05-04-21 18.46
Comunque, tanto per dire, alcuni dei casi che la stampa ha attribuito al vaccino sono in realtà casi di rottura di aneurismi cerebrali, che con il vaccino non c'entrano nulla.
La patologia che al momento ha destato sospetto è la trombosi dei seni venosi cerebrali; al momento ci sono dati che portano a pensare che una qualche componente del vaccino (di tutti o solo di un lotto? Non si sa, prima si parlava di un lotto, ora su questo particolare nessuno dice nulla) attivi un meccanismo di tipo autoimmune in soggetti con forte predisposizione: donne, giovani, in terapia anticoncezionale. Candidati ideali per manifestazioni trombotiche a prescindere.
Detto questo, i numeri al momento dicono:
- su 2 milioni e mezzo di vaccinati uno rischia la morte
- su 2 milioni e mezzo di COVID il rischio di morte si attesta dai 2500 ai 50000 decessi a seconda della composizione anagrafica.
Direi che i numeri sono dati obiettivi.
Riguardo ai casi di vaccinati positivi occorre invece fare una distinzione fondamentale.
La positività di un vaccinato, responder ovviamente, è transitoria, a bassa carica e probabilmente non infettante. Sottolineo il probabilmente, perché un conto è il rischio di infezione e contatto a ciclo vaccinale ultimato, un conto a ciclo appena iniziato.
In ospedale abbiamo una casistica molto ampia di vaccinati esposti, fra cui il sottoscritto, e ad oggi risulta un solo caso di debole positività durata peraltro pochissimo.
Il vero problema sta nella comunicazione.
Vengono attribuiti cluster a sanitari no vax quando al momento è impossibile dimostrarne la responsabilità, vengono attribuiti decessi e patologie al vaccino quando in realtà i problemi sono altri (vedi rotture di aneurismi cerebrali spacciati per trombosi dei seni).
È logico che in un casino del genere la gente non sappia più che pesci pigliare.
Personalmente sono contento di aver fatto il vaccino Pfizer, perché al momento è l'unico che gode di evidenze oggettive sul breve e medio termine, mentre su Vaxzevria la documentazione non è così chiara.
Siamo stati tutti vaccinati con consapevolezza che alcuni di noi avrebbero potuto avere alcuni eventi avversi, transitori e non invalidanti, e devo dire che gli eventi sono stati in linea con i dati dei test pilota.
Pensate qual è il potere della comunicazione: un collega di un altro ospedale cittadino ha avuto il Covid ed è stato intubato abbastanza a lungo.
Peraltro relativamente giovane e sportivo (ciclista da 200 km a settimana).
È stata subito messa in giro la voce che fosse un effetto collaterale del vaccino, quando in realtà lui stesso ha poi dichiarato di aver dovuto rinviare La somministrazione perché aveva la febbre, poi la situazione è precipitata (ed ha rischiato grosso).