del Mini / D. Se poi si parla solo di suono... Ballarani docet...
A mio parere e per il poco che può valere.
P.S qualcuno poi mi spieghi perché un Matriarch, integralmente analogico, a 4 oscillatori, parafonico e semimodulare a 2000 Euro è caro, mentre un pianoforte digitale Yamaha / Korg / Roland / Nord ecc. a 2000 e passa, anche di parecchio, sia invece accettabile...
  • stesgarbi
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26-12-23 23.00

greg ha scritto:
Voyager Moog è una macchina di pari qualità rispetto al Minimoog, anzi, più completa e complessa.... Non è diventato un classico? Pazienza, non suona esattamente come l'originale? Sfido chiunque a sostenere che suona peggio.

Beh, il concetto di "meglio" o "peggio" è difficilmente applicabile con riguardo a macchine di un certo tipo.
Ho il Voyager da ormai 20 anni e ci ho tirato fuori tutti i suoni che sentivo nel progressive rock degli anni '70, con una resa sonora autenticamente Moog (utilizzando poi il trucchetto dell'utilizzo del synth in mono con uno dei due canali che entra nell'insert, è una goduria).
Lo ha prodotto la Moog... quindi è un autentico Moog.
Lo hanno chiamato minimoog.... quindi è un minimoog legittimo.
Ma NON è un Model D.
Suona come un minimoog dovrebbe suonare, ma non proprio come il Model D.
Le sue caratteristiche, oltretutto, lo rendono un monofonico molto più versatile e potente, rispetto al suo "antenato".
Ma rimane un non-Model D.
Del resto, ho visto molte discussioni tra possessori di Model D originali, intenti a "litigare" sulla (migliore o peggiore) qualità sonora dei vari "periodi di produzione" individuati in base ai numeri di serie (in effetti, alcune differenze costruttive ci sono) come si trattasse di annate di un vino, ma tutti solennemente concordi nel ritenere i vecchi originali in ogni caso "superiori" alla riedizione del Model D.
Tutto molto complicato, direi.emo
Alla fine, credo che anche l'effetto visivo abbia (giustamente) la sua parte.

A parte questo, recentemente sono stato in un noto laboratorio di riparazione a Milano ed ho intravisto il Voyager di Roby Facchinetti mentre lo stavano revisionando, giusto per fare un esempio.
Ed a quanto mi è stato detto, sembra che tra molti "addetti ai lavori" il Voyager sia diventato una sorta di "classico di nicchia".
Tempo lo misi in vendita (mi sono ravveduto in tempo) ad un prezzo alto e sono stato letteralmente "stalkerizzato".

Sinceramente, nonostante all'epoca passassi dei buoni quarti d'ora a "sbavare" sulla copertina delle "Six Wives" di Wakeman, sognando quei due Model D appoggiati su altrettanti Mellotron (che poi il buon Rick ha confessato di avere distrutto per disperazione)..... beh, oggi non farei mai una permuta - nemmeno alla pari - tra il mio Voyager e un Model D.
Ma rimane ovviamente un fatto del tutto soggettivo, magari affettivo..
  • stesgarbi
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26-12-23 23.04

@ mima85
stesgarbi ha scritto:
Fatta la dovuta "tara" alla qualità delle registrazioni sul "tubo", le mie prime impressioni sono positive.
Pur nella certezza che non suonerà come in OB-8X, Il sound "oberheimesco" c'è e si sente.


Io ho un OB-8 e la sua timbrica è ben fresca nella mia testa: devo dire che sono rimasto piuttosto impressionato dal Behringer quando ne ho sentito le demo, la parentela sonora c'è tutta.

Se qualcuno oggi vuole il suono Oberheim senza svenarsi, e lo vuole sotto forma di strumento fisico, non vedo altre alternative all'UB-Xa. E poi non dimentichiamo che il Behringer ha 16 voci, al posto delle 8 degli originali. Questo non significa solo abbondanza di polifonia per i suoni col release lungo, ma anche possibilità di fare layer con 8 voci di polifonia, e chiunque abbia provato a suonare su un analogico che consente di fare layer sa che profondità di suono si possa tirar fuori dal synth settato in questo modo. Ma sa anche quanto sia limitante la polifonia ridotta a 4 note (andava già meglio quando la polifonia era di 6 voci in layer), problema che sul Behringer non c'è.

