Maestro o autodidatta, la vexata quaestio

  • anonimo

03-05-15 15.59

Mettiamo che abbiamo studiato qualche anno da bambini e riprendiamo a suonare ponendoci obiettivi da "dilettante evoluto" o "semiprofessionista" in ambito pop rok o jazz

la domanda é questa:

- si puo' fare da autodidatta
- ci vuole un maestro

Scatenatevi emo
  • anonimo

03-05-15 16.06

quando presi il diploma ero triste perchè non potevo più fregiarmi del titolo di autodidatta emo
  • anonimo

03-05-15 16.47

@ anonimo
quando presi il diploma ero triste perchè non potevo più fregiarmi del titolo di autodidatta emo
Tu non fai statistica, sei già un Maestro e pure molto bravo emo

Piuttosto dicci dove e come hai veramente imparato ad esprimere la tua (bellissima) musica
  • anonimo

03-05-15 19.02

per me da autodidatta si può fare tutto sse si segue scrupolosamente e costantemente un programma. Lo svantaggio è: chi ti dice dove stai sbagliando e quindi ti può eventualmente correggere?

Io ho scelto la via della scuola anche se, data la mia esperienza non troppo felice, il precedente insegnante è durato poco e devo dire che ciò non giova alla mia preparazione per via dei metodi del tutto differenti adottati dal nuovo insegnante.
Edited 3 Mag. 2015 17:03
  • vin_roma
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03-05-15 20.03

Mark_c

Purtroppo avere un diploma non è sinonimo di musicista o insegnante.

Per me musicista è colui che sa controllare la sua musica e le emozioni che ne scaturiscono, diplomato o autodidatta che sia...
Poi, in questa categoria, c' è chi sa insegnare e chi no... ma non è un difetto.

Spesso però si è ingannati dai "musicanti", gente, che seppur ha studiato, non ha capito come funziona la musica e devo dire, purtroppo, che ultimamente ne vedo tanti in giro, che non sanno il solfeggio, il minimo delle regole armoniche, dell' estetica...
Li trovo nelle orchestre... e li chiamo "musicanti ammaestrati", nel senso che qualcuno gli ha dato la tecnica per suonare le note, alla fine si diplomano e vanno difronte al "domatore d' orchestra" che gli dice quando eseguirle...
Peggio ancora, vista la crisi, li ritrovo, col bel pezzo di carta appeso alla parete, ad insegnare... anche in conservatorio!
  • anonimo

03-05-15 20.20

Io li chiamo "schiacciatori di tasti"
  • anonimo

03-05-15 20.27

io sono uno schiacciatore di tasti emo

a proposito, conoscete questo personaggio?
  • anonimo

03-05-15 20.30

@ anonimo
io sono uno schiacciatore di tasti emo

a proposito, conoscete questo personaggio?
NOn lo conoscevo ma sembra un tipo interessante
  • anonimo

03-05-15 20.37

@ anonimo
NOn lo conoscevo ma sembra un tipo interessante

trovo che abbia un metodo comunicativo molto efficace per farsi capire
  • anonimo

03-05-15 20.40

@ anonimo
Tu non fai statistica, sei già un Maestro e pure molto bravo emo

Piuttosto dicci dove e come hai veramente imparato ad esprimere la tua (bellissima) musica
sei troppo buono
  • vin_roma
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03-05-15 20.50

@ anonimo
io sono uno schiacciatore di tasti emo

a proposito, conoscete questo personaggio?
NO, lo "schiacciatore" è colui che, anche studiando seriamente, non ha capito cosa stia facendo...



Il Carugati...
Ha capito la musica... e la sa usare.

Da circa 08'.00" mette in evidenza la giusta armonia... quella che, modificando i bassi degli accordi, ha il senso del moto e del riposo.
Prendi il terzo accordo sul cantato... Bb/D... perché? Perché un Bb pieno sarebbe fermo, troppo simile all' aria dell' Eb magg... mentre con la 3^ al basso, il D, oltre a muoversi rende più armonico e musicale il passaggio al G- perché un D al basso chiama un G, un Bb no!, è meno fluido e più distante a livello di "parentela" armonica.

Prova la differenza per andare a G- tra un Bb pieno e un Bb/D.
Edited 3 Mag. 2015 19:16
  • anonimo

03-05-15 21.10

@ vin_roma
NO, lo "schiacciatore" è colui che, anche studiando seriamente, non ha capito cosa stia facendo...



Il Carugati...
Ha capito la musica... e la sa usare.

Da circa 08'.00" mette in evidenza la giusta armonia... quella che, modificando i bassi degli accordi, ha il senso del moto e del riposo.
Prendi il terzo accordo sul cantato... Bb/D... perché? Perché un Bb pieno sarebbe fermo, troppo simile all' aria dell' Eb magg... mentre con la 3^ al basso, il D, oltre a muoversi rende più armonico e musicale il passaggio al G- perché un D al basso chiama un G, un Bb no!, è meno fluido e più distante a livello di "parentela" armonica.