Sicuramente sarai soddisfatto del tuo UB-Xa.
Ti ringrazio davvero per il post.
Le osservazioni di un felice possessore di OB 8 sono certamente preziose ed il tuo commento mi rassicura.
Non appena mi arriverà, lo testerò a dovere e Vi posterò una recensione..
  • greg
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27-12-23 00.03

@ stesgarbi
greg ha scritto:
Voyager Moog è una macchina di pari qualità rispetto al Minimoog, anzi, più completa e complessa.... Non è diventato un classico? Pazienza, non suona esattamente come l'originale? Sfido chiunque a sostenere che suona peggio.

Beh, il concetto di "meglio" o "peggio" è difficilmente applicabile con riguardo a macchine di un certo tipo.
Ho il Voyager da ormai 20 anni e ci ho tirato fuori tutti i suoni che sentivo nel progressive rock degli anni '70, con una resa sonora autenticamente Moog (utilizzando poi il trucchetto dell'utilizzo del synth in mono con uno dei due canali che entra nell'insert, è una goduria).
Lo ha prodotto la Moog... quindi è un autentico Moog.
Lo hanno chiamato minimoog.... quindi è un minimoog legittimo.
Ma NON è un Model D.
Suona come un minimoog dovrebbe suonare, ma non proprio come il Model D.
Le sue caratteristiche, oltretutto, lo rendono un monofonico molto più versatile e potente, rispetto al suo "antenato".
Ma rimane un non-Model D.
Del resto, ho visto molte discussioni tra possessori di Model D originali, intenti a "litigare" sulla (migliore o peggiore) qualità sonora dei vari "periodi di produzione" individuati in base ai numeri di serie (in effetti, alcune differenze costruttive ci sono) come si trattasse di annate di un vino, ma tutti solennemente concordi nel ritenere i vecchi originali in ogni caso "superiori" alla riedizione del Model D.
Tutto molto complicato, direi.emo
Alla fine, credo che anche l'effetto visivo abbia (giustamente) la sua parte.

A parte questo, recentemente sono stato in un noto laboratorio di riparazione a Milano ed ho intravisto il Voyager di Roby Facchinetti mentre lo stavano revisionando, giusto per fare un esempio.
Ed a quanto mi è stato detto, sembra che tra molti "addetti ai lavori" il Voyager sia diventato una sorta di "classico di nicchia".
Tempo lo misi in vendita (mi sono ravveduto in tempo) ad un prezzo alto e sono stato letteralmente "stalkerizzato".

Sinceramente, nonostante all'epoca passassi dei buoni quarti d'ora a "sbavare" sulla copertina delle "Six Wives" di Wakeman, sognando quei due Model D appoggiati su altrettanti Mellotron (che poi il buon Rick ha confessato di avere distrutto per disperazione)..... beh, oggi non farei mai una permuta - nemmeno alla pari - tra il mio Voyager e un Model D.
Ma rimane ovviamente un fatto del tutto soggettivo, magari affettivo..
Variazioni sul tema..... Ma hai in un certo senso corrooborato il mio ragionamento
  • mima85
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27-12-23 12.12

greg ha scritto:
Io mi auguro che Oberheim riproponga Matrix, nelle sue tre versioni, anzi, aggiunga uno Xpander a dodici voci, come a versione a tastiera. Un Matrix 6....anzi Matrix 8 bitimbrico..... Che ne pensate? Ma a costi accettabili......


Magari lo faranno pure, a livello tecnico non c'è nulla che possa impedirlo, ma scordiamoci i "costi accettabili". Oberheim è un marchio di prestigio nel mondo dei synth e tutti i marchi di prestigio, indipendentemente dal settore in cui operano, sfruttano la loro nomea per alzare i prezzi.

Per i costi accettabili, se parliamo di repliche di synth dei decenni passati, al momento ci sono solo Behringer e Korg.
  • mima85
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27-12-23 12.12

stesgarbi ha scritto:
Non appena mi arriverà, lo testerò a dovere e Vi posterò una recensione..


La aspettiamo con curiosità emo
  • greg
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27-12-23 14.55

@ mima85
greg ha scritto:
Io mi auguro che Oberheim riproponga Matrix, nelle sue tre versioni, anzi, aggiunga uno Xpander a dodici voci, come a versione a tastiera. Un Matrix 6....anzi Matrix 8 bitimbrico..... Che ne pensate? Ma a costi accettabili......


Magari lo faranno pure, a livello tecnico non c'è nulla che possa impedirlo, ma scordiamoci i "costi accettabili". Oberheim è un marchio di prestigio nel mondo dei synth e tutti i marchi di prestigio, indipendentemente dal settore in cui operano, sfruttano la loro nomea per alzare i prezzi.

Per i costi accettabili, se parliamo di repliche di synth dei decenni passati, al momento ci sono solo Behringer e Korg.
Eh lo so.... È come dici, Posso solo imsistere sul concetto che dovremmo tutti sfruttare meglio le capacità di sintesi dei nostri strumenti. Il tempo è tiranno, da un lato, dall'altro ci contorniamo di troppi gingilli e perdiamo la 'bussola' della programmazione
  • stesgarbi
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27-12-23 16.33

greg ha scritto:
da un lato, dall'altro ci contorniamo di troppi gingilli e perdiamo la 'bussola' della programmazione

Parole sante!
Me ne rendo ben conto adesso, che mi trovo ad avere per le mani due mostriciattoli come Iridiun e Hydrasynth,
Smanetto, sperimento, a volte con logica e a volte anche "a casaccio", trovando suoni pazzeschi, stupendi.
Mi sto divertendo come non mai e sto imparando tantissime cose nuove sulla sintesi, mi sembra di vivere una seconda giovinezza.
Sto persino cominciando a capire i primi rudimenti di "arabo" (sintesi FM/DX emo ).
Tutto ciò giova anche al mio approccio alla sintesi tradizionale
E, volta dopo volta, mi accorgo anche di quanto ancora mi resta da imparare.
  • greg
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27-12-23 18.30

@ stesgarbi
greg ha scritto:
da un lato, dall'altro ci contorniamo di troppi gingilli e perdiamo la 'bussola' della programmazione

Parole sante!
Me ne rendo ben conto adesso, che mi trovo ad avere per le mani due mostriciattoli come Iridiun e Hydrasynth,
Smanetto, sperimento, a volte con logica e a volte anche "a casaccio", trovando suoni pazzeschi, stupendi.
Mi sto divertendo come non mai e sto imparando tantissime cose nuove sulla sintesi, mi sembra di vivere una seconda giovinezza.
Sto persino cominciando a capire i primi rudimenti di "arabo" (sintesi FM/DX emo ).
Tutto ciò giova anche al mio approccio alla sintesi tradizionale
E, volta dopo volta, mi accorgo anche di quanto ancora mi resta da imparare.
Iridiun e Hydrasynth
Ragazzini mica da ridere
  • MarioSynth
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07-02-24 19.34

Confronto

Ciao banda, linko questo interessante confronto. I miei 2 cents: le differenze sonore sono molto molto sottili. Senz’altro hanno fatto un ottimo lavoro.
  • filigroove
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08-02-24 12.49

@ MarioSynth
Confronto

Ciao banda, linko questo interessante confronto. I miei 2 cents: le differenze sonore sono molto molto sottili. Senz’altro hanno fatto un ottimo lavoro.
grazie. In diversi frangenti Oberheim suona meglio. Però c'è da dire che entrambe si rifanno alla tastiera vintage e non saprei dirti quale vi si avvicina di più. Altro discorso è se vale la pena spendere quel capitale per Oberheim.
Personalmente credo che Behringer abbia più senso come prodotto per fare musica, l'altro è più orientato al collezionista (e agli studi che si fanno pubblicità, ma poi vanno di vst a tutta birra emo)
  • tsuki
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08-02-24 14.57

Comunque,io in Dicembre ho ordinato l'UB-XA da Thomann,che mi ha dato come data di arrivo presuntiva meta' Febbraio 2024;ora pero' controllando sul sito,da' la disponibilita' per Aprile 2024...Chissa' che prima o poi arrivi...emo
  • maxpiano69
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08-02-24 18.06

@ tsuki
Comunque,io in Dicembre ho ordinato l'UB-XA da Thomann,che mi ha dato come data di arrivo presuntiva meta' Febbraio 2024;ora pero' controllando sul sito,da' la disponibilita' per Aprile 2024...Chissa' che prima o poi arrivi...emo
L'hanno ordinato in troppi ed i primi batch saranno già sold-out.
  • wildcat80
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08-02-24 18.17

Io sono in una fase riflessiva. Ci sono diversi strumenti che mi interessano, peraltro un poly analogico con un carattere diverso da Roland me lo farei volentieri, inutile dire che prima il Pro 800 (cassato per diversi motivi) e ora l'UB sono stati valutati come prime scelte, ma alla fine dei conti, ho detto... Cosa me ne faccio? Ho già troppa roba, certo non una stanza piena, ma con pazienza ho imparato ad esempio a non fare suonare il Fantom come un tipico synth Roland, il Modwave è infinito, e l'Uno ha quel carattere suo molto ben distinto che davvero non mi serve nulla come varietà, ho pure l'iPad che è in expander virtualmente infinito....
Però... Cazzarola se suona! Uscisse un modulo ci farei un pensiero davvero.