Prova la differenza per andare a G- tra un Bb pieno e un Bb/D.
Edited 3 Mag. 2015 19:16
sono io, dopo anni son qui che mi chiedo ma che minchia stai facendo? emo
  • vin_roma
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03-05-15 21.19

superbaffone ha scritto:
sono io, dopo anni son qui che mi chiedo ma che minchia stai facendo? emo

Io o tu?

Per quanto mi riguarda me lo sto chiedendo seriamente da un po'...emo

Per quanto ti riguarda... mi sembra che "galleggi" niente male...emo
  • anonimo

04-05-15 15.24

mai termine fu più azzeccato "galleggiare"
  • andrew1
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05-05-15 00.10

per me da autodidatta si può fare tutto sse si segue scrupolosamente e costantemente un programma. Lo svantaggio è: chi ti dice dove stai sbagliando e quindi ti può eventualmente correggere?

Secondo me dipende anche da che tipo di musica si vuole suonare, classica, jazz, pop, con l'arranger, con le basi, senza basi ed arranger, ...

Comunque concordo che uno deve seguire un programma, ma oggi la tecnologia permette molte cose: da youtube per la teoria (anche io stò seguendo le lezioni del Carugati, mediamente mi vanno dalle 2 alle 3 settimane per "digerirne" una, è anche molto disponibile, risponde a tutte le domande in maniera del tutto gratuita, se fosse qui vicino andrei volentieri a qualche lezione), al PC per verificarsi: dallo strumento registro in midi gli esercizi del beyer / hanon / altri brani che suono a spartito, e poi verifico al pc se ho "premuto i tasti" nei tempi corretti (pause ecc).

Per l'impostazione, oltre ad osservare dei pianisti professionisti, stò seguendo quanto scritto sul libro di Chuan.

Ho iniziato in questo modo da zero a settembre, saltando anche intere settimane per impegni famigliari; al maestro ci ho pensato, prima aspettavo il momento giusto (essere un pò libero dagli impegni famigliari), ma poi stò vedendo che comunque faccio dei progressi, e quindi ... aspetto ancora un pò.

Alcuni miei amici che sono andati da un maestro, dopo qualche mese hanno lasciato perdere, si sono stufati.
Secondo me perchè questo si è messo a fargli fare solfeggio e basta, al max. qualche esercizietto, ma così uno che non ha più 20 anni si stufa per certo ... io cerco di alternare la lettura dello spartito, la pratica della teoria, gli esercizi, qualche misura di spartiti classici, ma anche suono con l'arranger o con le basi, in modo che se una sera sono stanco, strimpello qualche canzonzina così faccio anche il figo con il bimbo emo
  • SavateVoeanti
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05-05-15 00.22

vin_roma ha scritto:Per quanto ti riguarda... mi sembra che "galleggi" niente male...emo

superbaffone ha scritto:
mai termine fu più azzeccato "galleggiare"


  • Raptus
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06-05-15 13.16

Da fermo sostenitore dello studio da autodidatta ti dico maestro tutta la vita.
La musica è un argomento troppo complesso e soprattutto troppo "personale" per poter essere appreso in autonomia.
Youtube può essere un grande aiuto, ma senza una guida personale, che ti conosce e vede dove sbagli e dove preferiresti eccellere... è impossibile.
  • SavateVoeanti
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06-05-15 14.05

Secondo me uno che ti guida va bene per cominciare, sapere le cose basilari che comprendono tutti i generi musicali, e poi quando uno capisce che strada vuole prendere allora può continuare da solo, anzi oserei che è meglio se prosegue da solo così svilupperà la propria personalità contemporaneamente.

Poi nel caso uno volesse imparare un particolare del genere/i che ha scelto dove si rende conto che da solo non ce la fa allora va bene andare ancora dal maestro, ma in questo caso non ci dovrà essere nessun programma di studio se non quello dove il maestro dovrà limitarsi a rispondere alle domande (sempre ammesso che questo maestro conosca la risposta).
  • anonimo

06-05-15 14.11

La mia esperienza: pianista e organista formato, con studi di piano a livello di V anno e successiva scuola pontificia di organo e composizione organistica col maestro Traverso, studi di jazz con paolino silvestri e flavio crivelli...concerti di jazz e rock a gogo, finalista del premio four roses a umbria jazz...ho capito che per migliorare ancora mi ci voleva un maestro, e l'ho trovato in Andrea Pozza...ovvio ad un certo livello il rapporto maestro/allievo si struttura in maniera diversa...
  • Raptus
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06-05-15 15.01

Wow Cyrano che curriculum, ti invidio davvero...
Io purtroppo musicalmente, anzi nella teoria, sono un ignorante..da giovane me l'avevano fatta odiare ed adesso quella parte la rimpiango.
Per questo credo che un maestro serva, soprattutto nel mio caso in cui serve qualcuno che ti spieghi bene come guidare una macchina per poi riuscire a prendere una strada da solo.

Ps. Credo che comunque essere un adulto e consapevole serva tanto in questo caso...

Edited 6 Mag. 2015 13:01